IL VERO VOLTO DI RUBINA
E’ interessante notare come episodi molto noti come il Settantaduesimo di Ufo Robot Goldrake/Ufo Robot Grendizer siano rimasti fortemente impressi nella memoria del fandom italiano, ma siano stati gravemente compromessi dal doppiaggio dell’epoca, impedendo al pubblico di comprenderne il vero significato e tramandando ai posteri una percezione distorta e parziale di personaggi complessi come quello della Principessa Rubina ricordata superficialmente solo come la figlia di Re Vega innamorata di Actarus che si sacrifica per lui.
Per fortuna grazie al ridoppiaggio integrale della serie, estremamente fedele sia per quanto riguarda i dialoghi sia per quanto riguarda le intonazioni, mi è stato possibile analizzare accuratamente l’episodio di Rubina e venire a capo delle sue apparenti contraddizioni e del suo significato.
Considerando che un errore non corretto non è altro che un errore perpetrato ho deciso di pubblicare la mia analisi affinchè gli appassionati della serie possano trarne giovamento nella comprensione della vera trama di questa
L’episodio si apre con Zuril che in preda al panico corre a riferire a Re Vega che sul pianeta Ruby è scoppiata una rivoluzione affermando che si tratta di un “
evento gravissimo”.
Già qui c’è un’anomalia : come mai il ministro delle scienze Zuril, sempre così composto e padrone di se, si lascia andare ad una reazione tanto scomposta e allarmata?
Dopo un primo momento di stupore Re Vega ribatte “
mia figlia Rubina si trova li, riuscirà senz’altro a domare la rivolta” al che Zuril ribatte che la principessa invece ha appena abbandonato Ruby e sembra intenzionata a dirigersi verso la base lunare Skullmoon.
Da notare che Re Vega si riferisce a Rubina come sua figlia mentre Zuril la chiama con l’appellativo di principessa….La scena si sposta quindi e viene inquadrata l’astronave di Rubina, la Queen Panther e quindi Rubina stessa di cui finora si è soltanto sentito parlare. La scelta registica è
interessante poiché evidentemente mirata a sorprendere lo spettatore :
niente viene mostrato della rivolta su Ruby, definita invece gravissima nel dialogo tra Re Vega e Zuril, non un’esplosione, ne un attentato, ne dei fermo immagine dei rivoltosi che si battono contro le forze di Vega.
Tutta l’attenzione è concentrata
sulla figlia di Re Vega che, con grande sorpresa dello spettatore, ha l’aspetto di una bella ragazza, totalmente umana e del tutto differente dal suo mostruoso padre!Cosa significa tutto questo? Ruby è davvero un semplice espediente per introdurre il personaggio della principessa Rubina e se si perché questa così mirata e evocativa
assonanza tra il nome della ragazza e quello del pianeta?Perché lei è così tranquilla nel lasciarselo alle spalle e perché è così interessata della sorte di Fleed?
La voce di Re Vega interrompe i pensieri della principessa. Il sovrano in videocomunicazione rimprovera la figlia di aver abbandonato Ruby anzicchè soffocarne la rivolta come sarebbe stato suo “dovere”, al che la ragazza, senza indugio, afferma che il motivo del suo comportamento è l’aver appreso che il padre le ha sempre mentito: la ragazza è venuta a sapere da qualcuno su Ruby che Duke Fleed è ancora vivo!
Da chi Rubina è venuta a conoscenza della sorte di Duke? Da qualcuno delle truppe di Vega? Da un abitante autoctono di Ruby? E
come mai Re Vega le aveva mentito dicendole che Duke era morto? Forse per far si che la ragazza non partisse a cercarlo, o c’è altro dietro?
