Un input importante a questa mia recente interpretazione sull’oggetto delle accuse di Banjo parte dall’episodio 36 e dai ricordi del nostro eroe sotto ipnosi.
Puntata che forse continuiamo a sottovalutare un po’, forse perché in modo un po’ sbrigativo potenzialmente ci mette sotto il naso indizi in bella vista in una forma non perfetta per essere còlti. (E questo sarebbe un po' un demerito degli sceneggiatori, forse causato dalla troppa necessità di stringere i tempi ma mattere anche molti contenuti. O forse dalla superbia autoriale...
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La rivisitazione del momento clou di questa puntata mi da anche il modo di cercare di intrecciare le vostre ricostruzioni e unirle al mio sentire del momento.
Credo che per prima cosa dovremmo fissare che verosimilmente quelli di Banjo sotto ipnosi del comandante Preud (che come abbiamo detto mima Freud) siano ricordi e non immagini proiettate come ologrammi o “suggerite”nella mente di Banjo dal commander. Ipnosi regressiva. Indotta, certamente, ma non controllabile o manipolabile. Preud va in sostanza ad aprire uno scrigno di puri ricordi e sensazioni di Banjo sula quale il meganoide non ha nessun controllo; non può che osservare e capire. Certo é che il vile sa esattamente che per Banjo ci sono ricordi traumatici legati alla sua famiglia in corrispondenza della sua adolescenza (a ai primi vagiti della razza meganoide) e dunque lo porta lì, per farlo crollare. Ma non sa in dettaglio / veramente a cosa corrispondano, tanto che se possiamo desumere che egli stesso lo apprenda osservando Banjo. Non la scena intera, ma proprio Banjo, tanto che l’immagine sul monitor di Preud presenta solo Banjo nel suo delirio retrospettivo, non le immagini che questi vede, sostituite dal nero / buio e ciò che Preud capisce lo ricava dalle parole stesse dell’eroe, che sta rivivendo in sintesi i frammenti critici della sua adolescenza.
E dopo ‘sto premessone ...
Ciò che esce dal’opnosi di Banjo ci protrebbe rivelare forse aspetti che non abbiamo vagliato pienamente, almeno a livello di cronologia degli eventi. Infatti, oltre a presentare un’immagine di armonia familiare (di cui Banjo stesso un poì su stupisce ... Ricordi rimossi/modificati dal trauma???), che poco si sposa con il Sozo folle che sevizia moglie e figlio maggiore obbligandoli alla trasformazione in cyborg o accanendosi con feroci esperimenti di perfezionamento, mi incuriosiscono un paio di cose.
Banjo si sorprende della presenza del fratello e del suo aspetto “prima che morisse”. Ma solo realtivamente a lui fa riferimento alla morte, cosa ambigua considerato che la madre dovrebbe essere stata uccisa dai Maganoidi ed il padre Sozo pure... Allora solo il fratello é morto in senso letterale, mentre Sozo e signora sono “morti” nel senso della trasformazione in cybog aborrita da Banjo? E della quale lui evidentemente sa? Sa sicuramente della mutata natura della madre, come del fratello (come evidente dalle immagini) ma allora saprebbe anche di Sozo e del suo essere divenuto Zauser ... Cosa che non si evince dalle immagini, con Sozo in fattezze umane. Dunque Banjo é all’oscuro della nuova identità del padre? E che destino crede abbia avuto? Perchè accennare alla morte solo del fratello e non a quella della madre, che crediamo assassinata dai Meganoidi dopo aver fatto fuggire Banjo...?
Non trovo la quadratura del cerchio.
Le cose cambiano se consideriamo che essendo in regressione Banjo in quel momento veda, senta e “sappia” solo ciò che era possibile al tempo di quegli eventi. E che non abbiamo certezza siano “dati” che si siano poi evoluti, giacchè un trauma come il suo porta spesso a distorcere e condizionare la percezione e l’elaborazione di quel che accade dopo quel trauma e a guidare le azioni di chi lo ha subito in modo meno naturale.
Tornando al punto, Banjo in quel momento é di fatto il ragazzino che ha vissuto quei momenti dolorosi (per lui), tanto che viene rappresentato come più adolescente in quelle sequenze. E qui, appunto, casca l’asino.
Si stupisce della presenza di suo fratello e del suo aspetto, identico a “prima che morisse”, ma non una parola simile sulla madre (riguardo alla quale si sorprende del calore, corporeo e umano, di cui é capace). Quanto a Sozo, lo stupore del giovin Haran é per la sua presenza e dolcezza, che evidentemente egli non ricordava, ma di nuovo nessun accenno ad una sua tragica fine. Successivamente, al ricordo di madre e fratello divenuti cyborg, Banjo ha l’inizio di un crollo emotivo, ma non si pronuncia in alcun modo.
Quindi : perchè questa differenza tra fratello e madre? Perchè del primo citare la sorte e della seconda no? (Men che meno di Sozo...) Sembrerebbe quasi che l’unica persona ad essere deceduta in senso letterale e canonico sia il fratello ... Ma il punto é (per tutti e tre): quando?
