Anche per me fu uno schock, un personaggio cosi' simpatico e bonario che in realta'
era una potente e malvagia strega, molto piu' della sorella!
Il sequel non me lo ricordo benissimo, mi sa che lo metto in lista di lettura.
Dylan Dog n.4 - Il fantasma di Anna Never. Tiziano Sclavi. Corrado Roi. 1987
Guy Rogers e' un attore fallito, la sua vita ormai è in preda all’alcol, alla solitudine e alla follia, la sua mente sta lentamente e inesorabilmente crollando, le immagini del delirio lo perseguitano giorno e notte alle quali si mescola un’immagine ben più cruda, quella di un fantasma di una giovane donna inseguita e uccisa da un mostro.
Cos' e' in realtà questo fantasma? E’ soltanto una proiezione della mente annebbiata di Guy o è qualcosa di più misterioso?
Albo per me poco interessante, troppo embrionale, il suo punto di forza è senza dubbio la sceneggiatura, realizzata in più parti per trarre in inganno il lettore(il confronto realtà-finzione cinematografica è molto forte), sicuramente innovativa per quell’epoca ma assolutamente non la migliore di Sclavi.
Il doppio finale poi per me stona(anche se è un elemento tipico del cinema horror) e se l’albo si fosse concluso qualche pagina prima ne avrebbe sicuramente guadagnato di più a mio modesto parere.
Nonostante ciò gli si deve il merito di essere la prima vera storia caratterizzata dagli incubi “sclaviani” e dalle lugubri atmosfere metropolitane, quegli incubi e misteri che diventeranno in seguito il punto di forza di questo fumetto.
Sclavi omaggia esplicitamente Matheson e il suo bellissimo romanzo "Io sono Helen Driscoll", gettando qualche piccolo seme della sua teoria degli universi paralleli che verrà meglio sviluppata negli anni a venire.
Due parole sui disegni di Roi, affascinanti come sempre ma i suoi migliori rimangono, per me, quelli di “Alfa e Omega”.
Indubbiamente una storia particolare e affascinante ma non sufficiente a mio modesto parere.