13. ASSALTO ALLA FORTEZZA DELLE SCIENZE!!!ispirato a: scene ricorrenti dell'
anime "Il Grande Mazinga".
Suruga Bay, Fortezza delle Scienze, orario del tramonto.Dr. Kabuto (neutro): - Oh, ecco che arriva Borot.
Tetsuya (tagliente): - Jun, che ci fa Boss qua sotto?? Come mai, alla fine degli scontri, si presenta sempre alla Fortezza??
Jun (attrice nata): - Forse cerca te, Tetsuya.
Ma i richiami a pieni polmoni di Boss svelano subito gli altarini:
- JUUN! HEY, JUUN! - e poi, amplificata dal “sofisticato” sistema di comunicazione del Borot (un tubo d’aspirapolvere collegato a una cassa da stereo), la voce di Nuke:
- EHI TU, DOTTOR K
OBUTO, ALLUNGA IL PONTE
SPINGITOIO!
Kobuto??? – il professor Kabuto non sa se ridere o piangere:
Trattasi proprio di tre deficienti! – e rassegnato Kenzo comanda l’estensione del ponte automatico.
Tetsuya (con malcelato disappunto): - Jun, di' un po’, cos'hai promesso stavolta al pasticcione in campo di battaglia, un altro appuntamento o cosa?!
Jun (finta tonta): - Tetsuya, non dire idiozie!
Tetsuya (maligno): - Gli hai promesso un bel bacetto?? O forse peggio, eh??!!
Jun (offesa): - Tetsuya, ti ho detto di farla finita!
Tetsuya (risoluto): - Falla finita tu, con questa storia da gatta morta! Comunque adesso scendo di sotto, così ci penso io a dargli il benvenuto! – e il guerriero deciso infila l'ascensore.
Jun (indignata): - Dottore, lo hai sentito?? Come si permette di parlarmi così??
Dr. Kabuto (esitante): - Ehm… Ecco, io, in questo caso… Non credo che Tetsuya abbia tutti i torti.
Jun (incredula): - Ma come, Dottore, adesso ti ci metti anche tu?!
Dr. Kabuto (indice al tasto della passerella): - Jun, ti prego, stai calma, ché devo controllare una cosa… Non vorrei che Borot, contro Tetsuya appiedato… - e Kabuto si concentra sulla scena sottostante… - Ecco, appunto! – esclama lo scienziato, constatato che il Borot, non si sa se di proposito, ha appena rischiato di far polpette d'un ace-pilot! Al che, il professore pigia il tasto del caso e la passerella della Fortezza inizia rapidamente a ritirarsi...
Come da previsioni Tetsuya, riflessi felini e sprint da centometrista, batte in ritirata portandosi in salvo, mentre il robottone di Boss perde l’equilibrio e piomba in mare!
- Ma, Dottore! – protesta Jun ad un visibilmente soddisfatto Direttore – Povero Boss!
- Jun, – perentorio ribatte Kabuto – che ti sia di lezione: le emergenze sono emergenze, e poi sai che all'ora di cena non tollero seccature.
Per commentare la perfidia di Kenzo, o per disquisire circa gli atteggiamenti ambigui e scostanti della bella Jun nei confronti del povero Boss: https://gonagai.forumfree.it/?t=72981448&st=60#lastpost14. PATTI CHIARI.Periferia di Tokyo, zona residenziale in costruzione.- Eccoci arrivati. – informò il signore che lo aveva adottato aprendo la portiera della vettura fermata presso una delle rade abitazioni lungo la strada secondaria...
Tetsuya, ancora immobile sul sedile, pensava che l’auto su cui avevano viaggiato era da ricchi, mentre la casa non lo era proprio, con anche il giardinetto attorno spoglio e trascurato…
- Scendi pure. – suggerì il signore.
E quell'uomo cortese ma strano non s’era ancora presentato…
Ad un più diretto: - Scendi dall'auto sì o no? – il giovane passeggero balzò letteralmente dal veicolo esclamando:
- Sì, signore!
Quel bambino era strano - pensò Kenzo - ma ricettivo!
