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ACTARUS E VENUSIA: UNA STORIA MAI RACCONTATA - Commenti

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view post Posted on 5/9/2013, 15:03     +1   -1
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E Settembre è arrivato!
Come sempre un'analisi precisa e molto interessante.
E' vero Venusia è sempre al fianco di Actarus. Parliamoci chiaro: gentile e corretto si, ma se non avesse provato nulla per lei se la sarebbe scrollata di dosso in qualche modo...
Invece le confida i suoi sentimenti, come si sia sentito ingannato da Mariene, forse è proprio questo il motivo per cui non ne ha mai parlato.
Marcus il prezioso amico che gli salva la vita, l'unico che non lo incolpa di qualcosa e gli dona un futuro senza chiedere nulla in cambio.
E' bello che non abbiano fatto vedere quello che succede al Centro: meglio immaginare....
Aspettiamo con impazienza il seguito.
Complimenti Joe e ringrazia anche Gerdha da parte nostra!!
:clap: :clap: :clap: :clap:
 
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view post Posted on 5/9/2013, 15:44     +1   -1
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Bene Joe, complimenti per la puntualità!
Quest'estate per motivi... diciamo così operativi (di cui, se vorrete, potrete vedere presto i risultati, ahivoi), ho esaminato con molta attenzione le due puntate, in particolare la 70: e in effetti mi sembra che in nessun'altra Actarus sia mostrato così fragile e vulnerabile, soprattutto, ma non solo, dal punto di vista fisico.
Nella puntata di Naida viene ferito e impazzisce, ma poi si riprende e supera brillantemente un elettroshock: qui invece per tutta la puntata soffre, suda e geme, ciò che sicuramente gli è successo molte altre volte ma non è mai stato mostrato in modo così esplicito e, oserei dire, straziante. E accanto a lui c'è sempre Venusia... è chiaro che il rapporto tra loro è molto stretto.
Se all'inizio della puntata lei sembra poco più di una stagista (porta il caffè a tutti), nel corso della narrazione il suo ruolo, pur lasciando a Maria quello della protagonista, assume il ruolo della base solida cui Actarus si appoggia per non crollare.
Sono rimasta anch'io colpita dalla scena in cui Actarus si confida con lei: è la prima volta che si mostra così scoperto, e non potrebbe farlo con nessun altro, perché nessun altro capirebbe il dono che gli sta facendo - la sua fiducia, che così difficilmente ripone in altri che sè. Forse Procton può aver raccolto altre confidenze: ma è l'uomo che gli ha salvato la vita, e che Actarus chiama "padre"; e Actarus, che parla poco, sa dare alle parole il loro giusto valore.
La puntata 70 è la base per la 71, e, sono d'accordo anch'io con Calatea, non c'è bisogno di vedere quello che succede al Centro, è sufficiente raffrontare la costernazione con cui tutti seguono la malattia di Actarus nella puntata precedente per immaginarsi la gioia che tutti devono avere provato.
E comunque, se proprio si vuole "vedere" qualcosa, c'è il racconto di Calatea... :wub:

Poichè ho in programma qualcosina che riguarda Rubina, aspetto anch'io con impazienza il seguito!
 
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view post Posted on 5/9/2013, 20:13     +1   -1

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CITAZIONE (calatea4 @ 5/9/2013, 16:03)
E Settembre è arrivato!
Come sempre un'analisi precisa e molto interessante.
E' vero Venusia è sempre al fianco di Actarus. Parliamoci chiaro: gentile e corretto si, ma se non avesse provato nulla per lei se la sarebbe scrollata di dosso in qualche modo...
Invece le confida i suoi sentimenti, come si sia sentito ingannato da Mariene, forse è proprio questo il motivo per cui non ne ha mai parlato.
Marcus il prezioso amico che gli salva la vita, l'unico che non lo incolpa di qualcosa e gli dona un futuro senza chiedere nulla in cambio.
E' bello che non abbiano fatto vedere quello che succede al Centro: meglio immaginare....
Aspettiamo con impazienza il seguito.
Complimenti Joe e ringrazia anche Gerdha da parte nostra!!
:clap: :clap: :clap: :clap:

Ciao, Calatea! Sì, Settembre è arrivato e ora posso postare le ultime e definitive puntate del dossier su Actarus e Venusia! :diablo: Ne mancano solo due, quella sulla puntata di Rubina e quella sulle due ultime puntate finali. Comunque, non penso che finirà qui, perchè ci saranno molte domande in più da fare e diversi argomenti da approfondire, soprattutto su Naida e Rubina. Ne riparleremo in un altro dossier, ancora in preparazione.

Spesso ce lo dimentichiamo perchè sappiamo come va a finire, ma durante la puntata 70, quella in cui Actarus si confida a Venusia raccontandole di sua madre, i due personaggi erano davanti ad una situazione terribile, davanti ad un muro: quello della morte. Non sapevano che poi sarebbe venuto Marcus, e la situazione quindi era tragica. Forse Actarus sarebbe morto prima della fine della guerra contro Vega, e forse sarebbero rimasti senza Goldrake, l'arma definitiva per respingere gli invasori. Può darsi che Maria avrebbe potuto pilotarlo, ma resta il fatto che ormai si era arrivati ad un punto tragico. Actarus letteralmente non ce la faceva più, e non faceva che deperire. Sapeva che stava ormai per morire e anche Venusia lo sapeva: questa loro consapevolezza però non ha fatto altro che accrescere la loro unione, e gli autori ci hanno voluto far vedere fino a che punto era arrivata la loro confidenza, mostrandoci il racconto di Actarus su sua madre e Mariene che la interpretava. L'unione tra Actarus e Venusia, così rinforzata, non si attenuerà di certo dopo la guarigione di Actarus, anzi giungerà a livelli ancora più elevati: lo vedrete poi.

Mi ha colpito poi la tua osservazione: infatti, Marcus non rinfaccia nulla ad Actarus, a differenza di Naida. Se Naida danneggia fisicamente e spiritualmente Duke Fleed, Marcus fa esattamente l'opposto: lo guarisce e gli dà nuove prospettive di vita. L'Actarus che appare alla fine della puntata di Naida è un Actarus piangente e disperato, davanti ad una donna che non ha mai avuto un rapporto sincero con Actarus. L'Actarus della fine della puntata di Marcus, invece, è un Actarus piangente, sì, ma non disperato, perchè almeno con Marcus era riuscito a ripristinare un rapporto prima della sua morte. Un paragone interessante...

