Go Nagai Net

Atlantide, Il continente perduto

« Older   Newer »
  Share  
Icarius
view post Posted on 18/11/2008, 15:24 by: Icarius     +1   -1




image
Come è nata la nostra civiltà?
Come lento e lungo cammino evolutivo senza scossoni o urti?
Oppure con uno o più “ritorni alle origini”da parte dei nostri progenitori, in seguito a cataclismi planetari dimenticati dalla storia, che hanno riazzerato l’ascesa umana?
Se questa domanda la poniamo alla storia, alla scienza o all’archeologia tradizionale molto probabilmente sentiremmo risponderci che la prima ipotesi è la più plausibile.
Eppure le più moderne scoperte geologiche, oceanografiche e archeologiche potrebbero aprire una breccia in questa visione della storia umana.
Molte civiltà dimenticate dalla storia, e che hanno avuto un ruolo fondamentale, sono emerse negli ultimi decenni o poco più. Un esempio sono i Micenei o gli Ittiti, che solo circa da due secoli sono “tornati” nella storia, grazie a rivoluzionarie scoperte archeologiche.
Chi può negare in modo assoluto che migliaia di anni fa altre civiltà abitassero il pianeta?
Civiltà distrutte e dimenticate, che tuttavia restano come echi, fatti di miti e leggende, nell’immaginario umano.
E quando si parla di civiltà distrutte, un nome evoca un mito come nessun altro: Atlantide.


GO NAGAI. NET PRESENTA: Alla ricerca di Atlantide, il continente perduto.

La prima volta che questo nome apparve nella storia conosciuta è quando ne parlò nei suoi scritti il filosofo greco Platone.
image
In due celebri e misteriosi dialoghi, il Timeo ed il Crizia, il filosofo da una spiegazione dettagliata e lucida di questa enorme isola posta all’ingresso del grande oceano Atlantico.
Per molti si tratta di un racconto che spiegherebbe l’ideale politico e sociale di Platone, frutto quindi di invenzione.
Ma analizzandone con attenzione le varie parti, indizi sconcertanti e straordinari potrebbero spingerci a rivalutare l’antico assetto della crosta terrestre.
Platone descrive con cura aspetti architettonici estranei al mondo greco, ma che richiamano invece, in modo molto fedele, caratteristiche urbane delle civiltà dell’America Centrale, ignote a Platone e a chiunque fosse vissuto in quell’epoca.
Anche la fauna e la flora descritte dal filosofo richiamano aspetti precisi che rimandano a terre lontane, ma reali.
Inoltre una citazione agghiacciante, che il filosofo riporta, sembrerebbe dare validità a chi sospetta che il racconto non sia frutto di fantasia...

“In quei tempi lontani era possibile valicare quell’immenso oceano (l’Atlantico), perché in esso era un’isola; e quest’isola stava innanzi a quella stretta foce che ha nome, come voi dite, Colonne d’Ercole (lo stretto di Gilbiterra). Ed era quest’isola più grande della Libia e dell’Asia. E a chi procedeva da quella si apriva il passaggio ad altre isole, e da queste isole ad un grande continente opposto, intorno a quello che veramente è mare.”
image
Queste parole non richiedono spiegazioni; infatti sembra chiaro che Platone si riferisse all’America, continente sconosciuto ai tempi del filosofo. Eppure la spiegazione sembra precisa, esatta.
Inoltre, se ci soffermiamo sulla descrizione che il filosofo da dell’isola di Atlantide, con i suoi canali ed i suoi cerchi concentrici di mura, troviamo impressionanti richiami con alcuni antichi disegni aztechi, che raffigurano l’Azlan, l’antica terra perduta del popolo azteco.
Non può sfuggire la somiglianza del nome Azlan con quello di Atlantide. E Platone non poteva conoscere quei disegni aztechi.
image
Ricostruendo le date riportate da Platone, Atlantide sarebbe esistita circa 11.600 anni fa.
Può davvero essere che migliaia di anni fa sia esistito un altro continente tra le terre emerse e poi distrutto da un terribile cataclisma, come afferma il testo platonico?
Qui dobbiamo per un attimo lasciare i testi di Platone e guardare altrove; alle nuove e più recenti scoperte riguardo gli oceani e i fondali marini.
Studi approfonditi degli oceani hanno dimostrato l’esistenza di possenti sistemi montani ora sommersi. Tali catene montane sono state rilevate in tutti gli oceani:

1) Oceano Atlantico_ Quasi al centro dell’oceano si estende il gigantesco sistema montuoso Medio- Atlantico.
2) Oceano Indiano_ Come nell’Atlantico, così anche nell’Oceano Indiano esiste dall’Oriente all’Africa una catena montuosa detta Medio-Indiano.
3) Oceano Pacifico_ Questo è l’oceano più ricco di catene montuoso, tra cui la Catena Centrale del Pacifico che attraversa al centro l’intera sua larghezza. Le altre catene subacque sono disposte lungo i margini dell’oceano.

image
Molti studi sono stati fatti su questi sistemi montuosi e sembrano confermare che in determinati momenti della loro esistenza queste catene uscirono dalla superficie degli oceani formando ampie zone di terraferma, valutabili per la loro vastità a veri e propri continenti, come l’Australia tanto per dare l’idea. Addirittura alcuni studi spingono a ritenere che una parte di tali catene sia esistita in superficie persino nel periodo Postglaciale.
E questo apre scenari inquietanti che riportano ad Atlantide ed al mito dei continenti perduti.
image
 
Top
115 replies since 18/11/2008, 15:24   4157 views
  Share