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Tutto Daitarn 3 - Commenti

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view post Posted on 23/3/2018, 17:49     +1   +1   -1
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Pluripregiudicato per Girellate

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CITAZIONE (Althea @ 22/3/2018, 19:45) 
Affermare che la colpa di questa guerra sia unicamente di Benjo,non esiste in alcuna dimensione,è una balla,punto.

E’ una balla ma più che altro è una tesi priva di qualsiasi fondamento logico/deduttivo, è come dire:
“Koros,che per 39 puntate ha portato avanti una balla colossale, nella puntata 40 ‘piagnucola’ con Don Zauker sostenendo che Banjo non li lascia in pace.(...intanto però organizza un genocidio per entrambi i pianeti) ---> quindi la colpa è di Banjo.”
Che razza di ‘teorema’ è? Non ha nè capo nè coda.
Se qualcuno ha guardato una manciata di puntate o solo l’ultima puntata di Daitarn, evidentemente non gradisce la serie e questo ci può stare, in tal caso però dovrebbe esimersi dall’ esprimere giudizi che vanno oltre il leggittimo ‘non mi è piaciuta’. Boh, io se guardo una serie che non mi piace neanche ho voglia di commentarla figuriamoci di fare l’analisi, in tutti i modi ognuno ha il suo carattere ci mancherebbe..
CITAZIONE (Althea @ 22/3/2018, 19:45) 
L'ultimo episodio è centrato sullo scontro fra Benjo e don Zauker,l'ultima frase non azzera un bel niente,non azzerra le 39 puntate.
Forse Benjo può non piacere come personaggio, è a volte farfallone con le donne,okei,è brutto,puzzone,antipatico, va bene, ma da qui a costruire un suo lato oscuro ce ne passa.

Ariquoto
Cmq puzzone no dai, è carino e molto simpatico, solo che si fa troppo lo splendido :tongue3.gif:

CITAZIONE (Althea @ 22/3/2018, 19:45) 
Il gruppo(Benjo,Beuty,Reika,Garrison,Toppy) si scolgie,ognuno prende la propria strada,la guerra contro i meganoidi è stata finalmente vinta.La villa viene chiusa.
Quando Garrison sale sul bus,inizia la canzone giapponese che tutti noi conosciamo:è una canzone di speranza,la speranza che nonstante prima o poi si presenti un nuovo nemico in futuro,ci sarà sempre qualcuno pronto ad intervenire...quella luce che si accende all'interno della villa ne è il simbolo.
Il simbolo che il mio combattente,Benjo ma penso tutto il gruppo si riunirà ed inizierà nuovamente a difendere l'umanità.
Immagino che un nuovo nemico,con altro nome si ripresenterà ma sò anche vi sarà quella luce,ossia quella speranza che tale nemico si troverà innanzi un avversario molto duro da battere.

Sarebbe bello avere un sequel
 
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view post Posted on 23/3/2018, 18:50     +1   +1   -1
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Io penso che in definitiva avere un parere controcorrente su una serie non significa per forza che la serie non piaccia.
Io stesso ho seguito molte serie per la storia e l'argomento pur non trovando particolarmente simpatici i protagonisti
Si deve considerare poi, che molte opinioni sono espresse in discussioni molto casarecce (del genere qual è il tuo personaggio preferito? cosa faresti se fossi al posto di? chi vincerebbe tra questo e quello?) ecc..) per cui non hanno una valenza propriamente analitica ed è possibile approcciare alla serie in maniera più fantasiosa e esprimere opinioni particolari (proprio la sede adatta per lasciarsi andare a simpatie e antipatie).
Dall'altro canto le analisi vere e proprie sono spesso frutto di un lavoro "cumulativo" sui vari anime robotici (del tipo "Storia e tematiche dei robot anni 70/80 ecc..), per cui a volte la panoramica tratta temi generali che vengono applicati poi alla serie particolare in modo un po' drastico e rigido, inoltre c'è una certa asetticità nell'analisi che non scende a descrivere il fenomeno della singola nella sua globalità (convivenza di elementi giocosi, seri, commerciali ecc..) ma si limita a metterne in luce gli aspetti più rappresentativi, tagliando corto.
Riguardo a Daitarn credo che si tratti di una serie dagli elementi molto variegati e che può catturare l'attenzione dello spettatore per diversi motivi. Il campionario dei comandanti meganoidi fortemente umanizzati può portare lo spettatore a "fare il tifo" per loro o a generare una certa empatia.
A ciò si aggiunge lo spirito "scandalistico" dei fans da cui non è immune nessuna serie e anche qualche concetto presentato in maniera volutamente ambigua e/o oscura da parte dello stesso Tomino, per i motivi già detti.
Ecco quindi che anche un fan può elaborare una tesi "anti Banjo" e non per forza un detrattore della serie (che appunto si limiterebbe a non filarsela e non sprecherebbe tempo in analisi).
Personalmente ho espresso le mie idee sulla serie osservandola nella sua complessità ma soprattutto inquadrandola nel suo stile e nel linguaggio adottato (la frammentarietà, la metateatralità, l'ironia, le trovate provocatorie di Tomino) che permette di capirne meglio certe sfumature e certe incongruenze senza sbilanciarsi troppo.
Poi è chiaro che se volessi fare una fanfiction, giocare immedesimandomi nel personaggio che preferisco o al contrario fare un discorso più ampio paragonando più serie nelle loro somiglianze e differenze, il mio approccio e il tenore dei miei commenti sarebbero diversi e molto più "opinabili"

