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La Luna 24 ORE 07

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view post Posted on 24/12/2019, 22:40     +1   -1
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Luna-Natale

La Luna 24 ORE
Benvenuti al corposo numero natalizio de La Luna 24 Ore, il periodico che vi parla di scienza e salute, cucina e gossip.
Cominceremo con l’Angolo dei padri, dove i nostri esperti risolveranno le tragedie che affliggono molti genitori. Poi ci sarà Super Vegark, dove il Ministro Zuril ci farà conoscere nuovi, stupefacenti esemplari.
Quindi sarà la volta di Vi aggiusto io, nuovissima rubrica che ci insegnerà a mantenerci in forma – a patto di riuscire a restar vivi, s’intende. Seguirà la nostra rubrica dedicata ai nostri figli: Cuor di Mamma, dove la nostra esperta puericultrice ci spiegherà come affrontare nuovi drammatici problemi. Leggeremo quindi l’intervista a una nuova, celebre coppia; poi ci sarà Ditelo a Yabby, dove il sire di Vega dispenserà i suoi saggi consigli. Lady Gandal ci delizierà poi con uno dei suoi manicaretti, quindi troveremo le ultime notizie da Vega. Immancabile infine l’Oroscopo di Natale.
Tanti auguri di buone feste a tutti i nostri affezionati lettori!

Il 17, la Luna opposta a Saturno porterà litigi e disgrazie. Per tutto il mese, lady Gandal opposta al marito sarà infinitamente peggio.

Saremmo lieti di leggere i vostri commenti qui



L'angolo dei padri
Da padre a padre con i nostri esperti

Egregi esperti, il mio nome è Seiji e ho bisogno del vostro aiuto per risolvere una spinosa situazione.
Mio figlio Buncho ha otto anni, e sta venendo su capriccioso, prepotente e frignone. Giorni fa gli ho chiesto di scrivere la lettera a Babbo Natale, ma quando l’ho letta ho trovato una sterminata lista di regali, molti dei quali sono troppo costosi per me. Quando gliel’ho fatto notare si è messo a frignare dicendo che lui è buono, se li merita e Babbo Natale può permetterseli. So che la bontà di Babbo Natale è tanta, ma mio figlio non è stato, e tuttora non è, per niente buono; ho paura che se non mi procuro tutti i costosi giochi che vuole, l’angioletto mi farà passare un Natale infernale. Aiutatemi, cosa posso fare???


Zuril

Suo figlio sta crescendo molto maleducato ed egoista; ma non si preoccupi, secondo i dati statici dell’ISTVEG un bambino di otto anni può ancora essere rieducato con una percentuale di successo del 86,34%. Le manderò numerosi link da leggere e una copia ampliata del mio ultimo saggio “L’educazione terrestre”: sono appena 3429 pagine che può leggersi con comodo. Là troverà preziosi consigli, con un capitolo dedicato interamente al Natale.

Rigel

Suo figlio è un maleducato senza il minimo rispetto per suo padre!
Regali? Non li merita! Nessun regalo!
Solo un battipanni.
Sul fondo dei pantaloni.

Kenzo Kabuto

Compri una frusta.
Non per il bambino: per lei.
Ne faccia largo uso.

Re Vega

Vostro figlio è troppo viziato, ma per vostra fortuna conosco un’ottima cura.
L’ho già iscritto alla scuola correttiva di Vega per ragazzi difficili.
Se non soccombe, in un anno o due diventerà potabile.




Super Vegark
Il piacere della scoperta


Buongiorno a tutti dal Ministro delle Scienze Zuril e benvenuti nel meraviglioso Mondo di Super Vegark. La puntata odierna tratterà di un soggetto particolarmente attivo in questo periodo natalizio: la persona che fa regali, o homo donator.
Di questo particolare soggetto, maschio o femmina che sia, si distinguono diverse specie, tutte riconoscibili dal comportamento dell’esemplare in questione.
Ad esempio, il donator excelsus si distingue per la scelta di doni belli, utili e soprattutto graditi da chi li riceve. Talvolta abbiamo addirittura dei doni che si caratterizzano per il loro grande valore: in questo caso, possiamo essere sicuri di aver a che fare con un donator excelsus della sottospecie munificentissimus. Se poi il valore è davvero enorme (una villa al mare, una parure di diamanti), non c’è dubbio: abbiamo a che fare con un rarissimo donator munificentissumus della varietà dovitiosus.
Ma non sempre abbiamo la fortuna di incappare in siffatti esemplari… la vita reale c’insegna che queste varietà siano ahimè molto rare, mentre altre, di natura assai meno generosa, sono invece la norma.
Prendiamo il più classico donator pessimus et iniucundus: probabilmente tutti noi ne abbiamo incontrato almeno uno. Si tratta del genere di persona capace di donare oggetti magari anche costosi, ma assolutamente orribili, tali da far rimescolare la bile al disgraziato destinatario, che si trova inoltre nella sgradevole condizione di dover ringraziare gentilmente quando invece avrebbe ben altro da esclamare.
C’è poi il caso che lo sventurato di cui sopra decida di sbarazzarsi dell’orrendo dono rifilandolo a qualcun altro “tanto lui non se ne accorge”, e dimostrando così di appartenere alla sciagurata categoria del donator riciclans.
E che dire poi di chi sceglie i regali in base al gusto personale, che ovviamente non corrisponde affatto a quello del destinatario? Chi insomma non prova nemmeno ad accendere il cervello, finendo così per scegliere il più inadatto dei doni? Chi, per capirci, regalerebbe un papillon di seta al cugino dalla fluente barba lunga fino al petto, o donerebbe le scarpe da running alla zia paralizzata dai reumatismi? In questi casi, non c’è alcun dubbio: abbiamo a che fare con un tipico donator decerebratus.
Un’altra categoria, simile in verità al donator riciclans, è quella di chi, assolutamente costretto a fare un dono, e allo stesso tempo deciso a non spendere prezioso denaro, decide di ammollare al malcapitato un qualsiasi oggetto usato che abbia in casa, poco importa il genere e soprattutto lo stato del dono in questione: ed ecco il soprammobile sbeccato, la caraffa di cristallo crepata, la zoppicante coppia di candelieri in argentone cui manca un portacandele. Questo è il classico donator sordidus, che rispetto al riciclans non ha nemmeno la scusante di volersi liberare di un qualche orrore che gli sia stato ammollato: il sordidus infatti è mosso solo dalla sua taccagneria, che pur di risparmiare lo spinge a regalare un qualche suo oggetto, ovviamente vecchio, danneggiato e inutilizzabile, e quindi di valore nullo.
Altro classico esempio di donatore, riconoscibilissimo soprattutto nel periodo natalizio, è quello che nel tardo pomeriggio della Vigilia realizza improvvisamente di non aver comperato alcun regalo. Lo troviamo mentre, l’occhio vacuo, corre con disperazione da una vetrina all’altra, del tutto incapace di formulare un solo pensiero coerente. Finirà di regola per comperare gli ultimi scarti di negozio, danneggiati o semplicemente orrendi, che difficilmente verranno accolti con favore dagli sventurati destinatari. In questo caso, non è possibile dubitare: si tratta di un esemplare di donator insano capite.
Ultima categoria, forse la peggiore: la persona che non solo è avara, ma anche pigra e bugiarda, e che di far regali non ha il minimo desiderio. Questo soggetto giustifica con motivazioni spesso nebulose (“Detesto il Natale, è così commerciale”) il suo non voler aprire il portafogli, e se messo alle strette è pure capace di mentire spudoratamente: “Non ti ho regalato nulla perché ero molto impegnato… non ho avuto tempo per pensarci… non sapevo proprio cosa ti avrebbe fatto piacere… e comunque, tu hai tutto, perché dovrei regalarti qualcosa?”. Il più tipico donator avarus atque mendax, insomma, che nella sua variante peggiore è capace di offendersi mortalmente se a sua volta non riceve doni (“Come hai potuto dimenticartene!”), o trova da ridire su ciò che gli è stato regalato (“Ma proprio questo, dovevi darmi?”). In quest’ultimo caso, abbiamo a che fare con un donator avarus atque mendax, certamente, ma della ripugnante varietà mignottae filius.
Anche per oggi, questo è tutto. Arrivederci alla prossima puntata, con le meraviglie del Mondo di Super Vegark.