CITAZIONE (shooting_star @ 5/9/2013, 16:44)
Bene Joe, complimenti per la puntualità!
Quest'estate per motivi... diciamo così operativi (di cui, se vorrete, potrete vedere presto i risultati, ahivoi), ho esaminato con molta attenzione le due puntate, in particolare la 70: e in effetti mi sembra che in nessun'altra Actarus sia mostrato così fragile e vulnerabile, soprattutto, ma non solo, dal punto di vista fisico.
Nella puntata di Naida viene ferito e impazzisce, ma poi si riprende e supera brillantemente un elettroshock: qui invece per tutta la puntata soffre, suda e geme, ciò che sicuramente gli è successo molte altre volte ma non è mai stato mostrato in modo così esplicito e, oserei dire, straziante. E accanto a lui c'è sempre Venusia... è chiaro che il rapporto tra loro è molto stretto.
Se all'inizio della puntata lei sembra poco più di una stagista (porta il caffè a tutti), nel corso della narrazione il suo ruolo, pur lasciando a Maria quello della protagonista, assume il ruolo della base solida cui Actarus si appoggia per non crollare.
Sono rimasta anch'io colpita dalla scena in cui Actarus si confida con lei: è la prima volta che si mostra così scoperto, e non potrebbe farlo con nessun altro, perché nessun altro capirebbe il dono che gli sta facendo - la sua fiducia, che così difficilmente ripone in altri che sè. Forse Procton può aver raccolto altre confidenze: ma è l'uomo che gli ha salvato la vita, e che Actarus chiama "padre"; e Actarus, che parla poco, sa dare alle parole il loro giusto valore.
La puntata 70 è la base per la 71, e, sono d'accordo anch'io con Calatea, non c'è bisogno di vedere quello che succede al Centro, è sufficiente raffrontare la costernazione con cui tutti seguono la malattia di Actarus nella puntata precedente per immaginarsi la gioia che tutti devono avere provato.
E comunque, se proprio si vuole "vedere" qualcosa, c'è il racconto di Calatea... :wub:

Poichè ho in programma qualcosina che riguarda Rubina, aspetto anch'io con impazienza il seguito!

Infatti, come ho detto a Calatea, in quella puntata Actarus appare distrutto dal dolore della ferita, che ormai lo sta portando sul ciglio della morte, evitata a fatica dalle cure di Procton, sempre più elaborate e difficili mano a mano che il male avanza. Anche nella puntata di Marcus si vede un Actarus che non riesce a dormire per il dolore e chiede almeno di poter vivere per poter sconfiggere Vega: ormai non ha più nemmeno la sicurezza di sopravvivere fino ad allora.

Venusia, in quel frangente, è l'unica che possa stare accanto ad Actarus e dargli sostegno: nessun altro, nemmeno Procton, può stargli vicino fino a quel punto di confidenza spirituale. Infatti, amore e confidenza vanno insieme...

Anche per me è meglio che non abbiano mostrato la scena della guarigione mostrata agli altri del Centro Ricerche: possiamo immaginarla noi, e c'è chi l'ha fatto... ^_^

Scusate se compaio meno ultimamente, gli impegni non mi permettono una frequenza come prima, ma vi seguo sempre. Ciao! :nagai:

Grazie dei vostri commenti! :dio:
 
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view post Posted on 5/9/2013, 21:12     +1   -1
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:wub: :wub: :wub: :wub:
 
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view post Posted on 6/9/2013, 06:54     +1   -1
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Grazie a te Joe...:wub:
purtroppo a settembre gli impegni tendono ad aumentare per tutti, ahimé

...e ora vado al seminario introduttivo per l'anno scolastico...

Edited by shooting_star - 19/9/2013, 15:10
 
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view post Posted on 19/9/2013, 10:48     +1   -1
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Molto precisa questa analisi, come le altre del resto.
Interessante il cambio improvviso di stagione, a dire il vero non lo avevo notato, mentre avevo notato tutto il resto: il gioco degli sguardi in questo episodio la fa da padrone.
Al lago i due fratelli sono evidentemente sereni e lo sguardo complice tra Actarus e Venusia è molto chiaro. Bella l'usanza delle barchette di bambù, non la conoscevo; è chiaro che Venusia senta "suoi" anche i defunti familiari di Actarus, non fosse altro che per l'affetto che lega i due ragazzi, che poi abbiano fatto dei progetti insieme dopo la sparizione della ferita è abbastanza logico e la supposizione di Gerdha è plausibile, ce ne potrebbero essere altre, ma conta poco.
Concordo sul fatto che l'episodio non sia incentrato sul confronto tra ragazze di differenti classi sociali ma su ragazze con atteggiamenti nettamente differenti.
Da una parte c'è la ragazza abituata a non stare con le mani in mano, che non si tira mai indietro, che è capace di sacrificarsi per gli altri, sensibile e sincera, che prova sentimenti forti ed è capace di amare in modo "adulto".
Dall'altra una ragazza che ha vissuto nell'agio, cresciuta con un padre despota colpevole di innumerevoli atrocità che lei non condivide, ma che non ha il potere di impedire, che forse è stata felice una sola volta insieme a Duke su Fleed.
E' vero che l'incontro tra i due principi è ben strano: Rubina sembra scollegata e sembra credere alla Befana. Mi spiego meglio: rivede il suo ex fidanzato il cui pianeta è stato distrutto dal di lei padre e gli corre tra le braccia come se nulla fosse? Si stupisce se lui la allontana? E poi propone di tornare su Fleed come sposi e che il padre avrebbe accettato e "fatto la pace"? Mannaggia al diavoletto che ci ha fatto litigare???
Crede alla Befana!!
C'è da dire a favore della bella rossa che avere sull'animo tutte le malefatte di suo padre non deve essere facile: odiata e temuta per il nome che porta, lei che sembra avere un animo gentile; se vive la favola con il principe bello e gentile nella sua testa non le si può dare troppo addosso...sembra più innamorata dell'amore che di Duke che sembra non conoscere affatto.
Non penso che Actarus abbia creduto per davvero a tutta la favoletta, come avrebbe mai potuto fidarsi di Vega?? Penso piuttosto che volesse credere di poter trovare una soluzione alternativa alla guerra.
La scena del balcone è bellissima e concordo in pieno con l'analisi di Gerdha, anche se non sono sicura che i tre ragazzi si fossero messi d'accordo prima, ma è comunque molto tenero il comportamento di Maria e Alcor che cercano di proteggere Venusia; effettivamente mi sembra sia la prima volta che Actarus non la guardi negli occhi e la eviti così sfacciatamente.
E poi la scena finale: Actarus che avrebbe detto qualsiasi cosa per far contenta la ragazza morente, e Venusia che a mio avviso soffre per tre: per la ragazza che si sta spegnendo, per il suo uomo che soffre, e per sé stessa.
Ne avranno da parlare i due giovani in separata sede dopo tutto questo...
Grazie Joe per il tempo che ci dedichi!! :wub: :wub: :wub: :wub:
 
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micross73
view post Posted on 19/9/2013, 13:32     +1   -1




Come al solito ottima analisi... non avevo mai considerato in questo modo questo episodio...
Avendo sempre tifato per Venusia fino all'ultimo per me è sempre stata una puntata molto dolorosa....
Lo avevo sempre inquadrato come la prova più evidente del fatto che Actarus non corrispondeva i sentimenti di Venusia ed è così che leggevo il dolore della ragazza che alla fine si rendeva conto che il suo amore fosse a senso unico....
 
