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La Luna 24 ORE 08

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view post Posted on 16/10/2020, 19:03     +1   -1
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Luna

La Luna 24 ORE
Buongiorno a tutti ben ritrovati. Siamo felici di annunciare la ripresa di questo giornale dopo una pausa. In questo numero troverete come sempre il nostro ministro delle scienze che ci illustrerà le meraviglie della fauna terrestre, seguito poi da un corso accelerato di arti marziali tenuto dal comandante Gandal. Come sempre la nostra esperta puericultrice ci illustrerà il modo migliore per crescere il proprio amato figlio. Nuova rubrica tenuta da Rigel, un discendente dei prodi Samurai, il quale ci insegnerà a superare le insidie della vita moderna grazie agli insegnamenti del Bushido. Seguiranno quindi la posta del cuore del Sire di Vega, le innovative ricette della nostra lady preferita, le ultime news di Skarmoon e per finire l'oroscopo del mese. A tutti voi buona lettura.


Almanacco lunare: Rosso di sera, attacco si spera.


Saremo lieti di leggere i vostri commenti qui.



Super Vegark
Il piacere della scoperta


Buongiorno a tutti dal Ministro delle Scienze Zuril e bentornati al meraviglioso mondo di Supervegark.
La puntata odierna tratterà di un esemplare piuttosto comune: la mater orthus-ludicaria, endemica in campi giochi e giardinetti.
Si tratta sempre ed esclusivamente di esemplari di sesso femminile provvisti di uno o più cuccioli, che nelle belle giornate accompagnano la loro prole a giocare nei giardini pubblici.
Questa specie presenta un gran numero di varietà. Vedremo di elencare e descrivere le principali.
La mater sensata è un esemplare fortunatamente piuttosto comune: si tratta di una madre che veste adeguatamente il suo cucciolo in modo che possa giocare, e conseguentemente sporcarsi, a suo piacimento, lo sorveglia senza però asfissiarlo durante l’attività ricreativa e quando richiama la prole per il rientro serale alla tana viene obbedita senza eccessivi problemi. Si tratta quindi di un esemplare benefico ma nel complesso noioso, per cui eviteremo di darle ulteriore spazio in modo da dedicarci a varietà più bizzarre e singolari.
Ad esempio, abbiamo la mater vanesia, che a seconda del sesso della prole può essere classificata come mater deficiens, se madre di figlio maschio, e mater demens, se madre di figlia femmina. Entrambe si caratterizzano per la singolarità di voler vedere i giardinetti non come luogo di sfogo e trastullo, bensì come momento di autoglorificazione tramite la loro sventurata prole, indotta a mettersi in mostra in modo da dar modo a lei, la madre, di pavoneggiarsi.
Vediamole entrambe in tutta la loro nefasta pericolosità.
La mater deficiens vuole ostentare in ogni modo la prestanza fisica del suo cucciolo, che viene dissennatamente spinto ad essere il più forte, il più abile, il più veloce dei suoi compagni di gioco. Se il piccolo corre in bicicletta, deve sfrecciare; se gioca a palla, deve sparare cannonate; se si arrampica, deve arrivare più in alto di tutti. Un primato in genere il cucciolo lo conquista regolarmente: quello degli ingressi in Pronto Soccorso, dove la madre deve accompagnarlo d’urgenza dopo l’ennesimo incidente, il tutto ripetendo “Chi l’avrebbe mai immaginato?”
Naturalmente, la risposta a tale angoscioso interrogativo è “Chiunque. Tranne te”.
La mater demens risulta meno pericolosa per l’incolumità fisica della figlia, ma infinitamente peggiore per la salute mentale. Questo esemplare si ostina a portare ai giardini la sua cucciola agghindata come se dovesse andare a una festa: ed ecco i nastri nei capelli, i vestitini a merletti, i collant di pizzo e le scarpine di vernice lucidissima. Il risultato è che non appena la piccola comincerà a correre e saltare, la madre inizierà a sbracciarsi perché non si spettini e non stropicci il vestito; se poi la cucciola cercherà di arrampicarsi sugli attrezzi o, peggio, a giocare con la sabbia, la madre strillerà perché non si sciupi le scarpette. Ne deriverà un tremendo dilemma nella piccola, che dovrà inevitabilmente scegliere se obbedire, e farsi venire una nevrosi, o infischiarsene, e far schiattare la madre. Fortunatamente, la stragrande maggioranza delle cucciole sceglie saggiamente la seconda opzione.
Ancora più asfissiante è la mater tremolans: maschio o femmina che sia, il suo cucciolo è considerato fragilissimo di salute e quindi da salvaguardare dai rischi celati nei giardinetti. Allo stesso tempo, la tremolans sostiene, a parole almeno, l’importanza del gioco all’aria aperta in compagnia dei coetanei. Ecco quindi le infinite raccomandazioni a non correre per non sudare e a non andare in altalena, causa di vertigini. Le fontanelle sono considerate veicoli di terribili germi, e scivoli e giostrine celano inenarrabili pericoli. Quanto al socializzare, non esiste compagnetto di giochi che la madre non soppesi mentalmente trovandolo carente (“È maleducato” “È sporco” “Fa giochi pericolosi” e, se proprio non gli si trovano difetti, “Non giocare con lui, sua madre è antipatica”). È da auspicare da parte del cucciolo una pronta ribellione con spernacchiamento della madre, pena il ritrovarsi da adulto sul lettino di uno psicanalista.
Al contrario, la mater sine iudicio si comporta in maniera totalmente opposta: una volta sguinzagliato il rampollo siede a chiacchierare con altre madri, senza badare minimamente a cosa stia combinando nel frattempo il piccolo, libero così di scorrazzare a suo piacimento, arrampicarsi ovunque, spencolarsi dalle strutture, fare il bagno nelle fontanelle e tentar di battere ogni record di motocross su bicicletta. Qualunque prodezza egli compia, sua madre non se ne renderà conto; finirà quindi che torneranno a casa in tutta tranquillità, lei felice e divertita, lui magari pesto, sanguinante e zuppo fino al midollo. Questi cuccioli cresceranno comunque senza conoscere nevrosi e disturbi psichici – se sopravvivranno fino all’età adulta, naturalmente.
Altrettanto permissiva, ma per motivi ben diversi, è la mater braccae calatae: è facile vedere questi esemplari totalmente dominati dal loro cucciolo, che anche se giovanissimo ha trovato subito il modo di imporsi sulla debole genitrice. Si può quindi assistere al pietoso spettacolo di una braccae calatae che supplica il figlioletto di scendere dall’altalena, o di rispondere al suo richiamo, o di tornare finalmente a casa, insomma, di obbedirla; nel migliore dei casi il frugoletto non baderà minimamente alla madre, nel peggiore le risponderà con parole e gesti del tutto inappropriati. Se poi la braccae calatae avrà la sventura di vedere una normalissima mater sensata chiamare il pargolo e venire prontamente obbedita, la sciagurata si farà senz’altro prendere da una crisi isterica.
Ultima, e in assoluto la più pericolosa, è la mater perniciosissima atque atrox. Si tratta di un soggetto fortunatamente meno comune dei precedenti, ma capace da sola di infestare giardinetti, campo giochi, scuola, oratorio, palestra e qualunque altro ambiente abbia la disgrazia di essere frequentato dalla sua insopportabile progenie.
La perniciosissima considera infatti i giardinetti, e pure il resto del mondo, come appannaggio esclusivo del suo tesoro, cui tutto è dovuto; gli altri bambini sono visti come odiosi concorrenti da mettere in riga in favore del suo cocco. È il genere di madre che pretende che l’unica altalena sia utilizzata solo dal suo angioletto, e che arriva anche a far scendere con prepotenza il malcapitato bimbetto che la stia utilizzando. Una volta che il suo cucciolo è installato, la perniciosissima baderà che non sia disturbato dagli altri, e poco conterà se le verrà fatto presente che l’altalena è di tutti e il suo pargolo la sta utilizzando ormai da più di un’ora. Lo stesso dicasi per qualsiasi altra attività intraprenda il piccolo: se spintona gli altri bambini giù dagli scivoli, è stato provocato; se con la bicicletta urta e fa cadere un piccolino, è il piccolino appunto che non avrebbe dovuto trovarsi lì; il caso limite lo si ha quando, dopo che il cucciolo della perniciosissima si è azzuffato con un altro bambino, la sua genitrice aggredisce quest’ultimo, reo di aver picchiato violentemente il pugno del piccolo con il proprio occhio (o naso). Basta questo per comprendere il perché detta specie sia definita atrox. Si può anche facilmente comprendere come, dalla vicinanza di un gruppo di sensatae e una sola atrox, possa scaturire una vera e propria lotta per il predominio: perché la perniciosissima è perniciosissima appunto, incapace di riconoscere i propri sbagli e soprattutto incredula che il resto del mondo non veneri il suo cucciolo come dovrebbe. In genere, bisogna dire che i cuccioli di questi tipi di madre non solo finiscono sui lettini degli psicanalisti, ma anche e soprattutto dietro le sbarre.
La colpa, ovviamente, è dei poliziotti, sempre così intransigenti con il suo tesoro.
E con quest’ultimo, agghiacciante esemplare vi lasciamo; arrivederci alla prossima puntata, con le meraviglie del mondo di Supervegark.



