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Tutto Daitarn 3 - Commenti

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view post Posted on 4/3/2018, 18:48     +1   +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Le origini di Don Zauker sono un po' oscure. Probabilmente all'inizio lo hanno disegnato così per dargli un aspetto più minaccioso inumano, da capo supremo.
Dato che Koros dice "sono sicura che il tuo cervello è ancora vivo" è probabile che di organico abbia solo il cervello e potrebbe averlo trapiantato lei stessa su un corpo meccanico di supporto.
Però si dice anche che don Zauker non aveva ritenuto grave all'epoca il furto di Daitarn da parte di Banjo e si parla dei suoi piani di colonizzazione spaziale. Poi però quando incontra Banjo dopo essersi risvegliato dice di averlo visto l'ultima volta da bambino e non fa nessun accenno a nient'altro che non sia Koros da vendicare.
Quindi abbiamo un Don Zauker che sottovaluta il furto di Banjo ma che non lo vede da quando era un bambino, che è uno che ha un grande progetto di conquista spaziale ma che poi pensa solo a Koros.
E' tutto molto ingarbugliato.

Riguardo a Garrison, anche lui è un personaggio molto misterioso, non si sa nulla del suo passato e non è chiari nemmeno se fosse già al servizio della famiglia Haran o se sia stato assunto da Banjo da adulto. Non si sa che conoscenze scientifiche abbia e se le riparazioni e le invenzioni che fa le faccia grazie alla tecnologia della villa di cui è solo pratico o se abbia una qualche infarinatura da scienziato
Sicuramente tra tutti è quello che funge maggiormente da figura paterna e di supporto ed è quello più al corrente del passato di Banjo e con cui il protagonista si confida maggiormente

 
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view post Posted on 4/3/2018, 19:11     +1   -1
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Anche questo è plausibile! Certo che considerare il furto del Daitarn 3 non grave... !
Don Zauker sarà sempre attraversato da un alone di mistero (anche questo rende la serie affascinante). Quando lo vidi per la prima volta da piccolo, pensa te, mi sembrava il clone di Mazinga z impazzito :asd:.
Garrison invece è un gran personaggio, accostarlo all'Alfred di Batman ci sta tutto!

Edited by gigi la trottola - 29/10/2020, 23:02
 
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view post Posted on 4/3/2018, 19:36     +1   +1   -1
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CITAZIONE (Althea @ 4/3/2018, 17:27) 
Ora scrivere dopo Gotanx mi mette una certa ansia


Molto dipende dall'approccio che ognuno ha con l'anime:se ti fa emozionare e guardi tutta la serie,senza farti influenzare allora è giusto esprimere la propria passione,cioè per quale ragione ti piace questa serie ed elecarne i punti dal tuo punto di vista.

Assolutamente d’accordo, la serie mi piace moltissimo e non temo di esprimere il mio parere anche se questo dovesse non combaciare con quello di Gotanx o di chiunque altro.
In effetti la frase può far supporre una certa soggezione mia nei riguardi di Gotanx, per cui chiarisco che ho solo molta considerazione e rispetto dei suoi interventi (su questo e su altri argomenti) pur non condividendo tutto, quindi leggila un pò come una battuta in senso positivo per esternare la mia stima a lui come commentatore.

CITAZIONE
2.Uno dei messaggi che traspaiono frequentemente dai discorsi di Banjo è che l'uomo è sempre superiore alla macchina, a volte emerge proprio un certo disprezzo dell'evoluzione tecnologica

Io la vedo così:Benjo disprezza molto il concetto meganoide che l'essere umano sia inferiore rispetto a loro.Dipsrezza chi abbondi la propria umanità per ricercare una presunta forza nel diventare uno di loro.
Si diventa forti non attraverso i poteri illusori che ti forniscono i Meganoidi ma solo cercando in sè stessi la forza necessaria.
Diventare robot giganteschi non significare essere forti,questa è la via più breve, è se vogliamo il "lato oscuro" che ti seduce ed è più facile farsi ingannare.
Divenire forti senza abbandonare la propria umanità,anzi partendo da essa, è la via più difficile e ci vuole tempo e costanza( mi sento molto Yoda in ciò che scrivo ma è per cercare di rendere il concetto in modo semplice).
Benjo non vuole uccidere tutti i meganoidi a prescindere, egli combatte anzitutto quel concetto di razza superiore che molti di loro paventano verso gli altri.
Mostra che un essere umano come lui può competere se trova quella forza necessaria che ognuno di noi ha:è sbagliato abbracciare l'ideologia meganoide,sbagliatissimo.
Disprezza questo assolutismo meganoide che fa risaltare questa dualità fra razza superiore(quella meganoide) e razza inferiore,quella umana.