Da notare che Re Vega appare visibilmente in imbarazzo di fronte all’affermazione della figlia, non le fa domande in merito, non la richiama di nuovo ai propri doveri, ma accenna un semplice “
Ma Rubina!!” e ad una domanda diretta di questa sulla sorte di Duke Fleed interrompe la comunicazione confermando quindi i sospetti della giovane sulla sorte di Fake Fleed. E’ da notare tuttavia come Rubina di fronte a tale rivelazione non si lasci tanto andare rispetto alla felicità nel vedere Fleed rigenerato o all’astio mostrato al padre per averle mentito…
Re Vega intanto si mostra parecchio contrariato, afferma che “
questa proprio non ci voleva” e che sua figlia ha scoperto che Duke Fleed è ancora vivo. Le affermazioni del sovrano appaiono strane,
tutt’altro che granitiche, così come atipico e confidenziale è il gesto con il dito con cui intima ma Zuril di avvicinarsi a lui.
In questo momento il grande sovrano non appare come un despota incontrastato ne come un padre autoritario e granitico (e dire che di padri autoritari e granitici, anche terrestri, in quegli anni nelle serie robotiche ne erano apparsi molti). Cosa significa questo atteggiamento? Vega è un semplice papà che non sa tenere testa ai capricci della figlia adolescente e testa calda, è un vigliacco che sta nascondendo un qualche segreto imbarazzante e che ora si sente messo “nell’angolo”
o altro?
A preoccupare tanto il re infatti non è tanto il fatto che Rubina abbia scoperto che Duke sia ancora vivo (cosa che come gli fa notare Zuril era inevitabile), ma il fatto che lei sia ancora innamorata di lui. Rubina quindi era innamorata di Duke Fleed, però aveva continuato a servire il padre che, a quanto ne sapeva, era stato causa della sua morte.
Perché non tradirlo già allora? Perché solo oggi quando la ragazza ha scoperto che Fleed e il suo principe sono ancora vivi.
Che Rubina abbia bisogno di Duke e di Fleed e che prima non avesse i mezzi per opporsi a Re Vega?Re Vega conclude quindi il proprio discorso affermando che è stato un errore inviare Rubina su Fleed al fine di far “
abbassare la guardia” al loro re e conferma a Zuril che questo aveva intenzione di far sposare Duke e Rubina al fine di “
suggellare la pace” tra i due popoli (non dicendo però esplicitamente quali siano questi popoli.
Il nome Vega non viene affatto pronunciato).
Abbiamo quindi due
disposizioni differenti : da un lato Re Vega che invia Rubina su Fleed, o quantomeno ne favorisce la permanenza temporanea, per usarla come “cavallo di Troia e dall’altro il Re di Fleed che sperava in un matrimonio diplomatico che potesse rendere più stabili gli equilibri interplanetari.
In realtà la situazione è più complessa….Di fronte alla piega presa dagli eventi Re Vega decide di “affidare Rubina a Zuril” e a ulteriori domande del ministro specifica che “se la vuole, Rubina è sua”. Una
frase ambigua e strana a cui è difficile dare una spiegazione univoca.
Re Vega non promette Rubina in sposa a Zuril ma glie la “consegna”, affermazione di fronte alla quale Zuril sembra perdere nuovamente il proprio aplomb : abbassa lo sguardo, è titubante, ghigna soddisfatto.
Davanti all’imminente e imprevisto arrivo di Rubina entrambi i cattivi danno dimostrazione di irrequietezza, Re Vega patteggia parla a Zuril con confidenza e il ministro è molto su di giri. In realtà però guardando bene il comportamento dei due è chiaro che Vega sia
visibilmente sui carboni ardenti, mentre Zuril abbia comunque conservato la propria
proverbiale razionalità come è dimostrato da alcuni suoi gesti (la puntuale incredulità nello scoprire che dopo ben otto anni Rubina sia ancora innamorata di Duke, il chinare lo sguardo e sorridere di sottecchi quando il sovrano gli offre la figlia ecc..). Che anche il ministro stia tramando
qualcosa di nascosto?