…
- Prego, entra. – accolse l’uomo – Ti mostro subito la tua stanza.
- La mia stanza? – sbalordì l’ex orfano.
- Sì, – garantì l’ospite - anche se, come vedi, questa non è una reggia. Ma si tratta d’una sistemazione provvisoria: più avanti ci trasferiremo in una base, cioè, in una
casa molto più grande e… attrezzata!
Il ragazzino intanto, distratto da altre preoccupazioni, al seguito del padrone di casa avanzava voltandosi di qua e di là, aspettandosi da un momento all’altro la comparsa della madre toccatagli in sorte…
Giunti al piano superiore:
- Ecco – comunicò il signore aprendo una porta; Tetsuya sbirciò nel locale…
Non era la cameretta piena di giochi in cui aveva sperato, ma era tutta sua, altro che stanzone comune stipato di brandine dell'orfanotrofio!
- Accomodati pure – invitò il signore – e sistema le tue cose. Ci vediamo di sotto per il pranzo.
…
Piano terra inaspettatamente deserto, stomaco brontolante, poiché effettivamente l’orario era quello di pranzo, l’invitato decise di stazionare in cucina…
Entro breve, il padrone di casa comparve sfilandosi un camice bianco: - Spiacente per il ritardo. Ho avuto da fare nel mio studio.
E’ un dottore – immaginò il fanciullo che, preda del languore, non pensò di trattenersi:
- Che fame da lupo! Si mangia???
L’uomo diede in una risata franca, commentando: - Ad un giovane stomaco l’appetito non manca di certo! – e aprì il moderno frigorifero, ponendo straordinaria domanda:
- Sai cucinare, Tetsuya?
- Io?… N-no… - si stupì l’interpellato dicendosi :
Ma i bambini non cucinano! E in orfanotrofio avevamo la mensa, e le cuoche!- Rimedieremo – promise l’altro maneggiando contenitori alimentari – Vedi, il sottoscritto purtroppo non ha tempo di seguire la cucina, invece tu dovrai imparare a regolare la tua alimentazione in funzione dell’attività fisica che sosterrai.
Il discorso suggerì al ragazzino che, nella casa del dottore che s’occupava di diete, nessuna donna attendeva ai fornelli: quindi nessuna mamma!?
- Per il momento – risolse intanto il signore – ci affideremo al gastronomo di mia fiducia.
- Ma tu non ce l’hai una moglie? – osò a quel punto l’innocente, al che l’uomo intento al tavolo parve immobilizzarsi, prima di rispondere:
- L’avevo. Ma è morta in un incidente.
Nel silenzio che seguì, Tetsuya prese nota di due importanti aspetti che potevano accomunarlo al padre adottivo: interesse nel cibo e familiarità con la solitudine…
Un sorriso inatteso, Kenzo Kabuto riscosse il giovane commensale:
- Beh, non è il caso di rattristarsi. Ti va un
onigiri?
…
Al termine del pasto, il genitore adottivo diede comunicazione di servizio: l’indomani, una visita medico-sportiva attendeva il neo adottato.
- Per quale sport? – chiese entusiasta il bambino.
- Beh… Tu farai
molta attività fisica, – spiegò il “dottore” – perché dovrai crescere forte e sano. Perciò una visita medica specialistica accerterà il buon funzionamento del tuo cuore, eccetera.
- Anche tu sei un dottore, vero? – s’informò Tetsuya.
- Come dici?! – stupì l’uomo – … Se intendi un medico… No, non sono un medico.
- Allora… - azzardò il candido – Come la posso chiamare??
L’uomo parve stranamente in difficoltà… - Mmh… A questo non avevo pensato… Vediamo… Beh, dato che Professore non sono più… Direi che Dottore andrà benissimo. – Poi, notando confusione, chiarì: - Che non significa “medico”; significa “laureato”. E a questo proposito… - il Dottore s’alzò da tavola – ho alcune cose da dirti. Seguimi nel mio studio.