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view post Posted on 19/9/2013, 13:59     +1   -1

Ill.mo Fil. della Girella

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CITAZIONE (calatea4 @ 19/9/2013, 11:48)
Molto precisa questa analisi, come le altre del resto.
Interessante il cambio improvviso di stagione, a dire il vero non lo avevo notato, mentre avevo notato tutto il resto: il gioco degli sguardi in questo episodio la fa da padrone.
Al lago i due fratelli sono evidentemente sereni e lo sguardo complice tra Actarus e Venusia è molto chiaro. Bella l'usanza delle barchette di bambù, non la conoscevo; è chiaro che Venusia senta "suoi" anche i defunti familiari di Actarus, non fosse altro che per l'affetto che lega i due ragazzi, che poi abbiano fatto dei progetti insieme dopo la sparizione della ferita è abbastanza logico e la supposizione di Gerdha è plausibile, ce ne potrebbero essere altre, ma conta poco.
Concordo sul fatto che l'episodio non sia incentrato sul confronto tra ragazze di differenti classi sociali ma su ragazze con atteggiamenti nettamente differenti.
Da una parte c'è la ragazza abituata a non stare con le mani in mano, che non si tira mai indietro, che è capace di sacrificarsi per gli altri, sensibile e sincera, che prova sentimenti forti ed è capace di amare in modo "adulto".
Dall'altra una ragazza che ha vissuto nell'agio, cresciuta con un padre despota colpevole di innumerevoli atrocità che lei non condivide, ma che non ha il potere di impedire, che forse è stata felice una sola volta insieme a Duke su Fleed.
E' vero che l'incontro tra i due principi è ben strano: Rubina sembra scollegata e sembra credere alla Befana. Mi spiego meglio: rivede il suo ex fidanzato il cui pianeta è stato distrutto dal di lei padre e gli corre tra le braccia come se nulla fosse? Si stupisce se lui la allontana? E poi propone di tornare su Fleed come sposi e che il padre avrebbe accettato e "fatto la pace"? Mannaggia al diavoletto che ci ha fatto litigare???
Crede alla Befana!!
C'è da dire a favore della bella rossa che avere sull'animo tutte le malefatte di suo padre non deve essere facile: odiata e temuta per il nome che porta, lei che sembra avere un animo gentile; se vive la favola con il principe bello e gentile nella sua testa non le si può dare troppo addosso...sembra più innamorata dell'amore che di Duke che sembra non conoscere affatto.
Non penso che Actarus abbia creduto per davvero a tutta la favoletta, come avrebbe mai potuto fidarsi di Vega?? Penso piuttosto che volesse credere di poter trovare una soluzione alternativa alla guerra.
La scena del balcone è bellissima e concordo in pieno con l'analisi di Gerdha, anche se non sono sicura che i tre ragazzi si fossero messi d'accordo prima, ma è comunque molto tenero il comportamento di Maria e Alcor che cercano di proteggere Venusia; effettivamente mi sembra sia la prima volta che Actarus non la guardi negli occhi e la eviti così sfacciatamente.
E poi la scena finale: Actarus che avrebbe detto qualsiasi cosa per far contenta la ragazza morente, e Venusia che a mio avviso soffre per tre: per la ragazza che si sta spegnendo, per il suo uomo che soffre, e per sé stessa.
Ne avranno da parlare i due giovani in separata sede dopo tutto questo...
Grazie Joe per il tempo che ci dedichi!! :wub: :wub: :wub: :wub:

Ti ringrazio per i complimenti, anche se il merito principale dell'analisi è di Gerdha.

Ormai non posso più partecipare attivamente al forum per motivi personali, ma quando posso cerco di rispondere.

L'analisi della storia di Rubina è assai complessa, e qui Gerdha ha spiegato l'episodio solo in riferimento a Venusia. Ci sarebbe ancora altro da dire sulla figlia di Vega, ma avrebbe occupato troppo spazio e avrebbe fatto cambiare l'argomento dell'analisi, che per ora resta il personaggio di Venusia, in rapporto ad Actarus. Un giorno, se mi sarà possibile, ci ritorneremo.

Venusia sa che Actarus è un uomo che sente su di sè la responsabilità indiretta della distruzione di Fleed. Non conta il fatto che lui abbia davvero fatto di tutto per salvare il pianeta: se tu sei l'UNICO - o quasi - sopravvissuto ad uno sterminio, anche se non hai nessuna colpa, ti resta sempre il rimorso di essere sopravvissuto. "Perchè io sì e loro no?". E' lo stesso tormento che hanno avuto i sopravvissuti ebrei all'Olocausto. Certo, anche Maria è una "sopravvissuta", ma era piccola a quel tempo e non poteva avere quindi lo stesso shock psicologico di Actarus. Per questo la sua reazione alla scomparsa di Fleed è diversa.

Tornando al "senso di responsabilità" di Actarus, è talmente forte che può portarlo alla follia, come è successo con Naida e come rischiava di accadere davanti alla morte di Rubina: lei era l'unica possibilità - per quanto remota - di salvare la Terra senza che avvenga un altro genocidio, ed ora quella possibilità se n'è andata per sempre. Vega non si ritirerà senza una guerra all'ultimo sangue, soprattutto adesso, e Actarus lo sa: moriranno milioni di persone, forse tutta la Terra rischia la distruzione ora, come è successo con Fleed. E' questo, secondo Gerdha, il motivo del pianto e dolore di Actarus davanti a Rubina, e personalmente sono d'accordo con la sua analisi.

CITAZIONE (micross73 @ 19/9/2013, 14:32)
Come al solito ottima analisi... non avevo mai considerato in questo modo questo episodio...
Avendo sempre tifato per Venusia fino all'ultimo per me è sempre stata una puntata molto dolorosa....
Lo avevo sempre inquadrato come la prova più evidente del fatto che Actarus non corrispondeva i sentimenti di Venusia ed è così che leggevo il dolore della ragazza che alla fine si rendeva conto che il suo amore fosse a senso unico....