Edited by GOTAN X - 23/3/2018, 19:20
 
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CITAZIONE (GOTAN X @ 23/3/2018, 18:50) 
Io penso che in definitiva avere un parere controcorrente su una serie non significa per forza che la serie non piaccia.

Assolutamente d'accordo!
una cosa però è avere un parere controcorrente, altra cosa è trarre conclusioni nefaste azzerando tutto il resto, sulla base di una singola frase e oltretutto sostenendo che è la logica conseguenza di quanto detto da Koros e Banjo nell’ultima puntata. Per curiosità ho letto un pò di pareri in rete e a volte ho avuto questa impressione.
Hai postato una similitudine molto azzeccata tra Banjo e Naoto, quanto ho scritto sopra l’ho percepito molto spesso anche nei riguardi dell’Uomo Tigre.
Per qualcuno Naoto alla fine dell’anime risulta un perdente perchè infierisce contro Grande Tigre, allora mi chiedo cosa ha compreso questo qualcuno di 105 puntate di anime e cosa ha capito di Naoto. A me sta bene che non tutti lo considerino un capolavoro o che non piaccia, magari per molti l’incarnazione dell’eroe quale esempio da seguire è solo quello stile Superman. Se però ti sei visto 105 puntate dell’uomo tigre e resti deluso da Naoto per il finale secondo me o non hai capito granchè o non ti è piaciuto l’anime o hai visto si e no una dozzina di puntate ma fai l'analisi del personaggio..(IMHO). scusate l'OT
 
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view post Posted on 23/3/2018, 23:09     +1   -1
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Su Naoto hanno scritto di tutto!! C'è anche chi da ragione a Tana Delle Tigri dicendo che Naoto è inadempiente non avendo versato la percentuale. Però sono battute, tutt'al più una visione disincantata e personale della storia. Sicuramente nessuno può dire che il messaggio che vuole trasmettere l'autore sia quello. Nessuno mette in dubbio che nella serie si vuole dare un valore positivo alla figura dell'Uomo Tigre anche nel finale drammatico e ingeneroso.
Con Tomino invece il dubbio che voglia disfare quello che ha costruito nelle puntate precedenti può venire (data la sua avversione ai robot creati per gli sponsor di giocattoli e la sua umoralità), spesso sta a noi spettatori "mettere una pezza" alle varie incongruenze e lo si fa con i mezzi che si ha a disposizione. Sono comunque tutte ipotesi a cui non c'è una conferma definitiva e non ci sarebbe nemmeno con una dichiarazione dell'autore che magari oggi da una spiegazione differente a quello che ha inventato o aveva in mente all'epoca.
A mio parere il punto centrale e inequivocabile su cui è più facile identificare Daitarn mi sembrano essere i miti, i simboli e le icone che vengono presentate fin dall'inizio come tali (Banjo già famoso e addestrato, il fascino alla 007, il potente robot, l'energia solare) e che poi nel corso degli episodi vengono destrutturate nelle loro varie componenti e sfaccettature (i cliché che diventano oggetto di autoironia, i difetti del protagonista ben più imperfetto e comico di come appaia ma anche i suoi dubbi e i suoi drammi interiori, la drammaticità che c'è dietro la battaglia esaltante ecc..).
 