Vi aggiusto io!
Più sani di così si muore


Cane-Vega
Gandal: Ehilà, razza di rammolliti pigroni! Siete pronti a rimettere in funzione quegli straccetti secchi che osate chiamare muscoli? Ormai non avete più scuse! Ci sono qua io, il Comandante Gandal, pronto a dare una scossa alla vostra vita da smidollati! Metterò un po’ di muscoli su quei vostri ossicini, anche a costo di dovervi ammazzare di lavoro!

Hydargos: Non vorrai ammazzare ME, vero? Ci pensa già tua moglie…

Gandal: No, tu sei il mio assistente: tu dovrai controllare che la pappamolla di turno sgobbi e sudi.

Hydargos: Questo sì che mi piace! Posso anche fargli sputare sangue?

Gandal: Perché no? Hydargos, prendi la frusta elettrica appesa alla parete: è il tuo scettro del comando.

Hydargos:* Shwashzzt! Si ode lo schiocco della frusta * Già l’adoro! Chi sarà la nostra vittim… ehm, soggetto da allenare?

Barendos: Cosa ci faccio io qui?

Gandal: Tu, caro mio, sei appunto la pappamolla di turno. Ma non preoccuparti, quando uscirai da qui sarai un vero uomo!

Hydargos: Quando cominciamo?

Barendos: Un momento! Non ho nessuna intenzione di partecipare a questa stupidaggine!

Gandal: Ti informo che questa stupidaggine l’ha voluta Re Vega in persona: sostiene che i suoi ufficiali si stiano rammollendo.

Barendos: Sì, ma…

Gandal: Se vuoi, protesta pure con il sire: per i reclami riceve direttamente in sala torture.

Barendos: No, non ho niente da dire.

Gandal: Ne ero sicuro. Hai venti secondi per metterti la tuta da allenamento, scat-ta-re! * Shwashzzt!* Hydargos!

Hydargos: Era per dargli un incentivo.

Barendos: Ma dove si siete procurati questo schifo di tuta?

Gandal: L’ha scelta il Sire.

Barendos: Ma è stupenda! Che gusto, che eleganza!

Gandal: Cominciamo con qualcosa di semplice: un quarto d’ora di corsa!

Barendos: Un quarto d’ora!!!

Hydargos: Un’inezia, vero? È solo perché sei giù di allenamento.

Gandal: Hydargos si assicurerà che tu non rallenti.

Hydargos: Puoi scommetterci! * Shwashzzt!*

Barendos: Auuuh! Un momento! Un mio sottoposto non dovrebbe avere il diritto di frustarmi!

Gandal: Hydargos esegue i miei ordini, che ti sono superiore, ed entrambi siamo stati investiti dell’autorità da Re Vega. Vuoi protestare?

Barendos: NO!

Gandal: Per cui, bando alle ciance e comincia a correre! Quindici minuti! Hop hop hop!

Barendos: Anf, anf!

Hydargos: Stai rallentando! * Shwashzzt!*

Barendos: Aarghh! Corro, corro!

*Crolla a terra estenuato*

Gandal: Non ha retto neanche cinque minuti! Peggio di quanto mi aspettassi! Bisogna subito preparare un programma intensivo per irrobustirlo. Ehi tu, molluschetto! Visto che sei già a terra, comincia a far flessioni! Hydargos dagli la sveglia.

Barendos: *Shwashzzt!* Arrrgh‼! Comincio! 1… 2… 3… 4… 5…

Gandal: Più veloce, e niente pause!

Barendos: 127…128… Basta, muoio… *si accascia sul pavimento*

Hydargos: Esagerato! *Shwashzzt! *

Barendos: Auiiii!!!

Hydargos: Vedi che sei ancora vivo?

Gandal: Hydargos, giralo sulla schiena.

Hydargos: Agli ordini! *Con un calcio, mette il semivivo Barendos in posizione supina* Ecco fatto!

Barendos: A-a-a-a-h-h-h-h-h… *rantoli vari*

Gandal: E ora, gli addominali. Venti serie da venti! Via! Su-giù, su-giù, su-giù!

Barendos: Non… pant… ce… pant… la faccio… pant…

Hydargos: Ti serve un incoraggiamento? *Si fa scivolare la frusta tra le dita*

Barendos: Non serve! 51… 52… 53…

Gandal: Più veloce, lavativo! Hydargos, se rallenta fai cantare la frusta!

Hydargos: Sissignore! *Shwashzzt! *

Barendos: Aaaargh! Ehi! Ma non avevo rallentato!

Hydargos: Stavo solo accordando la frusta. E non perdere tempo! *Shwashzzt! *

Barendos: Aargh!

Gandal: 398… 399… 400. Basta così, puoi riposarti. *Barendos crolla al suolo e rimane lì, pressoché in coma*

Hydargos: Mezza calzetta. È già crollato.

Gandal: Ho io quel che fa per lui. *Gli caccia in bocca il collo di una bottiglia da litro, costringendolo a bere il pappone verde fluo che vi è contenuto. Barendos strabuzza gli occhi e ne sputa una parte*

Barendos: Bleah! Ma che schifo! Cos’è?

Gandal: Insulti la cucina di mia moglie?

Barendos: T-tua moglie? Ma…

Gandal: È un frullato energetico a base di vitamine, proteine e sali minerali, l’ideale per rimettere in sesto una scamorzetta come te.

Barendos: Ma con che ingredienti è fatto?

Hydargos: Credimi: non vuoi saperlo.

Gandal: Avanti, bevilo! *Gli caccia di nuovo in bocca il collo della bottiglia, rovesciandogli il pappone direttamente nello stomaco* TUTTO!

Barendos: *balza in piedi saltellando e comprimendosi lo stomaco con le mani* Ga-ah-ah!

Hydargos: Visto che funziona? Ha già ripreso le forze!

Gandal: Perfetto. Pronto per la sessione ai pesi. Cominciamo con sessanta chili.

Hydargos: Solo perché sei tu. Con un altro, sarebbero stati venti.

Barendos: Anche il sollevamento pesi? Ma io mi rifiuto! *Shwashzzt! * Ouargh! Va bene, va bene! Quante volte?

Gandal: Tu, comincia.

Hydargos: A farti smettere, ci pensiamo noi.

Barendos: Ma è troppo pesante! Non ce la farò mai!

Hydargos: Forse ti occorre un altro po’ di pappone energetico?