Tutta l'analisi di Gerdha - lo vedrai anche all'analisi delle due puntate finali - mostra che il legame tra Actarus e Venusia è tutt'altro che tenue, anzi diventa sempre più forte di episodio in episodio, fino ad arrivare al massimo proprio in questi episodi finali. Ma sono mostrati in tracce, che devono essere raccolte con pazienza...

Grazie dei commenti! ^_^
 
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view post Posted on 19/9/2013, 14:43     +1   -1
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Quoto Calatea e Micross: e anch'io non avevo mai visto l'episodio sotto questo punto di vista.
L'unica cosa che non mi convince del tutto è l'ipotesi che Actarus voglia riunire sulla Terra i superstiti di Fleed per tornare a regnare su di loro... non vedo riferimenti nell'anime a parte la sua disperazione per la loro sorte nella puntata 25. All'epoca la ferita da radiazioni non appariva ancora la spada di Damocle che si sarebbe rivelata di lì a poco (è vero che nella puntata 11 si porta la mano alla spalla nel gesto che poi diventerà abituale, ma non sembra darvi troppo peso), ma non mi sembra che Actarus avesse espresso progetti nei confronti dei sopravvissuti. Anche perchè se Naida mente sui cervelli dei fleediani nei dischi di Vega potrebbe aver mentito anche sul fatto che ci siano altri sopravvissuti oltre a lei - ed Actarus e Maria.
Mi sbaglierò, ma ho la sensazione che Actarus preferirebbe una vita tranquilla sulla Terra una volta assolto il suo dovere come principe di Fleed; e se non ci sono più fleediani, questa vita non è quella di un re ma quella di un giovane che aspira a una meritata tranquillità con la donna che ama.
Certo che probabilmente nella matrioska ci sono indizi che non ho considerato... comunque un'analisi affascinante!
 
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view post Posted on 19/9/2013, 14:47     +1   -1
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La sindrome di cui parli Joe si chiama sindrome del sopravvissuto ed è terribile ne convengo.
Shooting_star puoi prendere i progetti futuri di Actarus come una delle innumerevoli supposizioni possibili: non credo che Gerdha se ne avrà a male...spero :innocent.gif: :innocent.gif:
Rinnovo i complimenti a Gerdha ma la tua pazienza Joe nel postare leggere e rispondere ai commenti è ammirevole quindi grazie!!
Spero che la situazione migliori e che tu possa essere presente come prima...altrimenti chi giocherà con me la prossima estate??? :wub: :wub: :wub: :wub:

Edited by calatea4 - 19/9/2013, 16:14
 
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view post Posted on 19/9/2013, 15:28     +1   -1
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Quando ho cominciato a scrivere la mia risposta non avevo notato quella di Joe... sicuramente Actarus è un ottimo esempio di sindrome del sopravvissuto, e sono pienamente d'accordo sul fatto che "il senso profondo dell'intera storia sia il viaggio interiore di Duke Fleed per superare i sensi di colpa verso la distruzione del Pianeta Fleed, di cui si ritiene responsabile" (difficile usare la funzione quote dal mio cel :().

E mi associo a Calatea nello sperare che presto potrai tornare a partecipare al forum come prima!
 
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view post Posted on 19/9/2013, 16:28     +1   -1

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CITAZIONE (shooting_star @ 19/9/2013, 15:43)
Quoto Calatea e Micross: e anch'io non avevo mai visto l'episodio sotto questo punto di vista.
L'unica cosa che non mi convince del tutto è l'ipotesi che Actarus voglia riunire sulla Terra i superstiti di Fleed per tornare a regnare su di loro... non vedo riferimenti nell'anime a parte la sua disperazione per la loro sorte nella puntata 25. All'epoca la ferita da radiazioni non appariva ancora la spada di Damocle che si sarebbe rivelata di lì a poco (è vero che nella puntata 11 si porta la mano alla spalla nel gesto che poi diventerà abituale, ma non sembra darvi troppo peso), ma non mi sembra che Actarus avesse espresso progetti nei confronti dei sopravvissuti. Anche perchè se Naida mente sui cervelli dei fleediani nei dischi di Vega potrebbe aver mentito anche sul fatto che ci siano altri sopravvissuti oltre a lei - ed Actarus e Maria.
Mi sbaglierò, ma ho la sensazione che Actarus preferirebbe una vita tranquilla sulla Terra una volta assolto il suo dovere come principe di Fleed; e se non ci sono più fleediani, questa vita non è quella di un re ma quella di un giovane che aspira a una meritata tranquillità con la donna che ama.
Certo che probabilmente nella matrioska ci sono indizi che non ho considerato... comunque un'analisi affascinante!

L'idea di Actarus che riunisca i superstiti di Fleed sulla Terra è stata proposta da Gerdha, non da me - io non avevo mai pensato a questa eventualità - ma credo che abbia un senso.

Infatti, lo sterminio su Fleed fu totale: eppure, alcuni sopravvissuti di Fleed sono comparsi nella serie. Pochi, ma ci sono stati: oltre a Naida, ci sono stati Kane, il tutore di Maria, Maria stessa (Marcus era abitante di un altro pianeta, non era fleediano). Quindi, a prescindere da fatto che Naida abbia mentito o no, qualche sopravvissuto di Fleed c'è stato. Actarus non poteva escludere a priori che qualche altro fleediano ci fosse ancora tra le stelle. Ma non certo in quantità spropositata: facciamo un centinaio, o due. Difficile che siano di più, se no Actarus non avrebbe parlato di "distruzione del pianeta". Quindi, potevano essere raccolti e riuniti sulla Terra, in qualche modo: Fleed era ormai un pianeta morto e inabitabile, almeno così credeva Actarus prima dell'incontro con Rubina. Di conseguenza, la Terra era il pianeta più adatto per la sopravvivenza.

E' vero che non ci sono cenni sull'intenzione di Actarus a proposito di questo, ma sono considerazioni che lui avrà potuto fare dopo la sua guarigione dalla ferita mortale che aveva. Prima, infatti, era sempre sul ciglio della morte, e non poteva pensare ad altro che a respingere il più possibile Vega: non poteva pensare ad un dopo che sicuramente per lui non ci sarebbe stato, a quel tempo. Poteva pensare solo al problema più immediato, cioè proteggere la Terra, non ai problemi secondari, cioè cosa fare degli eventuali fleediani sopravvissuti. Solo quando è guarito poteva fare il punto della situazione anche su questo aspetto. Diciamo che mi sembra molto credibile, anche dal punto di vista psicologico.

