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OFFA DI MERCIA
Re di Mercia, che nel secolo VIII d. C. significava praticamente la parte centro-sud dell’Inghilterra, Offa diede forte impulso al commercio, potenziando le rotte con l’oriente. Per semplificare gli affari, fece coniare delle monete molto simili al dinar, che era il soldo corrente nel regno islamico. Praticamente, la nuova valuta presentava su una faccia il profilo di Offa, e su quell’altra era uguale al dinar originario. Questo faceva sì che fosse presente sul bordo quello che era stato preso per una sorta di ghirigoro ornamentale, presente in tutte le monete islamiche.
Fu così che il cristiano re Offa batté monete che presentavano la scritta “Allah è il solo Dio, e Maometto è il suo profeta”.

T.S. ELIOT
Poeta, saggista, drammaturgo, critico letterario… c’è di che far pensare che Eliot fosse una persona particolarmente seria e compassata.
Nulla di più falso.
In realtà, era un amante degli scherzi. Sembra infatti che, durante una riunione nella casa editrice in cui lavorava, una riunione particolarmente noiosa a suo parere, lui abbia lanciato una manciata di mortaretti sotto al tavolo… e, come per magia, l’ambiente si sia subito vivacizzato!

Minerva: mi sa che non aveva capito bene, ma non voleva farlo sapere.😁

Calatea: non era troppo esigente, gliene bastava qualcuno, magari qualche raggio avanzato. 🤣

WILLIAM CONRAD ROENTGEN
Un giorno, Roentgen ricevette una lettera da un collega scienziato: in pratica questi era molto interessato al suo lavoro, e intendeva studiarlo. Purtroppo, non aveva il tempo e la possibilità di recarsi da lui, e quindi gli chiedeva una gentilezza: Roentgen avrebbe potuto inviargli un po’ di raggi X e relative istruzioni per il loro uso corretto? Grazie, sinceramente suo, eccetera.
Ripresosi dal capogiro che sicuramente l’avrà colto, Roentgen buttò giù due righe di risposta: “Caro collega, purtroppo in questo momento sono sprovvisto di raggi X. Mi trovo però costretto a farLe notare che la spedizione dei suddetti sarebbe un affare assai complicato. Per capirci, sarebbe più semplice se Lei spedisse a me la Sua cassa toracica. Cordialmente, eccetera”.

Direttamente da Fabrigrendizer...

GIACOMO CASANOVA
Una sera, a Parigi, messer Giacomo si trovava a teatro, trovandosi per vicino di posto nientepopodimeno che del maresciallo Richelieu, nipote del celebre cardinale.
Sul palco erano presente due graziose attrici, e il maresciallo chiese a Casanova quale reputasse la più bella.
Il cavaliere ne indicò subito una: – Lei.
– Scherzate? – rispose il maresciallo – Ma se ha brutte gambe!
– Oh, in una donna le gambe sono la prima parte che io scarto – rispose Casanova.
Ci fu un immediato imbarazzo, che lasciò un po’ sorpreso Casanova: poi, il cavaliere capì d’aver usato alla leggera il verbo écarte, che vuol dire scartare, certamente, ma ha anche il significato di aprire… ops!
Comunque, l’involontaria battuta di Casanova divenne celebre, e il maresciallo Richelieu lo accolse nella cerchia dei suoi amici.

JAMES STEWART
La sua aria da bravo ragazzo gli ha procurato ruoli da protagonista buono, ed effettivamente bonario lo doveva essere davvero. Era anche molto geloso della sua privacy; vivendo a Hollywood, ed essendo una delle star più famose della sua epoca, è comprensibile.
Rischiò di perdere la calma proprio a causa di alcuni fan troppo curiosi, che si erano fissati sul volerlo vedere da vicino e si erano letteralmente accampati sul prato di casa sua.
Asserragliato nella sua villa, James Stewart si trovò di fronte a un bel problema.
Restar chiuso in casa finché non se ne fossero andati? Improponibile: chissà quanto ci avrebbero messo a decidersi ad andarsene, quei seccatori!
Lasciarsi vedere e sperare che si togliessero di mezzo? No, cedere proprio non gli andava. Buono, sì, ma non debole.
Chiamare la polizia, o comunque usare le maniere forti? Ne sarebbe andata di mezzo la sua immagine di brava persona, e la sua carriera ne avrebbe sofferto.
Alla fine, trovò la soluzione ideale.
Uscì di casa, con grande gioia degli importuni, cui non pareva vero di vedere da vicino il loro idolo. Gettò loro solo un’occhiatina, mentre si dirigeva verso un punto preciso del prato. Si chinò: un giro di rubinetto, e partì l’irrigazione.
Fuga immediata degli importuni, fradici fino al midollo. La reputazione, e la privacy, erano salve.

Eh, questi artigiani pieni di pretese...! 🤣

HONORÉ DE BALZAC
Il grande scrittore aveva incaricato un artigiano di fargli un lavoro.
Questi eseguì; poi andò a casa di Balzac per farsi pagare, ma non lo trovò.
Ritornò un’altra volta: Balzac non c’era.
Terzo tentativo, terzo fallimento.
Finalmente l’uomo trovò Balzac in casa, e poté presentargli il conto.
– Mi spiace, amico mio – rispose Balzac – In questo momento, non ho soldi. Dovrà tornare un’altra volta.
– Insomma! – sbottò l’uomo – Vengo per i soldi, e lei non è mai in casa; oggi la trovo, ma non ha il denaro!
– Ma è normale! – rispose Balzac, serafico – Se avessi denaro, le sembra che resterei a casa?

Ah, ecco! Lo conoscevo, ma non ero mai riuscita a saperne l'autore. Grazie!

GASTON DI ROQUELAURE
Duca e condottiero, tra i più famosi uomini d’arme francesi del 1600, di Roquelaure aveva un carattere molto scherzoso che, bisogna dire, passava spesso il limite.
Adesso, noi abbiamo ben chiaro il concetto di body shaming; ma nella Francia del 1600 non se ne parlava proprio, anzi, e di Roquelaure non perdeva occasione di prendere in giro le persone per il loro fisico. In particolare, ce l’aveva con il vescovo della città di Puy: ogni qual volta lo incontrava per strada, era tutta una serie di lazzi circa le misure del naso del vescovo, davvero spropositato specie se paragonato a quello minuscolo di Roquelaure stesso.
Alla fine, esasperato, una volta il vescovo lo zittì sbottando: – Signore, vi prego, lasciate in pace il mio naso! Credete che sia stato fatto a danno del vostro?

CICERONE E SUO FRATELLO QUINTO
Piuttosto basso di statura, Quinto, fratello del più celebre Marco, si fece ritrarre in un busto di grandi dimensioni. Quando lo vide Cicerone, conosciuto per la sua ironia, commentò: – Ma che strano! Mio fratello è più grande quando è a mezzo, che non quando è intero!

Sono un essere primitivo: ammiro l'opera, ma non riesco a vederle come qualcosa di commestibile.

PAPA LEONE XIII
Un giorno, papa Leone XIII ricevette in udienza privata un tizio altolocato, e alquanto seccatore, venuto a perorare la causa di un nunzio apostolico, suo protetto: a suo dire, avrebbe meritato una sede prestigiosa.
– Santità, stia sicuro – insisté – si tratta di un giovane promettente, che farà moltissima strada!
– Ne sono convinto – rispose il papa, che non ne poteva più – Infatti, lo manderò alla sede di Haiti.