La scena successiva continua a “gettare l’amo” all’ignaro spettatore mostrando uno Zuril che accoglie la principessa che attera si Skullmoon, dapprima inchinandosi a lei secondo i doveri dell’etichetta, ma arrivando successivamente addirittura a tentare di abbracciarla! Tra l’indifferenza di lei e le prese in giro di Gandal (che gli da del vecchio rubacuori incapace di sconfiggere il tempo che passa), Zuril serra il pugno e afferma che se solo non ci fosse Duke Fleed il cuore della principessa Rubina sarebbe suo. Un altro Zuril inedito, iroso, concupiscente ma soprattutto uno Zuril che mostra queste reazioni solo quando è
ben visibile da altri (e si può ben affermare che l’aererporto di Skullmoon sia un luogo decisamente “pubblico”).
L’episodio sposta poi la scena sulla Terra dove Fake Fleed/Daisuke suona la chitarra in riva al fiume, mentre la sorella fa il bagno, da notare che il ragazzo non mostra nessun imbarazzo e nessun riguardo di fronte alla sorella nuda (non un rimprovero sull’inappropriatezza dello svestirsi in pubblico ma neppur un voltare lo sguardo per concedere a lei privacy) ed è
completamente immerso nei propri pensieri, solo ad un’affermazione di Maria che gli chiede informazioni su Fleed e sulla primavera che li giunge prima, Duke si smuove ricordando il volto di una giovanissima Rubina.
E’ interessante notare come l’affiorare di questa immagine
non fa interrompere a Daisuke la propria melodia. Se Rubina fosse stata figlia del suo nemico e se il ricordo di lei coincidesse con quello della distruzione di Fleed, tale ricordo turberebbe notevolmente il principe che invece continua imperterrito a strimpellare la chitarra con il solito velo di malinconia (subito notata da Hikaru che,
cresciuta in saggezza episodio dopo episodio, sembra aver ormai
rinunciato al proprio amore per Duke, limitandosi ad empatizzare con i suoi sentimenti e a preparare con discrezione e mestizia delle barchette con le foglie in onore alla memoria dei cari che il suo compagno d’armi ha perso con la distruzione del pianeta natio).
Una Hikaru che ormai ha accettato di non poter essere ricambiata, ma che si mostra vicina come non mai ai sentimenti del protagonista (in modo totalmente differente dalla ragazza più invadente e determinata a conquistare il “suo” principe di qualche episodio prima) e una Rubina ricordata con mestizia e affetto….
…..una Rubina che compare in continuità registica nella scena successiva, con i suoi attuali lineamenti più maturi su Skullmoon pronta a discutere con il padre. Ed è qui che molti nodi vengono al pettine.
Alle osservazioni della principessa, che guarda la cartina del Giappone sullo schermo cercando di individuare la posizione di Duke, re Vega la riporta nuovamente ai suoi doveri e alla “questione di Ruby”. La principessa però si mostra ben pronta a rispondere : gli abitanti di Ruby desiderano solo l’indipendenza e se verrà loro concessa non creeranno ulteriori problemi al grande Re esattamente come i Terrestri verso cui la ragazza prega il genitore di desistere dal portare nuovi attacchi.
Il
messaggio nascosto finora solo suggerito ora emerge con maggiore chiarezza : Rubina
non è disinteressata alla sorte di Ruby di cui è legittima e orgogliosa sovrana e
non è la figlia di Re Vega, dimostrando invece un deciso distacco verso la sorte dei veghiani, il cui pianeta è ormai perduto e che non hanno altra possibilità di sopravvivenza se non quella di trasferirsi sulla Terra. L’obiezione che la principessa porta relativamente alla rinascita di Fleed è debole e sa di
scusa o meglio, rivela solo
l’interesse che la ragazza ha verso Duke e il suo pianeta (ci ritorneremo).
