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Pettegolezzi storici

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view post Posted on 30/11/2016, 19:17     +1   -1
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Filologo della Girella

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Ampère, ti stimo.
 
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view post Posted on 30/11/2016, 19:22     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Uomo distratto... ne so decisamente qualcosa.^^
 
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view post Posted on 3/12/2016, 22:51     +1   -1
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DOMENICO MODUGNO
Oltre che cantante, Modugno era un ottimo attore; Anton Giulio Majano lo volle tra i ruoli principali dello sceneggiato televisivo “L'Alfiere”.
All'epoca si era costretti a girare in diretta: gli attori recitavano quindi senza alcuna possibilità di rifare le scene, che dovevano essere perfette. Questo dava non pochi problemi organizzativi, soprattutto ai cambi di scena: all'istante si dovevano cominciare le riprese su un set magari completamente diverso dal primo, con gli attori che magari dovevano cambiarsi il costume in tutta velocità.
Proprio questo accadde a Modugno, che terminata di recitare una scena doveva apparire subito in quella successiva, e completamente cambiato d'abito. Majano risolse riprendendolo fino all'altezza della vita, e mentre Modugno recitava, ovviamente stando serissimo, sotto, non viste, le sarte gli sfilavano e cambiavano scarpe, calze e pantaloni…
 
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view post Posted on 5/12/2016, 19:37     +1   -1
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SCIPIONE
Un giorno, Publio Cornelio Scipione Nasica (da non confondersi con l'Africano, vincitore di Annibale), si recò a trovare il poeta Ennio, ma trovò la porta chiusa. Bussò e chiamò l'amico, ma una serva gli disse che Ennio non era in casa. Scipione sapeva perfettamente che non era così, tuttavia finse di crederle e se ne andò.
Qualche giorno dopo fu Ennio a bussare da Scipione; questi gli gridò dalla finestra: – Non sono in casa!
– Apri la porta! – gridò di rimando Ennio – Lo so che ci sei, ho riconosciuto la tua voce!
– Ma sei proprio sfacciato! – rispose Scipione – Io ho creduto alle parole della tua serva, e tu ti rifiuti di credere a me?
 
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view post Posted on 13/12/2016, 00:35     +1   -1
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JOHANN SEBASTIAN BACH
Il grandissimo compositore per la vita pratica dipendeva in tutto e per tutto dalla moglie.
Quando la donna morì, qualcuno disse a Bach che sarebbe stato opportuno l'acquisto di un velo funebre, e gli chiese il denaro necessario.
E Bach, come sempre: – Il denaro? Chiedetelo a mia moglie!
 
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view post Posted on 13/12/2016, 19:06     +1   -1
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PETER CUSHING
Uno dei ruoli più importanti interpretati dal celebre attore britannico fu quello del perfido Grand Moff Tarkin, il governatore al comando della Morte Nera nella serie “Star Wars”.
Per quel ruolo, Cushing dovette indossare un'uniforme militare; purtroppo l'attore era ormai anziano e aveva forti dolori ai piedi che gli impedivano di infilare gli stivali. Il regista George Lucas provò a fargliene preparare diverse paia: niente, il dolore era troppo forte.
Alla fine, Lucas risolse inquadrando l'attore seduto al tavolo di riunione o riprendendolo solo fino alla vita, in modo da non far vedere che, sotto la severa divisa militare, indossava un paio di pantofole…
...e come qualcuno sul web ebbe a commentare, Peter Cushing, che già aveva ucciso Dracula e affrontato la Mummia Vivente, comandò la Morte Nera, distrusse il pianeta Alderaan e tenne a bada lord Darth Vader, il tutto stando in ciabatte… meglio di Chuck Norris!