E' anche sbagliato vederlo da solo in questa lotta.
Io che sono appassionato della serie vedo il gruppo,Benjio,Reika,Beauty,Garrison e Toppy che lottano e combattono insieme gli attacchi meganoidi.E' vero che Benjo emerge come protagonista ma emerge anche il gruppo nella sua compattezza.E' un piccolo e forte gruppo.
E' questo ciò che mi emoziona,il loro legame emerge nella serie ed è uno dei punti di forza della storia.

Un altro rapporto solido è quello fra Benjo e Garrison,molto velato,si percepisce appena ma c'è.
Garrison sostituisce la figura del professore/scienziato che in genere troviamo in una serie robotica,tipo Procton,Yumi,Kenzo Kabuto,Il prof Shiba e Dairii,il dott.Earl,ecc..
Garrison è una figura di riferimento importante sia per Benjo che per gli altri.
Ritornando al concetto "l'uomo è sempre superiore alla macchina", secondo me è che l'essere umano debba trovare dentro di sè quella forza che gli è propria,non deve gettare la propria umanità a favore di una presunta superiorità che i meganoidi fanno credere di possedere

Quoto tutto. Non è corretto parlare di disprezzo dell'evoluzione tecnologica in senso assoluto, il disprezzo di Banjo non è rivolto all’evoluzione tecnologia in sè ma al suo utilizzo per la realizzazione di entità che millantano una superirorità fittizia sulla razza umana.

CITAZIONE
3.Ho rivisto la serie recentemente col nuovo doppiaggio e devo dire che nonostante non vedo la serie originale da molto tempo nella mia testa c'è sempre e solo la prima voce di Banjo.
Inoltre, sebbene sia più fedele all'originale giapponese, almeno per quanto mi riguarda, lascia comunque aperte diverse questioni, cosa che comunque non mi dispiace , anche le ambiguità e il mistero contribuiscono a rendere originalissima la serie.

In tal caso è De Gustibus....in verità dipende molto dal tipo di recitazione che piace ed emoziona.
E' anche vero che la voce del primo doppiaggio è quella che rimane nel cuore di molti per varie ragioni,io sono fra questi.
Quell'emozione non può essere regolata come la manopola di una radio,la passione è qualcosa che nasce in ognuno di noi.
Anch'io ho visto la serie col ridoppiaggio e ti dico che non mi emoziona,quella recitazione non mi appassiona.
Riguardo il cosidetto "buco del finale" secondo me è stato un espediente del regista Tomino per non far terminare la serie col solito ".. e vissero tutti felici&contenti",ha voluto decisamente lasciare un finale aperto.Ognuno però può dare una spiegazione a quel finale e cosa saggia sarebbe quella di non farsi influenzare da altri,se si ama la serie ovvio.

Per tutte le serie classiche la voce che ho intesta è sempre quella originale , però in alcuni casi le voci e la recitazione nuove non mi diaspiacciono e mi emozionano. Per esempio Koji nel dn di Goldrake mi ha emozionato comunque, in Infinity invece molto meno.
Per quanto riguarda Banjo, sono nella tua stessa situazione, nel dn non mi emoziona nè appassiona.

Per quanto riguarda il finale, io personalmente non mi sono data ancora una spiegazione del tutto soddisfacente, sicuramente non credo che il finale, per quanto ambiguo, voglia far intendere che i meganoidi non erano così malvagi e pericolosi e che Banjo li abbia combattuti solo per rancore/vendetta personale. Piùttosto credo che Banjo abbia combattutto contro un progetto che lui riteneva oggettivamente pericoloso per la razza umana e per l’universo in generale con l’aggravante che a iniziare quel progetto sia stato suo padre. E’ anche possibile che questa spiegazione assoluta non ci sia in quanto come dici tu è un escamotage di Tomino per lasciare volutamente il finale a libera interpretazione , d’altronde questo capita anche per altre serie. Per quanto riguarda il non farsi condizionare, penso di non essere un soggetto facilmente condizionabile, anzi di mio sono bastiancontraria , però voglio capire e analizzare le motivazioni degli altri ,della serie : solo gli stupidi non hanno mai dubbi. Ti faccio un esempio : io amo molto Goldrake, ma su varie questioni, che non sto a dire qui per non andare ot , spesso ho sensazioni e pareri in antitesi con la stragrande maggioranza , le avevo prima di conoscere il forum e le ho tutt’ora dopo aver letto moltissime discussioni anche di utenti molto esperti.
Tu invece , al di là delle intenzioni degli autori, verso quale teoria sul finale sei orientato?
 