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view post Posted on 26/3/2018, 20:57     +1   +1   -1
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Per come la vedo io la questione è un po troppo sociologica, queste rimangono, seppur verosimili solo delle nostre impressioni, in un modo o nell'altro avete tutti ragione ma rimangono, come detto, impressioni personali, non credo che dietro l'opera di Tomino sia stata voluta tutta questa caratterizzazione interiore dei personaggi almeno nel suo intento, ricordiamoci che sono cartoni destinati ad un pubblico per minori di oltre 40 anni fa, poi come già è stato ribadito più volte durante la serie ci sono molte incongruenze come per'altro sovente nei cartoni soprattutto robotici dell'epoca, il bello di Daitarn sta nel fatto che ognuno può trarre le proprie conclusioni con il suo finale enigmatico non saprei dire se voluto o meno l'unica cosa sicura è che la traduzione nostrana ha stravolto il senso della storia, naturalmente questo è solo un mio pensiero...comunque bel thread vi ho letto con piacere :D
 
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view post Posted on 27/3/2018, 09:37     +1   -1
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CITAZIONE (Nagata @ 26/3/2018, 21:57) 
l'unica cosa sicura è che la traduzione nostrana ha stravolto il senso della storia

Io però penso che se si afferma che la traduzione italiana ha stravolto il senso della storia, un senso in più nelle intenzioni dell'autore ci doveva essere. Come ho già detto è sicuro che Daitarn sia pensata come una serie standard per un pubblico di bambini, finalizzata alla promozione dei giocattoli, ma che poi Tomino ci abbia messo "a tradimento" qua e la qualche messaggio particolare, proprio perché allergico alle restrizioni degli sponsor e portato a stancarsi/vendicarsi/spiazzare il pubblico ecc..
Mi piacerebbe però sapere in che senso il doppiaggio ha stravolto l'opera, cioè quale messaggio è stato espresso in maniera modificata e quale doveva essere il messaggio vero?

Tornando al finale, mi sono ricordato un'osservazione dell'utente Aster sulla buona fede di Rubina in Goldrake poiché disegnata con un tratto da personaggio positivo.
Infatti negli anime ci sono delle convenzioni ricorrenti su come esprimere lo stato d'animo di un personaggio in modo che questo venga immediatamente riconosciuto e identificato dallo spettatore : ad es. il volto in penombra, lo sguardo sbieco, l'occhio spalancato con la pupilla ristretta, sono chiari segni distintivi negativi, così come gli occhi "sbrilluccicanti" e lo sguardo pulito sono chiari segni distintivi da buono.
Alcuni personaggi, pur mantenendo gli stessi lineamenti, subiscono un restiling notevole dopo la loro conversione, venendo raffigurati con tratti più morbidi.
L'"ambiguità" dell'ultimo episodio di Daitarn è a mio pare proprio nel modo in cui vengono rappresentati i personaggi di Banjo e Koros in alcune scene, operando quello che definisco un "ribaltamento emotivo".
Nello specifico, Koros quando è in intimità con don Zauker o quando si è risvegliato, è ritratta con espressioni utilizzate solitamente per i personaggi positivi e non c'è traccia di malignità disegnata in lei.
Banjo invece nel momento in cui sfoga la sua rabbia contro Koros è raffigurato con i tratti iconografici tipici del personaggio furioso e distruttivo.
Un paragone può essere Combattler, dove il personaggio di Mia pur facendo parte dei nemici non viene mai raffigurata con espressioni cattive (svolgendo solo il ruolo di innamorata del cattivo e non agendo mai in maniera malvagia di suo) e Daimos, dove il personaggio di Richter anche quando si ribella ai nemici mantiene sempre lineamenti duri e vendicativi (mantenendosi diffidente verso i terrestri e svolgendo il "lavoro sporco" nell'eliminazione dei nemici che sarebbe brutto far fare all'eroe).
Lo sguardo di Richter è molto simile a quello di Banjo nell'ultimo episodio, così come è simile a quello di Kento in Daltanious, che accecato dall'ira sta per fare fuori la principessa antipatica e la sua nutrice che l'hanno venduto ai nemici credendolo un clone (poi desisterà e le risparmierà ricordando le parole di Kalinga).
In Daitarn è operato questo stratagemma (non psicanalitico o sociologico ma tipicamente registico) di raffigurare talvolta la cattiva con un tratto tipicamente positivo, per favorire l'empatia del pubblico nei suoi confronti, e il buono con un tratto negativo, in modo da metterne il risalto il tormento interiore e l'ira che in quel momento lo acceca.

