CITAZIONE (Riccardue @ 16/11/2018, 23:56)
Suppongo che le BGM cantate costino più,in diritti,di quelle strumentali. Credo che gli stessi editori italiani non smanino di spendere soldi in più per un lusso che comunque resterebbe incomprensibile alla maggior parte del pubblico. (Verrebbe fuori una schifezza come la steelbook dei film,dove saresti costretto a scegliere se seguire solo i sub delle canzoni o solo i sub dei dialoghi...Onestamente ne farei a meno. O tutto o niente)
Personalmente non mi strappo i capelli se mancano le BGM cantate nelle edizioni home video. Va bene pretendere tutto,ma il minimo,diciamo il superfluo,può anche restare fuori.Almeno così la penso io...
Personalmente invece preferirei spendere anche qualcosa in più nella vana speranza di vedere ripristinato ogni maltolto nonché risistemato tutto il caos commesso...
Il "lusso incomprensibile a molti" se lavorato bene e corredato da validi sottotitoli potrebbe trasformarsi tranquillamente in "lusso alla portata di tutti" ed inoltre ritrovarsi definitivamente libero dall'essere ancora considerato come un qualcosa di "superfluo"...
CITAZIONE (Brand Toei @ 16/11/2018, 17:29)
Io a questo giro Parlo di Jeeg Prenderò il Bluray! Mentre voi tra dvd e bluray cosa comprerete??
Grendizer -Jeeg
Ho poche cose in Italiano dedicate a loro e mi piacerebbe molto collezionare una bella edizione italiana "definitiva", su valido supporto ben lavorato, da sfruttare pienamente e per svariati motivi...
Nell'estenuante attesa mi sono sempre avvalso, quando ho potuto, delle edizioni nipponiche alle quali spesso preferisco dare priorità per altri motivi... anche perché devo ancora recuperare qualche bel Laser Disc mancante all'appello e mi auguro valide edizioni in BD che siano arricchite da contenuti sostanziosi ed inediti... ed i soldini da dedicare a queste faccenduole sono sempre scarsi
CITAZIONE (kingfleed @ 11/11/2018, 19:05)
CITAZIONE (Al-Don @ 11/11/2018, 18:45)
Per gli adattamenti poi io non sono così paranoico che se viene detto "il monte Fuji, che nostalgia" al posto di "Buongiorno Monte Fuji" perdo le staffe, suona bene... il concetto rimane.... Lo accetto benissimo.
E che cazz!
Mi associo in toto
Ragazzi, perdonatemi...
Non è una questione di "suona bene... il concetto rimane.... Lo accettiamo benissimo" comunque ed ugualmente...
Tutto questo non è possibile in alcun modo per il semplice fatto che "in origine", IL TUTTO SUCCITATO, semplicemente NON ESISTE
Non c'è "Buongiorno", peggio ancora "la nostalgia"...
Le linee di battuta del copione originale dicono e significano ben altro per cui è triste, per tutti noi, cadere nel banale errore di autoingannarsi, autoconvincersi pur di raggiungere, per giunta pigramente, quella fraccomodità di comprensione che pretende, o peggio ancora "presume", che con determinati "adeguamente/adattamenti" fatti in passato o tempi più recenti da determinati professionisti, mediante l'uso della nostra lingua/cultura ricevente, TUTTO possa essere ritenuto "COMPRENSIBILE E SODDISFACENTE" perché "probabilmente vicino alla VERITA'" di cui in realtà non ne sappiamo nulla sotto diversi punti di vista e per vari motivi...
Purtroppo, a nostre spese, sappiamo fin troppo bene quanto spesso IL TUTTO sia (stato) fondato sull'incoerenza più becera che (ha) causa(to) solo enorme danno facendo fuorviare realmente il senso e significato tutto del contesto e di quanto concepito e recitato dalla fonte originaria...
