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HEIDI, Trama e confronti tra il libro e l'anime

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view post Posted on 23/9/2019, 14:51     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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HEIDI - Libro

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Il libro Heidi, scritto da Johanna Spyri è una delle storie per ragazzi che ha riscosso maggior successo e da cui sono stati tratti numerosi cartoni animati e film.
Il romanzo di Johanna Spyri, pubblicato nel 1880, racconta la storia di Heidi per l’appunto, una bambina rimasta orfana, che viene affidata alle cure del nonno che vive sulle montagne in Svizzera.
Il nonno è un uomo introverso, solitario, che vive su un monte isolato dal resto; un individuo che appare burbero e non propriamente adatto ad allevare una bambina. Nel corso della storia, però, la figura del nonno diventa principale e Heidi potrà fare completo affidamento su di lui e sul suo amore.
La maggior parte del tempo Heidi lo trascorre tra l’erba e i fiori, aiutando il nonno a mungere, a pascolare e a compiere tutte le attività che un buon pastore deve saper fare. Heidi però non impara a leggere e a scrivere, soprattutto per volere del nonno che teme la contaminazione della purezza e della libertà della bambina.
Dopo qualche anno, la zia decide di portarla a Francoforte in Germania, dove inizierà un percorso totalmente differente.
Qui Heidi non solo imparerà a leggere e a scrivere, ma avrà modo di trascorrere le sue giornate insieme ad altre persone, tra cui Klara, quella che diventerà la sua migliore amica, una bambina costretta sulla sedia a rotelle a causa della poliomielite. Heidi in questa nuova casa in cui è accolta dovrà sottostare alle ferree regole della signorina Rottenmeier, colei che si occupa dell’educazione di Klara.
L’allegria e la spensieratezza di Heidi sono messi a dura prova da questa nuova vita in città: rimpiange continuamente la vita tra le sue amate montagne e con l’amico Peter. Con il tempo inizia a non mangiare più e a essere colta da una malinconia fortissima, tanto che il dottor Classen capendo il motivo di tanta tristezza consiglia di rimandare la bambina dal nonno.
Ciò che risalta maggiormente leggendo il libro di Johanna Spyri è il netto contrasto che viene ben evidenziato tra la vita di campagna e quella di città, alla fine dell’Ottocento, in cui c’è l’industrializzazione, ma anche numerosi problemi da affrontare.
Leggendo il romanzo Heidi di Johanna Spyri si possono approfondire anche argomenti di rilievo e non solo la vita della sua protagonista, poiché nel libro si parla anche di analfabetismo e di lavoro minorile.

Nel libro Heidi non solo sono affrontati vari argomenti importanti per la società del tempo, ma la storia risulta essere per molti aspetti diversa da quella che tutti abbiamo imparato a conoscere grazie al cartone animato.



ANIME


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Heidi è rimasta orfana in tenera età e sua zia Dete si è presa cura di lei fino all'età di 6 anni. Ma la zia trova lavoro a Francoforte e non può più occuparsi della bambina: è quindi costretta ad affidarla all'unico suo parente ancora in vita, il nonno da tutti conosciuto come "il vecchio dell'Alpe" uomo burbero e misantropo, che vive in una casetta di montagna isolato da tutti. Il vecchio prende in casa la bambina di malavoglia, ma la simpatia e l'innocenza di Heidi hanno subito la meglio della sua ruvida scorza di uomo burbero.
Molto velocemente Heidi, smessi gli abiti da cittadina quale era stata fino a quel giorno, si abitua alla vita della montagna con la sua natura incontaminata, ogni giorno alla scoperta delle cose meravigliose che la montagna le offre. Incontra Peter, un pastorello che si occupa delle pecore del nonno, che diventerà subito il suo più grande amico.
Immediatamente il nonno si rende conto quindi che Heidi, che inizialmente lui aveva reputato quasi un peso ed un'inutile distrazione dal suo isolamento, diventa un supporto indispensabile per la sua vita solitaria ed un valido aiuto anche per le incombenze di tutti i giorni. Heidi infatti si occuperà dei lavori domestici, della cura delle pecore e della preparazione del formaggio di capra, che poi il nonno andrà a vendere al villaggio sottostante.
La zia Dete è comunque convinta che non sia giusto che la piccola viva a lungo con il vecchio misantropo isolata su in montagna. Ritorna quindi da Francoforte dopo aver trovato per Heidi l'occasione di vivere a casa di una famiglia dove abita Clara, una ragazzina di 10 anni costretta su una sedia a rotelle da una malattia. Heidi sarebbe dovuta diventare quindi una sorta di "dama di compagnia" di Clara.
Heidi è costretta quindi ad abbandonare il nonno e i suoi amati pascoli e si ritrova catapultata nella frenetica Francoforte. Al suo arrivo nella sua nuova casa, la bambina prova subito un'istintiva e ricambiata simpatia per Clara, ma stenta ad inserirsi nei ritmi di vita della sua nuova famiglia, osteggiata anche dalla signora Rottenmeier, l'arcigna governante della casa ed istitutrice di Clara. Fortunatamente la nonna di Clara, che ogni tanto va a trovare la nipote riesce a comprendere Heidi e il suo carattere solare, le è di conforto e l'aiuta a sopportare meglio la lontananza dal suo amato mondo di montagna.
Heidi, dopo molte difficoltà, riesce a convincere la nonna ed il padre di Clara a portare la ragazzina in montagna per una breve vacanza, durante la quale l'amica, rinvigorita dall'aria salubre e dal cibo sano, riuscirà anche ad abbandonare la sedia a rotelle e a camminare. Alla fine Heidi ritornerà quindi definitivamente a vivere a casa del nonno, senza però dimenticare Clara, la sua grande amica di Francoforte.

