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Ultimo film visto

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view post Posted on 21/11/2019, 16:45     +1   -1
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà

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Non ho trovato il topic dedicato alle ultime visioni cinematografiche, mi scuso qualora dovesse essere presente.

Ho visto in questi giorni:

Sex Crimes - Giochi pericolosi di John McNaughton (1998)


Un thriller che prometteva bene, salvo poi rivelarsi una delusione.
Un noir che si basa sull’ambiguità sessuale e morale dei personaggi che fingono di essere delle prede ma in realtà sono dei predatori motivati dal dio denaro e da legami fittizi, una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti, una regia non proprio all’altezza della situazione.
Unico aspetto positivo è dato dall’interpretazione degli attori, un Matt Dillon astuto e sveglio, una Neve Campbell fragile e ambiziosa, una Denise Richards bella e fatale, un Kevin Bacon ambiguo e misterioso e un Bill Murray sempre sornione e simpatico.
Tutto il resto è noia, per parafrasare Califano(ai voyueristi però piacerà sicuramente).

Il discorso del re di Tom Hopper (2010)

Film che non mi ha lasciato dentro nulla.
Indubbiamente dal punto di vista tecnico è a dir poco perfetto (la scenografia è degna di nota così come lo sono i costumi), ma ho trovato il tutto tremendamente lento e monocorde(devo ammettere con estrema sincerità che per buona parte della visione ho fatto davvero fatica a tenere gli occhi aperti).
Niente pathos, niente sentimenti, niente emozioni, nulla di nulla, l’unico aspetto che salvo è l’ottima interpretazione degli attori(un magistrale Colin Firth su tutti) ma da qui a definirlo capolavoro ce ne passa.
Film decisamente sopravvalutato e una mezza delusione per la sottoscritta.

Trespass di Joel Schumacher (2011)


Ho letto tante critiche negative che non condivido, è vero che il film di per sé non è affatto originale(una coppia benestante in crisi, una figlia ribelle, ricchezze accumulate che non possono comprare l’affetto e l’amore di una moglie o di un marito, una coppia di rapinatori che entra in scena proprio nel bel mezzo della crisi,
finale con uccisione di tutti i cattivoni e conseguente riavvicinamento tra moglie e marito)

, ma l’impatto con il film è davvero ottimo(almeno per me lo è stato), mi ha catturato dall’inizio alla fine, fotogramma dopo fotogramma, grazie anche a una colonna sonora accattivante che accompagna tutte le scene.
C’è da dire che l’interpretazione degli attori non è da applausi( Nicole Kidman se la cava abbastanza bene, ma nella sua lunga carriera ha fatto certamente di meglio e Nicholas Cage, beh, lui è quello che è, il raccomandato monofaccia che fa questo mestiere solo perché è il nipote di Francis Ford Coppola), ma tutto sommato il mio giudizio finale è più che positivo, un film godibile che non chiede troppo oltre il buon e sano intrattenimento.

Scary stories to tell in the dark di André Overdal (2019)

Classica ghost story adatta al clima di Halloween, un film palesemente per adolescenti ma che riesce a ricreare una buona atmosfera horror grazie anche alla buona regia di Ovredal e a una buona messa in scena.
La sceneggiatura è poco originale ma tutto sommato discreta.
Alla fine un filmetto che si lascia guardare, adatto per staccare un po’ la spina.
 
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view post Posted on 21/11/2019, 16:56     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Ca-avoli... ho appena ri-rivisto il Discorso del re e mi sono ancora emozionata... solo io vedo la storia di un uomo maltrattato dalla sua famiglia e che ha il coraggio di accettare l'aiuto altrui (moglie e dottore) per risollevarsi dai suoi problemi e accettare un ruolo difficilissimo?
Non so, io provo inquietudine già alla prima inquadratura del microfono, e vedo Bertie avvicinarsi a quel "mostro" come se stesse salendo al patibolo... io mi emoziono, eccome...
 
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view post Posted on 25/11/2019, 14:10     +1   -1
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà

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Malice di Harold Becker (1993)

Film dalle atmosfere torbide che deve il suo successo a una giovane ma già bravissima Nicole Kidman. Concordo con chi lo ritiene molto simile a Basic Istinct.

Edited by Minerva X - 25/11/2019, 14:30
 
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view post Posted on 29/11/2019, 17:47     +1   -1
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Cape Fear - Il promontorio della paura di Martin Scorsese(1991)

Un film indubbiamente pregevole ma Scorsese ha fatto cose migliori, almeno per quanto mi riguarda.
Personalmente l’ho trovato abbastanza banale nella sceneggiatura, con un finale grottesco e che sa di visto e rivisto.
Anche la recitazione non è delle migliori, troppo sbiadita quella di Nick Nolte e di Jessica Lange, troppo caricata quella di Robert De Niro.
Ottime le musiche e la fotografia, ottimo il lavoro che Scorsese fa(il talento del grande regista si vede sempre, anche in un film commerciale) ma siamo lontani anni-luce dai vari “Casinò”, “Quei bravi ragazzi”, “Taxi Driver” e “Toro scatenato”.