Se arriviamo a digerire alcune libere interpretazioni che eccedono (magari fosse così...) solo in "enfasi", grazie a termini o aggettivi aggiunti di libero arbitrio sul contenuto originario, cerchiamo perlomeno di evitare di "credere troppo" in cose addirittura inventate di sana pianta e campate per aria giusto per "adeguare" IL TUTTO al nostro "mercato ricevente"
E' difficilissimo non tradire i contenuti originali rimanendo fedeli "alla lettera" all cultura che li ha generati e senza pretenderlo troppo proviamo anche a tollerare qualche "marachella" compiuta da chi ne cura, in Italia, gli adattamenti ma è sempre necessario un limite altrimenti si rischia realmente di assimilare erroneamente quanto già non ci appartiene per ovvie ragioni, perché tutta la relativa comprensione è basata su di uno snaturamento del prodotto originale che produce solo sterilità soprattutto per chi, negli anni, ha continuato a coltivare interesse e passione per l'argomento in essere
Anche una semplice battuta come "Konnichi[w]ha Mount Fuji" ha il suo peso ed importanza perché caratterizza tanti aspetti che soprattutto noi "appassionati" non dovremmo in alcun modo trascurare...
La stessa ci evidenzia e sottolinea questo...:
1) Il celebre monte ("San" ovvero la pronuncia onyomi di origine Cinese che, nel composto dei Kanji "Fuji" (Immortale, Fuoco/Vita Eterna e tanti altri significati di diversa etimologia) e "Yama" (Monte/Montagna), viene letta necessariamente così e serve appunto a definire "il monte", "la montagna"... inoltre "San", in questo caso e per come è scritto nonostante la pronuncia "fonetica" resti uguale, non ha nulla a che vedere con il "suffisso cortese" per indicare un "Signore/a") viene citato dal nostro protagonista allo stesso modo (e significato tutto) di un qualsiasi individuo sulla faccia della Terra che, al cospetto di un luogo a lui caro, una persona, un affetto, un animale (o quello che vi pare) che per giunta non si rivedevano da un po' di tempo, non farebbe altro che "salutarlo affettuosamente" proprio per il piacere provato nel rincontrarlo...
E non mi sembra che, in una qualsiasi parte del nostro Globo, un gesto o intento del genere possa essere caratterizzato da un'espressione che suoni come "Buongiorno !!" bensì, possibilmente e preferibilmente, con qualcosa che, almeno nella nostra lingua, viri maggiormente verso un: "Saluti a te !!", "Salve !!" e persino, se vogliamo, "Ciao !!" soprattutto perché sappiamo OGGI che in originale è "Konnichi[w]ha" e che in lingua nipponica tutto significa TRANNE che "Buongiorno" o tantomeno "Che nostalgia !" ed inoltre che in questa precisa forma di saluto è ben sottintesa l'intenzione, sia del protagonista che nostra, di voler quasi aggiungere un'esclamazione che, sottolineando il piacevole evento, stia anche a significare qualcosa del tipo...: "Ehilà ! Ciao/Salve ! È da un po' che non ci si vedeva /bello rivedersi..."
La "nostalgia" non è affatto contemplata in Konnichi[w]ha per nessun motivo e per quanto adattabile, al limite, a quanto viene recitato subito dopo il saluto al Monte non è ugualmente fattibile perché le battute di copione spiegano ben altro...