Edited by H. Aster - 14/12/2016, 19:45
 
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view post Posted on 14/12/2016, 19:45     +1   -1
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SANTIPPE E ARISTOFANE
La povera moglie di Socrate fu dipinta come donna insopportabile proprio da Aristofane, il celebre commediografo dalla penna pungente, che fu testimone di una movimentata scena coniugale.
Era mezzogiorno, e Santippe chiamava Socrate perché venisse a casa a mangiare; il marito stava conversando placidamente con Aristofane, e stava in effetti tornando a casa, sì, ma con estrema lentezza.
Santippe urla; Socrate non si scompone e continua il suo lentissimo avvicinarsi, sempre chiacchierando.
Esasperata, la donna afferra un secchio d'acqua sporca decisa ad annaffiare il marito dandogli la sveglia; Socrate e Aristofane avanzano senza badarle, lei tira l'acqua e proprio allora Socrate inciampa e si china a terra… e l'acqua lurida inonda Aristofane, che non perde occasione da allora in poi di dipingere Santippe come una insopportabile virago. Povera donna.
 
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view post Posted on 15/12/2016, 19:45     +1   -1
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ROBERT MITCHUM E GREGORY PECK
Gregory Peck e Robert Mitchum sono i meravigliosi interpreti del thriller “Il promontorio della paura”. Il tutto partì da Peck che, entusiasta da subito del copione, partecipò alla produzione e pensò a Mitchum per la parte del folle criminale Max Cady.
Mitchum però rifiutò: ultimamente gli erano stati proposti solo ruoli da personaggio negativo, non voleva rimanere imbrigliato nel cliché del cattivo.
Costernazione del regista; Peck invece non si perse d'animo, conosceva bene il suo collega… gli rispedì il copione da leggere, stavolta accompagnato da una bottiglia di bourbon.
Qualche tempo dopo gli arrivò un biglietto: “Ottimo bourbon. Sono completamente ubriaco. Accetto. Farò il film.”
Fu una delle più grandi interpretazioni di Robert Mitchum.
 
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view post Posted on 15/12/2016, 19:59     +1   -1
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Filologo della Girella

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Che carini,
dovevano essere buoni amici: Peck evidentemente sapeva bene come prendere Mitchum e questi col suo biglietto sembra rispondergli: "Beh, dato che al tuo omaggio proprio non ho saputo resistere (me lo sono scolato tutto), in qualche modo adesso mi tocca renderti il favore"! :asd:
 
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view post Posted on 30/12/2016, 19:43     +1   -1
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Margareta d'Austria
Margareta d'Austria (1480 - 1530) nacque a Bruxelles e fu per lungo tempo governatrice della parte dei Paesi Bassi appartenente al regno d'Asburgo.
Della vita avventurosa e spesso tormentata di questa donna forte e intelligente sono famosi soprattutto tre aneddoti.

A soli tre anni, fu data in moglie al Delfino di Francia, che poi divenne Carlo VIII. Carlo aveva 13 anni e al contrario di lei era debole e malaticcio. Davanti all'altare, nervosissimo, non riuscì a infilare la fede al dito della sua sposa bambina: allorché lei, con un gesto deciso, glielo tolse di mano e se lo infilò lei stessa.

Il contratto di matrimonio con Carlo fu annullato prima che la sposa fosse cresciuta abbastanza per la consumazione, e Margareta poté tornare a casa.
A 16 anni, fu sposata per procura con l'Infante di Spagna. Il rituale del matrimonio includeva l'usanza che dopo il "matrimonio" la sposa si mettesse sul suo letto, completamente vestita, e il marito per procura si stendesse accanto a lei, con dozzine di testimoni presenti, e quindi posasse per un attimo una gamba sulle sue in segno di "consumazione del matrimonio".
Il nobile in questione si trovò in un bell'impiccio giacché appena arrivato nei Paesi Bassi, per rendere onore al matrimonio si era comprato un abito alla moda, con tanto di pantaloni aderenti chiusi sotto al piede (leggi: calzamaglia). Margareta, da gran signora, rimase impassibile mentre l'imbarazzatissimo signore si svestì la gamba mezzo nascosto dal suo mantello, compì in fretta e in furia il "rituale" e se la svignò prima possibile.