Barendos: Non occorre! 1… 2… 3…

Gandal: Sta migliorando.

Hydargos: Mmmmsì, ma manca di tecnica.

Gandal: Beh, con molte sedute rimedieremo anche a quello.

Barendos: 28… 29… 31…

Hydargos: Non barare! *Shwashzzt! *

Barendos: Aaagh! *Crolla al suolo, totalmente esausto*

Gandal: Va bene, per stavolta basta così.

Hydargos: Sei troppo buono, mio comandante. In piedi, tu!

Barendos: Basta… vi prego… *Si rialza vacillando*

Gandal: Ma sì, abbiamo finito la sessione di oggi. Come ti senti?

Barendos: Come… mi… sento? Stai scherzando?

Gandal: No. Devo fare rapporto al sire, è mio preciso dovere informarlo dello stato del soggetto che stiamo allenando. Hai delle lamentele?

Barendos: No! Assolutamente no! Mi sento benissimo!

Hydargos: Dolori ai muscoli?

Barendos: No, no! Me li sento… come dire… tonificati, ecco!

Gandal: Insomma, per te è stata un’esperienza positiva?

Barendos: Certo! Dovrebbero provarla tutti! È meraviglioso sentirsi schiantat… ehm… in perfetta forma!

Gandal: Ho davvero piacere che tu me lo dica. Bravo, Barendos! *gli dà una gran manata nella schiena* Sei più in gamba di quel che mi aspettassi. Ottimo! Adesso una doccia, una cena sana e nutriente e subito a letto per una lunga dormita…

Barendos: Puoi scommetterci…

Gandal: …perché domattina, visto il tuo grande entusiasmo, vengo a svegliarti alle quattro. Maratona di sessanta chilometri, con in spalla zaini da quaranta chili. Dirò a mia moglie di prepararti il pranzo al sacco.

Hydargos: Sperando che non si sciolga. Il sacco, intendo.

Gandal: Sei contento, Barendos? Barendos? …Perché è a terra?

Hydargos: Svenuto. Troppa gioia, suppongo.

Gandal: Già, probabile. Questo per oggi è tutto, razza di smidollati! Ricordate: corsa, flessioni, addominali e pesi possono trasformare in veri uomini persino degli inetti come voi! Ci vediamo la prossima volta, con la nostra rubrica… *Shwashzzt! *

Barendos: Uaaargh!

Gandal: Hydargos! Cosa succede?

Hydargos: Niente. L’ho rianimato.

Gandal: Ottimo. E ricordatevi: vi aggiusto io, razza di debosciati!




Cuor di Mamma

Cuore-Mamma
Non c’è madre che non mi comprenda, quando dico che i nostri piccoli crescono troppo in fretta. Non fai in tempo a vederli gattonare per casa, che subito te li ritrovi ribelli, protestatari e pervicacemente convinti di essere autonomi. Ma come, autonomi? Se nemmeno vent’anni prima muovevano i loro primi, stentati passettini… e invece, eccoteli lì, testardi e cocciuti, assolutamente convinti di non aver più bisogno delle cure e dell’accudimento che solo una mamma può dar loro.
Ci si possono a malapena immaginare i dolori, i sospiri di una madre che vede il proprio cucciolo varcare la porta di casa, deciso ad affrontare quel mondo spietato da cui li si vorrebbe salvaguardare. Non parliamo poi di quel che succede quando il nostro piccolo decide di fare di testa propria, ostacolando oltretutto i progetti di colei che l’ha messo al mondo, allevato e nutrito! Un dramma, non esistono altre parole.
Proprio l’antivigilia, mentre stavo ultimando i preparativi per il Natale, che come tutti gli anni intendevo trascorrere a casa, col mio tesoro e il resto della famiglia, il mio Banta piomba in cucina mentre stavo scrivendo il menù del pranzo e sgancia la bomba: – Mamma, quest’anno il Natale lo trascorrerò con i miei amici, in montagna!
Mi aggrappo al tavolo, mentre le parole scritte sul foglio sembrano mescolarsi in un’orrida mistura di lettere.
– M-ma come, Banta mio? – gemo flebilmente – Vorresti andartene? Vorresti passare il Natale via da casa, senza la tua mamma?
– Sì! – esclama lo sciagurato.
– Ma… ma le tradizioni… la famiglia…
– Per favore! Se rimango a casa, andrà a finire come tutti gli altri anni: mi ammollerai un orrendo maglione natalizio che mi costringerai ad indossare…
– Ma il maglione fa parte delle tradizioni di Natale – obietto io, che ho appunto pronto per il mio Banta un maglione rosso fuoco con ricamate le renne e Babbo Natale – Hai sempre indossato il tuo maglione, a Natale…
– Infatti! Perché mi costringevi a metterlo, anche se io mi sentivo ridicolo!
– Ma la famiglia… la tradizione…
– La solita barba! La famiglia significa che inviterai come sempre tutti quei parenti noiosissimi che nessun altro inviterebbe… e come va a finire, poi? Con lo zio Takeshi che farà il pieno di vino e che comincerà con gli scherzi stupidi, come quando ha fatto le danze spagnole usando come nacchera la dentiera della zia Saki! Ma ora, basta! Parto domattina presto, e starò via qualche giorno. Andremo tutti nella baita del mio amico Naoki.
– “Tutti”? – esclamo, inorridita – Quanti sarete? Otto, dieci? E ci sono anche ragazze?
– Ma certo che ci sono! – sbuffa il disgraziato.
– Banta, no! – esclamo, ergendomi pettoruta quale immagine della Moralità Offesa – Non ti permetto di andare in una baita, in promiscuità con quelle sporcaccione!
Banta mi conosce bene. Sa che quando ordino, non si discute. E infatti, non lo fa: sgridazza una parola del tutto inadatta alle orecchie di una madre e va in camera sua.
A fare i bagagli naturalmente.
Non discute, ma nemmeno demorde, lo so.
Mentre mi bevo un bicchierino di brandy (a scopo squisitamente medicinale, beninteso), comincio a macchinare come fare ad impedire al mio tesoruccio di trascorrere il Natale fuori di casa… e trovo il rimedio.
Quella stessa notte, mentre il mio piccolo russa beatamente nella sua cameretta, tendo un filo di traverso sulle scale: la mattina dopo, quando avrebbe sceso gli scalini portando le valigie, sarebbe inciampato sicuramente. Caviglia lussata, letto e riposo, e niente ambigue orge natalizie in compagnia di scellerati amici.
Il mattino dopo, resto nel mio letto ma con le orecchie tese, in attesa dell’urlo e del tonfo: e il tonfo in effetti lo sento, ma non sulle scale. Apro le tende e guardo fuori: Banta deve aver subodorato qualcosa, e ha gettato dalla finestra la sua valigia. Contro la parete, pronta alla fuga, una scala.
Urlo, inorridita, e mi precipito giù, in giardino, per cogliere il birbante in piena evasione… e dimentico il filo.
Ed eccomi qua, con una gamba in gesso e la prospettiva di un Natale da trascorrere in ospedale, quando avrei voluto starmene nella mia casetta… triste destino, per una povera madre che non voleva far altro che proteggere la sua creatura! Ma devo dire che anche il mio Banta non potrà andare in montagna: saputo del mio incidente, lo sciagurato è andato a versarsi un bicchierino del mio brandy, quello che gli ho sempre impedito di assaggiare perché i bambini devono star lontani dai liquori… pensate, il mio Banta tripudiava all’idea che la sua povera mamma finisse all’ospedale! Figlio ingrato! Ma gli è andata male.
Perché in quel brandy lui stesso aveva versato del… ehm… medicinale lassativo… destinato a me… e nell’euforia del momento, se ne è dimenticato.
Per cui, è vero che io dovrò trascorrere il Natale fuori casa; ma è altrettanto vero che lui invece dovrà passarlo dentro. Almeno, avrà ben altro da pensare che a darsi ai bagordi natalizi… e chissà che un’altra volta non ascolti la sua mamma!