Differenze col romanzo

L'anime approfondisce numerosi temi, situazioni e personaggi su cui il libro sorvola (come lo stesso Peter) o non cita affatto, rimanendo allo stesso tempo molto fedele allo stile e allo spirito della Spyri.
I primi anni sull'alpe, per esempio, vengono concentrati in pochi capitoli. Peter ha un ruolo solo agli ultimi capitoli, presentandosi sempre e per nulla amichevole con Clara, della quale distrugge la carrozzella. Anche la signorina Rottenmeier è poco rappresentata e, soprattutto, non raggiungerà mai l'alpe con Clara, che invece vi si trasferisce fin dall'inizio con la nonna.
Papà Seseman e il dottor Classen sono amici e si danno del tu, mentre nella serie animata vi è una qualche deferenza del dottore. Classen, inoltre, nel corso del racconto perderà moglie e figlia.
Di non poca importanza, soprattutto nella seconda parte del romanzo, è il ruolo assunto dalla fede in Dio, al quale tutti si rivolgono più volte in preghiera.
Infine, ulteriore discordanza, il nonno di Heidi, al ritorno della nipotina, si reinserisce nella vita del paese.

Edizione italiana

In Italia, uno dei paesi dove la serie ha avuto maggior successo, l'anime venne trasmesso per la prima volta su Rai 1 il 7 febbraio del 1978, con la celebre sigla di Elisabetta Viviani che ebbe un inatteso successo anche nelle compilation di musica. La sigla originale giapponese invece è cantata da Mitsuko Horie. Passata nel tempo dalle reti RAI a quelle Mediaset, il cartone è stato trasmesso ripetutamente, dato il sempre buon livello d'ascolto.

Personaggi principali

„ Heidi: la protagoniosta della serie. Ha 6 anni; vivace, solare, simpatica e molto altruista le sue qualità. Adora le "sue" montagne e aspetta con ansia l'arrivo di Peter con il gregge tutte le mattine, per unirsi a lui e raggiungere gli alti pascoli. Adora gli animali e correre a piedi scalzi. Pur essendo molto giovane impara parecchi lavori manuali.

„ Peter: co-protagonista della serie è un bambino di 12 anni. Nella stagioni Primavera e Estate porta le capre degli abitanti del paese ai pascoli in alta montagna e viene ricompensato per questo. Generoso con tutti, e molto orgoglioso. Diventa subito amico di Heidi.

„ Clara: è una bambina di 12 anni, figlia del signor Seseman ed orfana di madre. È dolce e molto intelligente. Vive dalla nascita su una sedia a rotelle poiché affetta da poliomielite e di conseguenza paralizzata. Di lei e della sua educazione si occupa la signorina Rottenmeier, che rende le sue giornate noiose. Non ha mai avuto possibilità di avere un'amica fino a quando non arriva Heidi a Francoforte. Presto le due bambine diventano amiche, studiando assieme e facendo tanti giochi. L'anno successivo Clara viene condotta in montagna a trovare Heidi, ma lo scopo del viaggio è anche quello di far cambiare aria alla bambina per tentare di farla camminare, come sperano sia il nonno di Heidi che il dottore. Con tanto esercizio e volontà Clara riuscirà finalmente a camminare, e i Seseman per sdebitarsi faranno portare Clara da Heidi ogni primavera.

