Buonasera Forum!
Credevo di averla scampata, dopo le ultime mirabolanti (dis)avventure della piccola protagonista di questa storia...
Ma qualcosa mi ha suggerito che non poteva finire così... e difatti...
EPILOGOSecondo un sondaggio effettuato dalla prestigiosa e raffinata redazione di
Vanity Fair, se c'è una cosa gli uomini sanno fare bene è quella di tenerci il broncio.
Non incrociano i nostri sguardi, rispondono a monosillabi, evitano persino il contatto fisico con noi.
E ci soffriamo.
Anche quando non abbiamo nemmeno torto.
Se poi il nostro lui è un bellissimo principe, austero e irresistibilmente attratto da un atavico senso di responsabilità, allora tutto si complica.
Usciamo a fare due passi al parco.
Parco pubblico pienamente affollato e alla luce del sole.
Ovviamente l'ho invitato io... così, giusto per sapere com’era andata la
defadigante kermesse motoria che lo ha tenuto tanto a lungo impegnato.
Le uniche parole pronunciate sono state queste:
-
Ciao, al mio arrivo;
-
Gusto fiordilatte e crema, per favore, al gelataio;
-
Grazie e buona giornata, al gelataio di cui sopra;
-
Tieni piccolo e stai attento!, al bambino che ha perso il pallone,
-
Buongiorno, cara signora!, alla Gigliola a spasso con il tripode da passeggio insieme ai neo-sposi La Tilde e il Vanes.
Ci sediamo su un bel prato verde, all'ombra di un alberello frondoso, mentre finiamo il gelato.
"Allora, come sono andati i tuoi impegni?" chiedo tutta sorridente.
"Bene, grazie" risponde, senza alzare lo sguardo.
"Il professore, i ragazzi del Centro Ricerche, i Makiba alla fattoria stanno tutti bene?"
"Sì, certo."
...
Che conversazione animata.
Con grandissima innocenza, azzardo: "Emmm... si può sapere che cosa ho fatto?"
"Lo sai benissimo" replica, sempre senza alzare lo sguardo.
Peccato che non lo so.
Ci riprovo e soggiungo: "Posso sapere qual' è la mia insanabile colpa?"
Sospira.
Chiude gli occhi.
Si sdraia sul prato raccogliendo le braccia dietro la nuca.
In genere è un brutto segno.
Ci manca solo la cornacchia e poi siamo a posto.
Dopo una manciata di istanti, che mi sono sembrati lunghi come il Mesozoico, riapre gli occhi e sentenzia: "Potevi chiamarmi, se avevi bisogno di un passaggio."
Cupa nube del rimorso.
Mi arrendo e alzo le braccia: "Beh, come facevo a saperlo! Tu eri così impegnato. Non potevo certo distrarti dal tuo inderogabile dovere!"
Si mette a sedere e, ancora senza guardarmi, continua, "È un fuorilegge! Ti sei fatta riaccompagnare da un FUORILEGGE!”, poi, alzandosi di scatto, “Per TRE volte!"
Cupissima nube del rimorso.
Tento di giocare la carta del contrattacco: mi alzo anche io, sbuffando come una caffettiera, e mi piazzo davanti a lui, puntandogli l'indice contro come se fosse un maglio perforante: "Ma non è un FUORILEGGE! È solo che di mestiere fa... il pirata!”
Mi avvicino ancora di più, lo guardo dritto negli occhi e, sfoggiando una posa alla Eleonora Duse: “Ed è anche un uomo libero, cosa che tu non sei MAI" aggiungo: "... noi ACTM lo sappiamo bene, purtroppo..."
Si rimette seduto, poggiando i gomiti sulle ginocchia raccolte.
Abbassa lo sguardo.
E’ pensieroso.
Mi sbircia con la coda dell’occhio e mi fa un mezzo sorrisino.
Allora mi accosto a lui lesta come una gatta e mi appoggio sulla sua gamba sinistra.