Angolo della Coppia

Zorak: Buongiorno a tutti, e benvenuti nel nuovo studio che abbiamo potuto lussuosamente arredare grazie al generosissimo assegno spontaneamente donatoci dalla regina lattug… ehm, Raflesia.
Le ultime voci ci garantiscono che Sua Maestà si stia lentamente rimettendo, per cui le mandiamo senz’altro i nostri migliori auguri di pronta guarigione. Veniamo quindi all’intervista di oggi. Il clima qui è natalizio, complici anche le meravigliose decorazioni che abbiamo potuto permetterci… abbiamo persino gli angioletti che volano sul soffitto e la neve che scende… e degna del Natale è anche la sorpresa che abbiamo in serbo per voi, nostri affezionati ascoltatori. Oggi intervisteremo nientemeno che Duke Fleed, meglio conosciuto come Actarus.

Actarus: Buongiorno.

Zorak: E con lui, c’è la deliziosa Venusia Makiba.

Venusia:Buongiorno! Avete delle decorazioni davvero belle… il soffitto, sembra un cielo stellato…

Zorak: Un effetto olografico, che ci permette di vedere le stelle, la cometa, la luna, il volo degli angeli e la neve che scende. Comunque, non c’è da preoccuparsi: la nostra luna non diventerà mai rossa! (ride, sentendosi molto spiritoso).

Actarus: Mi meraviglierebbe molto che il vostro programma olografico prevedesse una luna rossa.

Venusia: Actarus, credo fosse una battuta.

Actarus: Davvero? Non c’è molto da ridere, su un attacco di Vega…

Zorak: Cominciamo senz’altro con l’intervista, e partiamo subito con una domanda impegnativa. Quando è cominciata, la vostra relazione?

Actarus: Scusi? Cosa intende per “relazione”?

Venusia: Non ha un’altra domanda, per caso?

Zorak: Intendo la vostra storia, il vostro legame… Venusia, quando si è accorta di essersi innamorata di Actarus?

Venusia (arrossendo): Oh… beh… potrei dire da subito, come l’ho visto…

Zorak: Un amore a prima vista, un colpo di fulmine? Ma che romantico! E anche lei, Actarus, si è innamorato di Venusia al primo incontro?

Actarus: Non saprei… stavo spalando il letame…

Venusia (mortificata): Oh, Actarus…!

Zorak: Spalando il…? Oh, una battuta, vero? Molto spiritoso…

Actarus: Ma non è spiritoso, è quel che faccio ogni giorno.

Zorak: Beh, comunque lei e Venusia avete senz’altro una vostra… come dire… quotidianità…

Actarus: In che senso, scusi?

Zorak: Insomma, ogni giorno passate insieme molte ore…

Actarus: Certamente. Lavoriamo molto bene assieme.

Zorak: Lavorate…? Sì, ma io intendevo…

Actarus: Certo, lavoriamo. Io mi occupo dei cavalli e Venusia si prende cura delle vacche. Sa, lei ha molta familiarità, con loro.

Venusia (imbarazzatissima): Actarus! Grazie tante!

Actarus: Cosa c’è? Non è vero che tu ti trovi bene con le vacche?

Venusia: Ti prego!

Actarus: Ho detto qualcosa che non va?

Zorak (faticando parecchio a restar serio): Credo di aver capito… insomma, voi vi dividete i lavori della fattoria.

Actarus: Certo. Tutto questo, naturalmente, quando non siamo occupati a fare a pezzi i vostri mostri.

Zorak: Grazie tante. Tuttavia, io non intendevo questo…

Venusia: Ma lui, sì. Actarus è un tipo molto, molto concreto. Mi capisce?

Zorak: Temo di sì. E se chiedessi qual è una vostra serata tipica?

Venusia: Lasci perdere, è meglio…

Actarus: Serata tipica? Mah, a letto presto perché devo alzarmi all’alba per sfamare le bestie.

Zorak: A letto presto? Beh, magari intende…?

Actarus: Cosa?

Venusia: No. Non intende.

Zorak: Ho capito. Parliamo d’altro. Venusia, per lei Actarus è il primo amore?

Venusia: Se escludiamo il mio fidanzatino dell’asilo, sì.

Zorak: E lei, Actarus? Venusia è stata il suo primo amore?

Actarus: Beh… veramente…

Rubina (entrando): Buongiorno a tutti!

Zorak: Altezza? Mi scusi, come mai è qui?

Rubina: Non stavate intervistando il mio Duke circa il suo primo amore? Eccomi qui, sono io!

Venusia: Cosa? Actarus, ma la senti?

Actarus:

Zorak: Ma questo è uno scoop! La principessa Rubina, primo amore di Duke Fleed!

Rubina: Dite pure “fidanzata”.

Venusia: Come? Actarus!

Actarus: Beh, è una faccenda di tanti anni fa…

Rubina: Duke, sarà pure una faccenda di molti anni fa, ma la verità è che il nostro fidanzamento non è mai stato rotto. Quindi, è ancora valido.

Venusia: Ma stiamo scherzando? Chi è quella lì?

Actarus: Oh, già, non vi conoscete… Venusia, questa è la principessa Rubina, la figlia di Re Vega…

Venusia: Vuoi dirmi che ti eri fidanzato con la figlia della vecchia carogna?

Rubina: Non permetto a una contadina terrestre di chiamare mio padre “vecchia carogna”.

Venusia: Posso chiamarlo in modo anche peggiore!

Rubina: Che modi rozzi e villani. Duke, vuoi far capire alla villica che non ci si rivolge così a un’Altezza Imperiale?

Venusia: Actarus, non sopporto che mi tratti in questa maniera!

Rubina: Vuoi lasciar stare il mio fidanzato?

Venusia: Non è il tuo fidanzato!

Rubina: Certo che lo è! Duke, diglielo!

Actarus:

Zorak: Ma… ma è incredibile! I colpi di scena si susseguono con una velocità sorprendente! Adesso siamo tutti curiosi di sapere se davvero la principessa Rubina sia la fidanzata di Duke Fleed! Insomma, Actarus, i nostri ascoltatori non staranno più nella pelle, devi dirglielo! Il fidanzamento con Rubina è ancora valido o no?

Actarus: Ehm… ci eravamo fidanzati per portar pace tra i nostri mondi…

Rubina: Non solo per quello!

Actarus: …e siccome Vega ha distrutto Fleed, direi che l’accordo sia saltato.

Venusia: Certo che è saltato!

Rubina: Duke! Come puoi trattarmi così? Io sono il tuo primo, vero amore!

Naida (entrando): Buongiorno. Chi sarebbe, il primo vero amore di Duke? Così, tanto per sapere.

Venusia: E questa, chi è?

