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Delari
view post Posted on 1/1/2016, 21:56 by: Delari     +1   +1   -1
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Grand Pez di Girella

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L’arte della stiratura


Da quando siamo sposati e abbiamo un figlio a volte mi sveglio nel mezzo della notte, fradicio di sudore, mi fa male la schiena e mi sento rigido come un’asse di legno, e mi chiedo se ce la farò con una famiglia, tutto il lavoro, la responsabilità, dover guadagnare soldi e tutto il resto.
Perché non posso avere una piccola cartoleria, mi chiedo allora, dove la gente entra ed esce? Di tanto in tanto compra qualcosa e in cambio lascia un po’ di denaro sul banco, e nel frattempo me ne sto in pace. O perché non una tintoria, dove si sente il profumo di biancheria pulita tutto il giorno, si chiude la sera alle sette e si torna a casa per guardare tranquillamente il telegiornale?
“Non dirai sul serio,” dice allora mia moglie Paola e mi fa: “Che ne sai dei problemi che hanno i proprietari di negozi di articoli da cancelleria, o di tintoria?” Dovrei smetterla, invece, di cercare sempre e solo tranquillità e sicurezza nella vita, aggiunge, e imparare a vederla piuttosto come una sfida.
“La vita è un’avventura!” mi disse una notte, mi strinse e mi disse di non preoccuparmi, che sarebbe andato tutto bene.

Altre volte di notte mi sveglio perché nostro figlio Luigi urla. Ha due anni, e di quando in quando si sveglia senza motivo apparente (come suo padre), tutto sudato, e urla. E non urla soltanto in generale. No, lui urla “Stirare!!!”
Sembrerà strano, ma stirare è la sua attività preferita. Almeno quello che ritiene che sia la stiratura. Noi tiriamo fuori l’asse e il ferro e lui stira, con il ferro spento, un pezzetto di stoffa, sempre lo stesso, circa un centinaio di volte.
L’altra notte si è ancora svegliato urlando “Stirare!!” e Paola è andata da lui per calmarlo cantando un paio di ninne-nanne, ma lui non le voleva sentire quelle cantilene. Voleva stirare!
Paola tentò di spiegargli che alle tre di notte non si stira, sono tutti a letto che dormono. Ma lui continuava a strillare: “Stirare! Stirare!! Stirare!!!”, in piedi nel suo piccolo sacco a pelo, aggrappato alle sbarre del lettino, e piangeva - un piccolo ometto disperato che doveva stirare e non poteva. La sua testa diventò tutta rossa, tutta la sua personcina diventò una testa, una testa nella quale bruciava un solo, estenuante pensiero:
“STIRARE!!!”
Non c’era niente da fare. Paola lo tirò fuori dal suo lettino, aprì l’asse da stiro e gli diede in mano il ferro, e lui stirò il suo pezzetto di stoffa con zelo e alacrità.
A volte mi chiedo se forse anche alla nostra cancelliera, la signora Merkel, capitano queste cose. Magari si sveglia di notte anche lei, tutta sudata; oppure sta ritta sul materasso e grida: “Governare!!”
Allora suo marito tenta di calmarla e di dirle che non si può governare a quest’ora, in piena notte. Ma lei insiste: “Governare! Governare!”
Alla fine lui, rassegnato, la porta in cancelleria, e lei si siede alla scrivania e governa per mezz’ora, prima di calmarsi e tornare a letto.
O magari uno dei partecipanti al Giro d’Italia ancora settimane dopo sta ritto nel letto e grida: “Correre! Correre!!” E la moglie lo deve portare alla pista d’allenamento e farlo correre mezz’oretta affinché gli torni il sonno.
Probabilmente non è così, ma se così fosse credo che mi sarebbero più simpatici.

Per quanto riguarda il piccolo Luigi, a mia moglie e a me toccò guardarlo per un quarto d’ora mentre stirava, sbadigliando e pensando com’è strana questa vita, dove due adulti si trovano intorno a un bambino alle tre e mezza di notte intenti a dire:
“Come sei bravo! Ma come stiri bene!”
Finalmente ne ebbe abbastanza e volle dormire. Paola lo prese in braccio e lo riportò nel suo lettuccio, e io mi dissi: non si sa mai, forse sarà lui un bel giorno ad aprire un negozio di tintoria, sembra avere l’inclinazione adatta. O forse un giorno sarà lui il nostro cancelliere, o un famoso ciclista. O qualcos’altro, qualcosa che oggi non riesco neppure a immaginare.
Allora mi chinai sopra di lui, gli accarezzai la testolina e gli dissi:
“Ce la farai. La vita è un’avventura!”



Traduzione: gennaio 2016
Disclaimer: eseguita senza fini commerciali, solo per uso privato.


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