CITAZIONE (Stefano Ferri @ 16/4/2024, 16:31)
Non sempre vale la regola dell'originale.
Soprattutto se il doppiaggio ha valore veicolare per la diffusione dell'opera e la sua fruibilità.
Prendi ad esempio la cavalleria rusticana di verga e l'opera lirica di Mascagni: hanno la stessa trama, ma la resa letteraria e teatrale è del tutto differente.
Ti faccio questo esempio specifico perché Verga intento una causa contro Mascagni e vinse...anche se la vittoria fu solo parziale: si riconobbe che l'opera lirica ( ampiamente rimaneggiata e ampliata in più punti rispetto alla novella verghiana) aveva contribuito enormemente al successo della novella.
Se ascolti l'opera, va da sé che la novella impallidisce difronte alla grandiosa poesia del libretto di Mascagni, con personaggi quali Santa che fioriscono e giganteggiano al confronto della succinta descrizione rappresentativa del Verga.
Tomino potrebbe non conoscere affatto il nuovo doppiaggio oppure semplicemente può essersene disinteressato ( quest'ultima a mio parere).
Penso e credo che tu come molti stiano aspettando l'oracolo tominiano che finalmente sveli l'arcano: speranza vana.
Tornando al doppiaggio e ai sottotitoli ( ivi compresi quelli inglesi) una genesi deve pur esserci stata e vale la pena capirne di più.
Per quanto riguarda il rapporto madre figlio, sappi che anche il rapporto fratello sorella in Giappone talvolta rasenta il sentimento incestuoso.
Ciò non toglie che dal punto di vista narrativo letterario non c'è il minimo segno o sentore che tra madre di banjo e figlio maggiore possa esserci questa particolare complicità.
Non trovo indizi di qualsiasi natura eccetto il fatto che certamente il figlio maggiore è diventato cyborg ( oltretutto si trasforma per prima) e questo prima mi fa pensare immediatamente al "prototipo" Daitarn e non a altri personaggi dell'anime.
Al momento della fuga da Marte col Daitarn si presume che il fratello sia stato già trasformato ( e banjo ha visto il suo aspetto prima che morisse, quindi lo ha anche visto "morto" cioè cyborg): banjo avrebbe contezza del suo aspetto da cyborg e lo avrebbe riconosciuto quale donzauser.
Invece quel che si evince facilmente è che banjo ha realmente visto donzauser poco prima di fuggire, magari da lontano e lo ha visto in azione e non in catalessi ( altrimenti il "ti sei scordato di me" non avrebbe alcun senso).
E donzauser ha avuto anche il tempo di dire a koros: non fa niente per il furto del Daitarn. Poi donzauser è andato in catalessi: stato di catalessi che banjo ignora completamente.
La madre completamente riprogrammata e persa la memoria parentale è diventata la moglie perfetta: la perfetta moglie cyborg meganoide di donzauser.
Ma il suo sogno è stato abbracciato prima della trasformazione ( altrimenti che sogno abbraccerebbe koros?) rinunciando a tutto pur di seguire donzauser.
Quando una donna rinuncia a tutto vuol dire che rinuncia ai figli: come disse Cornelia: "questi sono i miei tesori".
Dissento completamente.
E quando dico che a volte fai confusione qui ne è un esempio.
Il doppiaggio
non è un'opera derivata, il doppiaggio è semplicemente un ausilio (come i sottotitoli) per rendere un'opera fruibile in una lingua diversa.
Infatti l'esempio che porti implica un cambio di medium, da racconto, quindi puramente scrittura, all'altra che è una versione lirica, la fruizione e la sua resa sono completamente diversi.
E' come parlare del romanzo di 2001 odissea nello spazio e il film, sono media diversi e come tale vanno considerati.
Inoltre la principale distinzione tra sottotitoli e doppiaggio è che la seconda consente una fruizione più naturale e vicina all'opera audio visiva come l'hanno vissuta i nativi di quella lingua.
Sapere da dove derivino i sottotitoli inglesi è una questione di lana caprina, poiché l'unico testo (se preferisci: audio) è quello giapponese, il resto è un
imbastardimento, un'operazione necessaria per vendere un prodotto in una lingua diversa.
Quello che affermi è come dire che il Daitarn visto (e ascoltato) dai giapponesi è un'altra opera rispetto a quello che abbiamo visto (e ascoltato) noi italiani.
Che in parte è vero quando l'operazione di traduzione e adattamento è fatta male o consapevolmente vengono posti in atto alterazioni, ma questo è un altro frangente, e andremmo fuori tema.
Già in precedenza ti avevo esposto la possibile cronologia dell'ipotesi Don/fratello, per comodità te la ripropongo
1 - il fratello è stato trasformato prima della creazione del Daitarn, dove il fratello era un cyborg e il Daitarn il prototipo di megaborg, quindi due "macchinari" diversi
2 - Banjo sicuramente vede il fratello morire, o quanto meno ne è ha conoscenza
3 - il trasferimento del cervello del fratello in un
nuovo corpo per tentare il risveglio avviene all'
insaputa di Banjo
4 - il risveglio del fratello genera in questi una nuova personalità che assume il nome di Don
il vero problema è Koros, cioè quando questa è stata trasformata in meganoide
La madre di Banjo esisteva ancora come entità al momento della fuga, quindi se lei è Koros, deve aver assunto tale identità dopo la fuga di Banjo.
Certamente aspetto che Tomino, o qualche altro che ha partecipato alla realizzazione parli chiaro sulla questione, che non è risolvibile se non con astruse ipotesi prive però di alcun valore.
Ma visto il suo disinteresse per il Daitarn, probabilmente non arriverà mai.
Mancando pressioni dal fandom giapponese è ancora più improbabile che Tomino o altri pensino di riprendere il Daitarn, sia per un remake o un seguito o soltanto una soluzione per il finale.