Edited by GOTAN X - 27/3/2018, 12:50
 
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CITAZIONE
L'"ambiguità" dell'ultimo episodio di Daitarn è a mio pare proprio nel modo in cui vengono rappresentati i personaggi di Banjo e Koros in alcune scene, operando quello che definisco un "ribaltamento emotivo".
Nello specifico, Koros quando è in intimità con don Zauker o quando si è risvegliato, è ritratta con espressioni utilizzate solitamente per i personaggi positivi e non c'è traccia di malignità disegnata in lei.
Banjo invece nel momento in cui sfoga la sua rabbia contro Koros è raffigurato con i tratti iconografici tipici del personaggio furioso e distruttivo.

Quando si combatte una guerra non lo si fa con un bel sorriso stampato in faccia.
Soprattutto quando è in gioco la sorte dell'umanità.
La collisione di Marte con la Marte,per fortuna non avvenuta,non l'ha ideata Benjo ma....indovina chi?
Chi vuole creare il proprio Impero Galattico? Benjo?Il suo subconscio?La sua seconda personalità?

Benjo combatte(e quì mi ripeto per l'ennesima volta,ma penso che sarà inutile) il concetto dei Meganoidi come esseri_superiori.
Il suo furore è contro questa ideologia,sporca falsa e razzista.
Ciò che mi fa entrare in empatia con lui è proprio la sua combattività, il suo furore contro questi esseri:lo spirito umano ha potenzialità ma non sempre vengono sviluppate,non tutti sono coraggiosi,non tutti hanno quella forza di combattere,non dico vincere ma combattere.

Benjo è un combattente,ha trovato in sè la forza di contrastare questi esseri potenti:i Meganoidi è vero che sono forti ma la loro potenza non proviene dal loro animo, è artificiale.
Lo spirito umano è più forte.
Haran Sozo entra in contatto telepatico col figlio,incoraggionadolo su questo punto:Don Zauzer in versione Megaborg è sì potente,la forza umana però può raggiungere quella stessa potenza senza alcun artifizio.
Benjo in verità lo ha già capito da tempo,ha già trovato in sè quella potenza.
I suoi occhi rossi esprimono questa forza,non rappresentano alcun "odio cieco e brutale" o "tormento interiore", è la forza di opporsi al male.

La serie di Daitan 3 è amata per questo motivo.
Gli appassionati non perdono tempo ad analizzare i disegni,fotogramma dopo fotogramma,è normale in un combattimento vedere i due contendenti con tratti risoluti e decisi:al contrario sarebbe parso strano e ridicolo veder Benjo affrontare la battaglia decisiva con un bel sorrisino.

Mi sembra giusto il confronto posto da Tigermay con Naoto,altro combattente.
Personalmente non vi avevo fatto caso, è l'accostamento migliore quello tra Benjo e Naoto.
Naoto usa sì una combattività estrema contro il capo di Tana delle Tigri ma proprio perchè rappresenta il punto centrale di quella malvagità.
Andava eliminato senza se e senza ma.Costoro devono sparire,non esiste alcun perdono verso di loro e le loro azioni malefiche.
Attenzione,questo non significa diventare assassini,si è soldati e cambattenti,è una cosa diversa.
 
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Fratello di Trinità e Bambino