Vi Aggiusto Io!
Più sani di così si muore


Cane-VegaGandal: Allora, razza di mammole bradipose, oggi potete ritenervi fortunati! Infatti avremo il grande onore di avere come ospite un eccelso campione di arti marziali, uno straordinario maestro…

Zigra: Suppongo tu stia parlando di me.

Gandal: Cosa?

Zigra: Ma sì, certo! Avresti potuto avvertirmi prima, però: una personalità importante come me non è sempre disponibile! Sono un uomo molto impegnato, anzi.

Hydargos: Credo che ci sia stato un errore.

Zigra: Nessun errore, sempliciotto.

Gandal: E invece sì. L’ospite di stasera non sei tu; ma se vuoi, puoi restare.

Zigra: COSA!? Impossibile! Io sono il più grande esperto di arti marziali di tutto l’Impero di Vega! Chi è che avete invitato? Chi sostiene di essere più abile di me?

Gauss: Credo che tu ti stia riferendo a me.

Zigra: Tu? Ma non farmi ridere, qui si parla di arti marziali!

Gauss: Appunto, io…

Zigra: Caro il mio cagnolone, arti marziali vuol dire cervello! Si tratta d’intelligenza, non di semplice forza bruta.

Gandal: Per l'appunto. Il maestro Gauss è un grande esperto, e vincitore di varie importanti competizioni.

Zigra: Importanti forse per il tuo branco… la tua gente, voglio dire. Io sono arrivato primo al Grande Campionato di Arti Marziali Siderali, a cui partecipavano atleti provenienti da ogni parte dell’universo! Il campionato è durato mesi, selezioni durissime, giurie rigorose! Tu puoi vantare lo stesso?

Gauss: Beh…

Zigra: Appunto. Come pensavo. Fatti da parte, lupacchiotto. Non vorrai scompigliarti la pelliccetta.

Gandal: Spiacente, ma devo insistere. Il maestro Gauss è un campione…

Zigra: Ma non farmi ridere!

Hydargos: Aspetta, Gandal. Visto che abbiamo la fortuna d’avere qui con noi Zigra, perché non lo facciamo combattere contro Gauss? Sono sicuro che sarà molto istruttivo, per i nostri allievi.

Gandal: Hydargos, ma Gauss non è…

Hydargos: Non è all’altezza di Zigra. È vero. Ma sono sicuro che Zigra non baderà troppo a questo, non è vero, comandante?

Zigra (sghignazzando): Perché no? Ho giusto voglia di dare un’arruffata al pelo del lupastro. (A Gauss) Che ne dici? Pronto a dire addio alle tue pulci?

Gauss (serafico): Che invito gentile! Come potrei dire di no?

Gandal: Saranno dolori…

Hydargos: Macché! Sarà un grandissimo spettacolo, invece! E stavolta, non dovrò nemmeno usare la frusta.

Gandal: Quanto a voi allievi, branco di lumache rammollite, osservate i due maestri che, seguendo il codice delle arti marziali, si rivolgono un impeccabile saluto…

Hydargos: Prima di fracassarsi le ossa.

Gandal: Sì, prima di fracassarsi… Hydargos! Cosa mi fai dire!

Hydargos: La verità. Guarda, sono già partiti. (SPATAFASH!)

Gandal: Un impeccabile Colpo del Merlo Svolazzante.

Hydargos: Infatti. Zigra è svolazzato fino all’altro capo della palestra.

Zigra (rialzandosi, un po’ pesto): Complimenti, lupetto. Hai avuto fortuna.

Gauss: Grazie.

Zigra: Non ti andrà così bene, la prossima volta!

Gauss: Forse no.

Gandal: Eccoli di nuovo che si affrontano… (POF! POF! POF! POF! CRUNCK!) Un perfetto Colpo dei Cinque Petali di Ciliegio.

Hydargos: E quei petali, Zigra li ha sentiti tutti.

Zigra: Urgh… che è stato?

Gauss: Un altro colpo di fortuna da parte mia?

Zigra: Beh, anche la fortuna dei principianti a un certo punto finisce!

Gandal: Ecco Zigra che attacca di nuovo… (SBADABAM!) Magnifico! Un ottimo Tocco della Luna di Seta!

Hydargos: Speriamo che la Luna di Seta gli abbia lasciato qualche costola integra!