La profondità psicologica di Atlas Ufo Robot è davvero sorprendente...

CITAZIONE (calatea4 @ 19/9/2013, 15:47)
La sindrome di cui parli Joe si chiama sindrome del sopravvissuto ed è terribile ne convengo.
Shooting_star puoi prendere i progetti futuri di Actarus come una delle innumerevoli supposizioni possibili: non credo che Gerdha se ne avrà a male...spero :innocent.gif: :innocent.gif:
Rinnovo i complimenti a Gerdha ma la tua pazienza Joe nel postare leggere e rispondere ai commenti è ammirevole quindi grazie!!
Spero che la situazione migliori e che tu possa essere presente come prima...altrimenti chi giocherà con me la prossima estate??? :wub: :wub: :wub: :wub:

Esatto, è la "sindrome del sopravvissuto.

Riguardo alla prossima estate, non lo so, si vedrà...

CITAZIONE (shooting_star @ 19/9/2013, 16:28)
Quando ho cominciato a scrivere la mia risposta non avevo notato quella di Joe... sicuramente Actarus è un ottimo esempio di sindrome del sopravvissuto, e sono pienamente d'accordo sul fatto che "il senso profondo dell'intera storia sia il viaggio interiore di Duke Fleed per superare i sensi di colpa verso la distruzione del Pianeta Fleed, di cui si ritiene responsabile" (difficile usare la funzione quote dal mio cel :().

E mi associo a Calatea nello sperare che presto potrai tornare a partecipare al forum come prima!

Attualmente, è difficile che possa frequentare il forum come prima, comunque la prossima puntata la posterò.

Riguardo al "viaggio interiore" di Actarus, credo che sia la chiave giusta per capire - o iniziare a capire - il personaggio.

Edited by joe 7 - 19/9/2013, 19:40
 
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isotta72
view post Posted on 20/9/2013, 10:09     +1   -1




Ciao Joe!

Ho letto puntualmente dietro le quinte il lavoro di Gerdha e non posso che ringraziare entrambi per averlo reso disponibile e fruibile anche su questo forum. Credo che si tratti di una delle analisi più attente ed appassionate che si possano trovare su quest'anime e gli spunti di discussione che ne possono emergere sono tantissimi, e man mano che ho un pò di tempo, vorrei commentare nello specifico alcuni passaggi che mi hanno particolarmente colpito.

Se posso muovere una critica però, non mi piace il vestito "forense" che Gerdha ha voluto dare alla sua analisi. Voler "convincere" qualcuno attraverso "prove" ritenute, nella forma in cui vengono espresse e nella sostanza, inconfutabili, spoglia a mio avviso l'anime stesso di una parte del suo fascino.
Goldrake è un lavoro complesso, in cui si innestano storie e personaggi pieni di sfaccettature che lasciano una miriade di cose non dette, su cui ciascuno può immaginare quel che vuole. In questo per me sta il fascino di Goldrake e lo rende uno degli anime "datati" attorno al quale si sono scritte più ff, proprio per le numerosissime zone d'ombra, che lo rendono fertile alla fantasia.
Riscrivere sui "buchi" lo abbiamo fatto in molti, con le ff appunto, che sono per definizione il frutto della nostra immaginazione, e di conseguenza, delle nostre interpretazioni, del tutto discutibili ed opinabili. Riscrivere sui "buchi" o sulle zone d'ombra, sul non detto o non visto, volendo portare " prove", è un modo, a mio avviso, per rendere il lavoro ( ribadisco, ottimo) meno digeribile o aperto alla discussione.

Entrando nel merito, sai bene come la penso in proposito: non riesco a vedere, anche dopo aver letto il lavoro di Gerdha, "l'innamoramento" di Duke Fleed per Hikaru. Vedo un affetto profondo, un sentimento solido che va oltre alla semplice amicizia, Hikaru è per Duke Fleed un punto fermo, una confidente, un porto sicuro che gli da serenità e forza. Ma non vedo l'innamoramento. Magari per il contesto, i traumi subiti, la guerra , la ferita: non escludo a priori che tra i due sarebbe potuto nascere un rapporto di quel tipo se Duke Fleed avesse avuto il tempo di guarirsi l'anima restando un semplice fattore dei Makiba, ma all'interno dell'anime io non riesco a vedere l'innamoramento, non nelle 74 puntate. In un what if, in un sequel magari si, ma chiamare Hikaru " la fidanzata" di Duke, dando per scontato un rapporto ufficiale tra i due, per me è un pò eccessivo.

Ad inquinare poi parzialmente l'analisi per me c'è anche una mancanza di obiettività nei confronti degli altri due più importanti personaggi femminili: Naida e Rubina. Senza voler discutere o elucubrare sui sentimenti che Duke Fleed prova per le due donne, perchè solo lui può sapere quel che prova ;) , trovo che ridurre Naida a questo:

CITAZIONE
Naida è debole, non riesce a trovare uno scopo nella sua vita diverso dalla sua passione per Duke Fleed

o definire Rubina "La Principessa Irritante" sia svilire due meravigliosi personaggi che gli autori sono riusciti a rendere indimenticabili in una sola puntata (mentre Hikaru ne ha avute a disposizione 74).
Sono convinta che senza quei due personaggi Goldrake sarebbe meno di quel che è, Duke Fleed sarebbe meno di quel che è, la stessa Hikaru sarebbe meno di quel che è.
Hikaru è un bellissimo personaggio, che evolve incredibilmente nel corso dell'anime: da ragazzina diventa donna, capace di supportare l'uomo che ama nel più meraviglioso dei modi, accontentandosi di quel che lui riesce a darle, che è meno decisamente di quel che vorrebbe. E' generosa e solida e non c'è necessità di sminuire Naida e Rubina per rendere chiare queste peculiarità, a mio avviso.

Continuo a seguirvi, e complimenti ancora per il lavoro ad entrambi! :D
 
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view post Posted on 20/9/2013, 17:19     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Concordo in pieno circa la visione delle due coppie che si sono formate – e che sono destinate a sciogliersi presto. Sembra che gli sceneggiatori abbiano insistito a mostrare insieme i quattro ragazzi come per suggerire la loro indissolubilità. Il tutto per confutare proprio questo punto nell’ultima puntata.
Concordo sul fatto che Venusia debba davvero rappresentare qualcosa di speciale per Actarus, visto che lui le racconta quel che aveva provato rivedendo la sua finta madre. Nemmeno con Alcor Actarus si è aperto così… ovviamente chi non accetta l’idea della coppia Actarus/Venusia potrà obiettare che magari gli è più facile parlare con la riflessiva Venusia che non con il più superficiale Alcor, ma per me si tratta di arrampicate sugli specchi. IMHO.^^
È sempre dispiaciuto anche a me che non si sia vista la scena in cui Actarus e Venusia realizzano che la loro vita è radicalmente cambiata: lui non è più condannato, hanno la possibilità di un futuro insieme. Markus è morto, sembra che il passato sia definitivamente scomparso; invece, ecco arrivare l’ultimo fantasma, il più pericoloso e controverso.

