L'altro giorno con una cassiera ci siamo messe a vicenda un cerottino di gentilezza:
ero alla cassa della piscina, mi conoscono perché ci vado spesso e cosi, come sovente accade, ci si dice quel buongiorno affabile che sembra quasi un tu, e si scambiano due o tre parole sulle banalità del giorno (aumento delle tariffe del parcheggio, gaffes dei politici di turno data la campagna elettorale, meteo, e via dicendo).
Ero al telefono con mio padre quando sono arrivata alla cassa, quindi dopo un attimo ho detto "dai, ciao papy, ci sentiamo dopo!". La cassiera mi guarda stupefatta e con un sorriso bonario mi dice: "che bello sentire la parola papy la mattina presto, mi fa tornare bambina ed è cos'i bello ricordare il mio papà,... grazie per avermelo fatto ricordare così spontaneamente¨"
Beh, io l'ho fatta felice involontariamente rendendola partecipe al saluto a mio padre, e si vedeva, ma lei ha reso felice me con la sua reazione spontanea.
In un mondo dove ci si lamenta sempre e dove il cinismo é visto come arma vincente, é stato un piccolo regalo evocare sentimenti intimi come l'amore che si riceve da un genitore, o, che si ha ricevuto perché oramai non c'é più!