Rubina: Da com’è svestita, una libera professionista del raccordo astrale di Azoth.

Naida: Sono la duchessa Naida Barsagik, cugina di Duke.

Rubina: Cugina?

Naida: Molto, molto cugina.

Rubina: E io sono la fidanzata. Molto, molto fidanzata.

Venusia: E io… oh, rinuncio!

Zorak: È saggia, signorina Makiba. Perché mettersi in mezzo, quando le due leonesse sono già pronte a sbranarsi?

Venusia: Ha ragione (si tengono in disparte. Naida e Rubina nemmeno li considerano)

Naida: Mi spiace deluderti, bambina, ma quando sei arrivata su Fleed, Duke ed io, da tempo… beh, mi capisci.

Rubina: Certamente! Studiavate anatomia assieme!

Naida: Come puoi immaginare, eravamo molto intimi.

Rubina: Intimi? Da come sei conciata, direi che tu gli intimi nemmeno sai cosa siano!

Naida: Povera cara, capisco la tua delusione, ma devi proprio rassegnarti: non sei mai stata il primo amore di Duke. (A Zorak) Potete dire ai vostri ascoltatori, senza timore di smentita, che il primo amore di Duke Fleed sono io.

Rubina: Va bene, sarai stata la prima. Errori che si commettono…

Naida: “Errori”?

Rubina: Sbagli. Cantonate. Devo usare una parola più facile da capire? Fregature.

Naida: Ma come ti permetti? (Ad Actarus) Duke, ma l’hai sentita?

Rubina: Duke, tesoro, vedi come mi tratta?

Naida: Amore, dì a quella sciacquetta che dovevi sposarla solo per ragione di stato, e che ora sei libero e quindi non devi più accollartela!

Rubina: Gioia, spiega a quell’appiccicosa che è inutile che stia qui a frignare, la vostra vecchia storia è finita e tu ami me!

Naida: Amare te, piatta come una tavola e con i capelli color pomodoro? Figuriamoci!

Rubina: Non dirmi che preferisce te, con la cellulite in mostra e i capelli che sembrano alghe?

Zorak: (a Venusia) Ci vuole una donna, per distruggere in due parole un’altra bella donna…

Venusia: E ci vuole un Actarus per sfuggire a quelle due streghe.

Naida: Duke! Vuoi rispondermi?

Rubina: Duke! Vuoi deciderti a dire qualcosa?

Actarus: Perché? State dicendo tutto voi…

Rubina: Vuoi dire che davvero quella cicciona è stata il tuo primo amore?

Naida: Osi dirmi che eri contento di essere fidanzato con quell’acciughetta scipita?

Zorak: Adesso lo ammazzano.

Venusia: Vedrà che se la caverà benissimo. Come ho già avuto occasione di dire in passato, Actarus è un’anguilla insaponata.

Actarus: Naida, cerca di capire: io dovevo sposare Rubina, lo sai.

Rubina: Cosa?

Naida: Oh, amore! Vuoi dire che se non fosse stato per la ragion di stato, tu avresti preferito me?

Actarus: Beh…

Rubina: Duke! Stai dicendo che mi avresti sposata solo perché eri costretto?

Actarus: Rubina, devi comprendere: io… il matrimonio…

Naida (trionfante): Ecco! Ho sempre saputo che ero io il suo vero amore!

Rubina (disperata): Non è possibile…

Venusia: Actarus, una domanda: se non fosse stato per Rubina, avresti sposato Naida?

Naida: Che domande! Certo che l’avrebbe fatto! Duke, diglielo! …Duke?

Actarus: Beh…

Venusia: Come immaginavo. Il problema è proprio il matrimonio.

Rubina: Cosa?

Naida: Cosa?

Venusia: Lui detesta anche la sola idea di nozze, confetti, anelli e marce nuziali.

Naida: Non è possibile!

Rubina: Non ci credo!

Naida: Duke! È la verità?

Rubina: Duke! È vero?

Actarus: Sì… odio la sola idea di legarmi a qualcuno per sempre…

Zorak: Ma è uno scoop! L’affascinante principe di Fleed non vuole legami! Come la prenderanno ora le signore?

Venusia: Male. Glielo garantisco.

Rubina: Ma allora… quando eravamo fidanzati, in realtà tu non avevi nessunissima intenzione di sposarmi?

Naida: E quando noi facevamo ses… beh, insomma… non avresti prima o poi voluto concretizzare in un matrimonio?

Actarus: No.

Rubina: Sei un disgraziato! E io che mi disperavo perché credevo di non piacerti abbastanza per prendermi in moglie!

Naida: Razza di farabutto! E io che ero convinta che tu non mi sposassi solo perché eri impegnato con Rubina!

Rubina: Vuoi scherzare? Sposare me? Non appena cominciavo ad accennare alle nozze, si metteva a suonare la sua dannata chitarra e non apriva più bocca!

Naida: E quando io gli chiedevo se proprio non poteva piantarti e sposare me, per tutta risposta si tuffava su quella sua infernale chitarra e non diceva niente!

Zorak: Interrompiamo un momento, signore. C’è una domanda che dobbiamo assolutamente fare.

Rubina: A chi?

Naida: A me?

Zorak: A Venusia.

Venusia (stupefatta): Io?

(Naida e Rubina sembrano accorgersi solo allora che appunto c’è anche Venusia)

Zorak: Sì. Una domanda semplicissima: lei e Actarus avete mai parlato di matrimonio?

(Venusia si fa scarlatta, Actarus si guarda attorno con fare svagato)

Rubina: Anche lei?

Naida: Non posso crederci…

Venusia: Io… oh… veramente…

Zorak: Ne avete parlato? Basta un sì o un no.

Venusia (ormai è paonazza): Ecco… una volta…

Rubina: Non dirmi che è stato Duke a parlarne!

Venusia (sfumando sul violaceo): No… ne ho accennato io…

Naida: Questo lo credo di più.

Zorak: Ottimo. Lei ne ha parlato con Actarus… A proposito, Actarus, vuole dichiarare qualcosa?

Actarus (in tono vago): Io? No, perché?

Rubina: Reazione classica.

Naida: Tipica, da parte sua.

Zorak: Molto bene. Allora, Venusia, lei ha a suo tempo parlato di nozze con Actarus.

Venusia (che vorrebbe scomparire in una voragine): Dobbiamo proprio ripeterlo?

Zorak: Mi perdoni, ma credo che i nostri ascoltatori muoiano dalla curiosità di sapere che cosa le abbia risposto Actarus.

Rubina: Lo vorremmo sapere anche noi!

Naida: Sì, siamo davvero curiose.

Rubina: Actarus, vuoi dircelo tu?

Naida: Dato che la tua amica sembra molto imbarazzata, magari potresti raccontarci tu com’è andata.

(Actarus assume un’espressione remota)

Zorak: Davvero, Actarus, non ha niente da dire?

Actarus: Uhmmm… non avete una chitarra, qui?

Naida: Ancora quella dannata chitarra!

Rubina: Vorrei fartela ingoiare!

Naida: Ingoiare? Dovremmo inserirgliela…

Zorak: Signore! Abbiamo capito!

Rubina: …e di traverso!

Zorak: Ahi… fa male…

Naida: Se lo merita!

Zorak: Riprendiamo con quello che stava dicendoci Venusia, è meglio.

Rubina: Giusto! Venusia, possiamo finalmente sapere cosa ti ha detto?

