Una storia semplice e carina per chi vuole spiegare ai pargoli cos'è il vero amore... O a sé stesso. Rosalia e TartufoTartufo è un suino come tanti altri. Ha le setole marroni, un po’ ispide.
Il suo posto preferito è sotto al melo. Tartufo si trova spesso sotto al melo, intento a sognare. Sogna di trovare la felicità.
“Ma non puoi fare qualcosa di un po’ più pratico?” gli chiede sua madre. “Potresti lavorare con il tuo seghetto da traforo, non era il tuo hobby? O magari giocare a hockey. O raccogliere offerte per i porcellini poveri.”
“Alla tua età,” dice suo padre, “ero il capitano della squadra di calcetto e sognavo la promozione.”
“Ma anch’io sogno,” dice Tartufo.
Tartufo ha due amici: Spazzola e Carlo. Anche loro sognano, ma non a occhi aperti. Spazzola sogna i dolci, in particolare quelli al cioccolato. Carlo sogna… le porcherie.
Ma Tartufo no. Lui è ancora lì che sogna di essere felice. Soprattutto adesso, che il melo è coperto di fiori! Tartufo ne è come estasiato. E non è solo.
Sotto al melo si trova un altro suinetto, intento a sognare.
“Io mi chiamo Tartufo”, si presenta timidamente.
“Io sono Rosalia,” dice la porcella, arrossendo.
Dopo, entrambi tacciono. A volte sospirano.
Tartufo è tre metri sopra il cielo. Corre via per raccontare a tutti della sua fortuna. Chissà la sorpresa di Spazzola e di Carlo!
Ma Tartufo si sbaglia: i suoi amici sono inorriditi. In che pasticcio si è messo questa volta?
Quale pasticcio? Tartufo non ci capisce niente. Ora che tutto il mondo è così bello? Ora che il suo sogno si sta avverando?
Spazzola e Carlo scuotono le teste. Ma dai, dicono a Tartufo, caschi nella rete del primo maialetto con le ciglia che trovi sotto al melo? Magari ti sei fatto appioppare un maialino?! No, no, dice lui.
È da sperare!, rispondono loro. Quando a ogni angolo si trovano nuove e dolci tentazioni che aspettano solo di essere scoperte.
Tartufo è sconvolto. Spazzola e Carlo ci vedono chiaro invece: basta con questi inutili sogni! È ora che Tartufo diventi un vero maiale! C’è carne fresca in attesa dovunque: arrostita, piccante, agrodolce… un vero porco le assaggia tutte!
Ma Tartufo sogna di Rosalia. È proprio un caso disperato, dicono Spazzola e Carlo. Pensa che questa Rosalia gli voglia bene così com’è! Con la concorrenza che c’è in giro! Da ridere! Neanche pensarci.
Le porcelline si aspettano di più da un vero suino: successo, potere, denaro… Anche passione, ma bisogna dosarla bene. Spazzola e Carlo sanno di cosa parlano.
Allora Tartufo si dà da fare. Non ha più tempo per pensare a Rosalia: si destra con le azioni, si allena con le sbarre, si compra la macchina, acconcia le setole.
“Mitico!” dice Spazzola.
“Addio al vecchio e noioso Tartufo!” esulta Carlo.
Una volta, Tartufo passa davanti alla casa di Rosalia con la macchina. È vero, è completamente cambiato: lei non lo conosce più.
Ma com’è possibile? Lo ha dimenticato forse? Tartufo è a terra.
“Cosa vuoi,” dicono i suoi amici. “Voleva un più gran porco di te.”
“Mi voleva così com’ero!” piange Tartufo.
“Non eri niente,” dicono gli amici.
“Ma ero felice,” sussurra Tartufo.
Si mette le mani nelle setole e si scompiglia tutta l’acconciatura. Quindi fugge.
Dove può andare, disperato com’è? Sotto al suo melo.
Ora le mele sono mature. Ah, che bel profumino. Tartufo è al settimo cielo.
E non è solo. Sotto al melo sogna anche un altro maialino…
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Rosalia è una porcella come tante altre: rosea e paffuta.