„ Nonno di Heidi: vive eremita con il cane Nebbia in una baita, lascia il paese per via del suo carattere molto introverso. La gente del villaggio lo chiama "vecchio dell'Alpe" o "vecchio pazzo". La sua vita cambierà radicalmente con l'arrivo di Heidi.

„Nonna di Peter: viene chiamata nonna anche da Heidi, è cieca. Passa la maggior parte del suo tempo a filare la lana.

„Brigida: è la mamma di Peter. Vive in una casa alquanto malandata appena fuori paese insieme a sua madre e Peter.

„Signorina Rottenmeier: è l'istitutrice di Clara Seseman, nubile. È una donna molto severa, mai allegra, che esige sempre la disciplina in casa. Renderà la vita difficile ad Heidi spesso maltrattandola, chiama Heidi sempre con il nome esteso, Adelaide. Malsopportata da tutti, anche dal nonno di Heidi, è una donna molto paurosa.

„ Sebastiano: è uno dei due servi di casa Seseman assieme a Tinette. È un uomo buono e gentile, sempre con il sorriso pronto. Conosce bene ogni angolo di casa Seseman e sarà lui a riaccompagnare Heidi a casa dal nonno (dove ritornerà una seconda volta, in occasione della visita di Clara in montagna).

„ Tinette: è la cuoca e cameriera in casa Seseman. Teme la signorina Rottenmeier e sembra che Heidi non le vada molto a genio.

„ Giovanni: è il cocchiere dei Seseman, vuole bene a Heidi, ed è molto amico di Sebastiano.

„ Signor Seseman: il padre di Clara, ha impegni di lavoro a Parigi ed è quasi sempre fuori casa. Vuole molto bene a Clara e anche ad Heidi, tanto da trattarla come una seconda figlia. Il suo nome è molto influente a Francoforte, tutti in città conoscono la famiglia Seseman.

„ Signora Seseman: la nonna di Clara, va spesso a trovare la nipotina a Francoforte e si affeziona molto alla piccola Heidi, che reputa una presenza molto importante per la salute di Clara.

„ Zia Deith: è la zia di Heidi, sorella di Adelaide, la mamma di Heidi. Dopo la morte di Adelaide, Heidi viene affidata a Deith e alla vecchia zia Ursula. Dopo qualche anno Deith trova lavoro a Francoforte come cameriera in casa Seseman, e non potendo più badare ad Heidi la lascia dal nonno paterno, ultimo parente rimasto ad Heidi. Tornerà da loro tre anni dopo trasformata in un vera cittadina, per portare via Heidi da suo nonno (con l'inganno) e condurla a Francoforte in casa Seseman come compagna di giochi per Clara.


Doppiatori italiani

Francesca Guadagno: Heidi

Riccardo Rossi: Peter

Silvia Tognoloni: Clara

Sergio Fiorentini: Nonno di Heidi

Clelia Bernacchi: Nonna di Peter

Gianfranco Bellini: Sebastiano

Rosetta Calavetta: Signorina Rottenmeier

Piero Tiberi: Insegnante di Clara

Luciano De Ambrosis: Signor Seseman

Anna Miserocchi: Signora Seseman

Mario Milita: Tom

Germana Dominici: Zia Dete

Winni Riva: Babette

Renato Mori: Guardiano campanile

Giorgio Piazza: Voce narrante

Pino Locchi: Maestro di scuola nelle alpi
 
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view post Posted on 24/9/2019, 10:20     +1   +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Grazie thumb_yello Ricordo che da bambina andavo matta per la serie, leggevo il libro, i fumetti, e devo avere ascoltato la sigla un milione di volte... poveri i miei genitori...

In italiano, il testo è racchiuso in un libro solo? Forse lo hanno accorciato. Ricordo di avere letto il testo originale ed erano due libri:

"Heidis Lehr- und Wanderjahre", che finisce con il ritorno di Heidi all'alpe e il ritorno del nonno in società (partecipano insieme alla messa in paese).
"Heidi kann brauchen, was es gelernt hat" che finisce con l'addio di Clara (ormai guarita) e della sua famiglia, che ritornano a Francoforte dopo avere promesso a Heidi che ritorneranno a trovarli, e a suo nonno che si prenderanno la responsabilità per Heidi, se a lui dovesse succedere qualcosa.
 