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view post Posted on 4/3/2018, 21:07     +1   +1   -1
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Io credo che in generale la battaglia "personale" di Banjo coincida con la sua missione di difensore della Terra, missione che si assume A perché ha i mezzi per farlo B perché sente su di se la responsabilità perché è stato il padre a creare i meganoidi.
Missione e coinvolgimento personale si alternano a seconda di quello che deve essere il soggetto degli episodi, anche considerando, come avevo detto, che gli episodi autoconclusivi e il registro mutevole della serie la rendono abbastanza variegata e talvolta disomegenea nell'andamento.
Trattare una linea interpretativa precisissima dei temi di Daitarn quindi, a mio parere, non è facilissimo.
L'episodio finale poi vuole lasciare l'amaro in bocca per la separazione degli eroi, ma soprattutto lasciare il pubblico interdetto esprimendo mezze verità, tanti misteri e utilizzando un linguaggio volutamente fumoso (sarebbe più facile dire : Koros cattiva ma convinta delle sue motivazioni "evoluzionistiche" vuole distruggere la Terra, Banjo affronta e distrugge lei e il padre Don Zauker ma ci rimane male perché la prova per lui è ardua e lo coinvolge psicologicamente in maniera profonda, quindi seppur vincitore se ne va, il gruppo si scioglie, ma un giorno forse si riunirà).
Quindi il senso non è affatto che i meganoidi siano buoni e Banjo cattivo, ma l'autore si diverte a rimescolare le carte e stravolgere apparentemente quanto affermato negli episodi precedenti, senza però dire niente di realmente concreto.
Io sono personalmente convinto che tutto lo stravolgimento abbia come nucleo la psicologia intima di Banjo e il suo toccare con mano dove nasce il male (l'ambizione del padre, l'amore egocentrico e autoreferenziale di Koros, la rabbia che lui stesso prova e che sembra dominarlo nel faccia a faccia finale).
I meganoidi infatti sono in origine umani e la loro malvagità nasce da sentimenti molto comuni che chiunque di noi potrebbe provare.
La trasformazione in meganoide, può essere effettivamente vista come una "scorciatoia" , un lasciarsi sedurre da un potere oscuro e ottenere un potere artificiale, in contrapposizione con quello naturale che deriva dall'impegno e dalla volontà.
Però, volendo approfondire, tale divisione non è così netta come potrebbe sembrare e come viene espressa in altre serie robotiche (ad es. nei Cyborg 009 c'è un calciatore brasiliano che si fa impiantare delle gambe cibernetiche per ottenere il successo e sfuggire alla miseria), perché i meganoidi il più delle volte più che ottenere un potere non proprio, mostrano un'esasperazione del proprio ego e agiscono più per vendetta o per perfezionismo ossessivo (es. il campione di Kung Fu che è già forte di suo ma vuole esserlo sempre di più e realizzare il film perfetto), ossessione che viene rappresentata dalla metamorfosi cibernetica perché è una serie di fantascienza, ma che potrebbe manifestarsi in molti altri modi.
In questa chiave mi sembra di poter interpretare le parole del padre di Banjo sulla forza dell'animo umano, apparentemente buone ma che in realtà possono essere la porta verso l'ambizione evoluzionistica "amorale".
Ed è questo a sconvolgere tanto Banjo
 
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view post Posted on 5/3/2018, 17:57     +3   +1   -1
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Pensando alla forza naturale dell'essere umano opposta a quella innaturale delle macchine mi sembra emblematica la scena in cui Banjo piega le sbarre e soprattutto il fatto che lo faccia con fatica; in opposizione ad un potere artificiale e "predefinito" che consente di compiere atti sovrumani ma che ha un limite, l'indeterminatezza della forza di volontà permette di superare prove teoricamente insuperabili e oltrepassare i propri limiti.
Anche nell'ultimo episodio Don Zauker si stupisce "logicamente" che Daitarn (che è una macchina ma che in quel caso diventa una vera e propria estensione del pilota) riesca a muoversi nonostante sia imprigionato dalle scariche elettriche. In quel momento inoltre, nella cabina di pilotaggio Banjo si alza e reagisce, lo si vede afferrare le leve e tirarle, ma queste sono invisibili agli occhi nello spettatore, come a voler simboleggiare un ulteriore simbiosi ed estensione tra robot e pilota.

I meganoidi invece sembrano avere un potere superiore ma "immobilizzato" nell'innaturalità della meccanica e mantenendo per sempre inalterato il proprio aspetto (non invecchiando) o potendolo modificare chirurgicamente nel momento dell'operazione (come fa Marina diventando Jira). C'è però un momento in cui i meganoidi mutano : quando si trasformano in Megaborg.
Semplicemente e logicamente, questa mutazione rientra nell'artificialità della loro natura e avviene anche tramite un mezzo esterno (la macromacchina), però secondo me sotto c'è un messaggio contenutistico ulteriore : tutti i megaborg si ingigantiscono e si trasformano manifestando in forma eccessiva e grottesca le caratteristiche del comandante da umano.
Qui a mio parere il tema meccanico del cyborg lascia lo spazio al tema "simbolico" della deviazione mentale e della degenerazione mostruosa che avviene nel momento in cui le ossessioni prendono il sopravvento.
I meganoidi non sono solo degli androidi presuntuosi che si muovono secondo una logica immutabile fatta calcoli e meccanica, ma sono anche dei soggetti fortemente umani proprio nella loro debolezza che non è colmata dal processo evolutivo artificiale, ma che anzi prende il sopravvento su di esso piegandolo alle proprie pulsioni.

