4. Vultus VIl titano.Se non fosse per la presenza di God Sigma, sarebbe sul podio, per di più ad un’incollatura dai primi 2.
Adoro Vultus, più di Sigma nell’insieme, sotto quasi tutti gli aspetti. Ma sulla trasformazione, comunque ineccepibile per i miei gusti, paga scotto di pochissimo, forse solo perchè, seppur splendidamente concepita, ha un minor carico emotivo, che compensa comunque con un rigore quasi assoluto. Ma son inezie, nell’insieme valgono quasi tutte le considerazioni fatte per God Sigma.
Nota di merito per due particolari : la splendida resa della formazione a V dei veicoli pre-assemblaggio, scenografica, forte, ma anche giustamente pulita ; le pose (katà?) del mecha assemblato, con la ripresa della rappresentazione della V, di nuovo molto d’effetto e sobria il giusto, considerato il soggetto.
Per le esagerazioni / il climax in materia di quest’ultimo aspetto, è pur vero che “ne deve mangiare ancora di pastasciutta” in buon V, ma questo sarà evidente con la posizione in classifica sotto di lui...
Vultus é più misurato e tanto gli basta per dare l’idea di potenza e pericolosità. Ha il suo stile, ben cucito addosso e la cosa mi piace.
“Rzpct!” 5. Daitarn 3La sindrome del primo della classe - Quando vuoi surclassare gli altri e ci credi.Daitarn é il mio mecha preferito, il robottone d’elezione. Banjo non é il mio eroe per antonomasia, anche se ha doti fuor dal comune che lo fanno anche amare e un senso della spettacolarità senza pari (si direbbe quasi come il suo ego...:P). Ecco, nella sequenza di trasformazione c’è un po’ tutto questo, così come il carattere della serie, eccessiva, istrionica, “cool”.
Sicuramente rispetto alle sue concorrenti é quella che parte più tronfia : e dove l’abbiamo visto mai un pilota che chiama il suo mecha sbracciandosi in giuisa tanto plastica con tanto di fermo-posa alla fine? Buffonesco, ma diciamocelo, esaltante, appaga una certa parte del nostro ego... Da lì la sequenza si smorza un pochino, diventa, diventando più razionale, rigorosa (splendidamente disegnata), anche da un punto di vista “ingegneristico” tecnicamente valida, senza pezzi che volano di qua e di la uscendo da parti del mecha (cosa che io apprezzo infinitamente), ma senza sacrificare troppo la grandeur, usando comunque inquadrature e particolari affascinanti.
Personalmente adoro poi l’arrivo del Daitarn in modalità DaiFighter, l’allineamento e procedura di inserimento del Mach Attacher e ancor più la genialata dell’estrazione del cockpit del velivolo e la sua corsa sino all’alloggiamento nella testa del nostro mecha samurai. Ognuno di questi elementi é un piccolo gioiellino, studiato ad arte, che prepara alla successiva metamorfosi da astronave a robot umanoide del Daitarn, ineccepibile e splendidamente disegnata, sino al finale ... La pennellata dell’artista (Banjo), non strettamente richiesta ma fondamentale, quella che riprende il tono trionfalistico e smaccatamente smargiasso dell’inizio sequenza : il Daitarn si “attiva”, comincia a sgranchirsi, si percuote, si carica, urla (Banjo), fa la faccia minacciosa e assume pari gestualità. Ci si gasa (almeno io...) e tanto, inutile negarlo.
E allora perchè solo 5° posto in classifica...? Allora, innanzitutto é in scia a chi gli sta davanti. Poi, me lo sto chiedendo anch’io, che lo sto incensando ... Mah. Me lo direte magari voi ...
E’ che con Banjo e tutto ciò che lo riguarda sono iper-critico. Mica posso metterlo al numero 1 sempre e comunque...! Forse e dico forse, i maggiori pregi di questa serie sono anche i suoi limiti e questo è presente anche nella trasformazione del mecha ...
Su una cosa Daitarn vince e stravince : la musica di accompagnamento (sofisticata, so catchy) e i suoni in generale della trasformazione. Un diamante!!
Sempre, comunque : 1-2-3, DAITARN 3!!!!!!!! 6. GotrinitonIl tanto (tantissimo) nel poco - Quando sei talmente “grosso” da non dover neanche osare poi tanto.Altra trasformazione poco citata e apprezzata, ma che a me piace veramente molto (ed è forse l’ultima che veramente mi smuove o mi tocca artisticamente).
Il mecha é splendidamente concepito e realizzato graficamente nel suo corpo, ma ha un grosso difetto che lo rende potenzialmente meno affascinante dei suoi colleghi : é già fatto e finito! Non si trasforma, né in questa fase, nè dopo, non ha configurazioni. E’ decisamente più moderno di gran parte dei suoi contendenti in questa classifica, ma segue la falsariga di un più stagionato Mazinger (nemmeno di un Goldrake, che avrà mezzi di supporto cui si aggancerà).
[ Nota : Non è del tutto vero, dato che la produzione scelse un formato diverso per i mezzi degli eroi, con i 3 jet che si possono combinare creando un robot di dimensioni e potenziale più limitati rispetto a Gotriniton, al quale invece si uniscono entrando separatamente in volo. ]
Eppure, han fatto un piccolo miracolo. Superando gli evidenti limiti di una sequenza che più che di trasformazione é di mero inserimento (quindi teoricamente poco appagante), hanno lavorato sulla rapidità della procedura, rimanendo però in un range “reale” (senza estremizzazioni alla Getter) e sulla sua stessa brevità, facendone un pro, lasciando il resto ad una grafica molto curata (già dal mecha design in sé) ed al dinamismo, con gustosi svolazzi e controsvolazzi dei jet e del mecha.
Belle-belle-belle per me le due accelerazioni con propulsori “che spingono”del robot prima ( dopo inserimento dei primi 2 jet nelle gambe) e del jet principale che va a recuperare il robot e completare l’inserimento. Mi sembra tutto molto ben studiato e calibrato, tanto da non risultare superfluo o inutile.
Vivace e debitamente potente la musica e gustosissima per me la resa sonora dei propulsori di cui sopra, che in questa sequenza riempiono molto la scena, ma in modo non eccessivo.
Gioiellino.