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Supereroine: successo o no?

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view post Posted on 25/1/2022, 11:49     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Ultimamente le supereroine stanno prendendo sempre più spazio almeno nei live movie (basti pensare alla serie telefilm Supergirl durata sei stagioni, Batwoman o al film di Capitan Marvel, ma anche alla serie animata Dc Superhero girls), ma in realtà esistono da svariati decenni nei fumetti (con alterne fortune anche sullo schermo se si pensa alla serie tv di Wonder Woman e al meno fortunato vecchio film di Supergirl.
Hanno avuto successo? Si? no? un tempo non e ora si? in un cerchia ristretta dei fans o presso il grande pubblico? E perchè?
 
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view post Posted on 25/1/2022, 13:53     +1   -1
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Me ne intendo poco.
Posso dire che, fine anni 70/primi anni 80, John Byrne fece un "recupero" di serie all'epoca in crisi, Vendicatori e Fantastici 4, e puntò proprio sulle supereroine, Scarlet e Sue Richards, all'epoca considerate le più deboli dei due gruppi.
Fu una rivoluzione: le due donne ne uscirono profondamente mutate sia nell'uso dei poteri che come personaggi. Erano state entrambe, agli inizi, supereroine che in fondo dovevano essere salvate spesso dal maschio di turno, e si erano trasformate in donne indipendenti, capaci di essere loro, a liro volta, a salvare i compagni maschi.
Non ho ricordi di loro affermazioni antiuomo (contrariamente a ms.Marvel), e attualmente non leggo fumetti marvel, per cui non so come siano ora; all'epoca, mi diedero un senso piacevole di soddisfazione. Finalmente erano diventate veri personaggi.
 
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view post Posted on 25/1/2022, 14:15     +1   -1
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CITAZIONE
contrariamente a ms.Marvel

Perchè contrariamente a Miss Marvel? Lei faceva dichiarazioni antiuomo?
 
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view post Posted on 25/1/2022, 14:55     +1   -1
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Non proprio, ma se non ricordo male c'era un qualche atteggiamento "maschio, pfui!", almeno nelle primissime storie. Ma non ho più i giornalini per controllare. La mia è una sensazione, più che un ricordo preciso.
Del resto, dopo decenni di quelle che io chiamo "eroine-aiuto-salvatemi", un cambiamento ci stava, eccome.
Ricordo di aver ADORATO la principessa Leia: piccola di statura, ma in grado di tener testa a Tarkin e a Vader, capace di pensare, comandare e combattere.
 
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view post Posted on 25/1/2022, 16:55     +1   -1
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CITAZIONE
Non proprio, ma se non ricordo male c'era un qualche atteggiamento "maschio, pfui!", almeno nelle primissime storie. Ma non ho più i giornalini per controllare. La mia è una sensazione, più che un ricordo preciso

In definitiva mi sembra più una modalità di umorismo più che una vera e propria vessazione sessista.
Se prendiamo ad esempio la serie tv di Supergirl https://it.wikipedia.org/wiki/Supergirl_(serie_televisiva) i personaggi maschili hanno un rilievo positivo e non stanno li per essere sbeffeggiati, mentre nella serie animata Dc Superhero Girls https://it.wikipedia.org/wiki/DC_Super_Her...ie_animata_2019) spesso si mette in risalto il caratteraccio delle eroine più che altro per dare alla serie un'impronta caricaturale e demenziale
 
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view post Posted on 25/1/2022, 22:29     +1   -1
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Il caratteraccio dell'eroina è un mezzo usato anche nello Z: tutti a dire che peste sia Sayaka, nessuno che si soffermi a guardare quanto sia insopportabile Koji e in che situazione pessima si trovi lei, usata (va' ad aiutare Mazinga, è nei guai!), dotata per gran parte della serie di un robot scasso (Afrodite A è un robot di pace, niente armi!) e per giunta maltrattata dal suo compagno di squadra. Baah.

Tornando alle supereroine: proprio Sue, che iniziava come protagonista "anello debole" del quartetto, dopo la cura-Byrne risulta sicura di sè, molto più alla pari con i colleghi e decisamente temibile in battaglia.

Altra eroina è She-Hulk, che credo abbia fatto alzare qualche sopracciglio: alta, forte, verde, ha un carattere allegro e scanzonato e la capacità di vivere gioiosamente la sua vita, il che le permette di avere sia storie serie, che storie usa-e-getta o quasi. Oltretutto, è dotata di un notevole senso dell'umorismo, che la rende simpatica. Con buona pace di chi sostiene che noi donne non leggiamo quel genere di storie, e che delle supereroine c'importa poco, non trovo sia così. Ho amato molto sia Scarlet, che Sue, che le Tempesta e Fenice di X-men, e consideravo She-Hulk come l'amica simpatica con cui usciresti per una serata divertente.
 