E' qui che c'è il limite invalicabile e invisibile che Banjo tocca con mano nello scontro finale. Banjo proprio come i comandanti meganoidi supera i propri limiti perché spinto in quel momento dal rancore che prova per il padre e capisce che la distinzione non è solo tra uomo e macchina, ma anche tra uomo e uomo. Banjo contrariamente ai meganoidi non fa ricorso ad un potere esterno, ma afferma di avere il proprio e di non avere bisogno dell'aiuto di nessuno. In quel momento fa lo stesso percorso dei comandanti meganoidi e quando ritorna in se a paura per quello che è stato in grado di fare.
Sarebbe stato bello vedere qualcun altro coinvolto nello scontro finale, probabilmente se la vita di Garrison e degli altri fosse stata a rischio, Banjo sarebbe tornato in se, rompendo il circolo di rancore nel quale era caduto e a fine battaglia, sebbene dispiaciuto per aver dovuto uccidere il proprio padre, sarebbe stato più sereno con se stesso.
 
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Come al solito, ottimo! E come al solito, quoto! :clap:
 
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view post Posted on 6/3/2018, 13:19     +1   +1   -1
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La questione dell'analisi del finale di Daitarn è comunque soggettiva e non priva di sbavature.
Andando a ritroso nei miei commenti ho osservato che :
C'è un finale che nel nuovo doppiaggio appare spiazzante : Koros dichiara che se Banjo glie lo permettesse, i meganoidi si trasferirebbero nello spazio e non ci sarebbero più guerre con gli umani. Quindi sembra che sia Banjo a rifuggire una possibile fine della guerra e ad alimentare lui stesso le ostilità. Lo stesso protagonista da il "peggio di se" durante lo scontro finale mostrandosi accecato dal rancore e poi rimanendo sconcertato e "pentito" a battaglia finita, sembrando dare ragione alle parole di Koros.
Ma tutto questo non è il Daitarn che abbiamo conosciuto negli episodi precedenti in cui i meganoidi attaccano la Terra e Banjo la difende.
Quindi o l'autore ha stravolto la storia senza badare alle incongruenze o c'è sotto una storia non detta che noi non conosciamo.
Dalle informazioni ricavate su Tomino ho potuto notare come questo autore si mostri particolarmente allergico alle restrizioni del genere robotico (e degli sponsor legati al merchandising) e che abbia comunque la tendenza a fare dei ribaltoni o a mostrare il proprio pessimismo sulla natura umana con finali ingenerosi e amari, inoltre è solito disamorarsi o stancarsi dei propri soggetti e "vendicarsi" elaborando i suddetti finali (che poi magari modifica in eventuali lungometraggi e spin off, una volta tornato di buon umore, come accade ad es. per Gundam Z)
Abbiamo un regista parecchio ostico e umorale di fronte al quale i fans dell'attacco solare (ovvero qualunque spettatore che ha seguito la storia fino a quel momento) non sanno come muoversi non sapendo cosa questo abbia in testa (e probabilmente non lo sapeva nemmeno lui fino ad un minuto prima).
Quindi a mio parere non si può interpretare il finale come qualcosa di coerente e pensato fin dalla prima puntata, ma non si può nemmeno ignorarlo, poiché è l'unico che c'è ed è l'unico a dare una conclusione sulle vicende dei personaggi.
L'interpretazione di un mettere a nudo l'animo umano e le sue debolezze che accomunano buoni e cattivi (al di la del loro schieramento) e del confine labile che c'è tra bene e male quando si è totalmente concentrati e sopraffatti dai propri sentimenti, mi sembra la più coerente (Koros non ha ragione, pensa di averla. Banjo non si pente è sconvolto per essersi accorto di quanto siano umani i sentimenti negativi e di essersi lasciato sopraffare da essi).
Anche perché il filo conduttore di tutta la serie mi sembrano proprio i vari caratteri e "maschere"
 
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CITAZIONE (GOTAN X @ 6/3/2018, 13:19) 
C'è un finale che nel nuovo doppiaggio appare spiazzante : Koros dichiara che se Banjo glie lo permettesse, i meganoidi si trasferirebbero nello spazio e non ci sarebbero più guerre con gli umani. Quindi sembra che sia Banjo a rifuggire una possibile fine della guerra e ad alimentare lui stesso le ostilità. Lo stesso protagonista da il "peggio di se" durante lo scontro finale mostrandosi accecato dal rancore e poi rimanendo sconcertato e "pentito" a battaglia finita, sembrando dare ragione alle parole di Koros.
Ma tutto questo non è il Daitarn che abbiamo conosciuto negli episodi precedenti in cui i meganoidi attaccano la Terra e Banjo la difende.
Quindi o l'autore ha stravolto la storia senza badare alle incongruenze o c'è sotto una storia non detta che noi non conosciamo.

