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| QUOTE (GOTAN X @ 28/10/2019, 10:32) Ho letto i commenti e le analisi su questo film anche se non ho ancora avuto modo di andarlo a vedere. Quindi esporrò la mia opinione ovviamente dopo la visione. Da quanto ho potuto leggere però, le opinioni sono un po' spaccate tra chi ritiene questo Joker meno "canonico" e più realistico riconducendo la sua graduale follia alle sofferenze che gli ha inflitto la società e chi invece riconosce in lui il Joker autentico e considera la critica sociologica un po' un trucco operato dagli autori per nascondere la perfidia e la follia del personaggio che gli sono in fondo innate. La discussione mi ricorda un po' le origini del dottor Hell in Mazinga Z di Ota, che lo vedono appunto maltrattato, sottovalutato e discriminato, facendo crescere in lui il seme della malvagità e il desiderio di vendetta. In realtà però anche li, se uno legge attentamente l'episodio, si rende conto di come sicuramente la società e la sorte siano state ingiuste nei confronti del personaggio, ma di come questo in fondo ha sempre in nuce dei tratti caratteriali molto netti e in linea con il personaggio malvagio che diventerà in seguito. L'ego smisurato e il senso di superiorità intellettiva che prova nei confronti di chi lo circonda, sebbene emerga come rivalsa verso il mondo che lo disprezza, è comunque un segno distintivo del personaggio che comunque non è mai raffigurato come una persona "buona", così come le reazioni al male che riceve che lo portano a covare vendetta, a reinterpretare i fatti in maniera faziosa e ossessiva Mi sembra ovvio che l'interpretazione del Joker di Todd Phillips incastri natura e ambiente in un unico intreccio mortale. Del resto, tale intreccio si può tranquillamente applicare, quale chiave interpretativa, anche a Jack Napier, il Joker di Tim Burton. Napier aveva belle potenzialità, tra cui la passione per l'arte e la chimica.
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