Posso dire la mia impressione? Qui mi sembra che Gerdha perda un poco della sua lucida obiettività: la sua antipatia (eufemismo!!!^^) per Rubina è tale, a mio parere, da trattare questo personaggio con una durezza ancora maggiore di Naida, che simpatica non le era di certo. Temo che sia un problema comune a molte signore innamorate di Actarus, o perlomeno è l’impressione che ne ho ricavato.
Personalmente, non sono mai stata innamorata di Actarus e non ho mai provato fastidio né per Rubina né per Naida, due personaggi che a mio parere hanno sofferto parecchio e verso i quali invece ho simpatia.
Il parallelo Naida e Rubina è evidente, e qui gioca il fatto che gli sceneggiatori siano gli stessi.
Due donne che hanno significato molto per Duke Fleed, due ritorni dal passato, due problemi non da poco per il principe, che sta lottando disperatamente per esorcizzare tutti i suoi fantasmi. Questo per me è il punto: se Actarus non trova una soluzione ai vecchi problemi mai risolti, non può vivere sereno in futuro. In questo senso le due ragazze costituiscono un ostacolo: in passato hanno avuto una certa importanza nella sua vita, ora il loro posto è stato occupato da un’altra donna, Venusia. Ci credo che Actarus appaia molto nervoso!

Innanzitutto, Venusia: dato il livello di confidenza che esiste con lei trovo impossibile che Actarus non le abbia parlato di Rubina. Persino Maria sa chi sia la principessa (e Maria all’epoca del fidanzamento del fratello era una bimbetta). Possibile che Venusia non ne sappia nulla? No. Non ci credo. Venusia IMHO conosce la sua storia, e sa che per Actarus si tratta di un capitolo chiuso.
Trovo bellissimo il fatto che Venusia offra una preghiera e un ricordo per i morti del pianeta del suo uomo: non conoscevo il significato della barca di bambù. È perfettamente coerente con quel che sappiamo di Venusia, e accentua il suo legame con Actarus.
Il fatto poi che sia evidente un certo intervallo tra l’episodio 71 e il 72 per me è funzionale alla storia: Actarus e Venusia hanno avuto del tempo per abituarsi all’idea di avere tutta la vita davanti. L’arrivo di Rubina è ancora più sconvolgente.
Se poi vogliamo vedere un significato meno “effettistico” per questo tempo trascorso, penso che il motivo lo si possa trovare nella situazione dell’Impero di Vega: la ribellione su Ruby è la punta dell’iceberg, in realtà il regno sta crollando. Ne è la riprova il fatto che Markus, unico superstite di una lontana guerra, sia ritornato su Skarmoon. Praticamente, per Re Vega i nodi stanno venendo al pettine, e su Vega si ha altro da fare che attaccare la Terra: la situazione interna è gravissima, e occupa tutta l’attenzione del sovrano e dei suoi ministri. Non fosse così, non si spiegherebbe tutta l’angoscia con cui Zuril si precipita a dare la notizia al sire: perché non mandare una flotta di navi a bombardare il pianeta e riportare ordine? Semplice: Vega è allo stremo.

Gerdha offre un paragone tra Venusia e Rubina per me piuttosto di parte: trovo davvero sbrigativo – e ingiusto – liquidare la principessa di Vega come egoista e traditrice. L’impressione che ne ho ricavato è che abbia voluto vedere una parte di Rubina senza badare a quell’altra. La scelta di usare contrapposta a un’immagine dolce di Venusia un’immagine “dura” della principessa (stava litigando con papà, in quel momento!!!), mi conferma la mia impressione.
Venusia poi sarebbe stata vicina ad Actarus quando era malato; certo, nessuno lo nega. Però Rubina all’epoca lo credeva morto, non poteva certo stargli accanto.
Quanto al fatto che Rubina nemmeno abbia chiesto ad Actarus “come stai?” quando lo incontra, beh, tornerò poi su questo.
L’errore di base è pensare che Actarus ami, o abbia amato, Rubina. Questo, non lo credo nemmeno io, e penso che faccia parte della tragedia della principessa di Vega. IMHO, lei ama Duke; lui, no. Però in passato l’avrebbe sposata: perché? Penso che ci siano stati molti motivi, alla base di questo: ragione di stato, innanzitutto. Poi, penso che lo spirito cavalleresco di Duke non sia rimasto insensibile davanti alla situazione difficile di una ragazzina giovanissima in balia di quel padre. Penso anche che abbia provato stima, amicizia per lei, e sicuramente il fatto che fosse bellissima non è stato negativo (anche Actarus ha il testosterone, non dimentichiamolo!). Il risultato sarebbe stato un matrimonio di convenienza, non romantico, per carità, ma nemmeno drammatico come siamo abituati ad immaginare questo tipo di unioni. In un modo o nell’altro, penso che i due avrebbero trovato il modo di stare bene assieme. Certo, un matrimonio d’amore è tutt’altra cosa, ma qui stiamo parlando degli eredi di due corone… il romanticismo c’entra poco o nulla con i problemi dinastici, e se c’è, è un fattore del tutto imprevisto.
Concordo in pieno circa la lettura della scena sul balcone: Venusia ha capito che c’è qualcosa di enorme in ballo, e gli altri sono dalla sua parte.
Quello che per me manca nell’accurata analisi di Actarus da parte di Gerdha, è un’analisi altrettanto accurata su Rubina, che è stata liquidata in maniera troppo sbrigativa come Principessa Insostenibile - altra definizione che non mi piace affatto e che non depone a favore della lucidità di Gerdha.

Cosa sappiamo di Rubina?
È la figlia unica di Re Vega – e che genere di genitore sia papà, non è difficile immaginarselo.
Non abbiamo mai sentito parlare di una regina di Vega, Rubina non accenna mai a sua madre; per vari motivi, possiamo ragionevolmente supporre che la principessa sia vissuta per un periodo piuttosto lungo senza la mamma. Con ogni probabilità, era già orfana quando era stata promessa sposa a Duke: anche in quell’occasione, la regina di Vega non compare.
Possiamo già farci un’idea di quale sia stata la vita di questa ragazza, cresciuta da un simile padre.
La ritroviamo poi ragazzina, sul pianeta Fleed.