Zigra: Ma non è possibile! Un animale come te, che conosce le arti marziali?

Gauss (modesto): Un pochino… sono medaglia d’oro dei Campionati Uru di Upuaut.

Zigra: Mai sentito.

Gauss: Effettivamente, sono campionati aperti solo a noialtri Uru.

Zigra: Che sciocchezza! Se non c’è incontro con gli altri atleti dei pianeti civilizzati, come potete sperare di arrivare alla nostra altezza?

Gauss: Non troviamo giusto scontrarci con dei normali umani. L’incontro non è equilibrato…

Hydargos (sghignazzando): Per gli umani!

Zigra: Macché. Il problema è che finora ti ho sottovalutato. Non succederà più. Fatti avanti, cagnolino!

Hydargos: Questo, era meglio non dirlo…

Gandal: Straordinario! (C-R-R-R-ACK!) Un difficilissimo Colpo del Bambù Spezzato dal Vento!

Hydargos: Temo che quella rotula sia finita in orbita.

Zigra (pesto e malconcio, a terra): Ma… ma non è possibile! Io sono un campione! Ho vinto la medaglia d’oro al Grande Campionato di Arti Marziali Siderali!

Gauss (noncurante): Ah, sì… ho partecipato anch’io, un tempo… L’ho trovato banale.

Zigra: Banale?

Gauss: Poi non ho partecipato più. Non è che io mi diverta, a spaccare i vostri campioncini. Sono così fragili…

Zigra: Fragili? Fatti sotto, animale!

Hydargos: Ahia… questo, non avrebbe proprio dovuto dirlo.

Gandal: Un eccezionale Colpo del Vento dell’Est! (SBAM!)

Hydargos: Seguito anche dagli altri tre venti… (SBAM! SBAM! SBAM!)

Gandal: Una splendida Ascesa del Drago Dorato (BA-DA-BOUM!)

Hydargos: Hmmm… l’ha praticamente appiccicato al soffitto!

Gandal: Una Caduta della Foglia d’Autunno… (PAFFF!)

Hydargos: In effetti, a terra ci è arrivato.

Gandal: Un inappuntabile Tamburellio di Pioggerella di Primavera… (BAM! BAM! BAM!)

Hydargos: Spero che prima o poi smetta di fargli i salti sopra, ormai l’ha spianato…

Gandal: E ora, un Risveglio dell’Airone d’Argento! (CIACK!)

Hydargos: Ma con quel risveglio, l’ha praticamente rimesso in piedi!

Gandal: Infatti. È una tecnica che si usa quando si vuol dare all’avversario una seconda possibilità.

Hydargos: Cioè, lo si vuole pestare ancora?

Gandal: Ma no! Se si vuol mostrarsi generosi con l’avversario, se si vuole offrirgli l’occasione di battersi ancora…

Hydargos: …e di prenderne altre. Ho capito. (SDUM!) Ehi, non è leale!

Gandal: Sono sconvolto! Una scorrettezza incredibile! Un campione come Zigra, abbassarsi a colpire l’avversario usando una spada di legno da allenamento! E alle spalle, per giunta! (POFF!)

Hydargos: Ehi, ma Gauss gli ha dato un doppio calcio nelle…!

Gandal: Si chiama Colpo del Doppio Loto Dorato! Una tecnica considerata poco nobile, che si usa appunto per punire avversari sleali. Gauss ha di nuovo il controllo del combattimento, ora. (Swishhh SBAM!) Un Volo dell’Anatra di Madreperla…

Hydargos: Una grossa oca, vuoi dire!

Gandal: Un Assalto dell’Idra delle Otto Teste! (BUM! BUM! BUM! Eccetera) Notate l’incredibile velocità con cui Gauss sta maciullan… ehm, colpendo l’avversario…

Hydargos: Dopo, dovremo raccogliere quel che rimane con la paletta.

Gandal: (SPATAFASHH!) Una perfetta Caduta del Fiore di Pesco Morente, un colpo che in genere segna la fine dell’incontro.

Hydargos: E l’inizio del lavoro di un buon dentista.

Gandal: Una Stretta del Polpo Avvinghiante…

Hydargos: Guarda che ormai è in apnea, è diventato blu…

Gandal: Ora, un Nodo di Seta del Maestro Ling-Lao… (AAAARGH!)

Hydargos: Sarà difficile snodarlo, dopo…

Gandal: (BA- WOOOOM!) E, gran finale, una Montagna Franata sul Fiore di Ciliegio.

Hydargos: Altro che paletta! Qui ci vorrà un raschietto, per rimuovere quel che rimane di Zigra dal pavimento…

Gandal: Un grandissimo incontro! Davvero, una straordinaria lezione di tecnica dataci da due campioni…

Hydargos: Non direi. Uno dei due ha dato la lezione, l’altro l’ha ricevuta.

Gandal: Maestro Gauss, volete dire qualcosa ai nostri allievi?

Gauss: Ricordatevi sempre che combattere lealmente è molto più importante che vincere.

Gandal: Bellissime parole!

Gauss: E soprattutto ricordatevi che, se colpite alle spalle un avversario, dovete essere ben sicuri di averlo fatto fuori…

Hydargos: Altrimenti, sarà lui a far fuori voi! Avete perfettamente ragione, maestro Gauss!

Gauss: Suppongo che il mio avversario abbia imparato la lezione.

Hydargos: Non è detto, Zigra è un tale zuccone… non è il caso di impartirgliene un’altra?

Gandal: No, adesso no. Per oggi, la lezione è finita. Salutiamo il maestro Gauss, che ha avuto la cortesia di mostrarci la sua ineguagliabile tecnica…

Gauss: È stato un vero piacere.

Gandal: E salutiamo il maestro Zigra, che è stato un ospite gradito, anche se imprevisto.

Hydargos: Direi che l’imprevisto sia stato tutto suo.

Gandal: Temo che il maestro Zigra non sia in grado di rivolgerci un saluto.

Hydargos (ghignando): Lo farà più tardi. Direttamente dal Reparto Ortopedia.

Gandal: Quanto a voi, allievi debosciati, fate tesoro della lezione di oggi, e ricordate… Vi aggiusto io, razza di molluschi!



