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Mitologia e Religione nell’animazione giapponese

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view post Posted on 10/12/2022, 17:55     +1   +1   -1
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Pregiudicato per Girellate

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Ma nella puntata di Natale in Goldrake compaiono due croci anche sull'albero dei Makiba, quindi il riferimento cristiano in quell'episodio è fortemente voluto. La stessa fiaba della Piccola fiammiferaia ha del religioso. Le croci le troviamo in tutti gli anime, soprattutto sulle tombe, ma Goldrake rispetto agli altri anime è più di ispirazione occidentale, quindi propendo pure io per il fatto che sia un omaggio agli occidentali per la loro festa di Natale (e forse anche i giapponesi trovano la festa suggestiva).
Anche nel Danguard c'è una puntata di ispirazione vagamente natalizia, con tanto di albero di Natale, e protagonista chiamata Noel.

Attached Image: croci sull'albero

croci sull'albero

 
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view post Posted on 10/12/2022, 18:21     +1   -1
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Sì, a prescindere dal compiacere l'occidente, i giapponesi hanno un forte sincretismo religioso, shintoismo e buddismo per esempio si completano vicendevolmente, vero che i cristiani sono pochi, ma ben visti comunque!
 
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view post Posted on 11/12/2022, 13:51     +3   +1   -1
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Ci sono diverse figure femminili che possono aver ispirato Tomino oltre a Iside, madre per antonomasia ( le prime immagini di donna con bambino ( horus bambino) riferite a lei molto prima dell'iconografia cristiana. Pertanto se Tomino ha tratteggiato il suo personaggio principale come Iside, è per stessa definizione "la madre" ( di horus, quindi di banjo).
Ma ripeto, oltre a iside ci sono altre figure che sono chiare fonti di ispirazione:
La prima è naturalmente Giocasta, moglie fedele che fa di tutto perché il marito possa avere un erede. Questo nonostante la maledizione che gravava sul marito il cui destino sarebbe stato quello di essere ucciso dal figlio. Ma il desiderio di Laio era troppo forte e quindi Giocasta per accontentare il marito lo fa dormire, lo pone in una sorta di catalessi e genera così Edipo.

L'altra figura è persefone. Persefone si chiama anche kore che significa fanciulla. Da qui potrebbe derivare il nome koros. Che però ha attinenza anche con Iside/Hathor e cioè casa di horus, ovvero madre di horus. Infatti koros è spesso scritta khoros oppure choros con chiara attinenza al nome horus ( oppure horos, oro ecc..).
Potrebbe anche esserci il termine cor ( dal latino Cor Cordis che significa cuore). Chissà quanto ci abbia giocato l'autore...

Fatto sta che persefone viene rapita da Ade ( il corrispettivo di Osiride) e ne diventa la moglie. Infatti persefone e Iside sono stati associati in un sincretismo religioso.
Persefone rappresenta la primavera, ma anche la terribile regina degli inferi. Ha in comune con Venere Afrodite il simbolo del melograno ed è in pratica il suo alter ego.
Persefone/Afrodite in pratica si scambiano i ruoli.

Un mito che presenta molte analogie è il mito di Orione che è sempre raffigurato dalla costellazione di Orione che rappresenta anche Osiride.
Il mito di Orione è estremamente interessante perché lui combatte contro il toro e deve guardarsi dallo scorpione e dal serpente.
È singolare che il toro abbia come Stella principale il suo occhio. Aldebaran, l'occhio del toro. Aldebaran è anche l'occhio del sole horus. In pratica è il figlio di Osiride.
Il mito si ripete, sebbene sotto altre forme.

Tornando a persefone, la sua natura virginale e mansueta è un forte contrasto con la natura terribile da sovrana degli inferi. È la metamorfosi della madre di banjo.


Persefone, in latino Proserpina, era sua figlia, chiamata dai greci anche Kore: ‘fanciulla’.

Le tre dee vulnerabili rappresentano i ruoli tradizionali di moglie, madre e figlia. Sono archetipi dell’orientamento al rapporto, quelle dee, cioè, la cui identità e il cui benessere dipendono dalla presenza, nella loro vita, di un rapporto significativo; esprimono il bisogno di appartenenza e di legame tipico delle donne; sono sintonizzate sugli altri e sono vulnerabili.
Vennero tutte e tre violentate, rapite e dominate o umiliate da divinità maschili. La fine di koros non a caso è veramente tragica.