Il fatto che venga detto in maniera esplicita solo alla fine, che è Banjo a fomentare la guerra, secondo me non stravolge la storia:Banjo ha sempre manifestato sia il suo disprezzo verso i meganoidi che il risentimento verso il padre. Anche se lottavano per la propria sopravvivenza,i meganoidi non erano certo pacifisti visto che non hanno esitato a trasformare gli umani in cyborg per alimentare la propria specie. Io credo che lui ritenesse la specie meganoide deplorevole e pericolosa non solo per gli esseri umani ma per l'universo in generale e che per questo volesse eliminarla ,non per puro risentimento verso il padre. Potrebbe essere molto banalmente che è sconcertato e pentito perchè la sua indole non è malvaggia.
Non che ci tenga particolarmente a giustificare Banjo(non lo vedo certamente come il cavaliere senza macchia e senza paura)ma se non fosse come detto sopra, allora dovrei concludere che Banjo è un invasato.

Per quanto rigurda la storia non detta, sicuramente di cose non dette esplicitamente c'è ne sono tante, non ci sono certezze nè su come e perchè siano iniziate le ostilità su Marte nè ad esempio su chi sia Koros, rispetto al ds invece sembra certo che Don Zauker sia Sozo Haran visto che nel dn hanno al stessa voce.
 
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In verità a colpirmi è il fatto che Koros affermi che Banjo non concederà alla loro specie di raggiungere l'autonomia che gli permetterebbe di partire alla conquista di altri modi e di evitare ulteriori guerre con gli umani. Sembrerebbe che Koros faccia la vittima, ma sembra anche che Banjo pur di distruggere i meganoidi non si preoccupi di coinvolgere ulteriormente la Terra intera nella guerra ad oltranza.
Fosse una serie "politica" come Daimos il discorso potrebbe anche avere un senso : essere meganoidi non è un male, chi sceglie liberamente di diventare un cyborg ha il diritto di farlo e il loro impero è solo mal governato. Banjo da parte sua sbaglia nel voler combattere allo strenuo i meganoidi, considerandoli tutti cattivi perché frutto delle ricerche inumane del padre. Se Banjo cercasse di liberare i cyborg pacifisti dal governo bellicoso che li spinge alla conquista, questi se ne starebbero per conto loro senza più pericoli per la Terra.
Ma secondo me il discorso è differente e i meganoidi non rappresentano la metafora del diverso (come gli alieni) ma quella della degenerazione estrema dell'umanità nell'ossessione personale e nell'egoismo.
Ecco che Koros si sente nel giusto come si sentirebbe nel giusto una donna ossessivamente gelosa e maniacalmente convinta che i suoi sentimenti le garantiscano diritti che non ha. Lei vuole perfezionare la razza meganoide, ci crede e per questo non si fa scrupolo a rapire gli umani per trasformarli in soldati. E' il ragionamento tipico dei folli egocentrici in molte storie.
Banjo da parte sua non ha altra scelta che combattere chi di puntata in puntata cerca arbitrariamente di rapire gli umani per farne soldati per la colonizzazione dello spazio, lo farebbe qualunque protagonista al posto suo. Ma al contrario di chiunque, lui ha anche una motivazione personale per eliminare i meganoidi, sa di averla e non concilia sempre bene, dentro di se, il dovere di eroe con la vendetta privata.
Banjo in parte si "diverte", è furbo e ama le frasi celebri, sa di combattere dalla parte giusta e ne "approfitta" per sfogare il proprio rancore personale e anche per deridere i nemici che tanto lo hanno fatto soffrire; dall'altra parte però, quando si rende conto di trovarsi di fronte a dei nemici umani che provano sentimenti forti quanto i suoi, sente la responsabilità del proprio ego e ha dei dubbi e dei momenti malinconici.
Questo è un po' il segreto del fascino di Banjo, non un eroe a tutto tonto, ma un personaggio in cui si alternano varie sfumature : il "farabutto" generoso, il vanitoso, lo scanzonato con un fondo di malinconia, il giustiziere rabbioso ecc..
 
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Si infatti, lei si sente nel giusto e magari pensa che è Banjo egoista e guerrafondaio sia con la razza umana che con i meganoidi ,che invece “poverini” se fosse per loro metterebbero fine alle ostilità con la Terra per dedicarsi alla “pacifica conquista di altri mondi”.