E’ un particolare abilmente nascosto dagli autori grazie a dialoghi costruiti in modo molto mirato :
Re Vega ha conquistato e sottomesso il pianeta Ruby e probabilmente ne ha ucciso i regnanti, adottandone però la legittima erede al trono al fine di mantenere più saldamente il potere sul pianeta. L’indizio di questa rivelazione è nell’uso
continuo e
insistente che Re Vega fa della parola “
figlia” parlando di Rubina : mai e in nessun caso Vega parlerà di lei come “
la principessa” o “
mia figlia, la principessa”, ma la appellerà sempre e costantemente solo come figlia, quasi a voler rimarcare la
totale esautorazione dai suoi effettivi poteri che il sovrano ha attutato sulla ragazza adottandola.
Non bisogna quindi stupirsi troppo se il grande Re la affidi a Zuril, Rubina è in fondo un
semplice mezzo per esercitare il potere, mezzo che non può essere detronizzato (specialmente in una situazione di precario equilibrio come quella attuale) ma che può essere esautorato di fatto.
“
Potrei incontrare Duke Fleed”, “
No mai!! Solo distruggendo Grendizer e conquistando la Terra avremo la pace” il dialogo tra “padre” e “figlia” è
impossibile e portato avanti da entrambi a
senso unico e termina con Rubina che abbandona di corsa la sala del trono, ignorando i richiami di Vega e spogliandosi dei propri abiti principeschi.
Ecco che riappare Zuril che sbarra la strada a Rubina che sta correndo verso la propria navicella. Il comportamento del ministro però è diverso da quello
teatralmente nervoso mostrato nelle scene precedenti : spalanca le braccia, intima fermamente alla principessa di fermarsi. I pochi accenni che il ministro fa agli ordini ricevuti da Re Vega o al fatto che Duke Fleed sia un nemico, hanno come contraltare un’espressione scettica di Rubina o la presenza di Gandal che sta spiando la conversazione di nascosto (cosa di cui Zuril si è sicuramente accorto).
Mai come in questa scena i disegnatori sono stati tanto abili a trasmettere attraverso un
linguaggio fisico o paraverbale un contenuto che va ben oltre le parole dei personaggi, così come lo stesso Zuril ha intenzioni che vanno
ben oltre l’obbedienza agli ordini di Re Vega.
La testardaggine di Rubina, che si fa largo puntando la pistola contro il ministro, nel voler incontrare Duke Fleed creano un serio fastidio al vero piano di Zuril, piano che questo cerca di dissimulare (mostrando una preoccupazione non menzognera ma palese esattamente come quella di fronte alla ribellione di Ruby a inizio episodio) facendo credere a Re Vega di voler usare la principessa come esca per attirare in trappola Duke Fleed.
Il sovrano prima è contrario all’idea, ma poi è costretto a cedere; non è chiaro però quali siano i sentimenti che lo animano, forse un semplice
classismo (una principessa, sua figlia adottiva, non può essere usata come una volgare esca e del resto Rubina gli serve viva) forse Vega,
seppur in modo distorto e opportunista, prova veri
sentimenti paterni verso la ragazza.
Sentimenti contrastanti e linguaggio paraverbale dominano anche le scene successive che vedranno Duke e Rubina incontrarsi a bordo dei rispettivi velivoli.
Rubina versa lacrime di commozione (di fronte ad un
robot, ad un uomo con un
casco integrale di cui non vede i lineamenti? Perché?) dice a Duke di essere Rubina, la principessa di Vega”, destando stupore nel protagonista che risponde con un semplice “Rubina” (è molto facile concludere che il protagonista venga a conoscenza dell’
adozione forzata della ragazza solo in questo frangente), ma che decide di credere in lei e seguirla (colpito dal fatto che questa gli dia tranquillamente le spalle in una situazione di battaglia).
Il divario creato tra i due ragazzi dalla guerra è molto profondo e Duke (che con una scelta registica molto mirata continua ad indossare il proprio casco integrale anche dopo essere sceso da Fantaizer) frena l’entusiasmo di Rubina (arrivando addirittura a chiederle se lei è la vera Rubina, non si sa se metaforicamente o meno) che gli corre incontro in mezzo ad un campo fiorito
levandosi l’elmo e lasciando liberi al vento i propri capelli fluenti.
