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Luce.
view post Posted on 17/3/2020, 10:06 by: Luce.     +1   +1   -1
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Grand Pez di Girella

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TORTA DI COMPLEANNO SPAZIALE

Dedicata ad Aster, per il suo compleanno <3

3_10

Dalla base lunare Skarmoon, all’acutissimo e attentissimo Ministro delle Scienze Zuril, non era certo sfuggito quello strano silenzio e immobilità che da alcune settimane proveniva dal pianeta Terra.
Il suo computer oculare, dopo un’attenta revisione e una messa a punto formidabile, aveva registrato che l’intero pianeta era sotto la grave minaccia di un virus potenzialmente letale e facilmente trasmissibile. Non aveva ancora ben chiaro se tale contagio fosse possibile anche per veghiani e non, quindi per prudenza si tenne a debita distanza dalla base sottomarina e convinse re Vega a sospendere gli attacchi.
“Ma come…” mormorò il sire confuso. Ci sono dozzine di formazioni di minidischi appena preparate, il nuovo mostro verde marcio con le lame affilate giace da giorni in magazzino in attesa di battersi contro l’odiato Goldrake e…”
“Mi creda maestà, è meglio così. Per ora non posso dirvi di più, ma vi assicuro che non starò con le mani in mano, avete la mia parola.”
Zuril uscì dignitosamente dalla sala del trono e rientrò nei suoi appartamenti.
“Dunque, vediamo… se perfino un popolo attivo e lavoratore come quello giapponese è quasi infermo, deve essere qualcosa di gravissimo. Cosa posso fare? Come usare questo inconveniente a nostro favore?”
Per farsene un’idea più chiara, lo scienziato decise di dare un’occhiata panoramica a tutta la popolazione terrestre. Fu improvvisamente attratto da un luogo molto distante dal Giappone, una strana e curiosa sagoma a forma di stivale, che si chiamava Italia.
“Mmm… strano luogo davvero, non mi interessa, è troppo piccolo e…”
In quel mentre, il computer oculare iniziò a balenare e mandare messaggi in codice; si decise allora di osservare meglio. Mise a fuoco lo stivale e lo ingrandì in modo che occupasse tutto lo schermo del grande computer a parete che era nel suo studio. Il segnale rosso lampeggiante indicava una zona del nord est dell’Italia.
“Ma che significa?” si chiese perplesso.

Dopo circa mezz’ora di indagini, il mistero non fu più tale.
In quella zona, una brillante e fantasiosa scrittrice, gli aveva dedicato un gran numero di storie, o meglio, fanfiction. L’occhio avido le lesse una ad una nell’arco di un’intera mattina.
In quel lasso di tempo, il suo umore aveva raggiunto tutte le possibili dimensioni e sfumature che l’animo alieno possiede. Picchi altissimi di gioia e soddisfazione infinita, quando ad esempio aveva scritto: “Fine”. Non era morto lui, ma l’odiatissimo Duke Fleed!
“Evviva!!! Brava, bravissima! Questa donna è una promessa dell’editoria, si merita tutti i premi letterari terrestri e non. Che genio, e che modo squisito di raccontare!” gridava saltando per tutta la stanza, più euforico che mai.
Umore sotto il livello di tutti i mari in certi altri. Ma come si era permessa di scrivere certe cose? In alcuni punti si era sentito un verme in senso stretto. L’invasione degli ultravermi!
In altre, il suo prestigio da seduttore era andato in declino, però aveva avuto anche le sue soddisfazioni.
Proseguì coi racconti (accidenti, ma quanta fantasia aveva? Non finivano più).

