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Votes taken by H. Aster

view post Posted: 29/2/2024, 20:15     +4Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
Verissimo.
Verdi aveva ricevuto molto, ma molto ha anche dato: in particolare, ha fatto costruire una casa di riposo per musicisti in miseria (a dispetto dei suoi notevoli guadagni, sapeva bene che non sempre l'arte paga) e l'ospedale a Villanova, fatto erigere perchè ai suoi tempi tutta la zona era scoperta dal punto di vista sanitario.
Milano poi era una città cui era molto legato, e i milanesi contraccambiavano il suo affetto.
view post Posted: 29/2/2024, 18:36     +3Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
GIUSEPPE VERDI
Uomo burbero ma generosissimo, un giorno stava passeggiando con un conoscente per il giardino della sua villa. Notando tante persone che si davano un gran daffare con vari lavori di manutenzione, l’amico se ne stupì: – Ma caro mio, non hai bisogno che si facciano tutti questi lavori!
– Vero – rispose Verdi – Ma se io non faccio lavorare quegli uomini e non li pago, come faranno a dar da mangiare alle loro famiglie?
view post Posted: 29/2/2024, 14:47     +1Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
Probabilmente, il sesso non era alla base del liro legame. Può accadere, certo. Successe anche a Lucrezia Borgia col suo terzo marito: lui aveva un'amante fissa ed era un orso solitario. Lei accettò la situazione, fece di Ferrara un salotto letterario e culturale, diede lustro alla casata, si rivelò un'ottima moglie (tanti figli) e un'abile amministratrice. La sua morte gettò il marito nella disperazione. Il loro fu un legame di aiuto reciproco, amicizia, stima e fiducia, non certo di amore e sesso (nonostante i molti virgulti).

Edited by H. Aster - 29/2/2024, 18:35
view post Posted: 28/2/2024, 21:55     +4Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
Un tempo si maturava prima. Allora, una ventenne non sposata la si guardava come una a forte rischio zitellaggine. Da Jane Austen, una ragazza che si sposa a ventisette anni lascia basiti tutti: ormai pensavano che fosse vecchia, per il matrimonio! E quando ero piccola, ricordo la domestica-babysitter dei miei cugini: quindici anni, mandava avanti la casa e guardava quattro bambini. L'infanzia durava molto meno.
view post Posted: 28/2/2024, 17:54     +4Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
LA BELA ROSIN
Rosa Vercellana era già conosciuta come la bela Rosin quando ebbe la ventura di incontrare Vittorio Emanuele, allora ventisettenne erede al trono, tutto dedito alla caccia, gli sport, le attività militari e la ininterrotta conquista di fanciulle.
Bella, Rosa lo era davvero: foltissima capigliatura bruna e corpo rigoglioso, era il genere di bellezza ruspante che si può incontrare nei villaggi di campagna; fu amore a prima vista.
C’era il piccolissimo particolare che lei, a dispetto della sua aria matronale, non aveva che quattordici anni: un po’ pochi, dato che nel regno di Savoia l’età minima per il matrimonio, e si suppone per altre attività ad esso connesse, erano i sedici anni. Però, diciamocelo: essere l’erede al trono conterà pur qualcosa, no? Vittorio Emanuele non ci pensò due volte: dimenticò il fatto di essere sposato con la principessa Maria Adelaide d’Asburgo-Lorena e si tuffò a capofitto nella nuova avventura.
In genere, le storielle del futuro sire avevano vita molto breve: il più delle volte erano il classico una sveltina e finita lì. La fanciulla riceveva poi una bella somma come dote, che avrebbe fatto sì che il futuro sposo non facesse troppe storie. All’epoca, si sosteneva che un re onorasse le giovani donne con le sue attenzioni; benissimo, Vittorio Emanuele onorava, e onorava parecchio.
Con Rosa, la faccenda fu diversa: il principe continuava a onorare, altro che una volta e basta! La famiglia di lei comunque si diede da fare per trovare al più presto un marito compiacente cui far sposare la figliola non appena Sua Altezza avesse deciso di cambiar programma.