Il viaggio per mare, per arrivare in Spagna dal marito, fu molto burrascoso e diverse volte Margareta e il suo equipaggio temerono per la loro vita. In una notte particolarmente tempestosa passarono il tempo immaginando i propri epitaffi. Sarcasticamente, Margareta scrisse il suo epitaffio così: “Qui giace la nobildonna Margareta, che fu sposata due volte eppure morì vergine.”
 
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view post Posted on 30/12/2016, 23:44     +1   +1   -1
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In gambissima, Margareta!!! :dio:

VESPASIANO E TITO
L'imperatore Vespasiano è passato alla storia come un individuo taccagno; in realtà si trattava di una persona dai gusti frugali che si era sobbarcato l'ingrato compito di dover riempire le casse dello Stato svuotate dalle spese folli dei suoi predecessori, Caligola e Nerone in primis.
Uomo pratico, Vespasiano istituì i bagni pubblici, ovviamente a pagamento; per evitare che la gente continuasse ad usare le vie di Roma quali gabinetti, istituì per i trasgressori una multa talmente cospicua da far sì che tutti preferissero usare i bagni per soddisfare i propri bisogni corporali; in più, l'orina così raccolta poteva essere venduta alle tintorie, che l'utilizzavano quale mordente per la tintura delle stoffe. Ricavo per lo stato e allo stesso tempo città pulita: più pratico di così!
Il figlio Tito comunque ebbe a lamentarsi della cosa: guadagnare a quel modo gli pareva… come dire… poco dignitoso…
Vespasiano prese una moneta e gliela cacciò sotto al naso: – Puzza, forse?
– No – dovette ammettere Tito.
– Eppure, proviene dall'orina! – concluse Vespasiano, trionfante. Pecunia non olet, si sa.

Uomo spiritoso, Vespasiano non si smentì neanche quando fu gravemente malato. Quando capì che ormai era alla fine, riferendosi all'abitudine dei romani di divinizzare gli imperatori deceduti ebbe a dire: – Ahi… sento che presto diventerò un dio!

Morto l'imperatore, poco tempo dopo suo figlio e successore Tito ebbe ad assistere a uno spettacolo comico in teatro.
Fu allestita la farsa del funerale di Vespasiano: un attore che interpretava il defunto, un corteo, lutto, lacrime e sospiri… all'improvviso, il “cadavere” si rialzò a sedere gridando: – Ma quanto accidenti costa, questo funerale?
– Milioni di sesterzi! – gli fu risposto.
– Ma siamo matti?! Tenete i soldi e gettatemi nel Tevere!
Risata generale, cui pare abbia partecipato pure Tito.
 
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view post Posted on 2/1/2017, 16:09     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Fortissimo anche Vespasiano, a modo suo... :rotfl:
 
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Vespasiano era indubbiamente un tipo in gamba. ;)

GEORGE BERNARD SHAW
Un giorno, un autore teatrale di belle speranze fece avere a Shaw i biglietti per assistere alla rappresentazione del suo lavoro.
– Che ve ne è parso? – chiese il giovane dopo lo spettacolo.
– A dirvi la verità – rispose Shaw – ho dormito tutto il tempo.
– Ma come? Io vi mando i biglietti per il mio spettacolo, e voi invece di guardarlo per dirmi poi che ne pensate, dormite?
– Anche il sonno è un'opinione!
 
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view post Posted on 11/1/2017, 19:02     +1   -1
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Comm.Grand.Pres. della Girella

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Concordo... e non è una bella opinione temo a meno che non si soffra di insonnia.
 
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view post Posted on 11/1/2017, 21:23     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Mi ricorda ciò che disse Onassis alla Callas, quando era la sua amante: "La parte più bella dell'opera, per me, è l'intervallo."
 
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