La dea Persefone, che i romani chiamavano Proserpina o Cora, era venerata in due modi, come fanciulla, o Kore (che significa 'giovinetta') e come regina degli Inferi.
Kore era una giovane dea slanciata e bellissima, associata ai simboli della fertilità: il melograno, il grano, i cereali e il narciso, il fiore che la adescò.

Come regina degli Inferi, Persefone è una donna matura, che regna sulle anime dei morti, guida i viventi agli Inferi e pretende per sé ciò che vuole.




In Giappone, ancor più che in Occidente, la donna ideale assomiglia a Persefone. È tranquilla, riservata, compiacente; impara che non deve mai dire di no in maniera diretta: viene educata a evitare di disturbare l’armonia esprimendo dissenso o con atteggiamenti sgradevoli. La donna giapponese ideale rimane graziosamente presente, ma sullo sfondo, anticipa le necessità degli uomini e apparentemente accetta il proprio destino.



È questa la presentazione di donna che Tomino descrive con koros, personaggio straordinario e tragico allo stesso tempo.

Attached Image: chrome_screenshot_1670761523962

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CITAZIONE (gigi la trottola @ 10/12/2022, 18:21) 
Sì, a prescindere dal compiacere l'occidente, i giapponesi hanno un forte sincretismo religioso, shintoismo e buddismo per esempio si completano vicendevolmente, vero che i cristiani sono pochi, ma ben visti comunque!

Ci sono molte forme di Buddhismo in Giappone. Non tutte sono in "sincronia" con lo shintoismo. Anche se tutte sono una derivazione di Shakyamuni, il Buddha originale. Alcune tutelano le altre, altre si allontanano dalla religione di stato.
 
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Credo che chi sceneggia una storia, in questo caso un anime, tragga ispirazione da tutto ciò che si trova intorno. Conosco poco Daitarn, ma è nota l'influenza su Nagai da parte della cultura occidentale - Dante, le illustrazioni di Doré - inevitabilmente filtrate dalla sua cultura: i suoi simboli, anche quando formalmente identici, non per forza hanno lo stesso significato che hanno per noi, proprio perché il retroterra cultura giapponese é diverso dal nostro.
Per citare un anime più recente, in Mazinger Z the impact si mescolano la mitologia greca e i miti nordici, entrambi svuotati del loro significato.
Credo che ci sia differenza tra citare e ispirarsi, e credo che ciò che molti autori fanno sia proprio questo: si ispirano - per i nomi, per l'estetica, per una svolta nella trama - ma non citano, non c'è reale corrispondenza, se non superficiale, con i miti di altre civiltà.

Avete presente cosa fanno gli stranieri quando vogliono cucinare italiano? Anche noi quando vogliamo usare elementi "alieni" spesso non li usiamo con precisione, per dare un tocco esotico ai nostri piatti.
Credo che questo sia quello che succede con le croci (sono sulle chiese e sulle lapidi, i cristiani le portano al collo, sono un simbolo positivo: perché non anche sugli alberi di Natale?) e con altri simboli di culture esotiche per i giapponesi. Non sempre, ma spesso.
 
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Talvolta è accaduto che la religione e la storia venissero anche stravolte, il caso per me più eclatante risiede nella figura di Atena ne "i cavalieri dello zodiaco" raffigurata come la dea della pace e della giustizia quando in realtà era tutto il contrario(Atena era la dea guerriera per eccellenza, nata dalla testa di Zeus armata di tutto punto, protettrice della sapienza e delle arti e grandissima stratega ), nel cartone simbolo di bontà assoluta quando in realtà era capace anche di grande crudeltà come nel caso del finto Deifobo ed Ettore durante il suo duello con Achille nell'Iliade.

Da notare poi come tutti gli dei antagonisti venissero descritti come esseri crudeli(Nettuno, Apollo, Ade, Odino).
 