Si trovò un ufficialetto disposto al matrimonio, previa ovviamente congrua dote; ma Vittorio Emanuele, uomo dalle rapide decisioni, intervenne. Promosse l’ufficialetto spedendolo in Sardegna, e si portò Rosa in un alloggio vicino a Stupinigi. Oltretutto, la fanciulla era pure incinta del primo dei loro due figli. Possiamo immaginare la felicità di Maria Adelaide, nell’avere l’amante del marito a breve distanza dalla reggia: vera Asburgo, la poveretta diede prova di grandissima dignità, e non fece un plissé.
Rosa non era affatto amata a corte. Era ritenuta grassa, volgare, di gusti popolani, per giunta era semianalfabeta: Cavour soprattutto fece forti pressioni perché il re la lasciasse.
Vittorio Emanuele poteva essere un donnaiolo inveterato, ma a modo suo era fedele. Rosa, schietta, popolana, capace di coccolarlo e viziarlo con ottimi manicaretti era la sua donna ideale, e l’amò tutta la vita – santo cielo, la riempì di corna, naturalmente, ma con uno come lui c’era da aspettarselo. Poi erano scenate da far schizzare le tegole di casa, ma si concludevano sempre in turbinose riappacificazioni, e ai due evidentemente le cose andavano bene così.
Quando la povera Maria Adelaide tolse il disturbo e volò al Cielo, Vittorio Emanuele respinse qualsiasi proposta di nuove nozze: l’erede al trono c’era, c’era pure un secondo figlio maschio, la successione era salva, lui aveva fatto il suo dovere. Com’era suo carattere, mandò al diavolo tutti e soprattutto Cavour, e si sposò morganaticamente la sua donna: la bela Rosin non sarebbe mai diventata regina, i suoi figli non potevano ambire al trono, ma era finalmente diventata sua moglie. Cavour e gli altri denigratori masticarono amaro, ma dovettero rassegnarsi.
view post Posted: 27/2/2024, 17:57     +4Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
VITTORIO EMANUELE II E LA REGINA VITTORIA
Dopo la guerra di Crimea, Vittorio Emanuele II si recò in visita diplomatica in Inghilterra.
Pare che, la sera prima della partenza, D’Azeglio e Cavour abbiano letteralmente messo il re spalle al muro, armati di forbici e righello: insistevano perché tagliasse almeno dieci centimetri dei suoi formidabili baffoni a manubrio, “per non spaventare la regina Vittoria”.
La regina comunque ebbe una buona impressione di Vittorio Emanuele: lo trovò sregolato con le donne, e fin qui non ci piove, ma allo stesso tempo coraggioso, con animo di soldato, onesto ed energico.
Quanto a Vittorio Emanuele, non smentì sé stesso. Di ritorno dal viaggio, gli chiesero cosa gli fosse piaciuto di più, della sua visita in Inghilterra; e lui, senza fare una piega: – Miss Flora Macdonald, damigella della regina.
view post Posted: 26/2/2024, 18:16     +5Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
VITTORIO EMANUELE II E IL CONTADINO
Un giorno, Sua Maestà stava andando a caccia in quel di Moncalieri: come sua abitudine, indossava una vecchia, logora cacciatora, ed era accompagnato da un aiutante vestito allo stesso modo. Nessuno l’avrebbe preso per il re.
Un contadino, vedendolo andare verso il bosco, lo sfidò: – Vediamo se sei davvero un bravo cacciatore: se riesci a prendere la maledetta volpe che mi stermina le galline, ti do uno scudo.
Punto sul vivo, il re s’impegnò e riuscì a prendere l’animale.
Tornato dalla caccia, lo mostrò al contadino: – Eccoti la tua volpe!
– Bravissimo! – esclamò questi, ammirato, lanciandosi poi in un vero e proprio panegirico circa le sue qualità venatorie; quindi, uomo di parola, si tolse di tasca uno scudo e glielo consegnò, tra mille ringraziamenti. Il re intascò, salutò e ripartì con il suo aiutante.
– Maestà – disse infine questi, sorpreso – non avrei mai creduto che avreste accettato denaro dal contadino…
– E avrei dovuto rifiutare? – esclamò vivacemente Vittorio Emanuele – Sono i primi soldi che mi sono veramente guadagnato!
view post Posted: 26/2/2024, 12:41     +1Auguri Mamirez - Benvenuti & Compleanni
Auguri, collega pesciolino!🐠🐠🎊🎉🎂🍾🥂✨️
view post Posted: 24/2/2024, 18:14     +3Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
VITTORIO EMANUELE II E CAVOUR
Decisamente monarchico assolutista il primo, repubblicano il secondo, entrambi di carattere forte, i due non potevano certo piacersi. Ebbero però l’intelligenza di comprendere che i tempi non fossero più quelli della monarchia assoluta, e fossero ancora poco maturi per la repubblica: optarono quindi per la monarchia liberale, che però andava stretta a tutti e due.