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view post Posted on 24/9/2019, 11:20     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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CITAZIONE (Delari @ 24/9/2019, 11:20) 
Grazie thumb_yello Ricordo che da bambina andavo matta per la serie, leggevo il libro, i fumetti, e devo avere ascoltato la sigla un milione di volte... poveri i miei genitori...

In italiano, il testo è racchiuso in un libro solo? Forse lo hanno accorciato.

Grazie del tuo commento :wub:
Quanto ai libri: non lo so, perchè non ne ho letto nemmeno uno.
Il mio percorso è stato così: ho visto subito l'anime e all'inizio non mi aveva presa più di tanto, ma da quando Heidi va in città, moltissimo.
E' uscito in Italia pochi mesi prima di Goldrake e, tutt'ora, sono i miei due preferiti sul podio :dio:
In quell'estate avevo preso tutti i libri a fumetti: era come vedere il cartone leggendo.
Poi hanno trasmesso dei film alla TV e li ho visti.

Ho i dvd dell'anime e spesso li rivedo con tanto piacere.
 
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view post Posted on 24/9/2019, 14:26     +1   -1
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Filologo della Girella

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Heidi!!!!!!!
Il mio Mito assieme al goldracchio!!!!
:gren2: :wub: :wub: :wub: :wub:
 
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view post Posted on 25/9/2019, 07:55     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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L'ho vista molto poco. I miei detestavano il genere, non sopportavano i disegni jap ed erano convinti che fosse un cartone idiota. Con Heidi, che tutto sommato mi interessava poco, ho lasciato correre, con Goldrake ho tenuto duro.
Più che la serie ho amato un libro, in cui avevano riassunto la storia e che era pieno di illustrazioni tratte dall'anime.
 
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view post Posted on 14/8/2020, 19:04     +2   +1   -1
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà

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Altra colonna sonora per me bellissima. Mi commuove ogni volta che l'ascolto.

 
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view post Posted on 15/8/2020, 04:37     +1   -1
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E' vero,una bella colonna sonora.
 
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view post Posted on 15/8/2020, 04:55     +1   +1   -1
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Filologo della Girella

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CITAZIONE (Gettinger @ 24/9/2019, 15:26) 
Heidi!!!!!!!
Il mio Mito assieme al goldracchio!!!!
:gren2: :wub: :wub: :wub: :wub:

Riconfermo a distanza di un anno!!!!!!!!
 
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view post Posted on 15/8/2020, 09:15     +1   +1   -1
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Serie C.A.P.O.LA.V.O.R.O.
Musiche eccezionali poi.
Una in particolare mi fa commuovere e piangere come un bambino tutte le volte che la sento.
Nn riesco a nn farlo
 
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view post Posted on 19/8/2020, 14:36     +1   -1
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Domanda da qualcuno che non vede la serie da anni....

La casa al villaggio che il nonno sistema per ospitare Heidi e Clara, era sua o era una casa abbandonata che lui occupa tipo squatter?
 
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view post Posted on 19/8/2020, 20:33     +2   +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Non era sua. Squatter, insomma. :asd:
 
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view post Posted on 24/8/2020, 18:27     +1   -1
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Il cartone animato anche per me è un piccolo gioiello (è uno dei miei preferiti), il romanzo di Johanna Spyri invece mi è piaciuto a metà, un romanzo ottimo per i primi dieci capitoli (la bellezza delle montagne, la semplicità della vita, l’amore per la natura e gli animali, l’arrivo a Francoforte, il fantasma in casa) ma un po' carente negli ultimi, troppo pieni di buonismo per i miei gusti (e poi il personaggio della signorina Rottermaier ridotta a una macchietta).
L'ho cercato per lungo tempo e quando finalmente l'ho trovato mi ha un po' delusa, mi aspettavo qualcosa di più.
Non è un brutto romanzo ma di tutti i romanzi per ragazzi che ho letto è quello che mi è piaciuto meno.
 
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view post Posted on 4/11/2022, 09:38     +1   +1   -1
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Arriva al cinema una versione versione tamarra e violenta live-action di Heidi

www.ilcineocchio.it/cinema/full-trailer-per-mad-heidi/

Perché vogliono rovinare a ogni costo i nostri miti d'infanzia?
 