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CITAZIONE (shooting_star @ 11/12/2022, 16:48) 
Credo che chi sceneggia una storia, in questo caso un anime, tragga ispirazione da tutto ciò che si trova intorno. Conosco poco Daitarn, ma è nota l'influenza su Nagai da parte della cultura occidentale - Dante, le illustrazioni di Doré - inevitabilmente filtrate dalla sua cultura: i suoi simboli, anche quando formalmente identici, non per forza hanno lo stesso significato che hanno per noi, proprio perché il retroterra cultura giapponese é diverso dal nostro.
Per citare un anime più recente, in Mazinger Z the impact si mescolano la mitologia greca e i miti nordici, entrambi svuotati del loro significato.
Credo che ci sia differenza tra citare e ispirarsi, e credo che ciò che molti autori fanno sia proprio questo: si ispirano - per i nomi, per l'estetica, per una svolta nella trama - ma non citano, non c'è reale corrispondenza, se non superficiale, con i miti di altre civiltà.

Avete presente cosa fanno gli stranieri quando vogliono cucinare italiano? Anche noi quando vogliamo usare elementi "alieni" spesso non li usiamo con precisione, per dare un tocco esotico ai nostri piatti.
Credo che questo sia quello che succede con le croci (sono sulle chiese e sulle lapidi, i cristiani le portano al collo, sono un simbolo positivo: perché non anche sugli alberi di Natale?) e con altri simboli di culture esotiche per i giapponesi. Non sempre, ma spesso.

D'accordo, sicuramente ci sono degli adattamenti. Se prendiamo in considerazione ad esempio Edipo re di Pasolini vediamo un film discretamente avulso dalla tragedia di Sofocle, ma non c'è dubbio che la storia sia quella di Edipo.
La stessa cosa vale ad esempio per Daitarn. C'è la volontà di seguire un copione. C'è una traccia che si intreccia dai miti egizi ai miti greci e persino romani. C'è un lavoro dietro e si vede.
Questo per esempio in foto è la sequenza di costellazioni che hanno ispirato gli antichi fin dall'antichità. È una traccia che si può leggere senza problemi perché logica e direttamente legata alla composizione delle costellazioni.
Ad esempio Sirio è Iside, Orione Osiride, il toro e in particolare aldebaran è il loro figlio horus.
Se passiamo al mito romano abbiamo il fedele cane Sirio, il cacciatore Orione e il toro da uccidere. Ma se si legge a fondo, si capisce che il mito vuole dirci la stessa cosa.
È una rappresentazione del ciclo solare dove la costellazione di Orione sta a rappresentare l'inverno e il toro la primavera che sorge proprio con la costellazione del toro.
È una simbologia facilmente riconoscibile.
Se noi vediamo Iside, essa ha il disco solare che la lega al figlio, anch'esso col disco solare. È una simbologia, non è una semplice citazione. Tanto più che noi la vediamo "indossare" per tutto il tempo il disco lunare verde con la luna crescente anch'esso simbolo di Iside e accendersi per diventare un disco solare che accende don zauker, il dormiente Osiride. Questo può succedere solo una volta l'anno. E infatti avviene solo una volta nel cartone all'ultima puntata : non è una semplice citazione, c'è la conoscenza del mito dietro, non può essere solo un caso.

Vediamo le corna del Daitarn ( che poi nella mitologia egiziana rappresentano il suo trono, cosa che accomuna anche la regina Iside ( il nome di Iside significa proprio la sede del trono)
 
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Qui c'è un lavoro dietro. Non è una semplice citazione. C'è la volontà di disegnare il Daitarn in questo modo.
Il disco solare rappresenta il sole fulgente, che è un sole lontano dalla nostra Stella, è il sole di aldebaran.
L'udjat.
Gli antichi egiziani erano talmente impressionati da aldebaran che lo consideravano l'occhio perduto da horus. E questo occhio perduto è l'occhio del toro. Inoltre si ritiene che gli egiziani consideravano i loro dei venire proprio da la.

Il Daitarn ha le corna del toro.

Edited by Stefano Ferri - 11/12/2022, 19:03

Attached Image: 20221211_183407

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La sabbia rossa di Marte, nella simbologia di Tomino rappresenta la sabbia rossa di seth. Mentre l'oro che banjo si porta via col Daitarn con la sua fuga rappresenta l'oro di horus. È banjo stesso l'oro marziano.
Il figlio lontano che va via. L'appellativo di horus, il lontano.

C'è lo stesso mito, rimaneggiato, in Ulisse e Telegono. Tele( lontano) e Gono(figlio) che uccide il padre senza saperlo esattamente come Edipo fece con Laio.
Telegono voleva conoscere il padre, ma anche per lui, come per Edipo era stato predetto che lo avrebbe ucciso.
Edipo fa pressappoco lo stesso percorso.

