Posts written by H. Aster

Purtroppo... e non solo Roma. 😔

Grazie, Ric! Che bel pensiero. Sicuramente sarà una torta freschissima!🤣

E capisco i problemi di internet! Per anni, quando ero in vacanza in campagna, internet col contagocce, difficilissimo collegarsi al forum, non parluamo di guardare un video! Spero che il passaggio sia completato e che tu ne dia soddisfatto.
Ancora grazie!🥰

GIUGURTA
Tito Livio riporta che Giugurta, re di Numidia che conosceva piuttosto bene come andassero le cose a Roma, un giorno sbottò: – Roma, città in vendita, andrai presto in rovina, se mai si troverà qualcuno in grado di comperarti!
Questo c’insegna come il passato, a volte, sembri ritornare.

Grazie, collega pesciolino, graditissimo!

Ehm, no, in realtà è stata una giornata... beh, sai quando un sacco di cose vanno storte? Ma storte bene? Ecco. Diciamo che è stata comunque una giornata indimenticabile, dai.😁

CAMILLE SAINT-SAËNS
L’autore del Carnevale degli animali fu un giovanotto decisamente di carattere, e portato a compiere bravate. Suo fidato compagno di ribalderie fu il grande violinista spagnolo Pablo de Sarasate.
Un giorno, i due furono invitati a una merenda offerta da una nobildonna di Parigi, che si dava arie di patrona delle arti. I due si presentarono puntuali, e il maggiordomo li fece accomodare in una sala d’aspetto: – Madame arriverà quanto prima.
“Quanto prima” fu oltre un’ora dopo; e quando la signora si degnò di affacciarsi al salottino, mancò poco che svenisse: i mobili erano stati completamente spostati, rigirati, accatastati… i due impuniti, in maniche di camicia, stavano sistemando una vetrinetta.
– Madame, la disposizione dell’arredamento era di pessimo gusto – e l’imperturbabile Saint-Saëns prese a infilarsi la giacca – Noi abbiamo provveduto ad apporre qualche piccolo ritocco.

A me piacerebbe molto, ma mi è indigesto. Rimedio mettendo l'origano, che adoro.

Ieri purtroppo non ce l'ho fatta a postare: il 17 marzo non è solo il mio compleanno (ehm...), e nemmeno solo St. Patrick Day: sarebbe pure il giorno della nascita del Regno d'Italia.
Così, eccovi un pettegolezzo che forse già conoscerete, ma che è molto patriottico e adatto alla bisogna.

MARGHERITA DI SAVOIA E LA PIZZA
Una volta in visita a Napoli, la regina Margherita volle assaggiare la tradizionale pizza.
Gliene fu servita una guarnita con i colori della bandiera italiana: pomodoro rosso, mozzarella bianca e foglie verdi di basilico.
Entusiasta, la regina volle poi fare personalmente i complimenti al cuoco: – È squisita! Come si chiama, questo tipo di pizza?
– Margherita, vostra Maestà! – rispose subito questi.
Fu così che una delle pizze più amate in assoluto porta il nome di una delle regine d’Italia… peccato che oggi in molte pizzerie si tenda a servire la pizza margherita senza il tradizionale basilico.

Grazie di cuore a tutti!

Aggiungo una bellissima vignetta che ieri mi ha inviato Antonella su FB.

Grazie di cuore a tutti!❤️

Grazie infinite a tutti!!!🥰🥰🥰🥰🥰

Luce: temo che Zuril e figliolo siano stati troppo a lungo con lady Gandal, intravedo i suoi influssi in questa ricetta... una torta indimenticabile, col botto!!!🤣🤣🤣

Grazie, cara!

BEETHOVEN
Aveva appena ultimato di eseguire una delle sue suonate, quando una dama presente gli chiese: – Ma che vuol dire?
– Dunque, guardi… vuol dire questo! – e Beethoven riprese a suonarla daccapo.

MAHLER E STRAUSS
Gustav Mahler raggiunse una grande fama come direttore d’orchestra, ma non riuscì a imporsi come compositore: il pubblico non sembrava gradire la sua musica. Una delle poche volte in cui accadde fu nel 1906, durante l’esecuzione della Sesta Sinfonia.
Alla prova generale, diretta dallo stesso Mahler, intervenne Richard Strauss; all’epoca era ritenuto il miglior compositore tedesco vivente, e si capisce che Mahler tenesse molto a un suo giudizio positivo.
Mahler in genere componeva musiche più “tranquille”, ma il finale della sinfonia lasciò il pubblico allibito: uno scroscio di suono, una fiumana di note si riversò nella sala, mentre Mahler si sbracciava perché l’orchestra suonasse con maggior vigore: – Più forte, più forte! Possibile che non riusciate a suonare più forte?
Fu un grande successo.
E Strauss?
L’autore della Salome, opera dall’orchestrazione ipertrofica, ebbe un semplice, freddo commento: – Il finale è sovrastrumentato.

Senza contare lo spauracchio del peccato, a toccarsi in zone intime, e il fatto che ci fosse radicata l'idea che solo le prostitute si lavassero molto. In effetti, ricordo un libro di un impenitente peccatore fine ottocento che osservava come le libere professioniste fossero in genere più pulite delle signore rispettabili. Mio nonno, ragazzo durante la Belle Epoque, diceva che le signore apparivano bellissime, fuori casa; ma in casa, in estate, si mettevano in libertà, girando in busto e mutandoni, e gli afrori erano insopportabili. Coniò una frase, che in famiglia usiamo spesso: odore di bidet non fatti.

Edited by H. Aster - 14/3/2024, 22:40

Storia dell'igiene intima, terza e ultima parte.

MARIA CAROLINA DI NAPOLI
Sorella della più famosa Maria Antonietta, Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, moglie di Ferdinando IV di Borbone e regina di Napoli, fu una persona attenta all’igiene, cosa inusuale per il periodo.
Contrariamente a quel che si può pensare, il bidet era stato inventato in Francia, dove però aveva ottenuto scarsissimo successo. Dopo un tiepido entusiasmo iniziale era stato praticamente usato solo dalle prostitute, diventando così un qualcosa di considerato “poco signorile”. Addirittura, fu considerato “strumento di lavoro per meretricio”. Insomma, per il pensiero comune la signora rispettabile non poteva usare un simile, vergognoso apparecchio. Oltretutto, era diffusa l’opinione che lavarsi le parti intime fosse causa di problemi di salute, persino di infertilità.
Maria Carolina, che evidentemente non badava troppo all’opinione altrui, si fece installare il bidet nel suo bagno personale, e lo usò quanto e come volle.
Fu quindi lei a portare il bidet in Italia e a cominciare a diffonderne l’uso, quantomeno nel Regno delle Due Sicilie. Solo in seguito sarebbe stato conosciuto anche nelle regioni del nord.
A unità d’Italia avvenuta, successe infatti che si dovette inventariare la reggia di Caserta, con tutto ciò che conteneva. Davanti al misterioso bidet, mai visto prima d’allora, i funzionari sabaudi rimasero perplessi: cos’era? A che serviva?
Fu catalogato come “oggetto a forma di chitarra, ad uso sconosciuto”.
Poi in qualche maniera si comprese lo scopo dell’apparecchio, e il resto è storia.

Contento lui... e contenta lei di accontentarlo...