CITAZIONE (GOTAN X @ 6/3/2018, 18:47) 
Ma secondo me il discorso è differente e i meganoidi non rappresentano la metafora del diverso (come gli alieni) ma quella della degenerazione estrema dell'umanità nell'ossessione personale e nell'egoismo.
Ecco che Koros si sente nel giusto come si sentirebbe nel giusto una donna ossessivamente gelosa e maniacalmente convinta che i suoi sentimenti le garantiscano diritti che non ha. Lei vuole perfezionare la razza meganoide, ci crede e per questo non si fa scrupolo a rapire gli umani per trasformarli in soldati. E' il ragionamento tipico dei folli egocentrici in molte storie.
Banjo da parte sua non ha altra scelta che combattere chi di puntata in puntata cerca arbitrariamente di rapire gli umani per farne soldati per la colonizzazione dello spazio, lo farebbe qualunque protagonista al posto suo. Ma al contrario di chiunque, lui ha anche una motivazione personale per eliminare i meganoidi, sa di averla e non concilia sempre bene, dentro di se, il dovere di eroe con la vendetta privata.
Banjo in parte si "diverte", è furbo e ama le frasi celebri, sa di combattere dalla parte giusta e ne "approfitta" per sfogare il proprio rancore personale e anche per deridere i nemici che tanto lo hanno fatto soffrire; dall'altra parte però, quando si rende conto di trovarsi di fronte a dei nemici umani che provano sentimenti forti quanto i suoi, sente la responsabilità del proprio ego e ha dei dubbi e dei momenti malinconici.
Questo è un po' il segreto del fascino di Banjo, non un eroe a tutto tonto, ma un personaggio in cui si alternano varie sfumature : il "farabutto" generoso, il vanitoso, lo scanzonato con un fondo di malinconia, il giustiziere rabbioso ecc..

L'hai proprio dipinto che è una meraviglia :dio: :clap:
E si quasi quasi fa concorrenza ad Actarus nel mio cuore :)
 
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Effettivamente un punto un po' oscuro in tutte queste storie di fantascienza è cosa si intende per colonizzazione spaziale.
In termini di Sistema Solare disabitato, il tutto si riduce ad una semplice terraformazione, ma non è chiaro mai come i meganoidi o gli stessi terrestri si comporterebbero nel caso di colonizzazione di mondi già abitati.
Probabilmente si scatenerebbe una guerra e un'invasione non dissimile da quella che gli alieni tipici (es. i Veghiani) attuano contro la Terra.
Quindi a livello logico, l'intento di colonizzare altri mondi non è per forza di cose sinonimo di pacifismo.
Poi sembra evidente che il sogno di Koros e Don Zauker sia la colonizzazione spaziale, ma i singoli meganoidi non fanno mai riferimento a questa, mostrandosi invece molto ancorati ai loro sogni terreni.
Quindi la fissazione di Don Zauker per lo spazio e la fissazione di riflesso di Koros per Don Zauker e quindi per lo spazio, non sono poi molto diversi dalle fissazioni dei singoli comandanti (chi per il cinema, chi per la bellezza, chi per i modellini), mostrando come l'impero meganoide sia fortemente frammentario e centrifugo (del resto se così non fosse Koros non avrebbe bisogno di motivare i propri sottoposti di continuo attraverso il terrore dell'autorità, fingendo di interpretare le parole di Don Zauker).
L'idea di "razza superiore" sembra solo un "mezzo" non un "fine" per i meganoidi (sono molto più nazistoidi le truppe di Doppler di Danguard e i Madockter di Gordian effettivamente invasati di essere la razza eletta e disposti ad immolarsi per la causa).
Il mezzo ovviamente è la trasformazione cibernetica e l'acquisizione di un potere maggiore. Nessun comandante meganoide sembra del tutto indipendente perché ha bisogno dei mezzi dell'impero, però nessun meganoide sembra recidere totalmente il legame con la propria umanità e identità personale e questo cozza con lo stereotipo del regime assolutista
 