Banjo fa lo stesso percorso. Mai avrebbe potuto immaginare che il padre fosse ancora vivo. Per di più che fosse il suo nemico giurato. Proprio quel nemico che voleva sconfiggere per vendicare il padre, la madre e il fratello...
Poi scopre che la madre giace a terra uccisa dai suoi stessi proiettili.

Questa è la scena chiave, quando koros, minacciata dal figlio, accende il suo disco solare e risveglia don zauker. chrome_screenshot_1669847977756_0chrome_screenshot_1669819855319_0chrome_screenshot_1669819613054_1chrome_screenshot_1669819575102_1
 
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L'interpretazione di Brasseur venne successivamente ripresa, ampliata e resa popolare da James Churchward (1851 –1936). Churchward, generalmente presentato come un colonnello dell'esercito britannico in pensione, scrive che, nel corso dei suoi viaggi in Oriente alla fine dell'Ottocento, finì con l'imbattersi nella storia di una remota civiltà scomparsa nella notte dei tempi, Mu, l'Impero del Sole, fonte di tutte le antiche civiltà del pianeta, in una serie di antichissime tavolette di terracotta - le tavolette dei Naacal - custodite in un tempio indiano del cui riši egli era divenuto amico. cit

Raideen è stato il primo esperimento di mecha di Tomino.
Già si parla del mito egiziano come corollario alla recente mitologia di mu ( praticamente un'invenzione moderna che prevedeva la presenza di un continente nel pacifico. È incredibile, ma questo continente incastonato tra Asia e America, nient'altro era che l'Australia, che corrisponde anche alle misure di mu...ma questo Tomino non poteva saperlo, e nemmeno gli studiosi sopra citati, perché è una scoperta recente. L'Australia faceva parte del supercontinente Rodinia, milioni di anni antecedente a pangea. Singolare tuttavia che gli studiosi ne abbiano saputo descrivere la forma e la posizione..se ci si fa caso l'Australia può incastonarsi perfettamente ancora oggi, esattamente come America del sud e Africa).

Comunque hibika, il protagonista, viene da mu e il suo nome è chiaramente mutuato da ibis, simbolo del Dio thot.
 
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Riguardo al nome Hibiki (che a quanto ho visto in giapponese siginfica "eco") sei proprio sicuro della derivazione? La "h" in giapponese non è muta, "hi" è un suono ben distinto da "i", e in giapponese "ibis" si dice "toki". Io questa assonanza non ce la vedo (ma non conosco Raideen se non di nome).

Per quanto riguarda Daitarn, ribadisco la mia ignoranza, ma ricordo quando, a una mostra dedicata ai samurai, mi sono resa conto di come le corna così esotiche per noi italiani dei robottoni fossero per i ragazzi giapponesi una citazione familiare, e forse l'unico modo per immaginare un elmo.
kabuto_001_001
elmo_samurai_italia
Sbaglierò, ma a me Daitarn sembra molto più giapponese che egizio.
Pero... non sfuggirà, in alto nelle corna del secondo elmo, un motivo a piccolo cuore. Potremmo forse, alla luce della nostra moderna simbologia occidentale, attribuire al guerriero che lo portava l'intenzione di stabilire un contatto amoroso con il suo avversario? (ok, scherzo, ma spero di aver reso chiaro il mio punto).

CITAZIONE
don zauker è il signore di Marte, il signore della sabbia rossa di Marte, quindi è anche seth

Non sono esperta di miti egizi, ho controllato Wikipedia. Vero che Seth è il signore della sabbia rossa del deserto (in contrapposizione al fertile limo del Nilo - Horus), ma gli egizi sapevano che Marte è un deserto rosso? Da quel che ho trovato sempre su Wikipedia, Marte non è collegato con Seth ma con Ra, ma il rosso deriva dal sangue del suo parto... però forse ci sono altri miti a cui fare riferimento e sarei felice di conoscerli.

Infine... sono una donna sposata, ho avuto le mie esperienze. So come è fatto uno scroto. Forse ho incontrato solo uomini con caratteristiche inconsuete, ma io nella testa di Don Zauker vedo un cervello, una noce... uno scroto, proprio no.