Segue quindi il flashback, evocato da Rubina, sul primo incontro tra lei e Duke su Fleed quando erano entrambi molto più giovani, la gita in barca e il fiore rosso che lui aveva paragonato romanticamente a lei.
Le parole della piccola Rubina, che afferma di essere stata mandata su Fleed dal proprio padre che auspicava un matrimonio tra i due, sembrano
apparentemente in contrasto con quanto aveva affermato Re Vega a inizio episodio, ma sono in realtà un altro
indizio nascosto sul fatto che la ragazza non sia realmente figlia del malvagio sovrano. Il re di Ruby,
padre biologico di Rubina, ventilava un’ alleanza con Fleed, alleanza che sarebbe stata sancita dal matrimonio dei due principi. Re Vega, al corrente dei fatti, si era quindi mosso nell’ombra sopraffacendo entrambi i pianeti.
Si ritorna quindi al presente in cui Duke e Rubina sono ormai nemici. La ragazza amareggiata dalle parole del principe, non può negare la realtà delle cose e il fatto che lei ormai appartenga all’impero che ha devastato il pianeta Fleed (Ruby invece come sappiamo, è ancora vivibile e ha mantenuto
apparentemente la propria indipendenza) ma a farla soffrire
non è, come si può pensare (e come pensa lo stesso Re Vega ma non Zuril), il fatto di essere stata respinta dal ragazzo di cui era infatuata 8 anni prima, ma
seri motivi politici!!
Al fine di
rabbonire l’animo del granitico Duke (anche qui ritorna il tema dell’incomunicabilità) e giungere al tanto agognato compromesso (
vero motivo per cui la principessa è tanto desiderosa di incontrarlo) Rubina gli rivela che Fleed sta vincendo le radiazioni di vegatron e sta tornando lentamente alla vita. Quindi Rubina si fa più audace e propone a Duke di tornare insieme a lei su Fleed in modo da mettere Re Vega di fronte al fatto compiuto e mettere fine alla guerra che sta portando sull’orlo dell’estinzione i Veghiani e sta devastando la Terra.
Come abbiamo visto, Rubina non mostra nessun interesse verso i veghiani e ancora minore interesse può mostrare verso la Terra (pianeta del tutto estraneo alla sua storia personale e su cui si è recata solo per trovare Duke), ma il suo vero obiettivo è quello di
stringere alleanze affinchè il proprio
pianeta natale, Ruby, possa ritornare all’antico splendore e liberarsi dal giogo di Vega.
La crisi in cui versa l’impero di Vega, il fatto che Duke sia vivo e si trovi con la Terra con il proprio robot, il potente Grendizer e che oltretutto Fleed stia per rinascere, danno a Rubina la possibilità di portare a compito il proprio piano di
indipendenza.
Di fronte alla notizia della notizia che il proprio pianeta sta rifiorendo, Duke sta per
cedere, abbraccia Rubina e il suo volto è rigato da una lacrima, ecco però che sopraggiunge Zuril a lanciare il proprio attacco.
L’attacco di Zuril è però
molto strano, lanciato per mezzo della sola astronave madre, senza supporto di minidischi o altri mezzi ed è molto breve e nonostante il ministro dichiari apertamente di voler uccidere Duke Fleed, appare chiaro che il suo scopo sia
un altro……
Nella scena successiva Daisuke è assorto mentre fissa il tramonto dalla terrazza del laboratorio, i suoi amici gli chiedono cosa sia successo e alla rivelazione di aver incontrato Rubina, Koji è allarmato mentre Maria la riconosce unicamente come “
la figlia di Vega” (probabilmente era venuta a conoscenza del ruolo della principessa dal nonno
ignorando però il fidanzamento con il fratello). Hikaru invece, saggiamente, sta in disparte, mostrandosi la più matura e empatica della squadra.
