Questa sì è che l'idea di una muraglia che mi piace.
Il sogno di una barriera di alberi che tiene a freno l’avanzata del deserto risale addirittura agli anni Settanta. Nel 2007 l’Unione Africana l’ha trasformato nel progetto della Grande muraglia verde, che prevede di riportare salute e fertilità in una vastissima porzione del Continente tramite un mix di pratiche sostenibili di gestione del suolo. “Al tempo stesso, la muraglia è una metafora che esprime la solidarietà tra i paesi africani e i loro sostenitori”, aggiunge la Fao.
Oggi l’iniziativa coinvolge i governi di ventun Paesi, insieme a organizzazioni sovranazionali (Global environmental facility, Banca mondiale, Unione europea, Fao), istituti di ricerca, società civile e movimenti nati dal basso. Il territorio interessato è una sorta di corridoio, lungo circa 7.800 chilometri e largo 15, che separa il Senegal da Gibuti, nel Corno d’Africa. Vi abitano 228 milioni di persone, poco meno della metà rispetto all’intero territorio di Nord Africa, Sahel e Corno d’Africa.