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view post Posted on 18/12/2022, 17:38     +1   -1
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Io SONO la Girella

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HEIDI - LIMITED EDITION BOX: FOCUS ON SULL'EDIZIONE HOME VIDEO DYNIT

Focus%20Heidi%20Dynit

https://www.animeclick.it/news/97247-heidi...ome-video-dynit
 
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view post Posted on 30/3/2023, 08:05     +2   +1   -1
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Io SONO la Girella

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Heidi: la bellezza della semplicità
Un degli anime più noti degli anni '80 (e non solo) ci porta a riscoprire l'importanza delle cose semplici



C’è un anime che ha attraversato gli anni ’80, divenendo nel tempo un vero e proprio classico, ancora oggi riproposto in TV e amato dalle nuove generazioni: Heidi. D’altronde, dietro la celebre storia di questa bambina c’è il maestro Hayao Miyazaki che, solo qualche anno dopo l’uscita dell’anime Heidi, avrebbe fondato lo Studio Ghibli.

Se il tocco di Miyazaki è determinante ai fini dell’animazione, l’origine della storia nell’omonimo romanzo per ragazzi scritto nel 1880 dall’autrice svizzera Johanna Spyri fa dell’anime una sorta di precursore del filone del World Masterpiece Theater. Nel corso della nostra rubrica abbiamo, infatti, incontrato più storie appartenenti a questo gruppo e, come loro, anche Heidi ne propone le tre caratteristiche principali: è tratto da un libro che nasce in Occidente, racconta la vita quotidiana di un protagonista ed è prodotto dalla Nippon Animation.

Heidi: la storia dell’anime

Un’orfana e suo nonno

La storia di Heidi è probabilmente una delle più note e per questo ricordate tra gli anime degli anni ’80. Impossibile, d’altronde, dimenticare l’incipit in cui ci vergono presentate le verdi e lussureggianti Alpi svizzere. È qui che Heidi, orfana di 5 anni, si troverà a vivere con suo nonno. Dopo la morte dei suoi genitori è la zia Dete a prendersi cura di lei, questo fino a quando la donna trova lavoro a Francoforte. Portare con lei Heidi e occuparsene una volta lì le sarebbe impossibile, è per questo che decide di portarla dal nonno, un uomo burbero che vive isolato in una casetta di montagna, occupandosi dei suoi animali. L’uomo non è entusiasta di occuparsi della bambina, abituato com’è a vivere da solo, ma Heidi, con il suo entusiasmo e la sua allegria contagiosa, riuscirà poco a poco a scavare sotto quella scorza ruvida.

heidi nonno

Un idillio interrotto

La piccola Heidi riesce subito ad ambientarsi nella nuova vita insieme al nonno. Le montagne la fanno innamorare e qui si fa subito un amico, Peter, un pastorello che ogni giorno porta al pascolo le capre degli abitanti del villaggio, comprese quelle del nonno. Tra i due nasce una bella amicizia che darà vita a numerose avventure raccontate nel corso dei primi episodi dell’anime. Anche il nonno, inizialmente restio, vive la convivenza con Heidi come una ventata di freschezza; è per questo che il ritorno di zia Dete scombussola l’equilibrio finalmente creatosi, suscitando tristezza e qualche preoccupazione. La donna, infatti, si è convinta che lasciare una bambina lì, in montagna, con un uomo burbero e anziano, non è giusto. Ha quindi trovato per la piccola protagonista un’altra sistemazione.

Heidi e Clara

È a questo punto che si apre per l’anime di Heidi un altro capitolo, di grande importanza per la crescita della bambina: il trasferimento a Francoforte. La zia le ha infatti trovato una sistemazione presso la famiglia Sesemann. Qui incontra Clara, una ragazzina di 12 anni costretta su una sedia a rotelle da una malattia. Tra le due nasce prima una forte simpatia, che diventa poi, puntata dopo puntata, una grande amicizia. La bellezza di questo nuovo sentimento viene però vissuta a tratti da Heidi che non riesce ad adattarsi alla frenesia della nuova città e inizia, invece, a vivere una profonda malinconia per la mancanza dei suoi amati monti e del nonno. Quando questo malessere diventa anche fisico, il dottore consiglia al signor Sesemann, padre di Clara, di far tornare la bambina da suo nonno.

heidi clara

Il finale

Tornata dal nonno, Heidi ritrova la sua consueta allegria; tuttavia ripensa a Clara, alle avventure vissute insieme, nonostante la severità della governante: la signora Rottenmeier. Dopo qualche insistenza, riesce allora a convincere la nonna e il padre di Clara a portare la ragazzina in montagna per una breve vacanza. La 12enne è subito rinvigorita da questa nuova esperienza: i monti, l’amicizia con Heidi, la conoscenza di Peter e le passeggiate insieme le donano una nuova vitalità, nonostante non manchino piccoli incidenti.