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view post Posted on 26/1/2022, 11:06     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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L'impressione generale che ho è che la figura della ragazza che tratta male, con modacci, diffidenza o sarcasmo, il maschio sia abbastanza diffusa nell'immaginario collettivo (pensiamo a Lamù che fulmina sempre Ataru o Lucy dei Peanuts) e che questa sia strettamente correlata con intenti umoristici anche in storie serie (prendiamo ad esempio anche Hermione di Harry Potter).
Certamente la supereroina in quanto tale si presta ad essere un personaggio forte e indipendente, ma non per questo deve essere antivirile, tutto dipende dal tenore che si da alla storia.
La principessa Leiha o Susan Storm dei Fantastici 4 non mi sembrano affermare la propria identità ai danni dei personaggi maschili che sono altrettanto bravi e centrali nella storia, stesso discorso può valere per Supergirl.
Serie umoristiche come Dc Superhero Girls o Teen Titans Go (che in pratica sono una sorta di Peanuts in costume e mantello) presenteranno talvolta le eroine che "vittimizzano" i maschi presentati come pasticcioni, ma l'ironia caustica colpisce anche le supergirls i cui difetti e i guai che combinano sono spesso il motore di molte storie.
Purtroppo il famoso blogger metteva sullo stesso piano lo schiaffone di Actaris a Venusia e i colpi di martellone che Kaori da a City Hunter affermando che non va bene ritere grave un uomo che picchia una donna e non dire niente di una donna che picchia un uomo (allora pensiamo a Fantozzi che picchia la suora invasata).
Non coglieva l'ironia e si inalberava
 
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view post Posted on 26/1/2022, 19:54     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Onestamente non mi intendo molto di supereroi (o eroine), è un filone che seguo poco. La domanda è se sono poco rappresentate, o non interessanti già per principio.

La mia impressione è che il supereroe al femminile sia in primis una fantasia maschile, non per niente di solito è molto bella, ha i capelli lunghi, indossa gonnellini corti e via dicendo. Nulla di male, ma per noi femmine rende un po' difficile identificarsi, e ai maschi probabilmente piace meno perché preferiscono il cliché della femmina tipo "Salvami mio eroe".

Il problema mio è che i personaggi con cui mi identifico di solito sono maschi... :via:

@ Aster
CITAZIONE
Ricordo di aver ADORATO la principessa Leia: piccola di statura, ma in grado di tener testa a Tarkin e a Vader, capace di pensare, comandare e combattere.

Come volevasi dimostrare il mio personaggio preferito è suo fratello, il ragazzo sognatore che scruta l'orizzonte e vuole vivere la sua vita, fare le sue scelte, conoscere nuove persone, esplorare la galassia eccetera.
 
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view post Posted on 26/1/2022, 22:31     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Fino a Leia, anch'io mi ero sempre identificata di più negli eroi maschili.
Leia è stata una sorta di spartiacque: allira, una donna poteva NON essere solo l'imbranata da salvare, o la rompi che fa l'emancipata ma infine ha bisogno d'aiuto dal maschio di turno.
Con Leia, cominciai a prendere in considerazione anche i personaggi femminili, che fino ad allora avevo snobbato.
Le eroine Marvel, che grazie a Dio non erano in gonnellino ma, come i colleghi maschi, indossavano tute elastiche, furono altre gradevoli sorprese: ve n'erano di davvero in gamba, e non ricadevano nello stereotipo alla larga maschio - ce la faccio da sola - aiuto, mi sono sbagliata, salvatemi - grazie, mio eroe.
Una supereroina poteva prenderle, ma anche poteva mazzuolare i cattivi, proprio come un supereroe. Poteva mostrare indipendenza e senso dell'umorismo. Poteva battersi alla pari a fianco dei compagni maschi di squadra. Poteva permettersi look da punk o da teppistella. Poteva anche guidare il gruppo.
Ricordo una memorabile storia X-men in cui una Tempesta senza poteri e un Ciclope convinto di esserle superiore si batterono per il ruolo di capo. Priva appunto di superpoteri, ma dotata di cervello e destrezza, vinse lei contro il suo tracotante rivale, che dovette ammettere la sconfitta.
Non male, direi.
 