2) Kouji lo saluta pronunciando l'anglofono Mount e non Fujisan come ci si potrebbe aspettare da un giapponese
Questo serviva per ricordare, giustificare e sottolineare al pubblico fruitore i motivi della sua assenza negli archi narrativi successivi alle sue gesta e quindi quali le nuove esperienze e padronanze linguistiche assimilate Oltreoceano nel corso dei suoi studi
3) La visione e l'affettuoso saluto verso il luogo a lui caro fanno subito dopo scaturire in lui molti ricordi che non danno spazio, anche qui, a nessuna "nostalgia" bensì solo ad affermazioni che lo convincono a concentrarsi sul fatto che ormai lui non è più il pilota di Mazinga Zeta bensì del primo esperimento Terrestre di Disco Volante
E questo suo ruolo specifico da comprimario sappiamo tutti che era voluto dalla produzione per dare una sorta di continuità narrativa precedentemente affrontata (ed in parte di gran successo) che non offuscasse però troppo quanto di nuovo si andava in quel momento a rappresentare e proporre al fandom che nel frattempo era cresciuto ed aveva anche dato spazio a nuove generazioni potenzialmente interessate allo specifico "plot" e quindi commercialmente sfruttabili come le precedenti se non ancor di più
"Konnichi[w]ha Mount Fuji" e tutto quello che viene detto subito dopo racchiudono, significano ed indicano tutto questo
Non lasciate che un incoerente "Buongiorno" ed una inventata "Nostalgia" vi tolgano l'opportunità di comprenderlo a fondo e farlo vostro per sempre così come venne concepito ed espresso dagli aventi diritto... perlomeno quando avrete voglia di seguirlo in lingua originale... così come è giusto portare rispetto per la nostra versione girellica per diversi motivi credo sia altrettanto giusto ed importante, a distanza di anni e di nostra evoluta, ricercata, approfondita passione per il titolo in sé, rispettare e quindi impegnarsi, per come si riesce, a comprendere, assimilare ed apprezzare quella originaria che sostanzialmente ed in verità ha dato inizio e motivazioni profonde sulle quali si è costruito, da anni ormai, tutto quello di cui oggi ci ritroviamo a discutere e condividere
Fate sempre in modo, per tutte quelle volte che risulterà possibile, che attraverso le vostre scelte oculate chiunque curi un'edizione di quello che vi interessa veramente sia costretto, per mille ragioni, a rispettare non solo il prodotto che ha tra le mani ma soprattutto la vostra costanza ed interesse nel sostenere la causa che, a sua volta e di solito, esige anche un esborso sostanzioso spesso dettato da vari tipi di sacrificio
Oggi e nell'ambito esistono vari modi e mezzi per scegliere e rispettare con cognizione di causa ed onestà tutto quello che smuove i nostri appassionati interessi
Chi non è un grado di capirlo e soprattutto di fornirlo dietro valido riscontro non merita assolutamente, almeno per come la vedo io, l'attenzione dovuta da parte di nessuno e soprattutto da parte degli appassionati.
CITAZIONE (T.C. the Punisher @ 11/11/2018, 22:33)
Scusate l ignoranza ma in rete ho trovato questa semplificazione:
Ma: demone
Jin: dio
Ga: rafforzativo
Da qui in teoria si dovrebbe dedurre il concetto di scelta tra diventare Dio o demone. Troppo tirato per i capelli o lo possiamo accettare?
Non è possibile accettarlo perché sostanzialmente nella fonte di internet citata c'è appunto l'errore superficiale e madornale di voler tradurre e spiegare qualcosa di una lingua straniera, così diversa dai nostri ceppi linguistici, basandosi su di una trascrizione che utilizza per giunta solo l'alfabeto Roumaji
Innanzitutto Mazinga Z, sia manga che anime, è scritto con alfabeto Katakana [マジンガーZ ] che da sempre e oltre a tutto quello che comporta il suo uso, serve ai Giapponesi per trascrivere, importando e semplificando, termini che nella maggior parte dei casi non sono propri del loro ceppo linguistico e della loro cultura
Per farlo nel migliore dei modi trascrivono il tutto avvicinandosi il più possibile alla pronuncia fonetica di quel vocabolo "preso in prestito" mediante lo sfruttamento di una trascrizione di suoni sillabici che spesso, pur di semplificare e concedere immediata comprensione, vengono pure abbreviati o storpiati per facilitarne l'uso sia scritto che letto o pronunciato...
E, per come è scritto (e letto) in Katakana/Hepburn [マジンガー] non è sicuramente Ma-zin-ga/Ma-jin-ga bensì MA-JI-N-GAA
Questa precisa scelta sarà stata optata dagli aventi diritto principalmente per facilitare la comprensione immediata (soprattutto ai più giovani) di una parola (in questo caso non del tutto straniera) altrimenti più ostica da recepire e comprendere se scritta, per quanto l'assonanza fonetica potrebbe aiutare in qualche modo ad intenderla, solo ed esclusivamente mediante l'uso di ideogrammi spesso complessi, antichi e dalle diverse letture a seconda del loro composto, delle etimologie ed origini cinesi che li caratterizzano e nonostante la loro pronuncia fonetica resti del tutto uguale anche nel caso di kanji composti da grafemi diversissimi tra loro con, ovviamente, altrettanti diversi significati
Ma andiamo per ordine...