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E' innegabile che Banjo sia il buono e i meganoidi siano i cattivi e che siano loro che vogliano fondare un impero galattico, ricorrendo a piani apocalittici ed estremi come far collidere Marte con la Terra.
E' innegabile che da un lato ci sia il potere artificiale meccanico dei meganoidi e dall'altro quello naturale dello spirito umano.
Credo però che esista anche un ponte e un confine tra il bene e il male che i meganoidi oltrepassano nel momento in cui scelgono di rinunciare alla propria natura umana spinti paradossalmente proprio da una degenerazione dei loro sentimenti tipicamente umani (delusione, ambizione, perfezionismo, senso di rivalsa).
Questo è il terzo tema centrale di Daitarn che contribuisce a dare alla serie un elemento di amarezza proprio perché descrive la tragedia (e a volte la tragicommedia) umana nei suoi vari aspetti.
Neanche Banjo, seppur nel giusto, è esente da questa drammaticità tipicamente umana.
Quando ho introdotto il paragone con Naoto avevo in mente proprio questo : entrambi vincono, ma entrambi attingono al proprio lato oscuro (che non significa cattiveria o psicopaticità, ma sofferenza per tutto quello che hanno dovuto patire per colpa dei cattivi), si lasciano andare nello scontro finale rimanendo amareggiati dal proprio comportamento e pagando la loro vittoria ad un caro prezzo.
Naoto non si limita ad usare una combattività estrema contro il capo di Tana delle Tigri, ma perde proprio il controllo dopo che gli è stata strappata la maschera, piange, alla fine si rammarica e parte con l'aereo proprio perché si sente colpevole di essere venuto meno all'esempio di lealtà che voleva rappresentere per i bambini.
Rimane tuttavia un personaggio grande anche nella sua drammaticità e nelle sue cadute.
Lo stesso Rambo di Stallone, reagisce con rabbia alle angherie che gli vengono inflitte dalle forze dell'ordine, scatenando una rabbia che non avrebbe voluto scatenare.
Non si tratta solo di applicare "a mali estremi, estremi rimedi" ma qualcosa di molto più incontrollato.
Io non vedo Banjo come un eroe totalmente formato e infallibile, che si limita ad applicare una lezione di vita già appresa prima dell'inizio della serie e i cui momenti di sconforto rientrino nella semplice constatazione degli errori dei propri nemici (come possono essere ad esempio l'Uomo Tigre II e Actarus), ma come un eroe fortemente coinvolto e talvolta tormentato, spesso diviso da sentimenti contrastati e incertezze (come appunto l'Uomo Tigre I, Koji e Tetsuya).
La serie ci presenta Banjo fin dall'inizio famoso, addestrato, eccellente ma questo è uno stratagemma per presentare l'icona appariscente del supereroe di cui però lungo la serie vengono mostrati tutti i difetti e le imperfezioni (sia comiche che drammatiche).
Anche il modo in cui viene rappresentato graficamente durante lo scontro finale a mio parere rientra in una strategia registica volta a sottolineare il prorompere delle forti emozioni che prova. Personalmente il modo di raffigurarlo mi sembra un po' più estremo rispetto alla semplice convinzione e al furore combattivo.
Koros e Don Zauker mi sembrano un caso a parte : anche Koros, seppur innegabilmente nel torto, mi sembra raffigurata in maniera troppo "morbida" nell'ultima puntata e i suoi sentimenti mi sembrano esposti in maniera da indurre il pubblico ad avere una qualche forma di empatia con lei (si può anche considerare che i personaggi femminili buoni o cattivi spesso dispongono di una nutrita schiera di fans e/o di un occhio di riguardo da parte degli autori, motivo per cui è plausibile che si costruisca una sorta di protagonismo intorno a loro).
La voce di Haran Sozo sono sempre stato portato ad identificarla più come un sogno di Banjo che un messaggio telepatico vero e proprio. Può essere che Banjo rifiuti le scuse e il suggerimento tardivo del padre avendo trovato già da solo la forza per combattere, ma a me sembra più una sorta di delusione, un sentirsi tradito dal padre che dopo avergli tanto predicato la forza dell'animo umano, si è lasciato sopraffare dalla propria ambizione scientifica.
Haran Sozo mi sembra una sorta di "specchio distorto" che serve per mostrare al figlio il destino dell'essere umano eccessivamente compenetrato in se stesso e nelle proprie manie : pieno di parole magniloquenti e grandi propositi prima e naufragato nella follia poi.