Catacomb di Tom Hocker (2007)

Film aberrante sotto tutti i punti di vista, un film che impiega appena venti minuti a finire, un film che non ha una trama, con la povera protagonista che gira per cinquanta minuti nelle catacombe con alle calcagna l’Anticristo(che io avevo capito già al primo fotogramma di chi si trattasse).
Regia semplicemente orrenda, da videoclip, fotografia spenta, recitazione e ambientazioni pessime, non c’è davvero nulla di salvabile se non il finale che, pur non essendo un colpo di genio, perlomeno è qualcosa di decente rispetto a tutto l’andazzo del film.
Orribile, da dimenticare.

La mummia di Alex Kurtzman (2017)

Non mi aspettavo certo che fosse all’altezza dei film con protagonisti Boris Karloff e Christopher Lee ma che io sia arrivata durante la visione a rimpiangere anche il film di Stephen Sommers è cosa grave.
Fallimentare esperimento da parte della Dark Universal di realizzare film con protagonisti le più note creature del panorama gotico(progetto che mi sembra sia definitivamente naufragato), una storia popolata da personaggi pessimi, a partire da quello di Tom Cruise(e qui mi sento di aggiungere una postilla: Tom, sei sempre bono ma ormai anche per te il tempo sta trascorrendo, oppure Scientology ti ha fatto credere di essere immune al suo potere? Sei quasi ormai vicino alla soglia dei sessanta e l’aria da eterno ragazzino ormai non ti si addice più, ti fa solo sembrare ridicolo), seguito subito a ruota da Russell Crowe(pure tu quanto stai invecchiando male! I tempi dei muscoli al vento del Gladiatore sono ben lontani) che annaspa in un ruolo ormai visto, stravisto e strausato come quello del dottor Jekyll. Non parliamo poi del cattivo(in questo caso la cattiva)della situazione, una mummia anonima e scialba.
La storia anche è pesante, male equilibrata tra troppa azione, poco horror e insulsa ironia. Un film per me eccessivamente fumettistico(nel senso più negativo del termine) e soprattutto privo di qualsiasi interesse.
 
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view post Posted on 2/12/2019, 13:47     +1   -1
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Voglio mangiare il tuo pancreas di Shinichiro Ushijima (2018)


Titolo fuorviante e che ha, come dire, "sconvolto" alcune persone.
Non è un pensiero alla Hannibal Lecter ma una credenza popolare che vuole il pancreas sede dell'anima di una persona e mangiandolo si entra così in contatto con tale anima.
Il film tratta un tema delicato e spinoso come la malattia terminale ma non si tratta di un melodramma dove ci si crogiola nel proprio dolore ma di una celebrazione dell'amore e dell'amicizia, un inno alla vita, a onorarla e a goderne fino alla fine.
Il comparto tecnico è come sempre ottimo, uno spettacolo visivo magnifico.
Ci si commuove ma soprattutto si riflette su cio'che da veramente importanza alla vita: i sentimenti.
 
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view post Posted on 6/12/2019, 14:12     +1   -1
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Il signor Diavolo di Pupi Avati (2019)

Pupi Avati ritorna all’horror dopo il flop de “Il nascondiglio” e lo fa in modo egregio realizzando un film gotico e ricco di tante sfumature, un film in bilico tra superstizione e religione (la Chiesa vista come metafora del male).
Avati getta uno sguardo pessimistico sull’Italia bigotta e arcaica della provincia degli anni’50 e lo fa in modo elegante e raffinato, raccontando una storia dal sapore macabro e dalle atmosfere lugubri che avvince.
È un film che non fa paura ma che disturba e angoscia.
 
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view post Posted on 6/12/2019, 23:46     +1   -1
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Comm.Grand.Pres. della Girella

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"Il Signor Diavolo": visto al cinema, mi è molto piaciuto, e ho la sensazione che quelli che hanno scritto le numerose critiche negative che ho trovato online non abbiano capito la scena finale, che risolve quello che diversamente sarebbe stato un buco nella sceneggiatura nel modo più angosciante e insieme più appagante per lo spettatore. È vero che non fa paura, ma lascia un profondo malessere che nasce dal rovesciamento di quel mondo contadino in cui dovrebbero essere racchiusi i sani valori della tradizione, e che si rivela chiuso e pronto a divorare chi da fuori viene a intaccarne l'equilibrio, che siano ragazzi "diversi" o funzionari curiosi. L'orrore non ha niente di soprannaturale o esoterico, è semplicemente umano, senza giustificazione.
Come sempre Avati lavora molto sulle facce, e l'aspetto vagamente grottesco dei protagonisti è l'unico "effetto speciale" del film; e uno dei protagonisti è il paesaggio d'acqua del Delta, dove sembra non ci sia mai luce ma solo ombre splendidamente fotografate.
Un film da vedere se lo si è perso.

