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Minerva X
view post Posted on 27/12/2019, 13:32 by: Minerva X     +1   -1
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà

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Ancora no Delari ma sarà una delle mie prossime visioni.

Beetlejuice di Tim Burton (1988)

Una delle migliori dark comedy con toni favolistici.
Supportato da un cast piu’ che buono (Winona Ryder giovanissima e se non sbaglio al suo esordio assoluto, il trio Alec Baldwin, Geena Davis e Michael Keaton all’apice della loro carriera) Burton realizza questa pellicola per me deliziosa, dalla trama non originalissima ma esilarante (le gag sono favolose), dalla fotografia cupa e surreale e dalla colonna sonora perfetta (la scena del balletto sulle note di Day-O di Harry Bellafonte e’ una delle piu’ divertenti che abbia mai visto).
Uno dei film a cui sono piu’ legata e che rivedo sempre con immutato piacere.

Ratatouille di Brad Bird (2007)

Premetto che non sono un amante dell’animazione Pixar, sono legata dalla nascita alle produzioni animate giapponesi che ritengo superiori in tutto e per tutto(disegni, caratterizzazione dei personaggi, temi, morale) ma devo dire che sono rimasta folgorata da questa produzione Pixar(altra premessa: non sono neanche un amante delle moderne produzioni, sono sempre stata legata, per quel poco, alle vecchie produzioni Disney, alla magia del vecchio disegno de “La Bella e la Bestia”, tanto per intenderci), un piccolo capolavoro dell’animazione, un cartone animato dolcissimo e semplice che richiama i buoni, cari e vecchi ideali senza mai scadere nella banalità o in clichè visti e stra-visti.
Le panoramiche di Parigi sono una gioia per gli occhi, così come la tenerezza che suscita in ogni spettatore il delizioso topino Remy(quando muoveva la testolina mi faceva letteralmente impazzire).
Una piccola perla e lo dice una che non ama particolarmente la Pixar.

La Chiesa di Michele Soavi (1988)

Discreta prova di Michele Soavi, discepolo di Dario Argento, che con questo suo film ci propone una variante sullo stra-abusato tema delle possessioni demoniache che risulta a tratti convincente e a tratti meno.
Sfruttando un clichè forse fin troppo ovvio ci costruisce sopra una storia piacevole dall’accattivante e fascinosa ambientazione gotica che, purtroppo, pecca di discontinuità.
Dopo la notevole scena iniziale il film va man mano calando, trasformandosi in un pastrocchio senza logica che ricorda fin troppo “Il signore del male” di John Carpenter.
Tutto sommato non me la sento di bocciarlo in toto, ci sono alcune cose notevoli da sottolineare come le oniriche atmosfere che caratterizzano tutto il film, accompagnate dalle suggestive musiche degli immancabili Goblin.
Da citare inoltre nel finale un amplesso donna-"Satana" che omaggia (o dovremmo dire copia?) quello di“Rosemary’s baby” di Roman Polanski
.
Alla fine interessante ma si poteva fare di meglio.
P.s. ovviamente poteva non mancare la zecca raccomandata di Asia Argento? Per fortuna qui da un'interpretazione decente (e soprattutto l'hanno doppiata).
 
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