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Stavo pensando ad un altro particolare riguardo alle "frasi celebri" di Banjo e all'impostazione "metateatrale" che rende queste protagoniste in prima persona.
Le frasi rituali nel momento dell'unione, trasformazione o nel lanciare l'attacco finale, sono comuni a tutte le serie robotiche e sono quelle che si ricordano di più, che diventano il simbolo della serie e che sono riutilizzate dai bambini quando giocano. In Daitarn si mette in atto una sorta di parodia interna alla storia, dove spesso si fa riferimento a questo frasi, ci si vanta di pronunciarle o ci si lamenta della loro ripetitività.
Lo stesso fatto che tutti i buoni "sappiano" pilotare Daitarn e facendolo ripetano le sue frasi caratteristiche diventa un po' una proiezione dello spettatore stesso che vorrebbe trovarsi alla guida del robot.
E' molto forte quindi l'elemento giocoso e lo stesso Banjo a propria volta, dissacrando la propria immagine di eroe serio, si crogiola nel proprio ruolo di divo/protagonista.
In questo secondo me si contrappone l'elemento drammatico dell'umanità dei nemici, dei loro traumi e del dispiacere di Banjo.
E' un po' come un brusco ritorno alla realtà, un mostrare talvolta come le battaglie avvincenti e colorate abbiano un esito tragico, un mostrare l'altra faccia della medaglia a cui solitamente i bambini non pensano quando giocano con i soldatini o i cowboy. Ad ogni vittoria è correlata una perdita umana dall'altra parte della barricata.
Anche in altre serie robotiche era mostrato l'orrore della guerra, attraverso personaggi dal destino tragico, ma in Daitarn questo orrore è mostrato in modo particolare tramite la forte spettacolarizzazione autoironica del supereroe contrapposta a cattivi che pur non pentendosi fanno pena.
Forse anche in quest'ottica si possono interpretare le sfuriate di Banjo contro Koros dopo aver ucciso lui materialmente un nemico, sfuriate coerenti nella logica della storia (è il capo supremo dei cattivi a convincere gli umani ad aderire al suo esercito e a mandarli a morire) ma che forse rappresentano anche una "valvola di sfogo" un "capro espiatorio" per l'eroe che si rende conto dell'alto prezzo della propria esaltante vittoria tanto attesa dal pubblico.
 
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Per quanto riguarda il finale, io personalmente non mi sono data ancora una spiegazione del tutto soddisfacente, sicuramente non credo che il finale, per quanto ambiguo, voglia far intendere che i meganoidi non erano così malvagi e pericolosi e che Banjo li abbia combattuti solo per rancore/vendetta personale. Piùttosto credo che Banjo abbia combattutto contro un progetto che lui riteneva oggettivamente pericoloso per la razza umana e per l’universo in generale con l’aggravante che a iniziare quel progetto sia stato suo padre. E’ anche possibile che questa spiegazione assoluta non ci sia in quanto come dici tu è un escamotage di Tomino per lasciare volutamente il finale a libera interpretazione , d’altronde questo capita anche per altre serie. Per quanto riguarda il non farsi condizionare, penso di non essere un soggetto facilmente condizionabile, anzi di mio sono bastiancontraria , però voglio capire e analizzare le motivazioni degli altri ,della serie : solo gli stupidi non hanno mai dubbi. Ti faccio un esempio : io amo molto Goldrake, ma su varie questioni, che non sto a dire qui per non andare ot , spesso ho sensazioni e pareri in antitesi con la stragrande maggioranza , le avevo prima di conoscere il forum e le ho tutt’ora dopo aver letto moltissime discussioni anche di utenti molto esperti.
Tu invece , al di là delle intenzioni degli autori, verso quale teoria sul finale sei orientato?

Il finale del Daitan è ambiguo forse perchè vede i protagonisti lasciarsi anzichè festeggiare.
Non mi sconvolge più di tanto,non lo fece all'epoca nè ora(sono vecchiarello,classe '73,45 anni)
La lotta fra Don Zauker e Daitan è il sunto di tutta la serie:Zauker che rappresenta quel concetto di superiorità meganoide e Benjo che lotta contro di esso.
Benjo lotta contro la debolezza umana che si lascia abindolare dal lato oscuro dei meganoidi.
E' vero che risente su di sè la colpa del padre che ha inzio al tutto ma solo in un certo senso:nella serie non uccide a prescindere ogni meganoide,può avere un carattere spavaldo,magari ad alcuni può non piacere come protagonista ma questo è un altro discorso.

Benjo è forte perchè ha raggiunto dentro di sè quella forza necessaria che gli permettere di combattere,non di essere un vincitore, quella forza di essere un combattente.
Non rinnega la propria umanità come fanno i suoi antagonisti nelle varie puntate con cui si scontra.Ecco perchè amo questa serie.
E' questo concetto lo ribadisce alla voce che gli giunge in soccorso durante lo scontro contro Don Zauker.
Non sò da dove provenga la voce del padre(da Don Zauker? dal suo subconscio? ):il padre lo incinta a combattere e Benjo gli fa capire che ha già dentro di sè quella forza,non ha bisogno che proprio lui glielo voglia far intuire.
La risposta di Benjo non è tanto dettata da un odio cieco e incodizionato ma dalla coscienza di essere un combattente(attenzione,non di essere un vincitore nè un super_uomo,sono concetti diversi).
Leggo spesso frasi tipo "Benjo è spinto dall'odio" ,"Benjo è accecato dalla vendetta personale"..invece di Benjo è spinto dalla propria combattività.
Le prime due espressioni(odio e vendetta personale) vengono usate per voler rendere Benjo un qualcuno come mentalmente instabile,che ha problemi psicologici.
Sono concetti molto,molto lontani dal mio modo di vedere le cose,anzi la serie del Daitan.