Cuor di Mamma

Cuore-MammaI figli sono il nostro tesoro più prezioso: come tale, devono essere protetti e salvaguardati da ogni genere di pericoli. Quante volte una povera mamma deve tirare fuori dai guai il proprio cucciolo! Prendete ad esempio il mio piccolino, Banta.
Una bella mattina scende per la colazione, e mi informa che sarebbe andato in città.
Io, cortesemente, gli chiedo il motivo.
– Vado a comprarmi un telefono.
Io sorrido: ormai è grande, è giusto che si compri un cellulare.
Tantopiù che questo mi permetterà di contattarlo tutte le volte che si separa da me, giusto quelle tre o quattro chiamate all’ora. Un vero e proprio guinzaglio elettronico. Meraviglioso.
– Ma certo, piccino. (E qui il bimbo, non so perché, sbuffa) È giusto che tu ne abbia uno. Lascia che sia la tua mamma a regalartelo; dovrei avere tremila yen da parte…
– Tremila yen? – seconda sbuffata – Non farmi ridere! Uno smartphone costa almeno il quadruplo! E sto parlando di un modello economico!
Ho uno schianto al cuore: – U-uno smartphone?
– Certo, uno smartphone! – sbuffata numero tre – Non vorrai che mi comperi un cellulare giurassico, con i tastoni… uno di quei cosi da vecchi… come il tuo dinosauro, insomma!
Incasso con la compostezza della vera signora, mentre comincio a chiedermi quanto costerà un simile apparecchio… e subito, mi rassereno: – Banta, per l’appunto uno smartphone costa caro, e tu non hai i soldi.
– E invece li ho! Giorni fa l’assicurazione mi ha contattato riguardo ai vari incidenti che ho avuto… dovrei dire, che TU mi hai causato… e sono stato risarcito. Ecco qua! – e tira fuori un rotolo di banconote.
Altro schianto al mio povero cuor di mamma.
Senza il minimo riguardo, Banta rincara la dose: – Oltretutto, è merito TUO se posso permettermi lo smartphone. Grazie, mamma! – conclude, ghignando.
Mi accascio su una poltrona in preda ad atroci sofferenze; quanto a lui, credendomi sconfitta prende il suo cappello e se lo calca per bene sul testone.
Una madre è sempre una madre: nemmeno il cuore infranto può fermarla, quando deve agire per il bene della sua amata prole. Schizzo letteralmente in piedi e mi frappongo tra lui e l’uscita, braccia e gambe aperte per impedirgli il passaggio. Una madre martire. Una madre crocifissa.
– Banta, no! Non puoi comprarti quella macchina infernale!
– Mamma, piantala! – sbotta lui – Tutti i miei amici ce l’hanno!
– Begli amici! Quei disgraziati perditempo! Banta, devi liberarti di loro, ti stanno traviando!
Lui sghignazza: – Ma non dire scemenze!
A questo punto, devo tentare il colpo decisivo: – Scegli! – esclamo, immagine vivente della Madre Che Compie Il Suo Dovere: – O loro, o me!
– Loro! – esclama lo sciagurato; e mentre boccheggio, inorridita, mi spinge da parte ed esce, sbattendo la porta.
Quel che più temevo è accaduto.
Quegli indegni amici lo stanno allontanando da me, dalla sua mamma che gli vuole bene, la sua protettrice! Che ne sarebbe stato del povero cucciolo, abbandonato a sé stesso?
Rovina e distruzione, senza dubbio.
Devo fare qualcosa. Devo riportarlo sotto la mia ala materna e protettrice. Devo agire con astuzia, senza esitazioni o ripensamenti. Il mio dovere di Madre me l’impone.
Banta rincasa nel pomeriggio, e subito si chiude in camera per mettere in funzione quell’infernale aggeggio. Cerco di spiare dal buco della serratura: una mano spietata infila dentro una matita, e quasi mi acceca. Figlio ingrato.
Premo l’orecchio contro la porta: capisco che Banta sta installando programmi su programmi. Giochi, social e soprattutto le chat! E infatti, passa le ore successive a scambiare messaggi con i suoi indegni amici. Non lo vedo praticamente mai, per tutto il resto della giornata. Viene a cena, mangia in fretta e scompare di nuovo in camera con il suo telefono.
Mi struggo tutta notte, chiedendomi cosa il mio innocente piccino scoprirà grazie a quell’infernale aggeggio: film scostumati, foto scollacciate, lo so! Vizio e perversione condensati in un minuscolo apparecchio, ecco cos’è lo smartphone!
La mattina dopo, aspetto che mio figlio esca per andare a lavorare nei campi. Salgo in camera sua dove, come previsto, trovo la macchina infernale lasciata a ricaricarsi sul comodino. Banta deve aver passato tutta la notte a messaggiare e vedere schifezze inadatte ai suoi occhi innocenti. Povero bimbo mio! Ma ora, ci penserà la tua mamma a salvarti.
Accendo il telefono: inserire Pin. Quattro cifre.
Conosco il mio Banta: so che è un originalone.
Digito uno due tre e quattro: telefono sbloccato. Com’era prevedibile.
Trovo subito la chat, la apro: come immaginavo, Banta ha chiacchierato con tutti i suoi cosiddetti amici.
Non esito: la mia missione è salvare il mio bambino da quella gentaglia e dai pericoli costituiti dalle chat.
Comincio a digitare messaggi.
Molti messaggi. Diretti a TUTTI i contatti di Banta.
Lo strumento del demonio sarebbe diventato la Spada Luminosa al servizio del Bene.
Il risultato è che quella stessa sera, il mio povero piccolo si ritrova il telefono pieno di insulti e minacce.
Ora, vi prego di scusarmi: devo andare. Tra poco è l’ora di visita nel reparto Traumatologia.
Sì, perché quattro degli amici più scatenati sono venuti a trovarlo, per spiegargli esattamente cosa pensino di lui. Erano persino armati di randelli; quando se ne sono andati, però, non li avevano più. Diciamo che, visto quel che avevo scritto loro, non mi sono meravigliata di vederli così inferociti.
Ora, il mio bimbo giace in un letto d’ospedale, trauma cranico, quattro costole rotte, prognosi riservata. Ma per fortuna, ha la sua mamma che si prende cura di lui.
Sono stati davvero cattivi e violenti, quegli “amici”. Che brutta gente! L’avevo detto io, a Banta, che di amici come quelli non c’era da fidarsi; ma si capisce, mai che lui ascolti la sua mamma!