Il fatto che il Banjo adolescente della fase ipnotico-regressiva faccia riferimento alla morte di “Dead” potrebbe implicare che questi sia deceduto da lì a poco, dopo la trasformazione e per ragioni non violente, dato che ai tempi questi erano i prototipi dei cyborg che sarebbero divenuti Meganoidi e dunque non vi erano scenari di ribellioni e guerra civile.
Probabilmente, come é stato detto più volte nel corso degli anni, un rigetto, un difetto di tipo tecnico, la poca maturità della tecnologia, sarebbero fattori che potrebbero aver portato alla prematura fine del fratellone Haran...
Madre e Sozo sarebbero stati dunque ancor vivi e avrebbero continuato le loro vite, seguendo la via che il destino gli aveva riservato, in quegli eventi difficili da ricostruire che stiamo ulteriormente approfondendo in questi post.
Abbiamo capito dalle parole di Banjo anche che la madre sarebbe in parte cambiata, non solo nel senso della sua natura organica. Avrebbe poi comunque aiutato la ribellione terrestre e guidato la fuga del figlio, da cyborg. Abbiamo visto Banjo uscire grazie alla rabbia dalla fase ipnotica e dunque non fare menzione alcuna alla fine della Signora. E mi domando : qui si ferma la sua regressione perché questi sono i fatti più dolorosi che ha vissuto?
Oppure : l’eroe riesce ad uscire dall’ipnosi prima di affrontare anche quel che é successo prima della sua fuga da Marte e rivelare l’ulteriore trauma dell’uccisione (presunta) dei suoi genitori?
MI sembra però poco probabile. A poche puntate dal finale di serie, penso che in quest’episodio (quasi) tutto il trauma di Banjo sarebbe stato messo in tavola, per mostrare quelle motivazioni che verranno poi messe in scena ed espletate con le sue azioni e parole della puntata finale. E questo lasciando anche aperto un frammento di suspense sullo svelare apertamente le sorti dei coniugi Haran nel gran finale con un Banjo che avrebbe ucciso i suoi genitori, divenendo il carnefice spietato e egocentrico che aveva combattuto.
Però, però ... : Dato che il nostro ancora abbastanza eroico pareva e che le identità di Kosos e DonZauser erano appunto ancora mistero non apertamente risolto da giocarsi nel gran finale ad effetto , avrebbe senso anche che gli sceneggiatori avessero deciso di interrompere la regressione ipnotica dell’eroe nell’Epidodio 36 prima di svelare troppo, come ad esempio se e come fosse al corrente della sorte dei genitori e se fosse stato in qualche modo presente e ulteriormente traumatizzato da questi successivi eventi.
Quello che mi fa scartare questa seconda ipotesi è tuttavia proprio quanto si vede quando il nostro simpatico pilotino marziano spezza l’ipnosi di Preud. Quegli occhi rossi, il viso parzialmente deformato da una sofferenza che sa di insopportabile, quanto di più vicino al punto di rottura, mi suggerisce che non ci fosse nulla di più drammatico e dolente nella vita di Banjo, ragion per cui arrivato al limite egli invece che crollare riesca a trovare la forza per salvarsi, rientrando in sé (sebbene adirato).
E’ che da tutto ciò si ricaverebbe che o i coniugi Haran non sono affatto morti (almeno in senso letterale), ma divenuti altro, Sozo partendo dalla sua forma umana e la Signora Haran da quella di primordiale cyborg ; oppure che comunque Banjo non sappia realmente quale sia stato il loro destino e si sia buttato ciecamente in quella crociata che ha individuato come l’unico modo non tanto di fare giustizia e preservare l’umanità quanto primariamente di avere vendetta e tentare di lenire il dolore.
In quest’ottica, le lacrime dell’adolescente che fuggì da Marte non conterrebbero in sè il dolore per l’assassinio di cui dovrebbero essere stati vittima la madre e anche Sozo, ma l’impotenza, il senso di colpa, la preoccupazione per il destino della signora Haran che mettendo in salvo il figlio ne sancisce un allontanamento definitivo che Banjo, mettendo in atto la fuga stessa, in qualche modo accetta. Logico per lui pensare al peggio per le sorti di sua madre, in quella situazione. Ben diversa la certezza del suo decesso, per di più violento.
E, scusate, ma se con tutto il marasma che succede su Marte in quel frangente che ci é quasi impossibile ricostruire se non con congetture, che comunque stanno in piedi, e sapendo che infine Sozo é (in)DonZauser, salvo indizi evidenti che ci guidino in direzione diversa cosa é più logico e immediato pensare se non che da quei fatti nasca Koros da quella che fu mrs.Haran e che (condizionata / operata o meno) a Marte conquistata e a ferro e fuoco abbracci il sogno del marito e in parte immemore, in parte folle, in parte perché é l’unico modo in cui può farlo, si metta a capo di quel baraccone instabile che é l’Impero - ex colonia Meganoide e ordisca una sciarada che spera porti infine a quell’obiettivo?
E il dramma é servito.