Siamo vis-a-vis.
Molto vicini.
Poso le dita sotto il suo mento e, mentre guadagno qualche centimetro verso di lui, continuo: ”Ehi, ragazzo mio, te la sei presa così tanto?"
"Guarda che sono preoccupato per te... quell'uomo beve troppo sakè" mi risponde tutto serio.
"PRINCIPE, il sakè non risolve i problemi ma nemmeno il latte!" esclama l'ombra lunga e magra che si staglia davanti a noi.
Sgrano gli occhi: "HARLOCK! Che cosa ci fai tu qui?"
"Ehila' piccola Daisuke, non volevo perdermi il tuo gran finale!", ridendo.
"Quale gran finale?" rispondo incredula.
"Ho la sensazione che hai qualcosa in mente di… diabolico, vero piccola?" replica il pirata.
"E tu come fai a saperlo, Harlock?" risponde, sarcastico, il principe.
“Me lo ha detto il
computer centrale dell’Arcadia” prosegue con flemma bonaria il capitano.
“Ah si? Beh, si dà il caso che me lo dicano anche
i miei poteri esp…” ribatte duramente il principe.
Mi intrometto tra i loro due sguardi: “Basta voi due. Sembrate due galli cedroni...” quando una motocicletta rombante si ferma all’ingresso del parco.
Il principe e il pirata si girano all’unisono verso quel tuono motorizzato.
Un centauro longilineo scende dal potente due ruote, si toglie il casco integrale e si ravviva la zazzera nera corvina.
Niente da fare.
Resta tutto spettinato.
Allora alza le spalle rassegnato, si guarda intorno con i suoi intensi occhi scuri, mi inquadra e fa un affettuoso cenno di saluto.
Volgo lo sguardo verso loro due e mi congedo senza troppi preamboli: “Adesso devo andare, ragazzi. Ciao.”
******
Poco dopo.
"Non è stato prudente lasciarla andare via da sola. Non mi fido di questa situazione..."
"Forse hai ragione. Anzi hai senz'altro ragione."
"Non credi anche tu che dovremmo fare qualcosa?"
"No. Almeno non subito”, dopo una breve pausa, ”In ogni caso penso che la piccola se la caverà benissimo anche senza di noi."
"Sarà... comunque non mi sento tranquillo..."
"Beh intanto per ingannare l'attesa potremmo bere qualcosa insieme. Tutta questa conversazione mi ha messo sete!"
"Va bene. Andiamo in quel chiosco laggiù."
Dopo una breve passeggiata, si siedono ad un tavolo.
Li raggiunge un cameriere. "Cosa posso servire ai signori?"
"Per me whisky con ghiaccio. Che cosa ti offro? Birra, vino, vodka, tequila, rum?"
"Magari dell'acqua per adesso, grazie."
"Ah, devi lavarti?"
"... Harlock, sei incorreggibile. Non sai che la vita diventa troppo breve se bevi solo alcolici?"
"E tu, Duke Fleed, non sai che la vita è troppo breve per bere solo acqua? Ok… per adesso godiamoci lo spettacolo della piccola."
"Prevedi botte da orbi?"
"No... piuttosto fuochi
infernali..."
******
Facciamo una bella corsa in moto verso la riviera, passeggiamo sulla spiaggia al tramonto, prendiamo l'aperitivo in un locale intimo... niente mostri haniwa, niente meganoidi, niente palestre full metal jacket, niente diete macrobiotiche, niente dresscode fuori dalla realtà... mi sembra di essere in
paradiso.
"Un mio amico ha organizzato una festa a sorpresa!" mi confida festoso il mio cavaliere, mentre ci alziamo dal nostro tavolo.
"Accidenti, sembra interessante."
"È abbastanza vicino, è una discoteca… ci andiamo?"
"Va benissimo. In marcia!"
"Ah, devo anche precisarti che il mio amico è un po' strano..."