Il primo errore madornale è dato dal definire "Ga" un "rafforzativo"...
Ma "rafforzativo" poi di cosa ???
E poi non è "Ga" bensì "Gaa"
È stato omesso il risultato della funzione del "choonpu" (detto anche "onbiki" oppure "boobiki") ovvero di quel carattere tipografico giapponese [ー] che indica, nelle diverse posizioni che assume nelle scritture dei testi, l'allungamento vocalico che a sua volta implica e significa ben altro nel grafema (soprattutto quelli scritti con alfabeto Katakana) di determinate parole, termini, etc
Ed omettendolo si è creato l'errore, per giunta doppio, non solo di interpretazione scambiando ガー [Gaa] per が [Ga] ma anche di classificare la tipica "particella di caso" が ("ga" in alfabeto Hiragana; in Katakana lo stesso kana si scrive ガ ma ugualmente si legge e pronuncia "ga") che indica il soggetto spesso sottointeso in una frase (a differenza di "は" [wa/ha] che sottolinea invece il tema principale di una frase...) tra quelle dette "enfatiche" che servono appunto ad enfatizzare particolari elementi della frase oppure tra quelle dette "finali" che, poste alla fine del periodo, ne caratterizzano invece l'intonazione complessiva
Se fosse stato が [Ga] la sua funzione più che "rafforzativa" non sarebbe stata altro invece che di "indicazione" del soggetto di una frase, periodo, discorso concetto...
Ma essendo in realtà ガー [Gaa] ci troviamo appunto innanzi ad una trascrizione fonetica sillabica che storpia "altrui" parola/suffisso/desinenza cercando di renderla comprensibile In lingua giapponese
Sempre considerando scrittura, lettura e pronuncia in Katakana ガー [Gaa] preso da solo oppure abbinato ad altri vocaboli di varia alfabetizzazione può significare ancora altro...
Ma nel caso di "Ma - ji - n - gaa" espresso e descritto in puro alfabeto Katakana, dovendo infatti rendere comprensibile l'equivalente straniero "ger" (derivante da un sostantivo, verbo, aggettivo o altro...) ecco la coniazione grafico/fonetica nipponica dello stesso in "gaa" da abbinare/attaccare al precedente vocabolo "Ma-ji-n" per creare qualcosa che ne caratterizzasse e quindi completasse nome proprio, titolo, termine, etc...
"Ger = Gaa" (che ritroviamo ad esempio anche in altri titoli, termini o composti tipo スタージンガー = Su-taa-ji-n-gaa = Starzinger) potrebbe tranquillamente derivare dal primo termine straniero (o "parte" di questo) che l'autore voleva utilizzare per dare vita al suo eroe robot ovvero "Energer Z" che in Katakana si scrive, legge e pronuncia エネルガー (E-ne-ru-gaa)
"Ener" viene sostituito da "Majin"
"Majin" scritto con altri alfabeti che non siano Katakana, Hiragana o Furigana e quindi mediante Kanji diversi e relativi composti, per quanto rimanga nella pronuncia fonetica nipponica sempre "Majin" assume in realtà significati ben diversi tra loro...
Scritto in questo modo 魔神 significa Malefica (魔) Divinità (神) di quelle che recano solo sciagure e disastri.
I due kanji che creano il composto presi singolarmente ed abbinati ad altri creano altri significati e letture che portano ad ulteriori pronunce fonetiche come nel caso di "Jin" (神) che in lettura "Kan'on" costringe ad articolare il suono del kanji 神 (Dio/Divinità/Spirito) in "Shin" come accade ad esempio nel composto di Kanji del titolo 鋼鉄神ジーグ = Koutetsu Shin Jiigu
Ma la medesima pronuncia fonetica di "Shin" viene mantenuta anche per tanti altri ideogrammi che invece, scritti ovviamente in altro modo, vanno a significare tante altre cose tipo: nuovo, verità, cuore, gentiluomo, fede, umiltà, progresso, etc etc...