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view post Posted on 27/1/2022, 10:07     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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La mia "spartiacque" fu Lady Oscar, se ben ricordo. wink3

Nessuno ha visto Black Widow l'anno scorso, con Scarlet Johannson? Pare che a molti sia piaciuto.

Ho sentito anche parlare bene di Le avventure di Lois e Clark, serie ispirata da Superman. Lois naturalmente non ha superpoteri, ma aiuta Clark / Superman in altri modi, come può.

Il problema con le eroine è che per funzionare, devono essere o sole, o affiancate da maschi che non corrispondono ai soliti cliché. Uno dei motivi per cui mi piace Star Wars: di solito sono le donne ad essere le "badass", e i maschi sono più dolci (Luke), irruenti (Anakin), emotivi (Kylo / Ben), calmi e introversi (Kanan), eccetera.
 
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.Luce.
view post Posted on 27/1/2022, 10:50     +1   -1




A me viene in mente "Occhi di gatto".
Non male le tre sorelle che sempre riescono a raggirare il fidanzato-detective della seconda :whaha:
 
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view post Posted on 27/1/2022, 11:05     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Quel tipo purtroppo non è dolce, irruento, emotivo, introverso e calmo ecc. Solo incredibilmente stupido. :via:
 
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view post Posted on 2/2/2022, 22:01     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Finalmente trovo un po' di tempo per elaborare i pensieri che da qualche tempo mi frullano in testa riguardo al tema. wink3

Allora, le (super)eroine nelle narrative funzionano o meno?

Secondo me il punto chiave è la dinamica tra i personaggi. La dinamica nasce dalle differenze: per esempio Batman è una creatura della notte in tutti i sensi, quindi a fargli da contrasto ci sono lo Joker, il Pinguino, the Riddler ecc., tutti personaggi vistosissimi, per non dire striduli. Superman è un alieno dotato di straordinari poteri? Lois è la "ragazza della porta accanto". Actarus è un animo nobile? Re Vega segue solo la legge del più forte. Actarus è calmo e pacato? Alcor è impulsivo. Elsa, la regina dei ghiacci, è una donna dotata di uno straordinario potere? Sua sorella Anna è una persona comune. Eccetera.

Il problema non è che al pubblico non piacciano le eroine femmine, che possiedano superpoteri o no; né si tratta di volere mettere ancora una volta le donne in secondo piano. Per rendere interessanti i personaggi femminili, la vera sfida è creare un contesto credibile e interessante, con "cattivi", amici o interessi romantici o altre donne che abbiano caratteristiche del tutto diverse da esse. E questo non funziona sempre, forse perché siamo ancora abituati a vedere le femmine di una storia relegate in ruoli secondari, anche se non sono più necessariamente le classiche vittime. Molti fanno l'errore di pensare che se una donna è forte, deve per forza essere più mascolina. Dall'altra parte, per corrispondere a un ideale di virtù e dolcezza una donna non deve necessariamente essere infantilizzata, cosa che purtroppo facevano molti autori di un tempo.

Non mi intendo molto di supereroine francamente, ma noto anch'io che sono meno famose e amate dei supereroi maschi. Non credo che non ci sia un pubblico pronto ad accoglierle: tutto sta a raccontare storie interessanti con donne autentiche e con accanto personaggi adatti a fare da controparte. Appunto un motivo per cui Occhi di gatto non funziona tanto bene è che il fidanzato di una di esse sia infatti una persona dolce, ma che finisca sempre per fare la figura dello stupido.

Forse molti autori hanno ancora dei problemi a scrivere i maschi di una storia come personaggi non tanto "die hard cool" ma più aperti verso i loro sentimenti, perché stravolgere così i cliché spaventa. È necessario comprendere e fare anche capire al pubblico che un maschio non è uno smidollato se non è come Bruce Wayne o James Bond, e che una donna non perde femminilità se non sviene ogni cinque minuti.

Un esempio contemporaneo secondo me ben riuscito è la coppia Jyn Erso / Cassian Andor del film Rogue One: mentre Jyn è combattiva, Cassian è calmo e ha molta dolcezza d'animo, senza essere sottomesso a lei né fare la figura dello sciocco. Molto bello, secondo me, anche il fatto che qui non compaia una sdolcinata storia d'amore a finale tragico come si sarebbe potuto attendere, sebbene a volte si noti che i due si sentono molto vicini.

Two_Rogues

Insomma: non c'è bisogno del solito "eroe fighissimo fa fuori il cattivo un po' meno figo, salva il mondo e seduce la ragazza". Molti fans si inalberano e dicono che una storia sia scritta male se va diversamente da questo. Ma secondo me, è proprio lì che sta il bello.