"Oh, non ti preoccupare! Ultimamente ne ho passate di cotte e di crude! Che cosa
diavolo vuoi succeda?"
"Bene, sono contento! Allora andiamo!"
La discoteca è veramente vicina.
Beh, discoteca è una parola grossa.
Più che altro sembra una specie di chiesa dismessa e abbandonata.
Molto dismessa.
Molto abbandonata.
Sostanzialmente un rudere.
TUNZ TUNZ TUNZ TUNZ TUNZ.
UN ZZ UN ZZ UNUNUN ZZ.
TUNZ TUNZ TUNZ TUNZ TUNZ.
UN ZZ UN ZZ UNUNUN ZZ.
La musica armoniosa e melodica che proviene da quelle mura mi ispira un quesito: "Scusa caro, ma qui dentro c'è una dimostrazione di resistenza di pentole contro il muro?"
"Ma no!", ride impacciato il mio cavaliere, "È musica
Proto Techno House Metal Rock Jazz".
"Oh, caspita, sei un vero intenditore. Senti, come si chiama questo locale?"
"DISCO INFERNO: nome buffo, vero?"
"Certo, direi evocativo" rispondo osservando gli inquietanti fasci di luce psichedelica che si intravedono dalle grate oscure.
Il portone di ingresso si spalanca.
Improvvisamente ne esce un ragazzo biondo, paludato in una palandrana biancoangelico.
"Ryo!"
"A'kira!"
Si abbracciano, si baciano... un'apparente rimpatriata fraterna. Beh veramente sul "fraterno" avrei i miei dubbi, soprattutto da parte dell'altro.
Cerco di farmi notare. "Ehi, ci sono anche io! Salve!"
Il biondo si gira e mi viene incontro stringendomi la mano in modo
glaciale: "Ciao mia cara, tu devi essere la piccola Daisuke, vero?"
"Esatto, sono proprio io. Tu invece sei Ryo, dico bene? Ma ti ho visto in televisione: non fai la pubblicità delle pentole senza coperchio
Amon?"
"Mi hai riconosciuto, vedo. Sono Ryo Asuka, per la precisione. Venite: c'è la festa per il casting della trasmissione
Ballando un sabba sotto le stelle".
Nella grande sala uomini e donne ballano seminudi e in evidente stato di innocente e mistica
stupefacenza.
Per ravvivare l'ambiente, Ryo scende subito in campo. Rompe una bottiglia di vetro e inizia a squartare a casaccio gli aspiranti ballerini.
I quali si trasformano in simpatici diavoletti pieni di amore e di amicizia per il prossimo.
A'kira viene posseduto da uno di questi graziosi gremlins e si trasforma in Devilman, iniziando a fare a pezzi a sua volta questi adorabili animaletti da compagnia.
L’agenzia delle pulizie avrà un gran daffare, penso mentre guardo intorno il caos apocalittico.
Mi sa che è meglio che me ne vada via. E anche in fretta. Si sa mai che mi trasformi pure io.
"Ciao A'kira, vedo che qui non hai ancora finito. Volevo solo dirti che vado a casa."
Si gira verso di me con un brandello di diavoletto in bocca.
"Mmff-ma come piccola Daisuke? Vai già via? La festa è appena cominciata...sniff...sniff..."
"Oh no per favore A'kira! Non piangere! Non mi pare il momento adatto! Suvvia, ci incontreremo in un'altra occasione!", aggiungo dandogli un'amorevole pacchettina sulla spalla.
Esco.
Frugo nella borsa per cercare il telefono o la bussola quando realizzo che, per fare bella figura, prima di uscire l'ho cambiata in fretta e furia… prendendo la mini mini mini pochette di Reika...
Maledico me stessa e le sexy assistenti di Banjo.
Mi incammino a piedi.
Tanto peggio di così...
Dopo una mezz'oretta un'elegante auto sportiva rossa si ferma silenziosamente vicino a me.