Ognuno è ovviamente libero di fare nella sua mente i collegamenti che preferisce, cioè quelli che a lui la visione di determinate immagini suscita: tali collegamenti sono senz'altro veri per lui. Ma non credo possano essere veri a prescindere.
Per dire, in una mia ff io ho fatto andare in crisi Daisuke alla visione di un documentario sulla guerra di Troia che gli ricordava l'invasione di Fleed. Ma non credo che il cavallo di Troia fosse alla base dell'invenzione dei mostri di Vega.


Edited by shooting_star - 11/12/2022, 22:49
 
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20221211_230508Toki infatti è un personaggio di kenshiro, appunto il fratello.
Ma a Tomino piacciono i giochi di parole, come ha spiegato a riguardo di scia di Gundam.
Non è che deve per forza adoperare parole giapponesi.
Il riferimento a ibis è evidente anche perché il protagonista trova il suo robot in una piramide. Quindi si parla di mito egizio.
Tomino ha avuto tempo di preparare la sua trama prima di creare il Daitarn.

L'elmo samurai ha un simbolo tipico, sarebbe da approfondire la sua origine. Cmq gotan aveva spiegato di questo simbolo in un altra circostanza, avulsa dalla discussione su Daitarn.
Cmq il disco solare di Daitarn è tipico degli egizi, è aldebaran. La Stella rossa.

Bisogna tener presente che poi i giapponesi hanno la loro specifica mitologia solare, come ho avuto modo di spiegare nel post di entrata della discussione.

Ax esempio in Daitarn il paladino degli uomini, come ama definirsi banjo, è susano-o, Dio della tempesta ( e haran banjo, significa proprio "stop the storm).

Edited by Stefano Ferri - 11/12/2022, 23:13
 
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20221211_232349Il Tomoe (巴?) è un motivo astratto tipico della cultura giapponese simile alla virgola o alle perle curve note come magatama.


Un mitsudomoe su un tamburo giapponese

Quattro tomoe in un motivo solare
L'origine è incerta: noto anticamente come tomoye, alcuni pensano che originariamente significasse tomoe (鞆絵) o, disegnata sui tomo (鞆), che indicasse una protezione da braccio tonda usata dagli arcieri, mentre altri lo vedono come una magatama stilizzata.

È un elemento di design molto comune negli emblemi delle famiglie giapponesi (家紋, kamon) e nei loghi aziendali, in particolare nella forma di tre spirali che si susseguono all'interno di un cerchio conosciuta come mitsudomoe (三つ巴).

Nelle religioni
Modifica
Secondo alcuni il mitsudomoe sarebbe collegato alla triplice divisione tra Uomo, Terra e Cielo al centro dello Shintoismo, tanto che in origine è stato associato con il dio della guerra Hachiman e attraverso questo adottato dai samurai come loro simbolo tradizionale.

Una variante del mitsudomoe nota come Hidari Gomon era il simbolo tradizionale del Regno delle Ryūkyū e la setta Koyasan Shingon del Buddhismo la usa come rappresentazione del ciclo della vita. Il duplice tomoe è quasi identico nei suoi elementi di design al simbolo cinese conosciuto come taijitu, mentre il triplice tomoe è molto simile al taegeuk tricolore coreano.

Si noti inoltre che lo spazio negativo tra le spirali del quadruplice tomoe costituisce le forme di una swastika stilizzata, che è un simbolo piuttosto importante e diffuso in molte religioni come l'Induismo e il Giainismo.

Sul lato opposto dell'Eurasia, il Lauburu basco e alcune forme della spirale celtica triscele assomigliano a piccoli gruppi di tomoe.

Nei manga
Modifica
In One Piece le tomoe sono presenti sui tamburi di Ener e sulla maglia di Sentomaru.
In Naruto appaiono nello Sharingan e nel segno maledetto del cielo.
Il demone tanuki Hachi, amico del monaco Miroku in Inuyasha, ha sulla veste questi segni.
Tomoe è inoltre il nome del famiglio della dea della terra Nanami Momozono nel manga Kamisama Hajimemashita.



Per brevità inserisco una citazione. Cmq è chiaro che l'intento del disco rosso del Daitarn è differente e di diverso significato da quello dei samurai.

Tomino doveva certo basarsi su uno stile e quindi l'armatura del samurai è stata prestata per i suoi scopi. Dopotutto lo aveva già fatto in raideen.
Qui però vuole dire altro. E la simbologia ce lo conferma.