Soprattutto, Rosalia è una gran sognatrice. Il suo posto preferito è sotto al melo. Rosalia si trova spesso all’ombra del melo, a sognare. Rosalia sogna di trovare l’amore.
“Non hai nulla di meglio da fare?” le chiede il padre qualche volta. “Potresti imparare una lingua, o fare del balletto, o suonare uno strumento.”
“Se avessi tutto il tempo che hai tu,” sospira la madre, “che cosa non farei!”
“Ma io faccio qualcosa,” dice Rosalia. “Sogno.”
Rosalia ha due amiche: Lotta e Clara. Anche Lotta e Clara sognano, quando hanno un po’ di tempo libero. Eh sì, sono molto occupate a inseguire i loro sogni. Clara sogna di diventare famosa. Lotta sogna di diventare ricca.
Rosalia no: Rosalia sogna dell’amore. Adesso, poi! Il suo melo preferito è tutto in fiore. Rosalia è incantata.
E non è sola: all’ombra del melo c’è anche un altro suino.
“Sono Tartufo,” le dice timidamente.
“Io sono Rosalia,” sussurra lei e arrossisce.
Poi entrambi tacciono. A volte sospirano.
Rosalia corre via, piena di slancio, per annunciare al mondo la sua fortuna! Chissà come saranno contente Lotta e Clara!
Ma Rosalia si sbaglia. Le sue amiche si preoccupano. Brutta situazione, le dicono. Un bel guaio.
Ma perché guaio, si chiede Rosalia? Non si sta avverando il suo sogno? Non è bellissimo questo mondo?
Lotta e Clara scuotono le teste. Rosalia, che modo di fare!, dicono. Che ti viene in mente di rimorchiare il primo porcello che incontri per caso sotto al melo?
Il mondo è pieno di suini. Bisogna passarli tutti in rassegna, prima di fare una scelta.
Rosalia è sconvolta. Ma Lotta e Clara ci vedono chiaro: basta con questi sogni! È ora che Rosalia li conosca, i maiali. Fortunati, salvadanaio, poveri maiali, porcospini.
Ma non c’è niente da fare: Rosalia continua a sognare di Tartufo.
Apriti cielo,! dicono Lotta e Clara. Un caso disperato. Rosalia pensa davvero che questo Tartufo le vorrà sempre bene, così com’è. Con la concorrenza che c’è sul mercato dei porci! Ridicolo! Che ingenua.
L’amore è faticoso. Rendersi interessante per i suini poi, ancora di più.
Allora Rosalia si rimbocca le maniche. Jogging la mattina, palestra invece di merenda, corsi serali, maschere al cetriolo di notte, e poi yoga contro lo stress.
Così forse si dimenticherà di questo Tartufo. Bisogna pensare alle priorità nella vita, le dicono le amiche.
Rosalia cerca di trarre il meglio di sé: nuova pettinatura, nuovo stile, nuovo abbigliamento.
“Sei fantastica,” dice Lotta.
“Irriconoscibile!” tripudia Clara.
È vero: Tartufo la sorpassa con la macchina. Non la riconosce più. E Rosalia è inconsolabile.
“Scordatelo,” le dicono le amiche. “Cosa ti aspettavi! Tutti i maschi sono porci. Non ti voleva veramente.”
“Sì invece,” piange Rosalia. “Voleva proprio me. Così come sono.”
Piange e piange fino a sciogliere tutto il trucco. Si rotola nella polvere.
Quindi fugge dal suo dolore. Dove? Cerca rifugio sotto al caro vecchio melo.
Che bello, le mele sono mature! E che buon profumino! Rosalia ritorna a sentirsi bene.
In quella si accorge che non è da sola.
Sotto al melo, insieme a lei, si trova un altro porcello.
Traduzione: novembre 2020
Disclaimer: eseguita solo per uso privato, senza fini commerciali.
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https://gonagai.forumfree.it/?t=71738486&st=225#lastpostEdited by Delari - 30/11/2020, 09:47