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| CITAZIONE (isotta72 @ 25/2/2013, 15:27) CITAZIONE (joe 7 @ 23/2/2013, 22:11) Non totalmente condizionata, secondo me. Diverse azioni di Naida credo siano proprio sue, compiute liberamente. Ma per dire una cosa del genere c'è bisogno di prove concrete, e ne ho di diverse, che esporrò quando farò l'analisi dell'episodio. Spero che siano convincenti: se no, lasciamo stare. Ma sicuramente: Naida ha vissuto la fuga di Duke Fleed come un abbandono, esattamente come il resto dei sopravvissuti fleediani, ha visto la distruzione del suo pianeta e l'uccisione dei suoi cari, è stata catturata e torturata, ovvio che covasse sentimenti contrastanti nei suoi confronti. Per questo sarebbe un personaggio ambiguo? Dai sentimenti "torbidi"? Per me è semplicemente "umana", deliziosamente imperfetta come lo sono tanti personaggi di questo anime e le cui imperfezioni ( ossia realismo) rendono per me la serie grande rispetto a tante altre. I "buoni" non sono assolutamente buoni, ma hanno difetti, i cattivi hanno spessore e mostrano lati umani. In versione edulcorata, la dicotomia nagaiana " dio o demone" si esprime perfettamente anche nei personaggi degli anime: Actarus non è perfetto, Hiroshi non è perfetto, Koji nemmeno. Nessun superuomo, Evviva! Il condizionamento ha probabilmente fatto leva sui sentimenti contrastanti di Naida, accentuando il rancore ed il livore, inserendo particolari inventati che hanno assunto nella sua mente provata la consistenza della realtà. Questo non toglie però che Actarus appaia profondamente preso da lei in tutto l'episodio, e che nei momenti di lucidità, e dopo essere stata liberata dal chip che la controllava, Naida esprima sentimenti di amore nei confronti di Duke: "anche io lo amo, forse più di te". Se Naida fosse sopravvissuta avrebbero avuto bisogno di parlarsi, spiegarsi, forse Naida avrebbe capito che non c'era nulla da dover perdonare perchè le scelte di Duke erano inevitabili, forse lo stesso Actarus avrebbe avuto l'occasione per liberarsi definitivamente dai suoi rimorsi. Attendo la tua analisi L'analisi ci sarà più avanti: una parte di essa, comunque, ci sarà nell'analisi su Venusia, che sta arrivando. Ne approfitto per approfondire un attimo il discorso sull'"ambiguità" di Naida: ho detto "ambiguità", non cattiveria. Le esperienze di Naida furono terribili e lei ne è rimasta provata: questo spiega molti suoi atteggiamenti, che non sono chiari e quindi ambigui: parlo per esempio della faccenda famosa dei cervelli nei mostri di Vega, che non è così semplice come sembra. Parliamo un attimo di Actarus: lui è visto spesso come "una persona che ha fatto l'errore di abbandonare la sua gente", e questo è spesso stato visto come un "difetto, o colpa, che lo rende più umano". Una simile definizione però non spiega bene il personaggio di Actarus, che crolla solo al momento delle accuse di Naida e non torna mai su questo argomento nel corso della storia. Un comportamento psicologicamente poco chiaro: uno che ha dei sensi di colpa li esamina e li analizza in continuazione, non solo in un episodio. A spiegare così Actarus, viene fuori un personaggio "strano", oppure sul quale noi non sappiamo veramente nulla. Personalmente, invece, credo che la serie spieghi bene Actarus anche dal punto di vista psicologico, e una traccia molto importante me l'ha data Aster con il suo "appendere le lame rotanti al chiodo" riferito a lui. Il lato debole di Actarus, quello che può distruggerlo totalmente come persona, è la sua responsabilità che ha e sente verso il prossimo. E' attorno a questo lato debole che gira Actarus nel corso di tutta la sua storia, spesso a livello sotterraneo: la storia di Naida ne è l'esplosione, ma è un fiume sotterraneo che per me segue tutta la sua storia nella serie. Posso sbagliarmi, ma credo di aver capito Actarus come persona, finalmente. Ma devo elaborare bene queste riflessioni, quindi per ora è meglio se non dico nulla. Riguardo poi al rapporto tra Naida ed Actarus, credo che Naida amasse sì Actarus, ma non credo che questo sentimento sia stato ricambiato da lui, nonostante l'apparenza: l'amore di Naida è rivolta verso un Duke Fleed del passato, che non esiste più. E' questo il tragico della figura di Naida, secondo me: quella storia di Goldrake è un capolavoro psicologico che mi soprende sempre di più mano a mano che la sto analizzando. Forse esagero, ma credo che sia una storia degna di Dostoevskij o Tolstoj per l'incredibile complessità di sentimenti che nasconde...credimi.
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