La Via del Bushido
Come la saggezza dei Samurai può aiutarci a superare le difficoltà della vita moderna


Come dico sempre, quando vivevo nel vecchio west certi problemi non c’erano, e se c’erano, si risolvevano in fretta.
Quando il mio PC mi ebbe lasciato, dopo anni di onorato servizio, decisi di approfittare di un’offerta della JappoPc; acquistai quindi un portatile, corredato di garanzia.
Tornato a casa, lo misi subito in funzione: bellissimi colori, immagine perfetta… solo…
Dal lettore CD cominciò a giungere un suono strano: TAC…TAC…TAC…
Controllai: non c’era un CD all’interno. E allora?
Cercai d’ignorare il suono e misi su un CD di un film altamente culturale, atto a ricreare l’intelletto e lo spirito (Aiuto! Arrivano gli UFO!, pellicolaccia anni 70 di serie C).
Neanche erano finiti di scorrere i titoli, che si sentì il TAC TAC farsi più forte: alla fine non potei nemmeno capire cosa si stessero dicendo i personaggi, dato che quel rumore molesto copriva le loro voci. Ne fui lievemente contrariato (Esclamazione poco parlamentare seguita da gran manata sul tavolo).
Telefonai subito all’assistenza; “subito” è però un modo di dire, dato che mi erano stati forniti ben cinque numeri da contattare, e i primi quattro risultarono non attivi.
Il quinto finalmente sembrò funzionare.
Vi risparmio la successiva mezz’ora abbondante trascorsa a pigiare i tasti del telefono e attendere l’interno desiderato, il tutto ascoltando un’orrenda musichetta (Per Elisa di Beethoven, in versione elettronica, ogni nota un beep). Quello fu il meno.
Finalmente mi passarono un interlocutore umano: una signorina gentile, cui spiegai il problema ovviamente mantenendo un contegno molto signorile e dignitoso (Quel PC che mi avete venduto fa un baccano d’inferno! ).
– Non è un guasto vero e proprio – spiegò lei, la voce tutta un cinguettio – Riavvii il PC, vedrà che funzionerà perfettamente.
Richiuse la chiamata prima che io potessi rispondere.
Ne fui sconcertato (Attimo di silenzio attonito, seguito da ulteriore parola poco parlamentare).
Provai a riavviare il PC: magari, forse…
In effetti, il TAC TAC non si sentiva più. Meno male, allora la signorina aveva ragione! Non si era trattato di un guasto!
Rimisi su il film, deciso a godermi finalmente lo spettacolo.
Al minuto 2.13 ci fu un imprevisto blocco momentaneo delle immagini.
Al minuto 3.49 ci fu un secondo, e più lungo, blocco, con l’immagine immobile e le voci che continuavano a parlare come nulla fosse.
Al minuto 5.37 il blocco fu definitivo.
Chiusi il programma, riavviai il PC, il tutto meditando seriamente sulle sventure umane (Varie parole masticate tra i denti, il che le rendeva fortunatamente incomprensibili).
Feci ripartire il film.
Non partì.
Riprovai.
Il programma di riproduzione s’impallò. Definitivamente.
Alzai gli occhi al Cielo in cerca di comprensione celeste, rassegnato al mio destino (MA PROPRIO A ME DOVEVA CAPITARE? )
S’imponeva un’ulteriore telefonata in assistenza.
Superato lo scoglio di Per Elisa, mi rispose un operatore, a cui spiegai la situazione mantenendo un contegno educato e civile.
Altrettanto gentile, l’uomo rispose che probabilmente era un problema di software, e che sarebbe bastato disinstallare il programma e reinstallarlo.
Subito mi allarmai: – Ma non sarà un’operazione difficile?
– Ma nooo, è un’operazione semplicissima, ci riuscirebbe anche un bambino! – e mi fornì l’indirizzo in cui avrei trovato il programma per il download (“Down che?” “Scaricare, signore”. “E non poteva dire appunto scaricare?” “Buongiorno, signore”).
Trovare il programma in internet e scaricarlo fu stranamente semplice; il difficile fu far fare le valigie al programma difettoso, che ogni cinque secondi mandava un cartello chiedendo se ero proprio sicuro di volerlo rimuovere. Mancava solo un “Non puoi farmi questo, ho moglie e figli!”
Sfrattato il programma vecchio, fu il momento di installare quello nuovo. Non fu troppo complesso, se vogliamo tralasciare i numerosi cartelli e le tre ore d’attesa; ma per chi segue la via del Bushido, la pazienza è una virtù indispensabile (Ma quanto accidenti ci metti, maledetto‼!).
Finalmente, il computer era pronto. Inserii il CD e avviai il programma.
Un sinistro rumore come di una lima su una lavagna venne dal lettore CD.
Subito chiusi il programma e cercai d’aprire lo sportello del lettore: niente, inchiodato.
Il rumore smise quasi subito, ma dalla ventola d’areazione fuoriuscì una puzzolente nuvola nera.
Solo allora potei finalmente aprire lo scomparto: una parte del CD si sparpagliò sul tavolo mentre il resto rimase attaccato allo sportello, parzialmente fuso.
Il disco rotto era di un’edizione limitata di uno dei miei film preferiti.
Con la calma di un samurai mi rassegnai alla sua dipartita (CENSURA‼!)
Ancora una volta affrontai Per Elisa. Quando finalmente mi passarono un operatore spiegai cos’era successo, cercando di non ruggire troppo. In fondo, la colpa non era sua, lui era solo un impiegato al call center.
– È veramente molto strano, probabilmente il suo è un prodotto difettoso… – trattenni a fatica un “Ma va’!?” – … La cosa migliore da fare è aprire una pratica per il guasto, e provvederemo a sostituire o riparare il PC.
Subito chiesi se ci sarebbe voluto molto tempo.
– Ma nooo! Poi, può seguire tutto dal nostro sito internet.
– E come faccio, visto che il computer è fritto!
– Usi lo smartphone, naturalmente… hm…ce l’ha, vero?
– No!
– Beh, allora si faccia aiutare da qualcuno meno arretrat… ehm, che ce l’ha.
– E come apro la pratica?
– In internet, naturalmente. Sul sito c’è la sezione apposita – e mi chiuse la telefonata in faccia.
Per un qualche recondito motivo, mi vennero in mente molte parole non approvate dal codice etico del vero samurai.
Per me aprire la pratica non fu un problema: incaricai Venusia, che data l’estrema chiarezza del sito impiegò non poco tempo per trovare il modulo.
Ancora più tempo ci volle per compilarlo: ci chiesero di tutto, da codici più o meno sconosciuti fino al colore del computer. Mancava solo che mi domandassero che taglia porto di calzini. Alla fine mia figlia non disse nulla, ma sono certo che qualche parola disapprovata dai samurai l’abbia pensata pure lei.
La pratica venne inviata e subito ricevetti le istruzioni per preparare il PC: dovetti ripescare dalla spazzatura ogni singolo pezzo dell’imballaggio, nylon compreso.
Il corriere arrivò puntuale a ritirare il pacco, e mi garantì che in pochi giorni avrei riavuto il PC perfettamente funzionante.
Dopo quattro settimane, del computer nessuna notizia: Venusia controllava ogni giorno sul loro sito e il computer risultava ancora in viaggio.
Venusia provò a inviare una mail di richiesta spiegazioni: nessuna risposta.
Mi rassegnai, con la serenità d’animo del vero samurai, e agii.
Altra telefonata, altro Per Elisa. L’operatore mi spiegò che c’era stato un disguido postale e il mio PC era finito ad Okinawa.
– Lo recupereremo in un baleno – mi assicurò l’operatore, ottimista.
Tre mesi più tardi finalmente il computer risultò rientrato in ditta e finalmente preso in carico.
Appena un mese dopo, un corriere mi riconsegnò il computer insieme a un questionario da compilare.
Il gradimento, si capisce.
Poiché il Bushido prescrive totale sincerità fui tentato di dire esattamente quello che pensavo; dato che la garanzia non era ancora scaduta, riflettei. Era meglio non farseli nemici. Optai quindi per un altro principio del samurai che impone gentile cortesia, e alla voce lamentele scrissi solo “lieve ritardo nella consegna.”
Partito il corriere, fui preso da una comprensibile crisi di sconforto, da cui mi risollevò solo il tempestivo intervento di Venusia (balzo sul padre e impacchettamento con corda da bucato, prima che demolisse a capocciate uno dei muri maestri dell’ingresso di casa).
Una volta ripresomi, decisi di provare il computer.
Nella bolla di consegna avvisavano che il prodotto era stato sostituito. Evidentemente, il guasto era troppo importante per essere solo riparato.
Lo accesi e non diede problemi: nel senso che non si accese nemmeno.
Nuova telefonata, altro Per Elisa, altro operatore.
– Il computer che mi avete portato ha qualche problema… – (Quel catorcio non funziona‼!)
L’operatore mi pregò di restare qualche secondo in attesa.
Venticinque minuti dopo fui informato che c’era stato un lieve disguido e che mi avevano rispedito il mio vecchio computer, ma non dovevo preoccuparmi: l’indomani un fattorino sarebbe passato a ritirare il computer guasto e presto avrei ricevuto quello nuovo.
Il fattorino arrivò, certo: due settimane più tardi.
Oltretutto si presentò alle tre del pomeriggio interrompendo la mia pennic… ehm, riposo meditativo. Consegnato il rottame, chiesi quando avrei avuto il nuovo PC.
– Non so, comunque saranno pochi giorni.
Sei mesi e molte telefonate più tardi finalmente ricevetti un pacco dalla JappoPc: un computer nuovo di zecca perfettamente funzionante. Provai un CD: andava benissimo. Misi il cuore in pace e mi dimenticai della faccenda.
Una settimana dopo mi arrivò una lettera dalla ditta. Un nuovo questionario, forse...?
“Gentile Cliente
ci duole comunicarle che la data della sua garanzia è scaduta il giorno prima della presa in carico da parte nostra del Suo PC, pertanto le recapitiamo il conto della sostituzione e delle spese di spedizione.
Cordiali saluti.”