Riporto il dialogo dall’anime:
RUBINA: Duke, lo sai perché mio padre mi ha mandata qui, sul pianeta Fleed? Lo sai?
DUKE: Ma cosa c’entra tuo padre con noi due?
RUBINA: Mio padre vorrebbe che tu mi sposassi. Mi sposeresti?
DUKE: Non si possono imporre certe cose.
RUBINA: Io non ti piaccio! Duke, ti prego, dimmelo…
DUKE: Io non volevo dire questo! Credimi, Rubina!
RUBINA: Allora dimmi: che cosa provi per me?
DUKE: Tu… sei bella come un fiore.

Cosa possiamo dedurre dal dialogo?
Che Re Vega è intervenuto nella vita della figlia (Mio padre vorrebbe che tu mi sposassi). Nota bene: poco conta che Actarus sia giovane e bello, e quindi appetibile da Rubina. Fosse stato vecchio e brutto, dubito che papà si sarebbe fatto tanti scrupoli: lei avrebbe dovuto sposarlo, punto. Vediamo questo quando, senza porsi il minimo pensiero circa i sentimenti della figlia, decide di darla a Zuril.
Rubina dunque DEVE sposare Duke, e possiamo immaginarsi la sua gioia quando ha conosciuto il giovane e l’ha trovato di suo gusto. Possiamo presumere che lei si sia innamorata di Actarus (e per chi lo ritiene un semplice “amore giovanile”, faccio presente che Rubina è ancora innamorata di Actarus dopo otto anni che lo crede morto… alla faccia dell’amoretto da poco!).
Lui si mostra poco entusiasta all’idea del matrimonio: non credo che amasse Rubina, probabilmente gli piaceva molto, ma da qui a sposarla ce ne corre. Poi, l’ingerenza di Re Vega gli è insopportabile ("Non si possono imporre certe cose").
In ogni caso, Actarus deve aver superato le sue reticenze e deve aver preso sul serio l’ipotesi di sposare Rubina, con ogni probabilità si era impegnato in questo senso, altrimenti il discorso che fa con Alcor non avrebbe senso:

ALCOR: Dimmi, perché hai fiducia in lei? La conosci bene?
ACTARUS: Ascolta, Alcor: se non fosse scoppiata la guerra tra Fleed e Vega, Rubina ed io…
ALCOR: Capisco.

Actarus non dice “ci saremmo sposati”, certo, ma quel silenzio che altro poteva significare? Ci saremmo fatti una crociera, avremmo giocato a tennis…? In un modo o nell’altro, Actarus si era impegnato con Rubina, e lo scoppio della guerra aveva impedito che la loro storia potesse proseguire.
Il legame è confermato da Zuril, nel dialogo iniziale con Re Vega:

ZURIL: Il re di Fleed voleva che Duke Fleed e la principessa Rubina si sposassero perché così si sarebbe mantenuta la pace.

Quindi, i due erano fidanzati, per volere sia di Re Vega che del Re di Fleed.
Quando Duke si mostra poco entusiasta, ancora nel dialogo con Rubina sul lago, lei sembra più spaventata che offesa: se le nozze fossero andate a monte, è facile intuire il malumore di Re Vega, e soprattutto su chi si sarebbe sfogato. Rubina è giovanissima, ha timore di suo padre. Opinione mia personale: se Actarus cambia il suo atteggiamento e accetta di sposarla, penso che abbia giocato parecchio la paura di Rubina verso suo padre. Lui sperava con la loro unione di salvarla da quel genitore malefico che la spaventava. IMHO, ripeto.


Poi le nozze vanno a monte, scoppia la guerra e Rubina crede morto il suo fidanzato. Potrebbe rifarsi una vita: non succede. Dopo otto anni, è ancora innamorata di lui.
Poi, scoppia la rivoluzione su Ruby.
Re Vega si dice sicuro che Rubina possa domare la rivolta, ma lei non lo fa: invece di soffocare la ribellione nel sangue, come avrebbe fatto papà, preferisce raccogliere le istanze dei rivoltosi e portarle al padre.

RUBINA: Gli abitanti di Ruby vogliono la pace, ma continueranno a combattere contro di noi se non concederai loro l’indipendenza. La loro decisione è irrevocabile.

Rubina poi affronta con decisione papà: non è più la ragazzina spaventata di un tempo, conosce suo padre e non mostra più il minimo timore.
Perché le ha mentito, perché non le ha detto che Duke Fleed è vivo? Quando capisce che discutere con lui è inutile, si allontana di corsa. Incappa in Zuril, che le dice che Re Vega l’ha promessa a lui.
Qui, notate bene: Rubina si mostra spaventata, sorpresa, inorridita? NO! La sua espressione è quella di chi pensa “ah, ci risiamo!”. Il solito viziaccio di papà, che l’ha rifilata a qualcuno senza chiedere il suo parere.
Qui, ha una reazione fantastica: invece di perder tempo in chiacchiere varie, punta la pistola contro Zuril. Il suo rifiuto è evidente!^^

E veniamo al grande incontro con Actarus.

RUBINA (correndogli incontro) Duke! Desideravo tanto rivederti!
ACTARUS (arrestandola): Aspetta! Quale prova ho che sei realmente Rubina?
RUBINA: Non ti ricordi più? Un giorno tu mi hai portato a fare un giro in barca. Mi hai detto che ti sembravo un fiore. Non ricordi?

(Qui c’è l’intermezzo del dialogo sulla barca, riportato più sopra)

ACTARUS: Sì, ricordo. È passato molto tempo.
RUBINA: Duke!
ACTARUS: Aspetta! Il Duke che conoscevi è ormai morto. Ora sono il tuo implacabile nemico.
RUBINA: No, Duke. Tu non sei il mio implacabile nemico. Non potrai mai esserlo.
ACTARUS: Ascolta! Mio padre e mia madre sono stati trucidati dalle forze di Vega.
RUBINA (chinando la testa): Purtroppo è la verità… quando ti sento parlare così, posso solo implorare il tuo perdono.
ACTARUS: Il pianeta Fleed è stato contaminato dalle radiazioni di Vegatron, e ora è un pianeta morto!
RUBINA: No, Duke, non è così. Per fortuna, il pianeta Fleed non è stato completamente distrutto come tu credevi!
ACTARUS (esterrefatto): …Cosa dice…?
RUBINA: L’ho veduto mentre lasciavo il pianeta Ruby. Ecco la sua fotografia.
ACTARUS: Eh? I raggi distruttivi che circondavano il pianeta… sono scomparsi!
RUBINA: La contaminazione si è attenuata. Il pianeta Fleed sta tornando alla vita!
ACTARUS: Mi sembra un sogno impossibile…
RUBINA: Duke, finiamo questa guerra atroce e torniamo insieme sul pianeta Fleed. Se continuiamo a combattere, non solo il popolo di Vega ma anche la Terra andrà incontro ad una distruzione completa. C’è un solo sistema per costringere mio padre a cessare la guerra: noi due dobbiamo sposarci!
ACTARUS (che sta solo pensando a Fleed): …Sposarci…?
RUBINA: Ti prego, ascoltami. Se vogliamo che la pace regni nell’universo, andiamo sul pianeta Fleed. Ti supplico! Andiamo insieme!
ACTARUS: Rubina…
RUBINA: (lo abbraccia) Duke!

