Racconti dal Bar Miraggio di Leiji Matsumoto

....ultimamente sto cercando di recuperare un po' di materiale di Matsumoto e devo dire che ag ogni lettura sono sempre piu'
stupito da questo autore che reputo uno degli autori con un livello
ben superiore a molti suoi compratrioti.
Nel particolare.......ultimamente quando mi sono recato in fumetteria
il caro Davide mi fa segno da lontano dicedomi "guarda che li di Matsumoto c'e' BAR MIRAGGIO" al che abbasso gli occhi e noto questa
copertina una po....triste .....afferro il manga e guardo l'anno di
produzione "2000" cosi' penso "PERFETTO! QUALCOSA DI
ABBASTANZA RECENTE ! sicuramente non sara' pregno di
quella tipica malinconia Matsumotiana di cui sono piene tutte le sue opere!"

Dopo circa un mesetto dall acquisto mi sono deciso di leggere il manga.

Mi hanno ritrovato 4 ore dopo a circa 10 km da casa mia mentre in stato
catatonico cercavo di tagliarmi le vene con la costoletta del manga.........



Scemenze a parte....................
leggendo il manga prima di leggere le note alla fine dell albo (o meglio un lungo discorso del maestro matsumoto) il manga potrebbe risuonare inizialmente un po' stonato
fino ad assestarsi e a dare l'idea di una lunga digressione sul determinate
riflessioni sulla vita filtrate attraverso un bar che non esiste , mentre
invece il manga altro non e' che una BREVE biografia mista al pensiero
matsumotiano sulla vita stessa dove l'autore stesso assiste allo
scorrere della vita.
Detto cosi' non si capisce molto , ma vi assicuro che e' questo il
gusto finale che rimane in bocca , anche se ovviamente e' MIA questa
impressione e' puo' cambiare da lettore a lettore.

Ma non e' la mia idea del manga che vorrei esprimere , ma quantomeno come questo manga viene raccontato:
l'aria melanconica e triste che riempie le opere di Matusmoto e' presente anche in questo titolo , e soprattutto lo e' in modo quasi
opprimente tanto da pesare sul cuore del lettore come un macigno.
Il manga ha un gusto molto ma molto elevato , non certo COMPLICATO , ma leggendo quelle pagine si sente che non si ha
in mano un manga di un qualunque autore che si perde in standard
narrativi e trame semplicistiche.
Molto interessante il suo rapporto con l'alcool e in particolare il pensiero
dell autore sugli "stranieri" , cosa che viene "licenziata" molto elegantemente.
In tutto il manga vi e' poi la presenza continua di questa donna , MAYA, che aleggia nelle pagine quasi come un fantasma di ricordi passati e futuri , che fa da anello attraverso il quale tutto DEVE
passare.

Il finale e' un qualcosa di amaramente morboso e angosciante, che mi ha lasciato una sensazione talmente morbosa da avermi lasciato
per diversi minuti a fissare quegli ultimi baloon.
Finale per niente scontato , ma che invece apre uno squarcio in tutto il manga dando una stoccata tremenda a chi legge.

Questo titolo , infine , e' una vera PERLA NERA della produzione cartacea che spero non vi facciate scappare.
Non so voi che rapporti avete con la lettura , ma per quanto
mi riguarda posso dire che mi ha impressionato e non poco.
Un modo superlativo e qualitativamente superiore di raccontare.
Matsumoto e' un GENIO , non c'e' che dire.


A CHI LO CONSIGLIO :
a chi vuole leggere un prodotto "superiore" con una trama
contorta e dove si va OLTRE la narrazione e le figure per esprimere dei messaggi.
A CHI LO SCONSIGLIO:
A chi vuole leggere storie veloci e vorticose che abbiano trame , anche solide , mozzafiato e anche intriganti ma soprattutto semplici.

edit
beh ...forse e' una cosa un po' inutile quella che sto riportanto...ma forse qualcuno che leggera' il manga (o che ha letto il manga)
puo' chiarirmi...

ci sono un paio di situazioni che restano in sospeso che mi sono poco chiare e cioe'



inizialmente pensavo che ci fossero altri numeri di questo manga , invece a quanto leggo mi sembra di
capire che e' uno one shot.
quindi restano volutamente situazioni aperte dall autore?
se ho capito male io sarei felice di vedere chiarite queste situazioni.

e almeno fatemi contento con un "mmmm interessante"