E' da precisare però che questo non è un mio giudizio personale sui personaggi e gli eventi come se fossero fatti veri, ma un'osservazione su quello che mi sembra abbiano voluto esprimere gli autori, (Tomino per Daitarn e Ikki Kajiwara per l'Uomo Tigre) notoriamente non ottimisti e "simpaticoni".
Poi ognuno ha le sue opinioni e interpreterebbe un soggetto in maniera diversa : c'è l'autore più ottimista e fracassone, quello ancora più intimista e eversivo, quello più romantico ecc.. (sempre tenendo conto dei limiti degli sponsor e del target di riferimento per la serie)

Edited by GOTAN X - 28/3/2018, 12:12
 
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CITAZIONE (GOTAN X @ 27/3/2018, 10:37) 
CITAZIONE (Nagata @ 26/3/2018, 21:57) 
l'unica cosa sicura è che la traduzione nostrana ha stravolto il senso della storia

Mi piacerebbe però sapere in che senso il doppiaggio ha stravolto l'opera, cioè quale messaggio è stato espresso in maniera modificata e quale doveva essere il messaggio vero?

Con nostrano mi riferivo al doppiaggio storico e principalmente all'ultimo episodio, ho sempre pensato che tra i Meganoidi e Banjo ci fosse il solito conflitto cattivi vs buoni dove l'eroe agisce per difendere la terra, con il nuovo doppiaggio tutto cambia...di seguito porterò le differenze più significative, bastano poche frasi per alterare il senso della storia...

Inizio puntata...
Koros a Don Zaucher
D.STORICO
...mi avevi assicurato che noi meganoidi eravamo abbastanza potenti per conquistare altri
pianeti, sei stato sempre convinto che anche la terra sarebbe entrata a far parte del nostro
impero...
D.NUOVO
...se i meganoidi avessero la forza necessaria porterebbero la propria stirpe lontano dalla terra
così non ci sarebbe più guerra tra noi e umani e la nostra razza potrebbe vivere in pace...(i meganoidi non vogliono conquistare la terra)

Quando Banjo affronta Koros
alla domanda di Koros "perchè non capisci quello che vuole Don Zaucher?" Banjo risponde...
D.STORICO
...odio Don Zaucher come odio mio padre che creò i cyborg e uccise mia madre e mio fratello per gli
esperimenti...
D.NUOVO
...perchè vi detesto! odio mio padre (riferimento a D.Zaucher?) per le sue folli creazioni, non lo perdonerò mai per aver
usato mia madre e mio fratello come cavie (quindi potrebbero essere non morti ma solo trasformati...che la madre sia Koros?) per i suoi esperimenti..."

Dopo che Daitarn ha sconfitto Don Zaucher...
Banjo a Koros morente
D.STORICO
"Hai avuto cio' che meritavi, maledetta!
D.NUOVO
"Ma che cosa ho fatto (parole che hanno un senso di pentimento)"

come vedi con il nuovo doppiaggio si possono fare tantissime supposizioni e i meganoidi ne escono con un'altra luce rispetto al vecchio.
 
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Si ho ben chiara l'origine della divergenza.
In realtà però a quanto ho capito le ultime parole di Banjo in originale non dovrebbero essere proprio queste e "che cosa ho fatto" è una licenza poetica italiana laddove la frase originale pur mostrando rammarico doveva essere più vaga.

Tutto il discorso di Banjo, Don Zauker e Koros nel vecchio e nel nuovo doppiaggio ha dato origine a diverse opinioni e polemiche, creando un'incongruenza con gli episodi precedenti che vedevano chiaramente Banjo difensore dell'umanità e i meganoidi riconosciuti come invasori anche dalle forze di difesa (l'episodio dell'ammiraglio Magellano che aveva appunto abbattuto numerose macchine della morte).
Da parte mia pur non sentendomi di minimizzare (basta leggere gli interventi precedenti) il contenuto forte e l'amarezza di Banjo, riducendo il tutto solo ad un'equilibrata e necessaria eliminazione dei cattivi, penso che in realtà molte delle affermazioni dell'ultima puntata vadano inquadrate nel contesto generale per trovare un'interpretazione più armoniosa.
Nel vecchio doppiaggio si era scelto un linguaggio più supereroistico (conquista, malvagità, vergogna per il padre che li ha creati ecc..) nel nuovo uno più personale e tormentato, ma il senso complessivo non appare stravolto o ribaltato se non, a mio parere, nell'artificio registico di utilizzare un tratto molto essenziale e furente per Banjo e raffigurare la sofferenza di Koros in un modo che potesse riscuotere l'empatia del pubblico.
Anche le parole di Koros, che i meganoidi vorrebbero colonizzare lo spazio, non giustifica la loro malvagità, poiché per ottenere l'autonomia e la forza necessaria per farlo rapiscono gli esseri umani per trasformarli forzatamente in loro soldati. Anche il disinteresse per la Terra, non significa pacifismo ma solo il fatto che non siano interessati a conquistarla ma si mostrino comunque disposti a distruggerla per eliminare definitivamente Banjo.
Il sogno di colonizzare lo spazio e far evolvere la razza umana che Don Zauker ha trasmesso a Koros, altro non è che l'ultima (e primaria) fissazione autoreferenziale dei cattivi, esattamente come lo sono le manie dei vari comandanti (chi per il cinema, chi per i modellini, chi in cerca di rivalsa ecc..).
Per questo il messaggio "telepatico" del padre al figlio sulla forza dello spirito umano e l'amarezza finale di Banjo mi "puzzano" un po' di contenuto pessimistico : il meganoide è il frutto dell'esasperazione dei desideri umani e come tale nasce proprio dall'animo umano che è si più forte e genuino di quello di una macchina, ma che se è autoesaltato e perde il proprio controllo può degenerare nell'inumanità.
Ecco quindi che il sostenitore della forza dell'animo umano, per rafforzarlo e fargli superare i suoi limiti diventa l'artefice della nascita del più grande nemico dell'umanità stessa
 