Un conto tre volte superiore di quanto avessi pagato il PC.
Con la calma di un samurai, accettai la disavventura come una lezione inviatami dall’universo per mettere alla prova il mio spirito (Un urlo disumano proruppe da un uomo che tanto aveva sopportato e troppo aveva sofferto. Basta, era ora di fare qualcosa! ).

Articolo apparso su “Tokyo Oggi”.

Terrore alla JappoPc
Ieri mattina un individuo mascherato, basso, vestito di nero, armato da capo a piedi con katana, shuriken, bō (un lungo bastone) e arco daikyū ha fatto irruzione nella sede principale della JappoPc.
L’individuo, identificato come Nano Ninja, un samurai criminale già tristemente noto alla polizia, ha iniziato la sua opera distruttrice affettando a colpi di katana le scrivanie, e schiantando ogni monitor di computer a colpi di shuriken.
L’invasato si è poi dedicato al reparto call center: lasciati indenni gli impiegati, il pazzo ha seminato morte e distruzione tra gli impianti telefonici, distrutti a colpi di bō. Particolare ferocia è stata dimostrata verso i cavi, tutti spezzettati a suon di katana; incredibilmente, gli impiegati riferiscono che mentre infieriva sui telefoni, il pazzo stesse sgridazzando a gran voce una musica, per la precisione Per Elisa, di Ludwig van Beethoven. Misteri di una mente squilibrata.
L’addetto alla sicurezza, accorso per cercare di fermarlo, è stato subito immobilizzato dal criminale, che l’ha fatto segno di ben sei frecce con cui l’ha letteralmente inchiodato al muro per i vestiti, senza ferirlo.
Ben diversa è stata la sorte del Responsabile Sezione Reclami: Nano Ninja l’ha attaccato con particolare ferocia, affettandogli la cravatta con un colpo di katana. I colpi successivi hanno poi posto fine al costoso completo italiano dell’uomo, che è stato fatto a pezzi senza che l’individuo in esso contenuto subisse alcun danno, a ennesima riprova della straordinaria abilità di Nano Ninja; dopo quest’ultimo misfatto, il folle si è dileguato.
La polizia, subito accorsa, si è trovata così di fronte a un terribile spettacolo: macerie ovunque, impiegati terrorizzati ma illesi, l’addetto alla sicurezza immobilizzato alla parete e inerme, il Responsabile Sezione Reclami in piena crisi isterica. Come estremo sberleffo, il parrucchino dell’uomo è stato trovato inchiodato al muro da una shuriken.
Quanto al criminale, è letteralmente scomparso senza lasciare alcuna traccia di sé stesso.
Ancora una volta, la polizia brancola nel buio.




Ditelo a Yabby
la posta del cuore del Sire di Vega


Cuore-in-fiamme Vostra sublime magnificenza, astro della galassia di Vega, attorno a cui ruotano tutti i pianeti dell’universo, sono Zara, vostra umilissima servitrice e ho un problema che solo la vostra superiore è illuminata sapienza può risolvere, vi prego, solo un vostro cenno può sollevarmi dall’abisso di disperazione in cui mi trovo.
Sono una ragazza giovane e carina ma il mio ragazzo, Zeen, ama molto uscire la sera, anzi, non fa altro, ogni sera esce alle otto per rientrare dopo le tre di notte, dopo il lavoro sono stanca e non me la sento di uscire e far tardi, di conseguenza la sera sono sempre sola. Cosa posso fare o sommo?


Problema a dir poco puerile, procurati un amante. Il tuo uomo esce ed entra l’amante. Comunque siccome in questi casi la tempestività è l’anima della strategia, e probabilmente non avrei sottomano il necessario materiale umano, per stasera ci penso io, vengo alle otto e dieci.



Vostra sulfurea fosforescenza, o nucleo attorno cui orbitiamo noi miseri elettroni. Mi chiamo Narja è sono la capa del dipartimento ricerca e sviluppo della base Skarmoon, poco tempo fa ho divorziato da quella scoria tossica del mio ex marito, uno che starebbe di casa nella casella 38 della tavola degli elementi. Purtroppo da allora mi tormenta e fa di tutto per rovinarmi la vita, essendo un mio sottoposto riesce anche a farmi fare figuracce sul posto di lavoro e mi impedisce di amministrare bene il reparto, persino la produzione di mostri ne risente del suo operato, ho provato a licenziarlo ma lui ha amicizie importanti e come risultato mi tormenta il doppio e mi è stata minacciata la sospensione, cosa che porterebbe ulteriori danni e ritardi alla produzione. Ormai ho i nervi tesi e sono in cura da uno psichiatra. Cosa posso fare illuminata maestà?