Un brivido di orrore mi assale quando dalla coupé scende un bellissimo uomo biondo.
"CHAR! Guarda che sorpresa!" esclamo poco convinta.
"Piccola Daisuke, mi hanno detto che qui vicino c'è una festa. Vuoi venire con me?"
"Ti ringrazio, caro, ma sono stanca. Preferisco tornare a casa... ma comunque è qui vicino. Vai pure tu, sono certa che ne rimarrai entusiasta..."
"Grazie, cara. A presto!"
“Certo! A presto!”.
Sistemato Char, cammino ancora per un quarto d'ora quando un'altra auto supersportiva mi sorpassa, fa inversione a tutta velocità e si accosta a me.
"Piccolo Ferrero Rocher! Come stai? Vedo che sei in borghese stasera!", esclama il playboy del Daitarn 3 squadrando il mio easy outfit composto da jeans scuri e maglietta con stampa nipponica.
"Piccola, ci hanno detto che c'è una festa fantastica qui vicino! Dai, vieni con noi!"
"Ti ringrazio, Banjo, ma è meglio che me vada a casa! Voi vi divertirete senza dubbio! Direi che ci sono fuochi di artificio degni dell'
inferno..."
"Ma è me-ra-vi-glio-so!" cinguettano Beauty e Reika.
E così sgommano via.
Poco dopo due moto, di cui una alata, mi sfrecciano in direzione contraria.
Fanno inversione anche quelle e si avvicinano a me.
"Piccola Daisuke! Che cosa ci fai qua?" esclama esuberante Hiroshi Shiba, il nuovo re del rock.
"Una tranquilla passeggiata, direi, al chiaro di luna" replico osservando il cielo.
"Ascolta: Miwa ed io stiamo andando ad una festa dove si canta e si balla. Non vedo l'ora di sgranchirmi le ossa! Vieni con noi!"
"Piccola Daisuke, per la precisione, io non volevo venire”, lo interrompe Miwa, molto seccata, “perché stavo finendo il trattato sul
teorema della cromodinamica elettromagnetica di Avogadro applicato ai neutrini, neutroni, positroni e agli ioni AZ control a PH neutro"
"Ragazzi, andate voi. Io sto già tornando a casa. Ma sono certa che vi divertirete. Miwa, credo che per te sarà un’occasione per approfondire gli studi sulle particelle elementari... poi Hiroshi, senza di te, la festa è un vero letargo... sono sicura che li risveglierete tutti."
"Va bene, piccola. A presto!" rispondono all'unisono.
"Ciao!" li saluto mentre li guardo correre verso la meta.
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A questo punto, cari i miei
sette lettori, potete scegliere il vostro finale preferito...
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FINALE 1E così ho liquidato tutti e tre i miei test drive.
Potrei essere assoldata come
problem solver da Mr. Wolf di Pulp Fiction.
Mi siedo soddisfatta su una panchina, distendo le gambe e intanto penso mentalmente alle forniture per la mia dispensa alimentare, quando una moto a tre ruote parcheggia silenziosamente sul ciglio della strada.
Osservo il motociclista che scende austero e sicuro di sé e mi raggiunge, sedendosi accanto a me.
"Il mio sesto senso mi dice che hai sistemato la situazione da sola!" mi confida.
"È proprio così. Mi sono arrangiata..." rispondo guardandolo di sottecchi.
"Mi stai accusando di qualcosa?", replica innocentemente.
"No... solo che... non eri tu il mio
amichevole Duke Fleed di quartiere?".
Sospira e ride: "La verità è che tu hai talento per metterti nei guai!"
"E tu invece hai talento per non venirmi a salvare!" confermo.
Per tutta risposta, appoggia con delicatezza le mani sulle mie spalle e, guardandomi intensamente negli occhi: "Senti, piccola, dobbiamo chiarire una questione.
Da un grande potere derivano grandi responsabilità."