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Per la cronaca, la frase originale era "Boku wa... iya da...!", che è una semplice negazione. Il significato di tale negazione va lasciato all'interpretazione dello spettatore, ma ciò non toglie che quel "maledetta te lo sei meritata!!!!111!!!" del vecchio doppiaggio sia totalmente sbagliato e inventato.
 
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Sicuramente il "maledetta" del vecchio doppiaggio era sbagliato e fuoriviante, anche perché recitato con rabbia, però anche il "che cosa ho fatto" del nuovo doppiaggio, sebbene recitato con la giusta intonazione amareggiata è una licenza poetica abbastanza grossa.
In entrambi i casi si va a chiudere la frase (trasformandola in uno sfogo contro Koros o contro se stesso) che deve invece rimanere aperta e lasciata all'interpretazione dello spettatore.
Forse un "era questo quello che volevi?" oppure "ma perché?" sarebbero stati più consoni al senso della battuta.
In definitiva mi sembra che il risveglio di Banjo, coincida con una presa di coscienza, un guardare in faccia qualcosa che fino ad allora non aveva voluto o potuto vedere (non siamo nemmeno certi che lui sapesse già che don Zauker era suo padre). E' un qualcosa che coinvolge anche noi spettatori che fino ad allora eravamo rimasti al conflitto potere artificiale delle macchine vs potere dell'animo umano, senza renderci conto che le stesse macchine sono frutto dell'ingegno umano, tanto più quando queste macchine un tempo erano a loro volta esseri umani e sono state spinte a trasformarsi proprio dalle loro pulsioni umane e tutt'ora ne sono ossessionate.
Il mettere al centro "la forza dello spirito umano" è sempre stato il cavallo di battaglia di Daitarn e forse il finale serve proprio a mettere in discussione l'antropocentrismo e la hybris dell'uomo facendoci vedere come il potere innaturale dei meganoidi sia nato proprio dal desiderio naturale dell'uomo ad evolversi e superare i propri limiti.
In quest'ottica il rifiuto finale di Banjo acquisisce un senso abbastanza profondo. Non è la vita di Banjo a rivelarsi una "scatola vuota" una volta consumata la vendetta, è la velleità di supremazia dell'essere umano a dimostrarsi tale e a guadagnarsi il disprezzo del protagonista.
 
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Ho letto le Curiosità su Daitarn che hai postato, alcune non le sapevo, altre mi sono sfuggite nella visione ad esempio questa:
Quasi tutti i comandanti meganoidi hanno incisa la lettera "K" sulla propria cintura. Non ci sono motivazioni "ufficiali" di questa usanza, ma tale fatto potrebbe dimostrare come Koros (la "K" sarebbe la sua iniziale) sia effettivamente il comandante supremo di tutti i Meganoidi.
Se è così , chissà forse anche Koros poteva trasformasi in Megaborg, tutti i comandanti sono in grado di farlo quindi, a maggior ragione, anche lei dovrebbe. Invece non si trasforma neanche nel finale. Con questo non voglio dire che non sia il comandante supremo(per me anzi lo è con o sensa 'K'), magari non ha fatto in tempo perchè Banjo l'ha surclassata e non ne ha avuto proprio modo oppure per qualche altro motivo ignoto , pur avendo la posizione più importante nella gerarchia, non è in grado di trasformarsi.
 