Quello che dici è inaccettabile, il tuo ex verrà promosso a cavia per gli esperimenti di Dantus, ho saputo che cerca un volontario per testare le mutazioni causate dalle scorie di vegatron, verrà prelevato oggi stesso. Quanto a te non posso permettere che continui ad amministrare in quel modo uno dei settori più importanti della base, per cui ti faccio deportare per un mese nella colonia vacanze di Omega sei, Albergo extra lusso e trattamento regale, fai pure tutte le spese che vuoi, offre il tuo ex, quando ti sarai rimessa, se riuscirai a rimettere in sesto il dipartimento ti farò avere come aumento lo stipendio della scoria tossica, tanto a lui non servirà più!



Vostra Luminosa onnipotenza, raggiante immensità, il mio nome è Gundar, capo meccanica della sezione nove, ho un grosso problema con mia moglie. Vede, io amo molto il mio lavoro, che però mi fa faticare molto, quindi quando torno a casa sono molto affamato, tutto quello che desiderò è un’enorme piatto di pasta asciutta o una bistecca, e qui entra in ballo il problema, cioè mia moglie, di lavoro fa la dietista, e fin qui nessun problema, segue un severissimo regime alimentare: convinta vegana, nemica del glutine, convinta che sia la causa di tutti i mali del mondo, è anche una convinta sostenitrice del cibo biologico a parsec zero. Tutto ciò non sarebbe un problema se lei non avesse imposto il suo severo regime alimentare anche a me, tralasciando la difficoltà di trovare cibo biologico a parsec zero qui su skarmoon, consideri il mio dramma, torno a casa affamato e mi trovo germogli e verdurine lesse, oltretutto in qualità di dietista mi ha segnato questa dieta sulla scheda, e questo mi viene servito anche in mensa, come se non bastasse, la direttrice della mensa è la sua migliore amica, nonché una grande pettegola e spiona, non le racconto neanche cos’è successo la volta che ho provato a sgarrare. Ultimamente mi parla spesso dei benefici di un digiuno serale, sono molto disperato, la prego mi aiuti!


Trovo molto interessanti le teorie di sua moglie, richiedono uno studio approfondito, ecco perché tua moglie si recherà alle miniere di Ruby per sei mesi, dodici ore di lavoro pesante a scavare e dieta rigorosissima, vediamo quanto dura. Dato che un singolo esperimento non basta, anche la sua cara amica andrà su Ruby. Inoltre ho provveduto inoltre a far recapitare al suo indirizzo: Prosciutti, salami, mortadelle, bistecche, pizze, culatelli e tanto altro ancora, buon appetito!



Verde Zafferano Fluo
La cucina secondo Lady Gandal


veleno-nei-cibiPolpette

Care amiche e cari…

Futuri cadaveri…

Amici! Hydargos, non cominciare! Ehm, allora, ben tornati nell’angolo della cucina, dove vi insegneremo a preparare squisiti manicaretti…

Da servire ai vostri più detestati nemici.

Hydargos!!! Come dicevo, manicaretti che delizieranno il vostro palato.

Se ne rimarrà qualcosa. (SDANG!)

Spero che sia chiaro! Mi dispiacerebbe aver rovinato una bella padella per nulla.

Uhi…

Allora, il piatto che oggi vi andremo a presentare è un classico della cucina: anche un principiante può prepararlo senza difficoltà, e servirlo ai suoi amici.

Che passeranno solo tre mesi di ospedale, quindi. Piatto facile, non letale.

Hai detto qualcosa?

No no, continua pure.

Bene, oggi prepareremo un piatto classico: le polpette! Una vera squisitezza che farà cantare il vostro palato!

Certo. Un De profundis. (SDANG!) Anche un Dies irae… (SDANG! SDANG!)

Ingredienti per 4 golosoni:

Mezzo chilo di carne macinata
Un uovo
Una cipolla
Pane raffermo q.b.
Pan grattato
Sale
Aromi vari a piacere
Olio per friggere
Un poco di latte, all’occorrenza

Grado di difficoltà: images

Mettere nel mixer la cipolla, tagliata grossolanamente.

Ma com’è gialla!

Ma certo, è una cipolla zolfina! Le ho assaggiate durante una vacanza esotica, sono una vera squisitezza.

Speriamo…

Aggiungete anche il pane raffermo; non è possibile dire la quantità esatta perché dipende dal tipo di pane, dal grado di umidità eccetera. Dovete regolarvi voi: l’importante è che l’impasto risulti un po’ consistente. Mettete anche l’uovo.

Con o senza guscio?

Spiritoso! Metti quell’uovo nel mixer.

Ma com’è giallo…

Tutte le uova sono gialle.

Sì, ma in questo è giallo anche l’albume. Aspetta… quest’uovo mi ricorda qualcosa.

Insomma, piantala! Metti quell’uovo e non fare storie.

Ok, fatto.

Aggiungi sale ed erbe aromatiche e dà una prima frullata.

Senti, non vorrei allarmarti, ma…

Cosa c’è, adesso?

Il frullatore fa scintille.

Hydargos, piantala! Piuttosto, dimmi: l’impasto è diventato omogeneo e sostenuto?

Sì, certo, ma dal colore sembra maionese solida…

Ancora! Lascia perdere il colore e aggiungi la carne.

Fatto.

Bene; ora frulla di nuovo il tutto.

L’impasto sembra troppo denso.

In questo caso aggiungi un goccino di latte.

Senti, va bene per le uova gialle e la cipolla gialla… ma non vorrai farmi credere che anche il latte sia giallo, spero!

Il latte normale no, ma questo latte, la cipolla e l’uovo sono dei souvenir che ho portato da Pyros 5.

Cosa?

Sono delle autentiche squisitezze locali.

Pyros 5? Lo conosco! Ti prego, dimmi che hai fatto trattare questi ingredienti.

No, perché avrei dovuto? Su quel pianeta li ho mangiati molte volte, ed erano squisiti.

Sono squisiti, certo, ma dopo che hanno subito un trattamento per eliminare tutto lo zolfo e il salnitro di cui sono impregnati.

Non dire sciocchezze! Adesso, con l’impasto formate tante palline uguali…

Grandi quanto?

Un’albicocca, circa. L’importante è che siano tutte uguali per uniformare la cottura. Però, se sono piccole sono anche più eleganti.

Così gli invitati andranno elegantemente all’aldilà? (SDANG!)

Ora rimettiti al lavoro! Quando hai finito di dar forma alle polpette, avvolgile nel pan grattato.

Fatto.

Versare l’olio nella padella, scaldarlo e cuocere le polpette.