Venusia (che non ne può più): E va bene! Lui… ecco, lui…

Rubina: Sì?

Naida: Lui…?

Venusia (in tono piatto): Ha preso la sua infernale chitarra e si è messo a suonare…

(Rubina e Naida si guardano in faccia e poi stringono la mano a Venusia)

Rubina: Ciao, collega.

Naida: Benvenuta nel gruppo DDD.

Venusia: Cioè…?

Naida: Deluse Da Duke. (Ad Actarus, con disprezzo) Strimpellatore!

Rubina: Lavativo!

Venusia: Infingardo!

Naida: Tutte, ci ha illuse!

Rubina: Illuse prima, deluse poi!

Venusia: Chi non ci ama, non ci merita!

Zorak: Vi prego! No! Non un’altra gazzarra nello studio! L’abbiamo appena finito di ristrutturare!

Rubina: Non preoccupatevi!

Naida: Non ci abbasseremo a pestare quel fetente, anche se avremmo tutte le ragioni di appiattirlo come una sfoglia!

Venusia: Quello sciagurato non merita altro che il nostro disprezzo!

Actarus: Ancora non capisco cosa mi state rimproverando.

Naida: Argh!

Rubina: Grrr!

Venusia (A Zorak): Gliel’ho detto, no? Un’anguilla insaponata.

Naida: Ragazze, andiamocene!

Rubina: Sì, non c’è più niente da fare, qui.

Venusia: Posso venire con voi?

Naida: Certo! Una pizza e una birra, vi vanno?

Venusia: Una pizza e un bel po’ di birra, certo. Ho bisogno di qualcosa di alcolico.

Rubina: Vi va se chiamo un amico o due?

Naida: Certo che mi va! Purché siano carini…

Venusia: Anche tre! L’unico amico disponibile che mi rimane è Banta, e non sono ancora così disperata.

Rubina: Tre amici. Benissimo. Io mi metto a telefonare, voi scegliete il posto. Ciao, Duke!

Naida: Passa una bella serata!

Venusia: Noi, la passeremo di certo! (Escono, tenendosi a braccetto).

(Zorak e Actarus restano soli. Actarus guarda da dove sono uscite le ragazze, poi si volta verso Zorak)

Actarus: Scusi una domanda: lei, ha capito cos’è successo?

Zorak: Perfettamente.

Actarus: Io, no.

Zorak: Non me ne stupisco.

Actarus: Vorrebbe spiegarmi…?

Zorak: Temo ci vorrà molto, molto tempo.

Actarus: Per me, non è un problema.

Zorak (sospirando): Va bene. In fondo, questa volta non mi hanno devastato lo studio, per cui mi è andata bene. Posso anche perdere un paio d’ore a spiegarle tutto.

Actarus: Grazie. Non è stato affatto chiaro.

Zorak (guardandolo meglio): Venusia l’ha definita “anguilla insaponata”, ma io userei altri termini…

Actarus: “Anguilla…”? In genere, dice che sono un po’ bietola.

Zorak: Venusia è una persona molto gentile. Un momento, salutiamo i nostri ascoltatori. Cari amici, con quest’insolita conclusione… insolita perché oggi stranamente nessuno si è fatto male… si chiude la nostra intervista. Auguriamo quindi a tutti voi un buon Natale e un felice Anno Nuovo. Ci sentiremo prossimamente, sempre su questo canale! Arrivederci!

Actarus: Arrivederci! …Allora? Cos’è successo?

Zorak: …Sarà una lunga serata…




Ditelo a Yabby
la posta del cuore del Sire di Vega


Cuore-in-fiamme
Vostra Imputrescibile Maestà, sono Garo, un vostro fedele suddito, e ho un problema con mia moglie.
Ultimamente non ha mai un po’ di tempo per me, perché esce di continuo e non torna mai a casa. Se le faccio domande, mi risponde di farmi gli affari miei. Pensate che adesso che partecipa al Presepio Vivente di Natale a casa non c’è mai e torna la mattina dopo dicendo che è rimasta a provare tutta notte.
Secondo voi che cosa posso fare? Cordiali saluti.

Partecipa anche tu al presepio vivente e candidati per la parte del bue.
Le corna le hai già.



Vostra Illustrissima Magnificenza, mi prostro umilmente davanti a Voi e supplico di ricevere il Vostro illuminato consiglio. Sono Adana, una scienziata del Vostri Regi Laboratori, e ho un problema con mio marito: è un uomo molto attivo, anzi, troppo attivo. Già per lavoro è sempre in viaggio, ma anche nel tempo libero è incapace di fermarsi: insomma, a casa non ci stiamo mai, perché oltretutto pretende che io lo segua ovunque – e infatti sono stata costretta a prendermi un anno sabbatico.
Per questo Natale ha stabilito un lungo viaggio itinerante: ma io sono stanchissima, non ne posso più di questa vita e vorrei tanto trascorrere queste feste nella nostra bella casetta. Ovviamente non c’è verso di convincerlo. Che posso fare?

Prendi contatto con Shira, la tua collega creatrice del Raggio Congelante, e fatti prestare a nome mio uno dei suoi prototipi.
Usalo su tuo marito.
Inserisci il surgelato in un lanciamissili e sparalo nello spazio. Vedrai che comincerà subito ad itinerare.
Quanto a te, tornatene a casa e riposati.



Vostra Divina Maestà, sono una vostra devota suddita e ho un problema che solo Voi con la Vostra superiore saggezza potete risolvere.
Mio marito è molto ricco, ma mi fa fare una vita miserabile perché è dannatamente taccagno.
Secondo lui tutto costa troppo e qualsiasi cosa è un lusso che non possiamo permetterci. Per capirci, tre anni fa a Natale mi ha regalato uno strofinaccio da cucina, l’altr’anno mi ha donato una limetta per unghie e l’anno scorso mi ha dato un blocchetto omaggio di buoni sconto per la spesa. A questo punto penso che quest’anno non riceverò nulla. Cosa posso fare? Confesso di essere stufa di fare la fame e di passare l’ennesimo Natale deprimente per colpa di quello spilorcio. Vostra devotissima.

Spiegagli che mantenerlo in vita ha un costo ed è un lusso che non potete permettervi, quindi gettalo nella gabbia del King Gori: provvederà lui ad eliminarlo in maniera pratica, economica, biologicamente compatibile e soprattutto TOTALE.
A quel punto il funerale sarà superfluo e lui sarà felice per i soldi risparmiati; quindi va’ a casa, metti le mani sul malloppo e datti alla pazza gioia.


Vostra Celestiale Grandezza, il mio nome è Chen e sono un vostro umilissimo servitore, devoto e fedele fino allo stremo. So che altri osano malgiudicarvi, ma per me siete il Sole che illumina le menti. Provengo dalla colonia di Ruby, e penso che il Vostro saggio dominio sia quanto di meglio potesse capitarci. Vi supplico quindi di aiutarmi con la Vostra superiore sapienza, altrimenti per me sarà la disperazione.
Il mio problema ha un nome: mia moglie!
Da sempre mi rovina le feste. Anche quest’anno pretende di invitare per Natale la sua vecchia e insopportabile zia Ciurga: decrepita, malata, irascibile e bisbetica, che essendo affetta da TUTTO pretende di essere servita e riverita.
Sono anni che porto pazienza aspettando che la vecchia crepi, ma niente! A dispetto di tutte le sue malattie sta benone, e sì che ormai ha 105 anni! Cosa posso fare, o Divino Signore, per passare almeno un Natale in santa pace? Mi prostro umilmente.