Se potessi esprimere un desiderio riguardo alle femmine nei film, le serie, i libri: ciò che si vede troppo poco sono le amicizie tra donne. Molti pensano che tutte le donne si odiino a vicenda, di solito per gelosia o invidia. Un altro cliché che secondo me andrebbe smontato, creando eroine che non finiscono da sole con la scusa che "Non ha bisogno di un maschio al suo fianco." Forse no, ma può avere al suo fianco delle amiche. O dei maschi che sono buoni compagni per lei, nient'altro. E una donna può benissimo essere indipendente senza indossare i pantaloni e mettere mano alle armi: soprattutto deve avere intelligenza e carattere. Qui vedo ancora molto potenziale da esplorare per scrivere delle storie belle e interessanti.
 
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view post Posted on 5/11/2023, 15:10     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Parto da un'affemazione polemica di un utente che aveva commentato una fanfiction su Goldrake dicendo che Zuril rappresentasse l'uomo ideale, al che l'autrice aveva commentato che non esiste un unico ideale di uomo per tutte le donne.
Ultimamente ho incontrato molte critiche verso nuove eroine rappresentante con difetti o differenti etnie di provenienza, etichettate come rappresentazione della cosiddetta cultura "Woke" che in nome del politically correct sta cadendo nell'assurdo negando la bellezza canonica che piace agli uomini.
Tutte Fujiko insomma e tutti Kenshiro, sennò stiamo mentendo a noi stessi.
Ma io non penso che sia così e che nella realtà donne dei tipi più differenti (più o meno alte o di diversa stazza) possono avere un loro fascino e avere capacità apprezzabili. Certo è che il commerciale è sempre di mezzo e difficilmente troveremmo in un film o in un anime una protagonista brutta, e la stessa cosa vale per i protagonisti maschi, ma è anche vero che nei media trovano sempre più spazio personaggi differenti senza che questo rappresenti un ostacolo al loro successo.
Un esempio eloquente è Kamala Khan nella serie live di Miss Marvel
Iman_Vellani_as_Kamala_Khan
di provenienza islamica, goffa, entusiasta e fan ossessionata delle supereroine prima di diventarlo lei stessa, ma di casi ce ne potrebbero essere tanti altri.
La cosa più strana è poi che tutte queste polemiche nascono da chi critica personaggi come Rey di Star Wars o Captain Marvel perchè troppo perfette e invincibili e che mostrano una certa, più o meno velata, avversione all'inserimento di personaggi multirazziali in ruoli chiave
 
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view post Posted on 5/11/2023, 16:52     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Continuo a pensare che non esista l'uomo ideale, esattamente come sostengo che non esista la donna ideale. Credo che ognuno abbia i suoi sacrosanti gusti, e meno male.
Ad esempio, ho sempre faticato a trovare attraente il tipo "bello": vedo foto di modelli effettivamente belli, ma se non gli vedo la luce dell'intelletto nello sguardo, per me rimangono bei bambolotti, e stop. Non parliamo poi dei tatuaggi, che a moltissime fanno impazzire e per me fungono da estintore per i fuochi della passione.
Il caso di Zuril (perchè ovviamente ero io l'autrice, e vi lascio immaginare l'identità dell'altra persona): descrissi on quelle ff la faticosa maturazione di un uomo che cambia mentalità e si assume la responsabilità di guida del suo popolo; inoltre, convinto di non aver più una vita sentimentale, si trova coinvolto in una storia d'amore che lo coinvolge totalmente. Raccontai la capacità di adattarsi, ricostruirsi, accettare responsabilità: in breve, di crescere e maturare. Personalmente, trovo attraente chi è capace di mettersi in discussione, ascolta e matura. Al di fuori dei canoni classici di bellezza, che per carità esistono, a me piacciono le persone intelligenti, autoironiche e in evoluzione; da qui la mia rappresentazione di Zuril, che per carità, può non piacere - e infatti, i suoi detrattori li ha.
Differenziare per me è un pregio. Un/una protagonista brutto/a, ma dotato di altre caratteristiche positive (bontà d'animo, determinazione, simpatia, intelligenza... fate voi) che dimostri capacità di crescita e maturazione, come dovrebbe essere un vero protagonista, per me ha sicuramente il suo fascino, e può dar dei punti al bello/a di turno.
Altrimenti, si rischia il protagonista bello, troppo perfetto e irritante, nel più perfetto stile Mary Sue. Che io sappua, questa è l'accusa mossa da molti a Rey: troppo potente, troppo brava, troppo dotata dalla Natura per essere credibile, e bollata appunto come Mary Sue.
 
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