Cmq i riferimenti mitologici vanno anche interpretati in base agli adattamenti degli autori: finora non ho visto un solo film, o cartone o anime fedele in tutto e per tutto alla storia originale: ad esempio, Biancaneve, Pinocchio, Cenerentola ecc..oppure 300, il gladiatore, Troy, Blade runner ecc...

Tornando a Marte ( che Tomino potrebbe aver scelto anche e soprattutto su altri riferimenti come Mars attack, per esempio, come già è stato detto, come pure blade runner ecc...) c'è anche la versione mitologica che horus fosse nato proprio su Marte. In questo caso horus/banjo sarebbe nato su Marte e cacciato sulla terra.

In questa sede credo sia importante individuare possibili riferimenti. Una sorta di elenco delle possibilità. Se poi si deve discutere dell'anime conviene approfondire sulla sezione dedicata 😅👍

Edited by Stefano Ferri - 12/12/2022, 09:06
 
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CITAZIONE (Minerva X @ 11/12/2022, 17:31) 
Talvolta è accaduto che la religione e la storia venissero anche stravolte, il caso per me più eclatante risiede nella figura di Atena ne "i cavalieri dello zodiaco" raffigurata come la dea della pace e della giustizia quando in realtà era tutto il contrario(Atena era la dea guerriera per eccellenza, nata dalla testa di Zeus armata di tutto punto, protettrice della sapienza e delle arti e grandissima stratega ), nel cartone simbolo di bontà assoluta quando in realtà era capace anche di grande crudeltà come nel caso del finto Deifobo ed Ettore durante il suo duello con Achille nell'Iliade.

Da notare poi come tutti gli dei antagonisti venissero descritti come esseri crudeli(Nettuno, Apollo, Ade, Odino).

Atena era dea della guerra, quindi anche crudele se necessario, ma era anche dea della saggezza. E veniva invocata per ottenere la pace nel mondo. ( almeno nel mondo greco 😅).
 
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CITAZIONE (Julie @ 10/12/2022, 17:55) 
Ma nella puntata di Natale in Goldrake compaiono due croci anche sull'albero dei Makiba, quindi il riferimento cristiano in quell'episodio è fortemente voluto. La stessa fiaba della Piccola fiammiferaia ha del religioso. Le croci le troviamo in tutti gli anime, soprattutto sulle tombe, ma Goldrake rispetto agli altri anime è più di ispirazione occidentale, quindi propendo pure io per il fatto che sia un omaggio agli occidentali per la loro festa di Natale (e forse anche i giapponesi trovano la festa suggestiva).
Anche nel Danguard c'è una puntata di ispirazione vagamente natalizia, con tanto di albero di Natale, e protagonista chiamata Noel.

CITAZIONE (Minerva X @ 9/12/2022, 14:46) 
Nelle serie di Nagai, come avevamo già discusso in precedenza, c'è una discreta influenza religiosa:

Mazinga Z
-Il personaggio della cyborg Erika che prega Dio di dargli un'anima e porta sempre al collo un crocifisso d'oro
-In un episodio un mostro meccanico con le sembianze del barone Ashura si dispone a mo' di crocifisso.
-In un episodio stesso Koji viene messo su una croce.

Grande Mazinga

-In un episodio Jun si rifugia in Chiesa per pregare, la stessa Chiesa e lo stesso prete da cui Shiro si rifugia.
-Il grande Mazinga anche viene messo sulla Croce.
-Nell'ultimo episodio sia Shiro che Koji pregano per il loro padre in Chiesa.

Anche in Daitarn in un episodio Banjo viene messo in croce.

Il sole sulla croce è essenzialmente una risultanza astronomica. Infatti il sole al solstizio d'inverno risulta nel punto più basso dell'anno e si trova in prossimità della croce del sud. Si dice quindi che il sole sta in croce e ci resta "sensibilmente" per circa tre giorni. Questo fenomeno astrologico è visibile da ogni parte del mondo e lo possiamo ritrovare in numerose religioni.
Anche il fenomeno dell'allineamento di sirio con le tre stelle è collegato a questi miti antichissimi. Infatti i "tre re" seguono la direzione di sirio in una linea immaginaria che indica il punto esatto dove il sole sorgerà il 25 dicembre.
Nascono il 25 dicembre numerose figure mitologiche tra le quali Horus e Mitra.
 
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