Banale, a dir poco.
La vecchia è decisamente stagionata, per cui gettala in un compattatore di rifiuti e chiudilo. Oltretutto, le avrai già fatto il funerale.
Se tua moglie osasse aprir becco per protestare, getta nel compattatore anche lei.
Quindi, goditi il Natale.





Verde Zafferano Fluo
La cucina secondo Lady Gandal


veleno-nei-cibi
Tronchetto di Natale

Care amiche, cari amici fedeli…

E sopravvissuti…

Hydargos, non cominciare subito! Devi sempre essere così fastidioso?

Non sono fastidioso: sono solo stupito che qualcuno dei nostri ascoltatori sia ancora rimasto vivo.

Smettila!

Se sono vivi, è perché non hanno provato le nostre ricette…

Hydargos, non voglio ripetertelo…!

…e comunque, non mi spiego il perché questa rubrica interessi così tanto. Fascino dell’orrore?

(Si ode un cozzo risonante, molto simile a quello che produrrebbe una padella che colpisce un cranio piriforme)

Oh, finalmente la smetterai di dire stupidaggini!

…Dov’è il cingolato che mi è passato sopra…?

Allora, care amiche, cari amici, il Natale è ormai alle porte! Eccoci qui a proporvi una squisita ricetta che renderà più lieto il cenone delle feste! Una vera prelibatezza che ingolosirà anche l’invitato più restio… Una delizia per gli occhi e il palato…

Stai parlando di uno dei tuoi piatti?

Naturalmente! Hai qualche dubbio?

Per la tua cucina, io non userei termini come “prelibatezza” e “ingolosire”.

Hydargos, vedi la padella?

Sì, certo.

Vuoi sentirla ancora?

No!

Allora, taci. Dicevo, oggi vi proponiamo il Tronchetto di Natale, un autentico peccato di gola condensato in forma di dolce.

Il vostro ULTIMO peccato…

(Secondo cozzo risonante, molto simile al primo)

Ingredienti per sei coraggiosi nemici della dieta:

Due vasetti di marmellata di castagne
Un pacco di biscotti savoiardi
Sei cucchiai di cacao amaro
Latte e brandy, q.b.
Due tavolette di cioccolato fondente
Una tavoletta di cioccolato bianco
Un rametto di agrifoglio, per guarnire.

Grado di difficoltà: images images images images

Così difficile?

Ci vuole una certa manualità.

Cioè, non solo si muore, ma si deve anche faticare?

(Si ode un altro cozzo risonante, quasi uguale ai primi due)

Dang! Fa la campana…

E “Dang!” rifarò io, se non la pianti! Allora, cari amici, per prima cosa mettete nel mixer i savoiardi, badando di tenerne a parte qualcuno… diciamo, quattro-cinque. Hydargos, mi hai capita?

Dang!

Devi mettere i savoiardi nel mixer e ridurli in polvere!

Dang?

(Alzando la padella) Savoiardi nel mixer, oppure ancora dang.

Nel mixer. Obbedisco.

Tritali in polvere.

Sissignora, come la signora desidera. Polverizzati.

Versarli in una grande ciotola, e aggiungere la marmellata.

Quale marmellata?

Questa, di castagne.

Così solida?

Occorre che sia solida, perché dopo dovremo modellare il dolce.

Questa marmellata mi ricorda qualcosa…

È solo normalissima marronata.

Che buffo… adesso capisco cosa mi sembra…

Cosa?

Del plastico! Stesso colore, stessa consistenza… ma naturalmente, non può essere!

Certo che no! Non essere ridicolo, Hydargos!

Non è plastico, vero? Dimmi che non è plastico!

Uff! Ora, aggiungi il cacao amaro!



Cosa c’è, adesso?

Questo cacao non sembra cacao.

Non essere assurdo!

Non odora nemmeno di cacao!

E di cosa odora, secondo te?

Pare… puzza di bruciato… sembrerebbero scorie…

Insomma, Hydargos! Stiamo parlando di cacao di primissima qualità!

Sei sicura?

Certo! Ho chiesto al Camargo Ishtar in persona di procurarmi gli ingredienti!

Vuoi dire che è stato quel fetente con la zucca a pera a farti avere plastico e scorie… voglio dire, marmellata e cacao?

Certamente! Sai che è un buongustaio, un vero intenditore!

Sì. Ed è anche uno schifosissimo arrivista che da anni cerca di soffiarmi il posto! Io non mi fiderei di quella carogna!

Il solito sospettoso…

Certo! Sono talmente sospettoso che non mi stupirebbe se quel mascalzone cercasse di prendersi anche il tuo posto!

Il mio?

È un arrampicatore, no? Un dolce esplosivo significa te e me eliminati e ben due posti di comando liberi. Ecco perché ti ha dato plastico e scorie di vegatron al posto di marmellata e cacao!

Non riesco a crederci… Bah! Visto che sei così tanto in malafede, per provarti che il dolce è innocuo e squisito ne faremo assaggiare una fetta proprio al Camargo! Contento?

Una fetta di bomba… ehm, bomba calorica intendo… a quel viscido arrivista? Ma certo!

Vogliamo andare avanti con la ricetta, sì o no?

Subito, e con gioia! Che devo fare?

Mescola marmellata, cacao e polvere di biscotti, fino ad ottenere un impasto omogeneo.

Mescolo, ma con prudenza… Oh!

Cosa c’è?

A ogni giro di mescolo, l’impasto scintilla…

Non per nulla, si tratta di uno strepitoso dolce per un brillante pranzo natalizio!

Brillare, senza dubbio questo dolce brillerà.

Se l’impasto fosse troppo solido, si può ammorbidire con un poco di latte e brandy.

Io non aggiungerei alcool al plastic… all’impasto.

Adesso disponete uno strato di impasto su un piatto rettangolare, in modo da creare la base del dolce. Ponete quindi sopra i savoiardi, ammorbiditi nel latte e brandy.

Fatto!

Ricoprite con il resto dell’impasto, creando con un altro savoiardo anche un rametto laterale. Modellate il vostro tronchetto in modo che le due estremità sembrino tagliate. Hai fatto, Hydargos?

Fatto. Sta venendo un capolavoro.

Ora, bisogna procedere alla ricopertura. Fate fondere il cioccolato fondente, quindi versatelo sul tronco, evitando le estremità.

Evitate.

Con una forchetta disegnate sul cioccolato le striature della corteccia.

Ecco!

Adesso, nel pentolino sporco di cioccolato fondente sciogliete il cioccolato bianco, mescolando bene.

È diventato marroncino chiaro.

Perfetto! Così sembrerà il colore del legno tagliato. Versare il cioccolato chiaro sulle estremità del tronchetto, e con la forchetta disegnare dei cerchi concentrici.

Cerchi. Fatti!

Adesso tenere il dolce in frigorifero per almeno una notte, meglio se per una giornata intera. Un’ora prima di servirlo, ricordate di togliere il tronchetto dal frigorifero in modo da poterlo gustare in tutta la sua fragranza.

La sua ESPLOSIVA fragranza.

Proprio così, stiamo parlando di un dolce veramente squisito. Servitelo decorandolo con un rametto augurale di agrifoglio.