Pare comunque che, quando La Marmora propose al re la nomina di Cavour quale Presidente del Consiglio, Sua Maestà, che era un tipo diretto, disse esattamente come la pensava: – E va bene, come vogliono loro. Ma stiamo sicuri che quello lì, in poco tempo, lo mette in c… a tutti!
Parole poco regali, ma indici di una chiara visione delle cose.
view post Posted: 23/2/2024, 18:26     +4Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
VITTORIO EMANUELE II E MASSIMO D’AZEGLIO
Sulla vita amorosa di Sua Maestà ci sarebbe parecchio da dire. Piccolo, ma dotato di grande energia e una naturale esuberanza, chiamiamola così, il sire si divise tra la moglie, la dignitosa regina Maria Adelaide, l’amante ufficiale, la ruspante Rosa Vercellana, conosciuta come la bela Rosin, e la cara amica, l’attrice sentimentale Laura Bon; credete fosse abbastanza? Certo che no! A queste, Sua Maestà aggiunse un numero considerevole di avventure galanti, il più delle volte con fanciulle del popolo, le classiche storielle una-botta-e-via. Oltretutto, Sua Maestà era pure molto prolifico, per così dire, e incline a far centro; e dopo una serie di centri ottenuti con la regina, la Rosin e l’amica, pare che quella buona lingua di Massimo d’Azeglio, all’epoca Presidente del Consiglio, abbia commentato: – Il nostro re, più che il Padre della Patria, pare che voglia diventare il padre di tutti gli italiani.
view post Posted: 22/2/2024, 22:01     +1Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
Era una personalità tutta sua, decisamente... a scuola non mi aveva fatto tutta quest'impressione, ma approfondendo è stato una rivelazione.^^
view post Posted: 22/2/2024, 17:50     +4Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
VITTORIO EMANUELE II
Quando l’etichetta imponeva di mostrarsi in pompa magna e sfoggiare modi galanti, Sua Maestà sapeva essere impeccabile; ma nel tempo libero, il sovrano preferiva indossare vestiti vecchi di fustagno e mescolarsi agli avventori delle taverne da cacciatori, con cui chiacchierava in schietto piemontese, offrendo ottimi sigari a tutti. A volte si divertiva a mescolarsi tra il popolo, senza lasciar capire chi fosse in realtà: e quando tornava dalla caccia, magari con addosso vestiti vecchi e inzaccherati, nessuno l’avrebbe riconosciuto per il re.
Accadde che una sera entrò in una birreria: era il primo anniversario dello Statuto Albertino, quella Costituzione tanto voluta dal popolo. Gli avventori erano in fermento: si beveva, si brindava alla ricorrenza, e soprattutto si continuava a manifestare la propria gioia inneggiando al re.
Vittorio Emanuele ovviamente ne fu compiaciuto. Bevve la sua birra, fece per uscire, ma all’ultimo istante non resse e lanciò una provocazione, gridando: – Viva la repubblica!
Mancò poco che lo linciassero. Si salvò perché uno dei presenti s’interpose tra lui e gli altri: – Ma lasciatelo stare… non vedete che è matto?
view post Posted: 21/2/2024, 17:20     +5Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
PAPA PIO IX
Era uso comune chiamare “ausiliari” l’esercito dei garibaldini.
Un giorno, dopo che Pio IX era stato malato, un alto ufficiale si presentò in udienza privata.
– Abbiamo venuti alla vostra presenza – cominciò, in tono d’importanza – perché avevamo preoccupati per la vostra salute.
– Generale – sorrise Pio IX, sentendo tutte quelle sgrammaticature – vedo che anche lei ha fatto la guerra agli ausiliari…
– Signorsì, Vostra Santità! E li abbiamo sterminati tutti!
view post Posted: 20/2/2024, 18:15     +1Salve - Benvenuti & Compleanni
Ho pure visto che, con tutti i post che hai già totalizzato, la promozione ci sta senz'altro. Complimenti, pilota!
1536 replies since 22/2/2007