Ad una nuova videocomunicazione di Rubina, Duke decide di dare nuovamente fiducia alla ragazza e, lasciata la base a notte fonda. Koji con cui il protagonista divide la camerata, si accorge della cosa e lo copre, dopo che l’amico gli ha rivelato il legame che lo univa alla principessa in passato. Il giovane Kabuto sembra cedere bonariamente, credendo ad un semplice legame romantico tra Daisuke e Rubina, ma è totalmente all’oscuro della rinascita di Fleed, cosa che Daisuke, vuoi per insicurezza, vuoi perché totalmente sconvolto dalla notizia,
gli ha palesemente taciuto.
Da tutti questi eventi emerge chiaramente lo
stato di alterazione in cui versa Duke, che prima si era mostrato tanto granitico e risoluto nel respingere Rubina e metterla di fronte alla condizione di nemici che li divide.
Adesso invece è Rubina a dettare il gioco, forte di avere in mano la carta (o meglio la fotografia) vincente della rigenerazione di Fleed
E’ proprio una Rubina forte e vincente quella che aspetta Duke nel luogo convenuto, ed appare molto strano come la principessa
abbia avuto la possibilità di contattare nuovamente Duke dopo l’intervento di Zuril.
E’ qui che gli autori inseriscono il nuovo messaggio nascosto che finalmente getta luce sul
vero obiettivo del ministro e sul perché dello strano comportamento tenuto lungo l’episodio : Zuril in segreto avversa la politica bellicosa e scriteriatamente espansionista di Re Vega, supportando in segreto i vari pianeti della galassia oppressi dal tiranno, ma nel contempo lavorava febbrilmente al fine di conquistare la Terra senza contaminarla.
L’improvvisa insurrezione di Ruby e la determinazione di Rubina a conquistare l’indipendenza stringendo alleanza con Duke Fleed però, hanno messo a rischio le manovre del ministro che, dopo il precedente attacco a scopo
puramente dimostrativo, ha
finto di appoggiare l’iniziativa della principessa e di favorire un nuovo incontro con Duke Fleed, con il fine però di tendere una trappola al pilota di Grendizer e eliminarlo una volta per tutte.
Non abbiamo quindi uno Zuril
irrazionale o
infatuato di Rubina, ma un uomo
fermamente convinto della propria politica ecologista e pronto ad azioni
pragmatiche e
machiavelliche. Tutto questo non deve stupire poiché l’anime di Grendizer è stato fortemente influenzato dal comicalize da
Gosaku Ota pubblicato su Bouken Oh parallelamente alla serie e in molti riconoscono Ota non come un semplice mangaka ma a tutti gli effetti come
uno degli autori della serie (come testimoniato le affermazioni del regista Katsumata sul Roman Album e l’immagine del robot Raaga in bella vista sulla Mazin Bible).
Sebbene nel manga di Ota Rubina non comparisse, era stato proprio lui a creare il personaggio di Naida (altro antico amore di Duke su Fleed e presente anche nella serie tv in un episodio “
sperimentale” e a se stante, il 25, a cui qui non vi è nessun riferimento, proprio come se quell’evento non fosse mai accaduto) ed era sempre stato lui a dare a Zuril uno spiccato impegno ecologista ma anche una
mancanza di scrupoli e una
dedizione totale alla propria causa, caratteristica messa in ombra dalla serie tv, ma comunque presente (come testimoniano le parole di ammirazione che il ministro rivolge alla Terra e alla sua bellezza nel suo episodio di esordio, il 28).