Iniziò a ridere fino alle lacrime in “Dura cura”, ma rimase alquanto serio quando, durante una vacanza al mare, una costa italiana per giunta, Rubina, dopo avergli promesso notti di fuoco, gli aveva dato picche e anche appioppato il padre depresso con esaurimento nervoso. Aveva anche scritto che lui, Zuril, se l’era “spassata” con quella sgraziata e legnosa donna tedesca. Arrgghhhhh!!!!
“Ma come si permette? Non lo sa che io sono un tipo raffinato e quel genere di donna non me la filo nemmeno di striscio? Una che non fa conoscere la crisi alle ditte produttrici di fazzoletti di carta coi suoi pianti interminabili, che c’azzecca con me?”
Non era finita lì, perché andando avanti, lesse che la storia con quella donna, andava avanti ancora e ancora, specie durante le feste natalizie!
“Questa qui, devo bombardarla col vegatron, così la smette di scrivere!” gridò arrabbiatissimo.
C’era stato il matrimonio con Maria… sì, una ragazza nobile e carina, ma perché gli aveva appioppato proprio la sorella di Duke Fleed? Li odiava entrambi e leggere che sarebbero stati insieme per sempre, gli mandava il sangue al cervello.
Si accasciò sulla poltrona per alcuni minuti, poi, coraggiosamente riprese la lettura.
“Questa è pazza! Manda alla nostra base quella dannatissima piaga sempre frignante di Shiro, e mica scrive che noi lo riduciamo in polvere cosmica! Noooo, quando mai! Shiro è terrestre e che se ne stia a casa sua!”
D’istinto si turò le orecchie con le mani, perché solo leggere il nome di quel ragazzino petulante fino all’inverosimile, gli sembrava di averlo davanti.
In “Proposito indecente”, perché non aveva messo lui al posto di Hydargos? pensava, mentre il suo colorito diventava giallo-verde itterico.
“Devo studiare qualcosa per vendicarmi, non posso fargliela passare liscia! Vedo che non solo scrive in rete, ma ha anche pubblicato dei volumi!
E preghi che l’editoria non abbia mai stampato e messo in vendita la storia dello stufato cerlacco coi fagioli blu! Li ha fatti mangiare anche a me, grrrrrrrrrr! Non lo sa che non esistono da noi? E che razza di conseguenze ha specificato nel dettaglio! Me la pagherà cara, carissima, non sa cosa l’aspetta”, gridò l’uomo divenuto verde muschio in viso, mentre in preda ad una rabbia feroce, buttava a terra sedie e volumi.
Riprese la sua solita calma e, mentre i battiti del suo cuore andavano calmandosi, si accorse che proprio oggi, 17 marzo 2020, quella fanfictionara terrestre festeggiava il suo compleanno.
“Bene, questa festa capita proprio a fagiolo (blu), la tua fine è vicina. Bar e pasticcerie sono tutti chiusi per colpa del virus, quindi gradirà certamente una bella torta spaziale! E di come confezionarla, mi basta seguire le istruzioni che lei stessa mi ha dato in suo racconto pasquale, concluse ridendo.
“Si è fatta autogoal, ben le sta!”

Zuril corse in cucina e fece sloggiare il cuoco.
“Ma perché? Devo fare il minestrone e lo spezzatino, il sire me l’ha ordinato.”
“Adesso ti ordino di andare a farti un giro, va bene?”
“Ma… se avete deciso così”, gli ripose perplesso con sguardo ebete, mentre senza fretta si toglieva il lungo e sporco grembiule.
Febbrilmente, lo scienziato si mise all’opera. Uova, burro, farina, cioccolato, canditi… e molte gocce di vegatron concentrato.
“Manderò la torta oggi stesso col missile più veloce. Un bigliettino di auguri e tanti complimenti per le sue qualità di scrittrice, l’augurio del Premio Letterario, Campiello, Strega, tutti quelli che ci sono, mille di questi giorni… le solite sciocchezze che tutti i terrestri scrivono per le ricorrenze.”

Un’ora dopo, un capolavoro di torta giaceva sul tavolo della cucina.


1_20


“Ehi, Hydargos! esclamò Gandal apparso sulla soglia della cucina deserta.
“Guarda che bella torta! Ce ne facciamo subito una fetta?”
Con l’acquolina alla bocca, Hydargos prese un coltello.

“No!” urlò Zuril da lontano, ma il coltello calò, inesorabile.
BA-WOOOMMM!!!!



FINE

Edited by .Luce. - 20/7/2023, 15:01
 
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