A questo punto, io convocherei il Camargo Ishtar in modo da fargli assaggiare tanta prelibatezza.

È bello sentirti finalmente così entusiasta! Convoco immediatamente il Camargo! (Invia un messaggio).

Preparo subito un piatto e una forchetta.

Ti vedo stranamente felice, Hydargos…

Non vedo l’ora che un buongustaio come il Camargo ci dia la sua autorevole opinione. (Si apre la porta, entra il Camargo)

Mi avete chiamato?

Certo! Come vedi, abbiamo preparato il nostro dolce di Natale.

Ah, non siete ancora saltati per aria… voglio dire, non l’avete ancora assaggiato?

Non potevamo, naturalmente.

Vorremmo che lo assaggiassi tu per primo.

Io?

Teniamo molto alla tua opinione.

Sappiamo che sei un vero intenditore!

Ma no, io…

Non essere modesto! (taglia una fetta di dolce, la dispone nel piatto e la porge al Camargo) Ecco qui. Assaggia.

No, no… io… non voglio che tagliate il dolce apposta per me…

Guarda che l’ho già tagliato. Assaggia!

Veramente, non posso…

Sapevo che non avresti voluto mangiarlo! (a lady Gandal) Non avevo detto che ti aveva dato plastico e scorie radioattive? Ecco perché adesso fa tante storie!

Non è vero!

Camargo, te lo ordino: assaggia!

No… sono a dieta, non posso…

Assaggia!!!

Noooo! (scappa disperatamente verso la porta aperta. Fulmineo, Hydargos afferra il tronchetto e glielo scaglia dietro. Le porte si chiudono dietro al Camargo e al dolce. Un’esplosione spaventosa scuote l’intera base).

Ma… ma che è successo?

(guardando oltre le porte divelte) Niente. Solo, c’è il Camargo qui in giro.

Che cosa?

(Malefico) Penso che si senta veramente a pezzi.

Da non credere… ma allora, era vero! Quel disgraziato mi aveva davvero dato plastico e scorie radioattive… voleva uccidermi!

UcciderCi! Tutti e tre, tu, io e pure tuo marito!

Un attentato… e proprio a Natale! Non ci voglio nemmeno pensare, questo dovrebbe essere il periodo della gioia, della fraternità, dei doni…

Dei doni, già. (Occhieggia verso le porte divelte) Io, il mio regalo di Natale l’ho già avuto.

Care amiche e cari amici, a questo punto non ci resta che salutarvi augurandovi un felicissimo Natale… e non dimenticate di provare la nostra ricetta!

Magari usando vera marmellata e vero cacao.

Arrivederci a tutti, e auguri! Ci ritroveremo l’anno prossimo, con nuove ricette, nuove delizie…

Nuovi decessi…

(Dang!)




Vega News

Veg-news
Buonasera e bentornati a Vega News.
Attentato alla base Skarmoon. Oggi una violenta esplosione ha scosso l’intera base: attualmente l’unica vittima sembra il Camargo Ishtar, che è stato identificato dal pezzetto più grande trovato.
I medici sono positivi e ritengono che con vari mesi di cura immerso nel fluido rigenerativo, il comandante potrebbe riprendersi.
Intanto sono state svolte indagini: pare che l’ordigno fosse composto da plastico concentrato, scorie di vegatron e una strana concentrazione di carboidrati.
Mi giunge adesso notizia di un nuovo attentato. Colleghiamoci con Doris, che si trova sul luogo del sinistro.

Grazie.
Una seconda esplosione è avvenuta negli alloggi della Guardia reale Zigra.
Secondo la polizia scientifica, la bomba era composta dello stesso materiale di quella usata per il Camargo Ishtar, ma era di minori dimensioni. Sono state rinvenute anche tracce di cioccolato, probabilmente la bomba era camuffata da dolce. Il comandante Zigra fortunatamente non lo ha mangiato, ma l’esplosione lo porterà a passare le prossime festività nel centro medico.

Grazie Doris.
Passiamo alla seconda notizia: Zuril avverte della scomparsa di due barattoli di un nuovo tipo di plastico altamente esplosivo. Il composto è denso e di colore marrone: se venisse trovato, si prega di non toccarlo assolutamente: bisogna invece contattare subito il ministro, che manderà gli artificieri a rilevarlo.

Questo per oggi è tutto.
Grazie, arrivederci e buone feste a tutti voi.




Oroscopo del mese

Eccovi l'oroscopo stillato dall'esimo professor S. Carogna.

Ariete
Siate felici! Quest’anno, durante i festeggiamenti natalizi, non avrete bisogno di mettervi un paio di corna da renna: il vostro partner ve ne fornirà uno personale, tutto vostro. Basterà solo dar una mano di porporina, e allegria!

Toro
Soldi! Tanti soldi! Quelli che dovrete spendere per i regali per TUTTI i vostri parenti.

Gemelli
Spirito del Natale, quello che infesterà le vostre case. La Luna Rossa consiglia: inutile chiamare gli esorcisti, tanto sono in vacanza.

Cancro
A Natale la vostra casa irradierà luce e calore, pronta ad accogliere gli ospiti, e infatti vi si installeranno tutti i parenti, compresi il cognato antipatico e la suocera pettegola.

Leone
Per voi un bianco Natale: la neve vi sfonderà il tetto e vi sommergerà.

Vergine
Luce di Natale, quella che salterà lasciandovi al buio per tutte le feste! Ma non disperate: la vostra società dell’energia non si dimenticherà di voi, la bolletta sarà puntuale e salatissima.

Bilancia
Regalo di Natale, quello per l’amante che per sbaglio consegnerete a vostra moglie. La Luna Rossa consiglia: Un biglietto di sola andata per il Polo Nord.

Scorpione
Dolcezze di Natale, quelle che non potrete gustare, perché alla Vigilia scoprirete di avere il diabete.

Sagittario
Botti di Capodanno! Quelli che l’anno scorso avevate sequestrato a vostro figlio e che avete dimenticato d’aver nascosto nella cappa del caminetto. Ve ne ricorderete questo Natale, quando accenderete il fuoco.

Capricorno
Sorprese di Natale: vostro nonno, espulso dall’ospizio per pessimo comportamento, vi si piazzerà in casa.

Acquario
A Natale, una stella nel vostro cielo. La Luna Rossa consiglia: inutile che cerchiate si sfuggire, il meteorite vi beccherà ovunque.

Pesci
Regali sotto l’albero! Cosa troverete? Gioielli? Vestiti di lusso? Vacanze ai Caraibi? No… Il pavimento.




Autori

Introduzione: H. Aster

Angolo dei Padri: H. Aster, Merlino 8

Super Vegark: H. Aster; un ringraziamento speciale a Piero e Alberto Angela

Vi aggiusto io!: H. Aster, Merlino 8

Cuor di Mamma: H. Aster; un ringraziamento speciale a Giusi Raspani Dandolo

Angolo della Coppia: H. Aster, Merlino 8

Ditelo a Yabby: H. Aster, Merlino 8

Verde Zafferano Fluo: H. Aster, Merlino 8; un ringraziamento speciale a “Le ricette di Arturo e Kiwi”

Vega News: Merlino 8

Oroscopo del mese: H. Aster, Merlino 8; un ringraziamento speciale a Oreste Lionello.




 
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