Edited by shooting_star - 7/12/2019, 12:54
 
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view post Posted on 9/12/2019, 14:58     +1   -1
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Frozen 2

Il primo capitolo per me è un gioiellino e mi rendo conto che replicarsi non è affatto cosa semplice.
Questo Frozen 2 è un bellissimo film dal punto di vista tecnico come lo fu a suo tempo il primo ma per me gli manca qualcosa sul piano emotivo (perlomeno a me la storia ha coinvolto in maniera nettamente minore rispetto al suo predecessore) e soprattutto gli manca quel tocco di fiabesco che tanto ho apprezzato nel primo capitolo.
Comunque a me è piaciuto, rispetto a tanti sequel ciofeche che girano questo è oro.
 
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view post Posted on 10/12/2019, 10:16     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Mi hai incuriosita, adesso quasi quasi...
 
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view post Posted on 13/12/2019, 12:46     +1   -1
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Cappuccetto rosso sangue di Catherine Hardwiche (2011)

Una brutta copia della favola di Perrault, rivisitata liberamente e complicata da un intreccio sentimentale tanto banale quanto inutile, un intreccio che tende molto a ricordare quello di Twilight tra Bella, il vampiro Edward e il licantropo di cui al momento mi sfugge il nome..
Un film che sfocia nel melodramma, con personaggi quanto mai stereotipati (c’è il Van Helsing di turno, c’è il protagonista bello e tenebroso, c’è la madre che ha sempre sofferto in silenzio, c’è la nonna che sembra essere a conoscenza dei tanti segreti del villaggio).
Un film che tenta di legare vari generi, dal fantasy all’horror, dal melodramma allo storico, ma il risultato finale è un minestrone senza arte nè parte, noioso e quanto mai banale.
Le uniche note positive sono le interpretazioni di Julie Christie nel ruolo della nonna e della bella Amanda Seyfriend, una Cappuccetto Rosso bella, intrigante e attraente, ma tutto il resto non è niente di che, tutto piuttosto insipido e stereotipato (alla fine quella che doveva essere una trasposizione dark di una delle più belle fiabe si è trasformata in un banale racconto sui licantropi).
 
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view post Posted on 16/12/2019, 13:50     +1   -1
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Un giorno di ordinaria follia di Joel Schumacher (1993)

Quanto puo' sopportare un uomo gli eventi sfavorevoli che la vita gli pone davanti? Ognuno di noi ha la propria soglia di sopportazione massima, il punto massimo dopo il quale esplode come un ordigno.
Un film che ormai ha sulle spalle ventisei anni ma che oggi come non mai risulta attualissimo, è difficile non immedesimarsi nel protagonista visto la vita usurante e carica di stress che stiamo vivendo un po' tutti quanti e che rischia ogni giorno di farci uscire di testa (non a caso depressioni ed esaurimenti nervosi sono in forte aumento negli ultimi anni).
Un film che fa riflettere su temi importanti come il disagio giovanile, l'immigrazione, la dittatura economica dettata dalle banche che ci sta fagocitando tutti quanti è soprattutto sul concetto di normalità imposta dalla società.
Ottimo Michael Douglas, dopo "Attrazione fatale" la sua miglior interpretazione per me.
 
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view post Posted on 23/12/2019, 14:15     +1   -1
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Linea mortale di Joel Schumacher (1990)

L’annosa domanda sulla quale da secoli religione, filosofia e scienza s’interrogano è cosa ci sia dopo la morte, se noi esseri umani sapremo mai con certezza cosa ci aspetta dopo il trapasso.
Joel Schumacher ha un po’ la presunzione con questo film di risolvere il mistero con cinque brillanti studenti di medicina che sperimentano su se stessi la morte, inducendola e poi facendosi riportare in vita.
Il risultato è un thriller/horror che si lascia guardare, un viaggio tra i meandri dell’inconscio più che una visione dell’oltretomba.
Buono il cast su cui spicca un allucinato Kiefer Sutherland(egregio il doppiaggio di Pannofino).
 
