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Incuriosito dalla recente discussione mi son venuto a rileggere questo thread enciclopedico e ne vien fuori che, riguardo l'identità di Don Zauker, Doc Manhattan ed il "vecchio" caro Saotome traggono conclusioni diverse dalla lettura del roman album...vai a sapere mo... Ripropongo anche qui: CITAZIONE Poco dopo è arrivata inevitabilmente la domanda sul finale di Daitarn 3, e lì il maestro è uscito dal personaggio serioso vestito male, poggiando un braccio sulla scrivania e sprofondando la faccia nell'interno gomito. Risatona generale, applauso. Ogni volta che viene in Italia, inevitabilmente, gli chiedono del finale ambiguo di Daitarn 3. Ora, quello che è pacifico, perché c'è il roman album, il doppiatore comune, etc. etc., è che Don Zauker (in originale Don Zausa) e Haran Sozo, il padre di Banjo, sono la stessa persona. Il cervello dell'addormentato Zauker è quello di Sozo. Il punto di domanda volteggiava ancora, però, su varie questioni, prima fra tutte la rabbia con cui Banjo affronta i meganoidi, e soprattutto con cui smitraglia Koros. Lei era l'amante sfasciafamiglia di suo padre? Perché l'eroe del cartone è così incazzato? E perché sembra pentirsi di averla fatta fuori? Qui è arrivata la risposta interessante. Tomino ha spiegato che Koros era un personaggio che amava molto, quello a cui si è affezionato di più. E per questo l'ha dovuta far uccidere. Waiddaminute? Già. Voleva dare a Koros una morte eroica, e per questo fa quella fine, non si trasforma in un meganoide, e Haran Banjo ha il momento Ooops subito dopo (almeno nel doppiaggio fedele all'originale). Ma Koros è morta davvero? O è sopravvissuta e rimasta su Marte? "Beh, quello dovete chiederlo a Banjo, non a me". La filosofia di fondo, alla base di molte risposte di Tomino, è che questa cosa occidentale del superspiegone per tutto è il male, è meglio che ognuno dia a una storia la conclusione che crede. La risposta è dentro di te, per dirla alla Quelo. CODICE http://docmanhattan.blogspot.it/2017/04/intervista-tomino-gundam-daitarn-3.html Direi che alla fine la parte in rosso è un concetto di base da tenere sempre ben presente senza quindi accapigliarsi più di tanto. Insomma anche Tomino è per la filosofia dell'IMHO
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