Go Nagai Net

I Santi

« Older   Newer »
  Share  
.Luce.
view post Posted on 17/1/2023, 08:13     +1   -1




SANT'ANTONIO ABATE

a

Nascita Qumans (Egitto), 12 gennaio 251
Morte Deserto della Tebaide, 17 gennaio 356
Venerato da Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi
Santuario principale Monastero di Sant'Antonio, Egitto
Ricorrenza 17 gennaio
Attributi croce tau, bastone, campanella, maiale, protezione dal demonio, libro, fuoco
Patrono di Invocato contro l'herpes zoster, protettore di macellai, salumai, norcini, canestrai, animali domestici

Antonio Abate, in greco antico: Ἀντώνιος, Antṓnios, in latino: Antonius, in copto: Ⲁⲃⲃⲁ Ⲁⲛⲧⲱⲛⲓ, chiamato sant'Antonio il Grande, detto anche sant'Antonio d'Egitto, sant'Antonio del Fuoco, sant'Antonio del Deserto e sant'Antonio l'Anacoreta (Qumans, 12 gennaio 251 – deserto della Tebaide, 17 gennaio 356), è stato un abate ed eremita egiziano.

È considerato il fondatore del monachesimo cristiano e il primo degli abati; a lui si deve la costituzione in forma permanente di famiglie di monaci che sotto la guida di un padre spirituale, abbà, si consacrarono al servizio di Dio. La sua vita è stata tramandata dal suo discepolo Atanasio di Alessandria. È uno dei quattro Padri della Chiesa d'Oriente che portano il titolo di "Grande" insieme allo stesso Atanasio, a Basilio ed a Fozio di Costantinopoli. È ricordato nel Calendario dei santi della Chiesa cattolica e da quello luterano il 17 gennaio, ma la Chiesa ortodossa copta lo festeggia il 31 gennaio che corrisponde, nel suo calendario, al 22 del mese di Tobi.

La vita di Antonio abate è nota soprattutto attraverso la Vita Antonii pubblicata nel 357 circa, opera agiografica scritta da Atanasio, vescovo di Alessandria, che conobbe Antonio e fu da lui coadiuvato nella lotta contro l'arianesimo. L'opera, tradotta in varie lingue, divenne popolare tanto in Oriente quanto in Occidente e diede un contributo importante all'affermazione degli ideali della vita monastica. Grande rilievo assume, nella Vita Antonii, la descrizione della lotta di Antonio contro le tentazioni del demonio. Un significativo riferimento alla vita di Antonio si trova nella Vita Sancti Pauli primi eremitae scritta da san Girolamo negli anni 375-377. Vi si narra l'incontro, nel deserto della Tebaide, di Antonio con il più anziano Paolo di Tebe. Il resoconto dei rapporti tra i due santi (con l'episodio del corvo che porta loro un pane, affinché si sfamino, sino alla sepoltura del vecchissimo Paolo per opera di Antonio) vennero poi ripresi anche nei resoconti medievali della vita dei santi, in primo luogo nella celebre Legenda Aurea di Jacopo da Varazze.

Antonio nacque a Coma in Egitto (l'odierna Qumans) intorno al 251, figlio di agiati agricoltori cristiani. Rimasto orfano prima dei vent'anni, con un patrimonio da amministrare e una sorella minore cui badare, sentì ben presto di dover seguire l'esortazione evangelica: "Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi e dallo ai poveri". Così, distribuiti i beni ai poveri e affidata la sorella a una comunità femminile, seguì la vita solitaria che già altri anacoreti facevano nei deserti attorno alla sua città, vivendo in preghiera, povertà e castità.

Si racconta che ebbe una visione in cui un eremita come lui riempiva la giornata dividendo il tempo tra preghiera e l'intreccio di una corda. Da questo dedusse che, oltre alla preghiera, ci si doveva dedicare a un'attività concreta. Così ispirato condusse da solo una vita ritirata, dove i frutti del suo lavoro gli servivano per procurarsi il cibo e per fare carità. In questi primi anni fu molto tormentato da tentazioni fortissime, dubbi lo assalivano sulla validità di questa vita solitaria. Consultando altri eremiti venne esortato a perseverare. Gli consigliarono di staccarsi ancora più radicalmente dal mondo. Allora, coperto da un rude panno, si chiuse in una tomba scavata nella roccia nei pressi del villaggio di Coma. In questo luogo sarebbe stato aggredito e percosso dal demonio; senza sensi venne raccolto da persone che si recavano alla tomba per portargli del cibo e fu trasportato nella chiesa del villaggio, dove si rimise.

In seguito Antonio si spostò verso il Mar Rosso sul monte Pispir dove esisteva una fortezza romana abbandonata, con una fonte di acqua. Era il 285 e rimase in questo luogo per 20 anni, nutrendosi solo con il pane che gli veniva calato due volte all'anno. In questo luogo egli proseguì la sua ricerca di totale purificazione, pur essendo aspramente tormentato, secondo la leggenda, dal demonio.

Con il tempo molte persone vollero stare vicino a lui e, abbattute le mura del fortino, liberarono Antonio dal suo rifugio. Antonio allora si dedicò a lenire i sofferenti operando, secondo tradizione, "guarigioni" e "liberazioni dal demonio".
 
Top
view post Posted on 26/10/2023, 12:55     +1   -1
Avatar

Professore della Girella

Group:
Mod Minor
Posts:
3,517
Reputation:
+811
Location:
Via Lattea

Status:


1-16983213049157

2-16983213152559
 
Top
view post Posted on 27/10/2023, 07:52     +1   -1
Avatar

Grand Pez di Girella

Group:
Mod Minor
Posts:
7,385
Reputation:
+1,043
Location:
Baviera

Status:


Se è per questo, ci sono persone che fanno cose molto più radicali con il proprio corpo che non i tatuaggi...
 
Top
view post Posted on 27/10/2023, 10:42     +1   -1
Avatar

Professore della Girella

Group:
Mod Minor
Posts:
3,517
Reputation:
+811
Location:
Via Lattea

Status:


E' vero, ma sono tutte sbagliate e pericolose.
 
Top
view post Posted on 27/10/2023, 23:40     +1   -1
Avatar

Grand Pez di Girella

Group:
Mod Minor
Posts:
7,385
Reputation:
+1,043
Location:
Baviera

Status:


In ogni caso, c'è sempre chi ci guadagna sopra una barca di soldi.
 
Top
view post Posted on 19/3/2024, 08:57     +2   +1   -1
Avatar

Professore della Girella

Group:
Mod Minor
Posts:
3,517
Reputation:
+811
Location:
Via Lattea

Status:


1-17108350374564
 
Top
20 replies since 3/7/2014, 11:22   1769 views
  Share