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view post Posted on 25/12/2019, 18:45     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Nessuno ha visto "Cats"...? Ho letto su un giornale che magari potrebbe anche avere un successo travolgente... Come film dell'orrore... :via:
 
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view post Posted on 27/12/2019, 13:32     +1   -1
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Ancora no Delari ma sarà una delle mie prossime visioni.

Beetlejuice di Tim Burton (1988)

Una delle migliori dark comedy con toni favolistici.
Supportato da un cast piu’ che buono (Winona Ryder giovanissima e se non sbaglio al suo esordio assoluto, il trio Alec Baldwin, Geena Davis e Michael Keaton all’apice della loro carriera) Burton realizza questa pellicola per me deliziosa, dalla trama non originalissima ma esilarante (le gag sono favolose), dalla fotografia cupa e surreale e dalla colonna sonora perfetta (la scena del balletto sulle note di Day-O di Harry Bellafonte e’ una delle piu’ divertenti che abbia mai visto).
Uno dei film a cui sono piu’ legata e che rivedo sempre con immutato piacere.

Ratatouille di Brad Bird (2007)

Premetto che non sono un amante dell’animazione Pixar, sono legata dalla nascita alle produzioni animate giapponesi che ritengo superiori in tutto e per tutto(disegni, caratterizzazione dei personaggi, temi, morale) ma devo dire che sono rimasta folgorata da questa produzione Pixar(altra premessa: non sono neanche un amante delle moderne produzioni, sono sempre stata legata, per quel poco, alle vecchie produzioni Disney, alla magia del vecchio disegno de “La Bella e la Bestia”, tanto per intenderci), un piccolo capolavoro dell’animazione, un cartone animato dolcissimo e semplice che richiama i buoni, cari e vecchi ideali senza mai scadere nella banalità o in clichè visti e stra-visti.
Le panoramiche di Parigi sono una gioia per gli occhi, così come la tenerezza che suscita in ogni spettatore il delizioso topino Remy(quando muoveva la testolina mi faceva letteralmente impazzire).
Una piccola perla e lo dice una che non ama particolarmente la Pixar.

La Chiesa di Michele Soavi (1988)

Discreta prova di Michele Soavi, discepolo di Dario Argento, che con questo suo film ci propone una variante sullo stra-abusato tema delle possessioni demoniache che risulta a tratti convincente e a tratti meno.
Sfruttando un clichè forse fin troppo ovvio ci costruisce sopra una storia piacevole dall’accattivante e fascinosa ambientazione gotica che, purtroppo, pecca di discontinuità.
Dopo la notevole scena iniziale il film va man mano calando, trasformandosi in un pastrocchio senza logica che ricorda fin troppo “Il signore del male” di John Carpenter.
Tutto sommato non me la sento di bocciarlo in toto, ci sono alcune cose notevoli da sottolineare come le oniriche atmosfere che caratterizzano tutto il film, accompagnate dalle suggestive musiche degli immancabili Goblin.
Da citare inoltre nel finale un amplesso donna-"Satana" che omaggia (o dovremmo dire copia?) quello di“Rosemary’s baby” di Roman Polanski
.
Alla fine interessante ma si poteva fare di meglio.
P.s. ovviamente poteva non mancare la zecca raccomandata di Asia Argento? Per fortuna qui da un'interpretazione decente (e soprattutto l'hanno doppiata).
 
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view post Posted on 30/12/2019, 13:59     +1   -1
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Martin Eden di Pietro Marcello (2019)

Chi è Martin Eden? Un ragazzo di strada, un poeta, un filosofo, uno scrittore o un rivoluzionario?
Difficile stabilirlo, in lui albergano così tante sfaccettature da rendere la sua personalità atipica e poliedrica.
La sua è una crescita culturale e una voglia di riscatto spinti dall’amore nei confronti di una ragazza che appartiene a una classe più agiata della sua, il suo voler essere degno di lei lo snaturera’ a tal punto da renderlo un disilluso, un prodotto della società che tanto disprezza.
Pietro Marcello raffigura uno spaccato dell’Italia dei primi del Novecento immersa nelle lotte politiche dei primi partiti nascenti, martoriata dalle proteste e dagli scioperi, corrotta e ridotta alla povertà dai suoi governatori.
Un film visivamente bellissimo e che ricorda molto da vicino i capolavori di Pier Paolo Pasolini.
Luca Marinelli, dopo quella di “Lo chiamavano Jeeg Robot” ci regala un’altra interpretazione viscerale, la storia di un uomo divisa tra amore, disperazione e voglia di sentirsi accettati.
Notevole la colonna sonora a metà strada tra pop e musica classica.
Un film vecchio stile che ci ha distinti un tempo nel mondo e che oggi è davvero difficile veder realizzato.
Complimenti a Marcello.
 
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