"Majin" scritto invece in quest altro modo 魔人 significa Demone, Spirito Malvagio (魔) e poi Persona, Individuo, Uomo (人) che nel composto dei due kanji abbinati sta a significare Stregone, Mago, Prestigiatore, Persona con poteri sovrannaturali, Cospiratore... da notare però che nella nostra concezione occidentale dei termini e significati di Mago, Stregone oppure Prestigiatore in lingua giapponese, gli stessi, vengono maggiormente espressi e scritti come Mahou-tsukai (魔法使い) oppure come Majutsushi (魔術師)
Inoltre questa definizione univoca del termine non deve crearvi eccessiva confusione su concetti di male assoluto da far prevalere sul bene assoluto e/o viceversa
Senza addentrarsi adesso in ragionamenti eccessivamente pedanti possiamo cogliere aspetti essenziali di questi pensieri basandoci sul semplice fatto che i Popoli Orientali non ragionano affatto così anche perché filosoficamente per loro "il Male" per come viene concepito e combattuto in Occidente proprio "non esiste"...
Per loro, nell'Esistenza, regna sempre e solo un equilibrio (loro concetto di "Bene") che non deve pendere mai, favorire troppo un aspetto, un eccesso che possa appartenere sia al Bene che al Male...
In realtà per loro la perdita di una "Retta Via", "dell'Equilibrio" (Shintoismo ed altre discipline correlate) da questo indicata, causa "una problematica", "un vacillare dell'Anima", "una crisi" (di varia natura e genere) che non vuole "distruggere o annullare con la morte", come nella nostra tipica concezione di "Male nullificatore" e quindi "Oblio sterile e definitivo", bensì "riordinare tutto", "riazzerare" e quindi "ripristinare" mediante "diverse metodologie" che causano "il Male" perché sostanzialmente "non rispecchiano e quindi rispettano" quante e quali siano, "democraticamente parlando", le reali necessità nonché priorità "di tutti", partendo proprio dai bisogni più vari del microcosmo di ogni singolo individuo...
"Vivere nel giusto mezzo", sostenere, seguire sempre "un equilibrio" che non ecceda né nel Bene né nel Male...
Tutto questo quindi serve solo a spiegare, ricordare e consigliare di non ridursi mai a cercare di comprendere e tradurre una "lingua logografica" complessa e diversa da tante altre come appunto è quella nipponica (o cinese) per giunta mediante lo sfruttamento del solo Alfabeto Roumaji perché il fraintendimento, le imprecisioni e gli errori madornali sono sempre a portata di mano e non fanno altro che allontanare o ritardare un approccio e comprensione più concreti, utili e soddisfacenti nei confronti di una lingua e cultura come quella giapponese di cui si è sicuramente ed in qualche modo sia tanto affascinati che appassionati
P.S.: la celebre trilogia filmica della Daiei (oggi Kadokawa) dedicata a "Daimajin" (大魔神 = Grande Demonio) consacrò ancor di più il fenomeno del "Kaiju Boom" già sorretto all'epoca da tante altre famose serie e film di genere "Tokusatsu"...
Takayama Ryosaku, responsabile all'epoca della modellazione dei Supereroi e dei vari mostri presenti nelle leggendarie serie televisive di "Ultra Q" ed "Ultraman", curò e caratterizzò anche le fattezze di questa "grande divinità demoniaca" ispirandosi ad una statuetta Haniwa, che aveva notato in un viaggio di studio fatto a Kyoto, raffigurante un "guerriero guardiano"...
La trilogia fu fonte di ispirazione per Mazinger Z che a sua volta ricambiò il favore risultando lui stesso fonte di altrettanta ispirazione per la creazione di un altro mito del genere Tokusatsu e Kaiju, pluricitato ed omaggiato ancora oggi, ovverosia di "Jet Jaguar"...