Alla peggio - l’ingegnere robotico aveva calcolato -
quanto gli svelerò è talmente all'avanguardia da poter passare tranquillamente per pura fantasia infantile.…
Nel locale in penombra che era lo studio, agli occhi spalancati d’un ragazzino una serie d’oggetti mai visti andava rivelandosi… A cominciare da un lungo tavolo “troppo” alto, dal piano curiosamente inclinato, sul quale era steso un foglio grande quasi quanto un lenzuolo, ricoperto di disegni incredibilmente fitti e complicati!
Il Dottore, porgendo una poltrona da ufficio, invitò:
- Siediti Tetsuya. E ascoltami bene. Ciò che ho da dirti è assai importante e riguarda il tuo futuro. Perciò,
anche per il tuo bene, ti prego di non farne parola con nessuno…
Alla sorpresa del ragazzino, Kenzo indagò: - Tu sai tenere un segreto?
Per quanto impreparato, il bambino annuì.
- Bene. – approvò il Dottor Kabuto, sollevato dal poter finalmente affrontare un discorso preparato solo in parte: - Figliolo… Per l’altezza del compito che attende, ti ho scelto tra tanti… Guarda…
L’uomo prese alcuni fogli arrotolati, per mostrarli all'eletto:
- Ecco il progetto dell’aliante sul quale potrai volare… Mentre questa è la macchina che mi auguro piloterai: il robot terrestre più potente sinora progettato, tu avrai
l’onore di comandarlo! Sarai una persona importante… Tu sarai un eroe!
A quel punto, nonostante lo sconcerto, la giovane mente capì dove si nascondessero i “giocattoli” di cui la sua stanza era priva… Un filo di voce, a fatica articolò:
- Quanto… Quanto è grande… quel robò?
Kenzo Kabuto rise divertito: - Ottima domanda! – Quindi delucidò: - In effetti i disegni non sono in proporzione. La macchina avrà un’altezza di oltre venti metri… - lo scienziato cercò un paragone efficace ad un bambino – Come un palazzo di dieci piani, più o meno.
Nella poltroncina a rotelle, Tetsuya si sentì come alla giostra, che dopo aver girato a lungo a tutta velocità, d’improvviso s’arresta… Testa volteggiante, stomaco ribaltato…
- Non temere. – intervenì lo scienziato alla comprensibile reazione – Io ti insegnerò e tu imparerai. Perciò dovrai allenarti. Ma non sarà semplice: serviranno tempo, fatica.... E un grande impegno da parte tua… - Quindi, fissando negli occhi il bambino sgomento, serenamente Kenzo Kabuto pose l’aut-aut: - Se così non sarà, qualcun altro prenderà il tuo posto. Ti do tempo sino a domani per pensarci. Se rinuncerai, anziché alla visita medica, ti riaccompagnerò in orfanotrofio. Ed ora scusami, il lavoro mi attende. Questo pomeriggio sei libero di fare ciò che vuoi, tranne che di uscire dal cancello di casa.
…
Il mattino seguente, il giovane Tetsuya Tsurugi trovò il Dottore ad attenderlo in fondo alla scala.
- Buongiorno. – accolse quest’ultimo – Spero tu abbia dormito bene. Avresti tempo per la colazione, ma non è possibile mangiare prima degli esami del sangue, a meno che tu non abbia deciso diversamente…
Tetsuya senza sforzo sostenne lo sguardo grave dell’uomo che lo interrogava…
Quella notte aveva fatto un sogno, che lo aveva trasportato in alto, fin sopra le nuvole…
Dove s’era sentito sicuro, e a proprio agio, quasi il cielo fosse casa sua!
- Dunque? – sollecitò lo scienziato.
- Niente colazione – rassegnò l’orfano affamato, permettendo ad un ingegnere robotico di rilassarsi: l’umanità a rischio adesso conosceva volto e nome del paladino che l’avrebbe difesa.
Avviso ai gentili lettori: il seguente link offre opportunità in extremis per contattare il Telefono Azzurro nipponico: https://gonagai.forumfree.it/?t=72981448&st=60#lastpostEdited by TsurugiTetsuya - 19/2/2022, 16:57