Il pragmatismo di Zuril, che
come uno schiacciasassi passa sopra a qualunque evento accessorio e potenzialmente fastidioso (da notare la grande foga che il ministro mette nelle sue parole contro Duke “
Senti il dolore! Senti il dolore e, dopo questo, avrò finito con te!” reo di opporsi al suo
più grande disegno ecologista) , fa quindi scattare la trappola imprigionando Grendizer in una rete di raggi magnetici, alla quale riuscirà a sfuggire solo grazie all’intervento di Rubina che, resasi conto di essere stata ingannata dal ministro (lo stupore che mostra davanti all’evento è un chiaro segno di come il ministro l’abbia precedentemente manipolata e poi tradita compromettendo tanto la fiducia di Duke faticosamente conquistata, quanto la vita di quest’ultimo), arriverà addirittura a sacrificarsi facendo scudo a Duke con la propria astronave (Non…non è vero, Duke! Ti salverò adesso!”), un gesto abbastanza
estremo e
irriflessivo, in linea con il carattere mostrato dalla principessa finora.
Morente e adagiata su un prato fiorito, Rubina darà l’ennesima prova del suo carattere
incoerente e passionale rivelando a Duke Fleed l’ubicazione della Base Skullmoon sull’altra faccia della Luna al fine di conquistarne definitivamente la fiducia.
Il gesto di Rubina, un vero e proprio
tradimento verso un popolo, seppur invasore, in via di estinzione e verso il padre adottivo con cui non è riuscita a stabilire un legame, altro non è che una disperata richiesta di aiuto a Duke, l’unico in grado di poter garantire la pace e la libertà ai pianeti del cosmo in rivolta, Ruby compreso.
La disperazione di Rubina, non sfugge a Duke che la sostiene nei suoi ultimi attimi di vita, e non sfugge ovviamente a Hikaru che, soffocando le lacrime di commozione, darà discretamente le spalle ai due nel momento dell’addio definitivo (la sofferenza della terrestre, è bene ricordarlo,
non è dovuta a gelosia verso Duke, poiché da tempo ormai si è fatta da parte e ha rinunciato a lui) con la promessa di Duke di dare il nome Rubina al primo fiore rosso che sboccerà su Fleed in modo da rimanere sempre nei pensieri del principe e rinascere ad ogni primavera. Una promessa
solo apparentemente romantica ma che in realtà sottintende l’impegno del pilota di Grendizer a vegliare sul futuro e sull’indipendenza di Ruby, al posto della sua defunta erede al trono.
Il fiore e l’alternarsi delle stagioni servono anche al regista per creare un’efficace
opposizione tra l’
immutabile ciclicità del tempo e delle stagioni e
la distruzione e la tragedia “definitive” portate dalla guerra, opposizione ben rappresentata anche dall’
urlo disperato di Duke che corre piangendo tra i fiori (sentendosi oltremodo colpevole per aver anteposto la propria felicità per la rinascita di Fleed alle difficoltà di Rubina e di Ruby) e dal rasserenamento di questo di fronte al tramonto, bellezza naturale e eterna come il ricordo della perduta Rubina e della promessa fattale in punto di morte.
Infine è curioso notare come i dialoghi del film “Goldrake Addio” in alcuni punti risultino
paradossalmente più fedeli (seppur in maniera più semplificata) al contenuto dell’episodio rispetto a quelli del doppiaggio storico della serie tv, più aderenti come forma, ma fortemente fuorvianti riguardo alla sottotrama : nel lungometraggio infatti Rubina non era la figlia di Vega, ma una semplice comandante, il suo amore giovanile con Duke era antecedente allo scoppio della guerra e la vicenda si chiudeva con l’impegno del protagonista a combattere e distruggere Re Vega affinchè tragedie come quella della ragazza non si ripetessero.
Alla luce di tutto ciò il titolo originale dell’episodio : “
Quando risplende in cielo la Patria Lontana” assume un senso più chiaro nella sua ambivalenza facendo riferimento non solo al risorto Fleed ma anche al pianeta Ruby, patria per cui Rubina è stata disposta a sacrificare la vita
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https://gonagai.forumfree.it/?t=77930987Edited by GOTAN X - 6/10/2020, 12:13