Questo salutare periodo regala nuova forza a Clara che, quasi per miracolo, riesce anche ad abbandonare la sedia a rotelle e a camminare. Quando la vacanza dei Sesemann giunge al termine, Heidi decide di rimanere sui monti a vivere con il nonno, Clara, invece, torna a Francoforte con la sua famiglia, con la promessa di tornare da lei l’estate successiva.

Heidi: curiosità e considerazioni sull’anime

Heidi, simbolo di purezza e semplicità

Perché Heidi piace ai bambini ma, allo stesso tempo, scalda il cuore anche ai più grandi? Probabilmente sono molteplici le motivazioni, eppure forse quella più evidente è che Heidi è una semplice bambina. Il suo entusiasmo per le piccole cose, per i nuovi panorami, per le amicizie è quello genuino e vero dei bambini. Se i più piccoli si immedesimano in lei e agognano di correre a piedi nudi per i vasti prati verdi, gli adulti la guardano con quella dolce malinconia di chi ricorda i tempi andati. La semplicità, mai banale di Heidi, è palese quando, nonostante gli agi di Francoforte, agogna di tornare ai suoi monti, nonostante le condizioni di lavoro, sacrificio e non proprio agiatezza da vivere col nonno. Heidi è mossa soltanto dall’amore, un personaggio puro, senza alcuna macchia o lato oscuro, a differenza degli altri.

Montagna o città, libertà o ‘prigionia’

È proprio il binomio monti-città ad aprire un altro interessante punto di riflessione su Heidi. Va infatti sottolineato come il paragone tra i monti in cui vive la protagonista con suo nonno e la caotica Francoforte diventi nell’anime quello tra la libertà e una sorta di prigionia. Lo diventa evidente quando Heidi, trasferitasi a Francoforte presso la casa dell’amica Clara, ambisce a tornare dal nonno, sulle Alpi.

Nonostante l’agiatezza della famiglia di Clara, il non dover lavorare e sottostare ad alcuni dettami necessari per la sopravvivenza in montagna, l’essere invece servita e curata al bisogno e senza difficoltà non basti ad Heidi per dimenticare e non desiderare i suoi monti. Così la casa di Clara diventa una ‘gabbia dorata’ che fa quasi ammalare di tristezza Heidi. Ciò che lei vuole è, d’altronde, solo la libertà di essere se stessa su quei lussureggianti prati verdi.

heidi francoforte

L’importanza della quotidianità

Vivere la storia di Heidi significa immergersi in un mondo dove l’importanza sta nelle piccole cose. Ecco perché l’anime dà un rilievo diverso alla quotidianità, ai gesti semplici di ogni giorno, rispetto a quanto fa il libro dai cui è tratto. Il pascolo delle pecore, la semplice produzione di pane e formaggio da parte del nonno di Heidi, la routine della bambina sui monti vengono esposte con una certa rilevanza nel corso dei vari episodi, quasi come se la volontà del narratore sia quella di sottolineare come la quotidianità possa avere un impatto importante sullo spettatore. Non servono colpi di scena: basta la verità di gesti semplici; d’altronde è proprio questo uno degli aspetti che ha fatto sì che l’anime di Heidi avesse un successo tale da essere riproposto negli anni fino ai giorni nostri.

Una storia di successo

Giunta in Italia per la prima nel 1978, la serie anime Heidi si impone per tutti gli anni ’80 ma il successo che ne deriva la porterà ad essere replicata anche successivamente e fino ai giorni nostri. Heidi è, infatti, uno dei cartoni animati più celebri degli anni ’80, al punto tale da produrre nel corso dei decenni remake e rivisitazioni, l’ultima realizzata nel 2015 in computer grafica 3D da Studio 100 e trasmessa su Rai Yoyo.

La sigla

La sigla di Heidi è cantata da Elisabetta Viviani, con testo di Franco Migliacci, su musica originale di Christian Bruhn.

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https://techprincess.it/heidi-cartone-animato/
 
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