Ho seguito alcune puntate in streaming con sottotitoli inglesi che più o meno rispondono ai due doppiaggi italiani,tranne che per alcune frasi....ho chiesto spiegazione ad alcuni che conoscono bene la lingua nipponica e sul perchè quei sottotitoli sia differenti da quella dell'edizione italiana.
E' una questione che tengo per me perchè va ad avvalorare la mia tesi e mandano a gambe all'aria la teoria del Benjo pazzoide,l'azzerano completamente.
 
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view post Posted on 9/3/2018, 17:35     +1   +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Io valutando Banjo penso che ci sia una differenza tra l'essere accecati dall'odio e mentalmente instabili (come lo sono vari comandanti meganoidi e anche la stessa Koros nella propria autogiustificazione) e il lasciarsi sopraffare dall'odio in un particolare momento estremamente drammatico e provante.
Banjo nel confronto con il padre percepisce quanto il confine tra bene e male possa essere labile poiché anche i sentimenti che noi riteniamo essere giusti possono essere la porta verso il lato oscuro dell'animo umano nel momento in cui ci facciamo dominare da essi.
Si riprende e resta sconvolto e amareggiato per aver compreso come il nemico che ha sempre voluto vedere come il più lontano da se ("i meganoidi sono la nemesi dell'umanità") possa in realtà annidarsi in ciascuno di noi.
E' una percezione che Banjo ha sempre, anche se in maniera meno forte, quando si trova ad affrontare comandanti che presentano drammi umani : dapprima li rimprovera e non si lascia impietosire da loro, dopo però rimane turbato dal loro destino.
L'essere sia malinconico che scanzonato, sono due caratteristiche specifiche di Banjo derivanti dal suo essere un eroe che sa di combatte dalla parte giusta (anche con una certa forma di autocompiacimento) e il sentire poi il peso della guerra nel momento in cui percepisce il suo avversario come umano quanto lui.
Il notare la presenza di una motivazione personale (che sia la vendetta come anche la vanità) in Banjo non ha lo scopo di sminuirlo come protagonista o farlo passere per pazzo e invasato, ma di renderne la complessità e anche il fascino di un personaggio pensato in origine come "alternativo" e maggiormente sfaccettato.
Anche Lupin e City Hunter non sono dei cavalieri senza macchia al 100 per 100 ma i loro difetti sono anche il motivo di traino della storia e il notarli non significa effettuare un'operazione distruttiva e critica contro di loro.
Anche la spavalderia di Banjo non è per forza di cosa antipatica, anzi è quello che lo rende un eroe umano, è una spavalderia, oltretutto, usata molte volte dalla serie in modo "metateatrale" per giocare sugli stereotipi e le ripetizioni delle frasi mitiche dei robot e prendersi in qualche modo in giro (infatti le frasi cliché di Daitarn vengono "vestite" da tutti i co-protagonisti e lo stesso Banjo alcune volte le sbaglia, viene interrotto o se ne pavoneggia)

Edited by GOTAN X - 9/3/2018, 18:04
 
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view post Posted on 9/3/2018, 21:58     +1   +1   -1
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Mah, onestamente non credo che a motivare Banjo siano nè la vendetta personale nè l’odio,ma sarebbe interessante capire quali sono le situazioni, le dichiarazioni e/o gli atteggiamenti di Banjo che portano qualcuno a pensare addirittura che sia un esaltato.
Anche Minamoto cerca di giustificare il dott. Haran sostenendo che il suo fine era nobile e che successivamente gli eventi sono precipitati, Banjo, secondo me, non lo accetta perchè non condivide l’invenzione a prescindere dalle intenzioni del padre(oltretutto madre e fratello sono deceduti a casusa degli esperimenti che evidentemente tanto sicuri non erano) e per questo non riesce a perdonarlo, per un totale dissenzo del concetto stesso di meganoide. Il perdono è un sentimento molto soggettivo e non perdonare non equivale ad odiare, la forza per combattere secondo me la trova piuttosto dalla volontà di riscattare il genere umano dall’ errore compiuto dal padre(lo dice lui stesso sempre a Minamoto).
Il tema della conversione in cyborg è comunque complesso, molto controverso e attualissimo.
Qualcuno potrebbe anche sostenere che non c’è nulla di sbagliato nel convertire parzialmente l’uomo in macchina se questo viene fatto a scopo migliorativo della specie, per renderla più forte, più intelligente etc. magari più adeguata ad affrontare viaggi interstellari, forse da questo qualcuno il rancore di Banjo verso il padre può essere visto come eccessivo.
@Althea Sono incurisita dai sub in eng , ci sono frasi che nel doppiaggio Italiano che fanno pensare ad un Banjo pazzoide? Se non vuoi dire nulla comunque capisco
 
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