Lo osservo perplessa: "Ehi Principe, non sei mica
Superman. Nel tuo vocabolario la parola responsabilità è sinonimo di stalla, recinti, cavalli, mucche, alabarda spaziale, centro ricerche, veghiani..."
"Non posso farci niente. È il mio talento, è la mia maledizione. Comunque, piccola, non era Superman, ma Spider-Man."
E' troppo precisino, questo ragazzo...
Nel cielo notturno inizia a splendere una meravigliosa luna rossa.
"Maledizione! Principe, guarda in cielo!"
"Che cosa hai visto? Il simbolo di Batman?".
"Ma no, per la miseria! Non vedi che la luna è ROSSA?"
"Stai tranquilla. Non lo sapevi che la luna rossa, in astronomia, è un fenomeno ottico di rifrazione e discattering di Rayleigh che si attua durante le eclissi di Luna?" e, con fare ispirato e didattico, continua la sua spiegazione: "Devi sapere anche che la luce solare attraversa l'atmosfera terrestre e subisce una rifrazione differenziale (dal viola cupo al rosso scuro)..."
"Oh Principe, è molto interessante questo momento superquark e mi dispiace interromperlo, ma credo sia meglio andare a prendere Goldrake..."
"Non posso"
"... e perché?"
"È uscito con i due Mazinghi a bere una pinta di olio lubrificante."
"...e adesso? Come faremo?”
Alza gli occhi al cielo, distende le gambe, accende una sigaretta e, dopo aver aspirato con pacatezza, emette il suo verdetto: "Piccola, francamente me ne infischio!"
FINALE 2E così ho liquidato tutti e tre i miei test drive.
Potrei essere assoldata come
problem solver da Mr. Wolf di Pulp Fiction.
Mi siedo soddisfatta su una panchina, distendo le gambe e intanto penso mentalmente alle forniture per la mia dispensa alimentare, quando gli inconfondibili passi lenti e cadenzati di un paio di stivali risuonano poco lontano.
Il padrone di quei passi appare poco dopo e la sua figura lunga e magra si siede sulla panchina vicino a me.
"Harlock, alla buon'ora!"
"Potevi chiamarmi, se volevi..." risponde sornione.
"Già peccato che la tua bussola e il cellulare li ho lasciati a casa..."
Si mette di profilo, dalla parte della benda: "Come sei smemorata..."
"Lascia perdere! Qual buon vento ti porta?"
"O forse dovresti chiedermi quale
diavolo mi porta?" dice ridendo.
"Non sei spiritoso... in ogni caso li ho sistemati tutti..."
"Non avevo dubbi, piccola. Piuttosto dobbiamo chiarire una questione."
Lo guardo interrogativa: "E cioè? "
"Sono tre volte che ci incontriamo in situazioni quantomeno curiose... sono modi strani per chiedermi un
appuntamento galante, non trovi signorina?"
"Non sei mica un tipo facile..."
"Senti piccola, voglio essere leale con te. Non credo che possa funzionare tra noi."
"Perché no?"
"Beh, in primo luogo ho due adolescenti orfani e una bambina dai capelli blu a carico. Senza contare l'aliena senza bocca, gli altri trentasette pirati, un computer senziente, un uccello che soffre di dissenteria e una gatta alcolizzata."
"Non mi importa."
"E poi bevo, bevo come una spugna."
"Non mi interessa."
"Ho un passato burrascoso: non vedi le cicatrici che ho sulla faccia e sulle braccia?"
"Ti perdono."
"Non potrò mai avere una casa fissa..."
"Mi piace viaggiare."
"Non capisci proprio niente, piccola! Sono un pirata!"
"Beh, nessuno è perfetto, Harlock!"
- fine -Per dirmi il vs. finale preferito oppure per mandarmi in orbita sulla luna rossa in compagnia di qualche supereroe marvel o dc... qui: https://gonagai.forumfree.it/?t=75511378Edited by Daisuke_Umon - 30/4/2018, 07:23