Cosa!!! Dovrei scaldare quell’esplosivo concentrato!? Scordatelo!

Hydargos, cucina quelle polpette, o assaggerai ANCORA la mia padella!

Preferisco la padella alle tue polpette!

Uff, fatti da parte! Ecco, devo fare tutto io! Guarda, vedi come si cuociono bene! (dalla padella provengono dei piccoli scoppi) Hydargos, dove stai andando?

A distanza di sicurezza.

Pusillanime! (BA–WOOM!)

Urca…!

C-che è successo? Oh, cielo! La mia acconciatura! Il mio maquillage!

(Sghignazza) Con quella faccia nera e i capelli dritti sembri una scopa carbonizzata!

Vigliacco! (afferra la prima cosa che ha sottomano, una delle polpette, e la lancia contro la pancia di Hydargos.) BADABLADABOOM!!!



Hydargos!

Gook…

Hydargos non fare storie e rialzati!



(Entra il ministro delle scienze Zuril, rapido ed efficiente) Scusate, interrompo qualcosa? (Guarda Hydargos) Meglio chiamare il centro medico. Faccio io. Tranquillo, ti rimetterai in un botto. (Dà l’allarme) Uh. vedo che avete cucinato! Bene, bene… (Arraffa la padella) È stato un vero piacere, grazie! (Andando velocemente verso la porta) Queste, le proviamo subito contro Goldrake. (Esce)

Ma che è successo? Dove sono le mie polpette!!!



Hydargos? ANCORA in terra? Insomma, rialzati! Oh… (entrano un medico e degli infermieri con la barella). Scusate, causa un lieve imprevisto credo sia il caso di chiudere qui la trasmissione… sì, grazie, portatelo via… non dimenticate nessun pezzo, mi raccomando… grazie… (caricano Hydargos sulla barella ed escono) Beh, per oggi è tutto, arrivederci alla prossima ricetta!



Vega News

Veg-news Salve a tutti e bentornati al Vega News.
Grande successo nell’ultimo attacco contro Goldrake: ce ne parlerà la nostra inviata Doris in compagnia dell’ideatore della brillante strategia, il ministro delle scienze Zuril.

Doris: Salve, enorme successo militare riportato dal mostro Gum-Gum contro Goldrake! La sua nuova superarma, un fucile spara bombe, ha causato gravissimi danni e squarci nella corazza del robot! Sfortunatamente, appena esaurite le bombe Goldrake è riuscito a riprendersi e a distruggere il mostro, ma rimane il fatto innegabile che le nostre nuove armi abbiano dato parecchi problemi al nostro eterno nemico. Ma ora ne parleremo con il progettista. Ministro Zuril, come avete inventato quelle nuove micidiali bombe?

Zuril: A dire il vero, non sono proprio una mia invenzione: io ne ho solo scoperto l’uso.

Doris: Stupefacente! Quindi chi è questo misterioso genio?

Zuril: Un mio collega che vuole restare nell’anonimato, non ama la fama.

Doris: Non potevate caricare il mostro con un numero maggiore di ordigni?

Zuril: Purtroppo quelle bombe sono state il risultato di un caso più che di un vero esperimento, ne avevamo solo un numero limitato e al momento non abbiamo idea di come crearne altre.

Doris: Quindi non c’è la possibilità che nuovi mostri vengano equipaggiati con quelle terrificanti bombe?

Zuril: Temo di no, ma non si sa mai.

Grazie Doris!
Novità sulla salute del comandante Zigra: il chirurgo ortopedico, dopo un’operazione durata svariate ore, ha confermato di essere riuscito a riparargli e risistemagli tutte le ossa. Non se ne era salvata una che fosse una. Basterà un po’ di riposo in ospedale e tornerà in sesto. Le cause delle sue fratture restano sconosciute: Zigra sostiene di essere caduto nel turboascensore, ma il chirurgo è dell’idea che, a giudicare dallo stato del paziente, sembra invece che l’abbiano passato in un tritacarne. Comunque sia, gli auguriamo che si riprenda presto.
E con questo è tutto, grazie a tutti per l’attenzione e buona giornata.



Oroscopo del Mese

Gatto-nero-sfortuna-sfida-superstizione-430367-1024x768Eccovi l'oroscopo stilato dall'esimio professor S. Carogna.

Ariete
La vostra salute avrà una risalita: verrete infatti trasferiti al reparto rianimazione, che sta al piano di sopra.

Toro
Ottime notizie: un asteroide non vi cascherà in testa.
No, almeno quello, no.

Gemelli
Gli astri vi spingono all’impulsività: meditate accuratamente ogni vostra azione.
La Luna consiglia: la prossima volta che fate la ridicola imitazione del vostro capo, assicuratevi che non sia dietro di voi.

Cancro
Vi ricordate il vecchio zio danaroso che vi ha schiavizzati per anni con la scusa dell’eredità?
Beh, è morto. Ma è inutile rallegrarsi, dato che ha lasciato tutto alla società per la protezione dei cani.

Leone
La Luna Rossa consiglia: no, niente, ormai è troppo tardi.

Vergine
Incontro focoso con un ariete.
La luna consiglia: Pomata Doloren per le contusioni da cornate.

Bilancia
Siete fortunati: il meteorite vi mancherà di un soffio.
Ma centrerà perfettamente casa vostra.
La luna consiglia: inutile che vi affanniate per pagare le rate arretrate dell’assicurazione, tanto i danni da meteoriti non li copre.

Scorpione
Una vostra vecchia conoscenza rientrerà nella vostra vita. Peccato che si tratti del dentista.

Sagittario
Tre possibili disastri davanti a voi: licenziamento, divorzio e cancro.
La Luna consiglia: Su con la vita! Te ne capiteranno solo due.

Capricorno
La prossima volta che, presi dallo sconforto, darete una testata contro il muro, assicuratevi che non sia un muro portante.
La Luna consiglia: trovate un buon sito di annunci per case.

Acquario
La vostra situazione finanziaria migliorerà notevolmente.
Peccato che i primi ad accorgersene siano gli agenti del fisco.

Pesci
Siete sul bordo di un precipizio: è giunto il momento di fare un passo avanti.



Autori

Introduzione: Merlino 8

Super Vegark: H. Aster; Un ringraziamento speciale a Piero e Alberto Angela

Vi Aggiusto Io!: H. Aster; Merlino 8

Cuor di Mamma: H. Aster; Merlino 8; Un ringraziamento speciale a Giusi Raspani Dandolo

La Via del Bushido: H. Aster; Merlino 8

Ditelo a Yabby: H. Aster; Merlino 8

Verde Zafferano Fluo: H. Aster; Merlino 8

Vega News: Merlino 8

Oroscopo del Mese: H. Aste; Merlino 8; Un ringraziamento speciale a Oreste Lionello.



 
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