A quel punto vengono attaccati, e il dialogo s’interrompe.

All’inizio, Actarus è scettico sull’identità di Rubina: ha incontrato una falsa madre, un falso padre… come dargli torto?
In secondo luogo, anche quando ormai è sicuro che lei sia proprio lei, si mostra freddo e scostante.
Qualcuno può spiegarmi in un simile contesto come e quando Rubina avrebbe potuto chiedergli “Come stai? Come te la sei passata in tutti questi anni?”
Senza contare il fatto che nemmeno LUI le chiede come le vadano le cose…^^
Insisto che ho trovato Gerdha davvero di parte.

Definire Rubina egoista mi pare poi eccessivo. Lei ama ancora Actarus dopo otto anni, non si è impegnata con nessuno e parte dal presupposto (sbagliato) che per lui sia lo stesso: povera principessa, il problema è che LEI era innamorata di lui, ma lui NO!
Adesso Actarus è innamorato davvero, ma non di lei: lo è di Venusia. L’ultima cosa di cui lui vorrebbe sentir parlare è proprio un matrimonio con un’altra donna.
Intendiamoci: finalmente è guarito dalla sua ferita, può pensare ad una vita con la ragazza che ama, e si ripresenta la sua fidanzata di un tempo? Naaah…
Come giudicare Rubina egoista? Mostra dolore e vergogna per le accuse di Actarus: non nega, non si ribella, gli dà ragione e supplica il suo perdono.
Possiamo pensare a Rubina come idealista, ingenua: lei pensa che mettere papà davanti al fatto compiuto lo costringerà a capitolare, e insiste perché avvenga quel matrimonio che era stato deciso tempo prima. Illusa, non egoista. La si accusa di essere innamorata di Actarus e di volerlo legare? Ma loro erano già stati legati l’uno all’altra, e dai loro genitori! In più, lei non sa che Actarus è impegnato con un’altra donna, e non ci è dato sapere come avrebbe reagito se avesse saputo.
Il dolore di Rubina quando lui l’accusa d’averlo tradito, è autentico: lo ama, non sopporta che lui la reputi una traditrice. Rischia la vita per salvarlo, e muore: ripeto, alla faccia dell’amore da poco…

In realtà, quel che Gerdha non dice è che anche Rubina è stata tradita, e da suo padre: lui l’ha promessa e poi strappata ad Actarus, lui le ha taciuto per anni (anni, ripeto) il fatto che Actarus fosse vivo, lui per evitare che lei torni all’uomo che ama la promette ad un altro, lui accetta che lei venga usata come esca per catturare Actarus. Per tutta la sua vita, Rubina è stata usata da Re Vega come una sua proprietà; alla fine lei si ribella, pagando un prezzo altissimo.
Rubina sta per morire: a causa di Vega sta perdendo la vita, non può sopportare di perdere anche il rispetto di Actarus. Rivela l’ubicazione della base. Tradimento? Sì. Da parte di una ragazza più e più volte tradita proprio da chi avrebbe dovuto tenerla in una considerazione maggiore.
Così Rubina muore, le sue ultime parole sono per Actarus: lei tornerà da lui sotto forma di fiore. Niente richieste di giuramenti d’eterno amore ed eterna fedeltà, niente recriminazioni, niente cattiverie. Proprio un’egoista…^^
Quanto al fatto che Actarus dica a Rubina che torneranno insieme su Fleed: non penso ad un prevalere della sua parte irrazionale, penso se mai ad una sorta di pietosa bugia per una creatura ormai in fin di vita.
Actarus piange, certo: piange una nuova vittima, un'altra creatura giovane spezzata, piange una persona appartenente al suo passato che è morta. Con tutte le perdite che ha subito, per lui una nuova morte è una vera tragedia. Non credo affatto che la sua disperazione sia solo per la recrudescenza della guerra: io credo che lui a Rubina abbia davvero voluto bene (non amato, beninteso), ed è sinceramente addolorato per lei.

Circa il pianto di Venusia, la penso come Gerdha: dolore per il dolore di lui, magari un pizzico di comprensibilissima gelosia vedendo il suo uomo piangere disperato per la morte di un’altra donna. Immagino che dopo quell’episodio, Actarus abbia avuto molte cose da chiarire con Venusia, e che questo abbia contribuito a cementare il loro rapporto.



Analisi interessantissima, peccato che Gerdha si sia lasciata trasportare troppo dalle sue personali antipatie.
 
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view post Posted on 20/9/2013, 18:07     +1   -1
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Wow, che bella analisi... direi che Aster abbia centrato i punti che non mi convincevano dello studio di Gerdha e Joe... forse dovuti all'eccesso di zelo nello smontare la possibilità di un amore di Actarus che non sia quello per Venusia.

E sono d'accordo anche con Isotta quando afferma che
CITAZIONE
senza quei due personaggi [Naida e Rubina] Goldrake sarebbe meno di quel che è, Duke Fleed sarebbe meno di quel che è, la stessa Hikaru sarebbe meno di quel che è.

Probabilmente ciascuno di noi ha una visione diversa dei personaggi e delle loro relazioni; che è poi quello che accade quando un'opera, di qualsiasi tipo, si stacca dal suo autore per offrirsi agli spettatori: a qual punto non è più solo di chi l'ha creata ma di tutti quelli che ne godono e la interpretano secondo il proprio vissuto e la propria personale sensibilità. Non esiste un modo giusto di vedere la storia: ciò che proviamo vedendola è il modo giusto per noi, e cambia a ogni nuova visione perchè siamo cambiati noi.

Quindi, sono felice di veder condividere pensieri e punti di vista diversi su un'unica opera che evidentemente ci appassiona tutti!
 
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