visto che me l hanno chiesto in molto, cercherò di spiegare a grandi linee come realizzo un illustrazione.
x ora vi posto il lavoro che userò come esempio, nuovo di zecca, che tra l'altro mi aveva chiesto un utente (chiedo venia, non ricordo più chi..).
domani inizierò a spiegare passo x passo, anche perchè sono le 4.21 e sto morendo dal sonno..
eccoci qua.
cominciamo dall'inizio.
Premetto che l intera illustrazione è realizzata con il metodo classico dell' animazione, quindi chi non lo conosce ancora ha la possibilità di scoprire come vengono realizzati i fotogrammi degli anime.
si parte con la definizione del cosiddetto "field", cioè la grandezza dell'inquadratura sul foglio.
Le grandezze dei vari field non si inventano, ma sono predefinite, e x definirli si usano delle tavole apposite, di cui personalmente posseggo una fotocopia sgraffignata allo studio dove ho lavorato x un anno (perchè in realtà le tavole x i fied si comprano..). Ne esistono 2, uno per le inquadrature per la TV (quindi in 4/3) e uno per il cinema (in 16/9).
Ho usato quello in 4/3, però, essendo un illustrazione, il disegno è stato realizzato in verticale, e non in orizzontale.
L'occidente e il Giappone usano 2 nomenclature diverse x i field, nonostante le grandezze siano identiche.
In Europa e America i field sono numerati semplicemente in modo crescente (1, 2, 3 ecc..), mentre in Oriente usano il sistema della percentuale (100% per il field standard, e così via riducendo o aumentando).
Il field usato per questo disegno è il 10, che in Giappone equivale se non erro al field 80%. Il field standard, quello più usato, è il 12 (100% in Giappone), mentre il più largo è il 15 (150%).
Dopo aver definito e ritracciato il field sul foglio, realizzo il primo schizzo del disegno (in gergo si chiama "rough"), usando una matita da animazione color azzurro.
In questa fase si costruiscono e delineano innanzitutto le proporzioni e i volumi (niente dettagli precisi) delle forme e si controlla che le prospettive siano corrette.
Nel caso specifico ho rifatto più volte il design dei motori del Brain Condor, che come avrete notato sono ben diversi dagli originali. Do un primissimo accenno di ombre.
In questa fase del lavoro è molto importante lavorare "di getto", tracciando anche linee grezze e veloci, che aiutano dare spontaneità e dinamismo al disegno. Noterete infatti nell immagine come nessuna linea sia definita, e addirittura alcune siano grossolane e ritracciate più volte di seguito (letteralmente "a ripetizione").
A costo di essere monotono, la costruzione dei volumi usando forme geometriche semplici e linee guida è FONDAMENTALE, perciò non siate frettolosi e continuate a lavorarci finchè non vi sembrano soddisfacenti.
ecco qua il rough finito.
La seconda fase è chiamata "assistenza" (assistance nel gergo internazionale).
Consiste nel piazzare un foglio pulito sul rough e ritracciarlo in maniera più pulita e chiara. si definiscono i dettagli e le ombre. In questa fase, al contrario, è bene lavorare un pò più lentamente, in modo da raggiungere la precisione necessaria nel rispettare i volumi e le prospettive costruite nel rough.
Parliamo delle ombre. Innanzitutto è bene pensare con chiarezza all'origine della fonte di luce. da destra, sinistra, dall'alto? non posate la matita sul foglio prima di averlo fatto!
Con la matita rossa da animazione definisco i contorni di tutte le ombre e le eventuali luci, usano poi vari colori per riempirle in maniera rapida.
Non occorre che usiate i colori corrispondenti a quelli definitivi, l importante è a colpo d'occhio si capisca qualcosa. In Giappone solitamente viene usato il verde per indicare le parti che saranno nere, e il giallo per le parti più chiare, le luci.
Per capire con che criterio si devono concretizzare le ombre, tutto ciò che posso dirvi è di studiare con attenzione qualunque disegno o immagine di animazione giapponese, che oltre a seguire ovviamente le regole base dell'arte, è costellata di clichè e modi di rapprentazione che sono diventati parte integrante della tradizione animata giapponese.
X ritracciare il disegno ho usato una matita da animazione colore blu scuro, anche se in realtà andrebbe usata la classica matita nera.
ecco l'assistenza finita :
in realtà la vera assistenza dovrebbe essere un pò più precisa e pulita di questa, ma siccome il lavoro è il mio, non occorre, perchè tanto cel ho tutto esattamente in testa.
a questo punto c'è la terza fase : il clean-up.
x la seconda volta, mettete un foglio pulito sull assistenza, e pregate il santo protettore della mano rilassata.
Questa fase consiste nel ritracciare le linee in maniera pulita, definitiva e netta.
nessun errore è ammesso, e ricordatevi di appendere al muro un foglio con l immagine della gomma da cancellare e la scritta "pericolosa-sparare a vista".
Importante : Non dovrete semplicemente "ritracciare" le linee dal foglio sottostante, ma anche effettuare piccole correzioni e aggiustamenti, il tutto senza possibilità di errore.
Le linee devono essere fluide, sciolte, nette e pulite. e soprattutto, tutte dello stesso spessore. niente linee più grosse e altre smilze.
Le parti che nel disegno finale dovranno essere nere (anche quelle piccolissime!), non devono assolutamente essere riempite con la matita. Fategli solo il contorno, e il nero lo applicherete poi in fase di colorazione.
X gli sfortunati che, come me, sono nati con la mano ferma quanto quella di un malato terminale di Parkinson, ecco alcuni consigli utili x migliorare i vostri clean-up :
rilassatevi e concentratevi al massimo. respirate lentamente e in maniera regolare. tenete i piedi ben piantati a terra e non incrociate le gambe. Quando tirate una linea, non fissate lo sguardo sulla punta della matita, ma usate la coda dell occhio per guardare tutto il percorso della linea, e soprattutto per controllare che la linea rispetti la forma giusta del volume.
Mi rendo conto che alcuni consigli possono sembrare ridicoli (come quello x le gambe) ma vi assicuro che vi aiuteranno. Io ad esempio ho scoperto che le linee mi vengono meglio se le traccio mentre sto inspirando, e vengono una schifezza se le faccio mentre espiro.
Se lo ritenete necessario, usate pure una riga per le linee dritte. anche se quei maledetti giapponesi sono così precisi da non averne bisogno..
nel clean-up andrebbero ripassate anche le linee delle ombre. Io non l ho fatto per motivi logistici.
X l animazione i giapponesi usano un software particolare che riconosce le linee colorate, e quando si usa il classico "secchiello" x riempire un area, include anche la linea, facendola sparire.
Con photoshop questo non è possibile. perciò ho fatto un clean up senza ombre, e dopo userò l'assistenza come guida, sovrapponendola al clean up.
ecco il clean-up :
a questo punto scaldate la tavoletta grafica (gettate via il mouse, a meno di non voler diventare frustrati e con una brutta infiammazione del tunnel carpale..), perchè al prossimo aggiurnamento si parte con photoshop!!
Edited by Odysseo - 3/9/2007, 14:24