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view post Posted on 5/4/2018, 09:09     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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La "k" credo che stia effettivamente per la pronuncia Kommander ovvero comandante, anche se non ne ho la certezza.
Se Koros sia non sia in grado di trasformarsi in Megaborg non lo so.
Nella serie si dice chiaramente che le guardie imperiali, (che hanno il titolo di "Don" e non indossano la cintura con la K, ma una tunica a righe con un elmo tondo con le corna ai lati simili a quelle di don Zauker) non subiscono la trasformazione in megaborg ma pilotano dei robot.
Nell'ep 13 compare Don Haun e pilota una sorta di copia gigantesca del Megaborg Neros (quello che appare nell'ep 2), inoltre a fine episodio Koros è soddisfatta che sia stato eliminato da Banjo in quanto al corrente del segreto che la lega a Don Zauker (ovvero che non ne interpreta i voleri ma che questo è in coma, infatti il tema viene ripreso nell'episodio successivo degli uccelli giurassici dove Koros giustizia il comandante per disobbedienza dicendo di eseguire un ordine di Don Zauker ma poi rivolgendosi triste a lui si chiede se ha preso o meno la decisione giusta).
E' probabile che le guardie imperiali fossero i primi prototipi di comandanti meganoidi (magari l'equipe scientifica di Marte) poi surclassati dalla nuova generazione di megaborg e che avevano aiutato Koros a riprendere il comando della colonia "inventandosi" la figura di Don Zauker (in cui risedeva il cervello comatoso del padre di Banjo).
Questa è solo un'ipotesi, ma magari i meganoidi "gigantizzabili" si erano ribellati per conto proprio e avevano occupato la colona marziana mente Banjo aiutato dalla madre era fuggito con Daitarn e con l'oro delle miniere. Questo spiega perché Banjo non conosca Koros e perché nell'episodio di Minamoto dimostri di non sapere che Don Zauker è suo padre, lui ha visto morire i genitori per mano dei megaborg ribelli non sapendo però che il cervello del padre era stato salvato; non lo odia perché è il capo dei cattivi ma solo per gli esperimenti disumani che ha fatto sulla madre e sul fratello e perché vuole rimediare al suo errore di aver creato i cyborg ribelli.
Nel frattempo Koros con l'aiuto delle guardie imperiali aveva soffocato la rivolta, ma rendendosi conto che la ribellione dei meganoidi era il modo più rapido per realizzare il sogno di colonizzazione spaziale del prof. Haran aveva costruito il mito di Don Zauker capo dei meganoidi (che altro non è che un semplice scheletro meccanico che funge da supporto vitale per il cervello) per guidare le truppe a proprio vantaggio.
Koros dimostra sempre di voler tenere a freno le personalità dei comandanti (ambizione, amore, perfino un eccessivo zelo nell'eseguire gli ordini) e vuole creare un cyborg non ribelle a obbediente al 100 per 100 al proprio creatore (il comandante Special 1 che si fa progettare da Minamoto), perché sa quanto possano essere ingestibili le sue truppe e sia necessario tenerle sempre a freno per evitare ulteriori rivolte o distrazioni dal progetto primario di conquista spaziale.

Se Daitarn avesse avuto più successo, ci potrebbero essere gli elementi per fare una serie di oav prequel come per Gundam origini che racconti la vita sulla colonia marziana, la nascita dei meganoidi, il declino morale di Haran Sozo, la ribellione dei cyborg e la fuga di Banjo e le lotte intestine dei meganoidi con l'ascesa di Koros.
Sarebbe anche carino introdurre un nuovo personaggio, magari un amore giovanile di Banjo sulla colonia destinato a finire tragicamente e mostrare il protagonista dopo la fuga sulla Terra, gaudente e intento solo a divertirsi grazie alla ricchezza trafugata (un po' come Juza di Ken il Guerriero) e che solo in un secondo momento maturi la convinzione di combattere la minaccia rappresentata dai meganoidi

Edited by GOTAN X - 5/4/2018, 10:35
 
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