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I Santi

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joe 7
view post Posted on 6/7/2014, 09:56 by: joe 7     +1   -1

Ill.mo Fil. della Girella

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Con questo post concludo, per adesso, questa breve carrellata sui santi: visto che ce ne sono almeno cinque da festeggiare ogni giorno, potete capire che si tratta di una quantità sterminata. Volevo solo fare un breve excursus su questa realtà poco conosciuta: e oggi concludo con una santa molto giovane, di 12 anni, che si festeggia oggi.

Grazie a tutti per aver letto.

Oggi, 6 Luglio, si festeggia Santa Maria Goretti.
E’ una santa quasi dei nostri tempi, morta molto giovane a 12 anni, uccisa da un ragazzo che voleva farle violenza.

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Nacque a Corinaldo (Ancona) il 16 Ottobre 1890, terza figlia di contadini mezzadri che, a causa della loro povertà, furono costretti ad emigrare nelle malsani paludi pontine del Lazio. All’età di 10 anni le morì il padre di malaria, e la madre dovette addossarsi tutto il peso dei lavori nei campi, affidando alla figlia le cure della casa dove la famiglia Goretti conviveva, in un’unica stanza, con la famiglia Serenelli, anche loro mezzadri.
Un pomeriggio del 5 Luglio 1902, Alessandro Serenelli, un ragazzo diciassettenne della famiglia convivente, già invaghito di lei, mentre tutti erano a lavorare nei campi, cercò di abusare di Maria, ma la resistenza della ragazzina non gli permise di agire. Maria gli diceva “E’ peccato, Dio non vuole, Alessandro, tu vai all’inferno!” mentre il ragazzo la minacciava col suo pugnale da campi in mano. Esasperato, la colpì ripetutamente con 14 pugnalate e scappò via: ma alla fine venne catturato e messo in carcere. Maria fu portata in fretta all’ospedale di Nettuno e si fece tutto il possibile per salvarla, ma le ferite erano troppo gravi: inoltre, a quei tempi non c’era l’anestesia, quindi la ragazzina soffrì terribilmente.
Sul letto di morte, ricevette i conforti religiosi e al parroco di Nettuno, che le chiedeva se perdonasse Alessandro, disse: “Sì che lo perdono, anzi, lo voglio vicino a me in Paradiso!”. Morì il giorno dopo, il 6 Luglio.
Dopo aver accertato i miracoli ottenuti per intercessione di Maria Goretti, Papa Pio XII la proclamò santa il 24 Giugno 1950 in Piazza San Pietro alla presenza di mezzo milione di fedeli. Alessandro Serenelli fu condannato a 30 anni di prigione: pentito del suo gesto, dopo aver scontato la pena, chiese perdono alla madre di Maria e lo ottenne. Insieme a lei, partecipò alla cerimonia di canonizzazione di Maria Goretti nel 1950. Si ritirò in un convento di cappuccini a Macerata dove passò il resto della sua vita come giardiniere e portinaio: morì il 16 Maggio 1970, a 88 anni, raggiungendo Maria Goretti. Il suo testamento è qui trascritto:
"Sono vecchio di quasi 80 anni, prossimo a chiudere la mia giornata. Dando uno sguardo al passato, riconosco che nella mia prima giovinezza infilai una strada falsa: la via del male che mi condusse alla rovina. Vedevo attraverso la stampa, gli spettacoli e i cattivi esempi che la maggior parte dei giovani segue quella via, senza darsi pensiero: ed io pure non me ne preoccupai. Persone credenti e praticanti le avevo vicino a me, ma non ci badavo, accecato da una forza bruta che mi sospingeva per una strada cattiva. Consumai a vent’anni il delitto passionale, del quale oggi inorridisco al solo ricordo. Maria Goretti, ora santa, fu l’angelo buono che la Provvidenza aveva messo avanti ai miei passi. Ho impresse ancora nel cuore le sue parole di rimprovero e di perdono. Pregò per me, intercedette per me, suo uccisore.
Seguirono trent’anni di prigione. Se non fossi stato minorenne, sarei stato condannato a vita. Accettai la sentenza meritata; rassegnato espiai la mia colpa. Maria fu veramente la mia luce, la mia Protettrice; col suo aiuto mi diportai bene e cercai di vivere onestamente, quando la società mi riaccettò tra i suoi membri. I figli di San Francesco, i Minori Cappuccini delle Marche, con carità serafica mi hanno accolto fra loro non come un servo, ma come fratello. Con loro vivo dal 1936.
Ed ora aspetto sereno il momento di essere ammesso alla visione di Dio, di riabbracciare i miei cari, di essere vicino al mio angelo protettore e alla sua cara mamma, Assunta.
Coloro che leggeranno questa mia lettera vogliano trarre il felice insegnamento di fuggire il male, di seguire il bene, sempre, fin da fanciulli. Pensino che la religione coi suoi precetti non è una cosa di cui si può fare a meno, ma è il vero conforto, la unica via sicura in tutte le circostanze, anche le più dolorose della vita.
Pace e bene! »
Il corpo di Maria Goretti è conservato a Nettuno (Roma), nel Santuario di Nostra Signora delle Grazie.

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Il nome “Maria” ha molti significati, non tutti sicuri: in genere, significa “amata da Dio” o “signora”. E’ un nome egiziano-ebraico.
Maria Goretti è la patrona delle donne vittime di violenza, delle adolescenti, delle vergini, della castità.
 
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20 replies since 3/7/2014, 11:22   1772 views
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