Finalmente trovo un po' di tempo per elaborare i pensieri che da qualche tempo mi frullano in testa riguardo al tema.
Allora, le (super)eroine nelle narrative funzionano o meno?
Secondo me il punto chiave è la dinamica tra i personaggi. La dinamica nasce dalle differenze: per esempio Batman è una creatura della notte in tutti i sensi, quindi a fargli da contrasto ci sono lo Joker, il Pinguino, the Riddler ecc., tutti personaggi vistosissimi, per non dire striduli. Superman è un alieno dotato di straordinari poteri? Lois è la "ragazza della porta accanto". Actarus è un animo nobile? Re Vega segue solo la legge del più forte. Actarus è calmo e pacato? Alcor è impulsivo. Elsa, la regina dei ghiacci, è una donna dotata di uno straordinario potere? Sua sorella Anna è una persona comune. Eccetera.
Il problema non è che al pubblico non piacciano le eroine femmine, che possiedano superpoteri o no; né si tratta di volere mettere ancora una volta le donne in secondo piano. Per rendere interessanti i personaggi femminili, la vera sfida è creare un contesto credibile e interessante, con "cattivi", amici o interessi romantici o altre donne che abbiano caratteristiche del tutto diverse da esse. E questo non funziona sempre, forse perché siamo ancora abituati a vedere le femmine di una storia relegate in ruoli secondari, anche se non sono più necessariamente le classiche vittime. Molti fanno l'errore di pensare che se una donna è forte, deve per forza essere più mascolina. Dall'altra parte, per corrispondere a un ideale di virtù e dolcezza una donna non deve necessariamente essere infantilizzata, cosa che purtroppo facevano molti autori di un tempo.
Non mi intendo molto di supereroine francamente, ma noto anch'io che sono meno famose e amate dei supereroi maschi. Non credo che non ci sia un pubblico pronto ad accoglierle: tutto sta a raccontare storie interessanti con donne autentiche e con accanto personaggi adatti a fare da controparte. Appunto un motivo per cui
Occhi di gatto non funziona tanto bene è che il fidanzato di una di esse sia infatti una persona dolce, ma che finisca sempre per fare la figura dello stupido.
Forse molti autori hanno ancora dei problemi a scrivere i maschi di una storia come personaggi non tanto "die hard cool" ma più aperti verso i loro sentimenti, perché stravolgere così i cliché spaventa. È necessario comprendere e fare anche capire al pubblico che un maschio non è uno smidollato se non è come Bruce Wayne o James Bond, e che una donna non perde femminilità se non sviene ogni cinque minuti.
Un esempio contemporaneo secondo me ben riuscito è la coppia Jyn Erso / Cassian Andor del film
Rogue One: mentre Jyn è combattiva, Cassian è calmo e ha molta dolcezza d'animo, senza essere sottomesso a lei né fare la figura dello sciocco. Molto bello, secondo me, anche il fatto che qui non compaia una sdolcinata storia d'amore a finale tragico come si sarebbe potuto attendere, sebbene a volte si noti che i due si sentono molto vicini.
Insomma: non c'è bisogno del solito "eroe fighissimo fa fuori il cattivo un po' meno figo, salva il mondo e seduce la ragazza". Molti fans si inalberano e dicono che una storia sia scritta male se va diversamente da questo. Ma secondo me, è proprio lì che sta il bello.
Se potessi esprimere un desiderio riguardo alle femmine nei film, le serie, i libri: ciò che si vede troppo poco sono le amicizie tra donne. Molti pensano che tutte le donne si odiino a vicenda, di solito per gelosia o invidia. Un altro cliché che secondo me andrebbe smontato, creando eroine che non finiscono da sole con la scusa che "Non ha bisogno di un maschio al suo fianco." Forse no, ma può avere al suo fianco delle amiche. O dei maschi che sono buoni compagni per lei, nient'altro. E una donna può benissimo essere indipendente senza indossare i pantaloni e mettere mano alle armi: soprattutto deve avere intelligenza e carattere. Qui vedo ancora molto potenziale da esplorare per scrivere delle storie belle e interessanti.