Tetsuya va all'inferno, Episodio 6

Episodio 6
Titolo edizione italiana: “Tetsuya va all’inferno”
Titolo originale: “Tsurugi Tetsuya è caduto all’inferno”
Sceneggiatura: Susumu Takaku
Regia: Masayuki Akehi
Direttore dell’animazione: Hiroshi Iino/Kou Iino



Tetsuya fa un terribile incubo, ha sognato di trovarsi con il suo Grande Mazinga alle porte dell’inferno con degli scheletri giganti che lo attaccano facendolo precipitare addosso alla Fortezza delle Scienze.

Il ragazzo si sveglia di soprassalto, trovando Kabuto, Shiro e Jun nella sua stanza che gli chiedono, preoccupati, cosa sia successo. Tetsuya ha delle fitte al petto, come se lo stessero trafiggendo con un punteruolo. Kabuto chiede a Jun di chiamare subito un medico.

Nell’impero di Mikene, il demone guerriero Psychobear dell’armata dei mostri guerrieri spettrali comandata dal Generale Hardias sta torturando un robot fantoccio dalle sembianze del Grande Mazinga trafiggendolo con un ago gigantesco.
Intanto Tetsuya è sempre più preda dei dolori e Shiro afferma che il ragazzo è vittima di un sortilegio, ma Jun e Kabuto lo redarguiscono subito affermando che nella società moderna i demoni non esistono e il solo pensarlo è ridicolo.
Hardias riferisce al Generale Nero che malgrado Psychobear stia utilizzando tutte le sue capacità, la sua telecinesi non può fare di più, può solamente far soffrire Tetsuya ma, purtroppo, non può ucciderlo!
Il Generale Nero ordina di attaccare; Hardias fa presente che mentre Psychobear combatterà contro il Grande Mazinga ci sarà bisogno di qualcuno che continui a praticare a Tetsuya il sortilegio, qualcuno il più possibile vicino al nemico.

Il radar della Fortezza delle Scienze intercetta il demone guerriero, anche Nuke e Mucha si accorgono del suo arrivo e svegliano Boss che ha un brutto presentimento e rinuncia ad intervenire, ma poi litiga con Mucha e decide ad entrare in azione da solo.
Visto l’aspetto molto particolare di Psychobear, Jun e Shiro si chiedono se sia davvero un mostro guerriero. Tetsuya, pur non essendo assolutamente in condizione, vuole intervenire.
Psychobear cambia direzione e viene inseguito da Boss Robot.
Tetsuya è talmente provato che fallisce l’agganciamento con il Grande Mazinga, per poi riuscirci al secondo tentativo.
Psychobear cattura Boss Robot portandolo all’interno di una grotta, ipnotizza Boss che così esegue le volontà del Generale Hardias il quale gli ordina di uccidere Tetsuya per far diventare Boss Robot il robot numero uno al mondo.

Adesso è quindi Boss Robot a torturare il robot fantoccio con le sembianze del Grande Mazinga.
Tetsuya, rientrato alla base su ordine di Kabuto, è in preda a dolori sempre più forti, e afferma di avere la sensazione che qualcuno gli stia facendo un sortilegio, proprio come diceva Shiro.
Intanto Mucha e Nuke usciti con le moto, seguono le orme di Boss Robot e vedono quello che sta facendo il loro capo.
Hardias ordina al suo mostro combattente di attaccare la Fortezza delle Scienze; Jun entra in azione con Venus.

Psychobear genera con la sua chioma un fortissimo vento che distrugge uno dei due cannoni laser della Fortezza. Kabuto ordina quindi di alzare la barriera protettiva. Venus inizia a combattere contro il mostro nemico, Tetsuya vedendo in pericolo Jun decide, nonostante i dolori al petto, di uscire nuovamente con il Grande Mazinga e viene attaccato immediatamente da Psychobear che lo fa precipitare in mare.
Mucha e Nuke avvertono Jun di ciò che sta combinando Boss, mentre Tetsuya riemerge e riprende la battaglia.

Hardias incita Boss a continuare il sortilegio in modo da facilitare l’azione del suo demone guerriero che aggredisce il Grande Mazinga con il fuoco sprigionato dal drago meccanico che fuoriesce dalla sommità della sua chioma.
Mentre Tetsuya è sempre più in difficoltà, Venus, raggiunta la grotta dove si trova Boss, dopo un breve scontro con Boss Robot, distrugge con i Missili Digitali il robot fantoccio e con i Razzi Fotonici fa cadere dei massi che seppelliscono “Borot”.

Finalmente Tetsuya è libero dal sortilegio e può affrontare Psychobear con tutte le sue forze.
Con il Grande Boomerang taglia la testa del drago sputafuoco, con il Doppio Fulmine colpisce il nemico per poi spezzarlo in due con la sua Spada Diabolica.

Jun, risentita con Boss, adopera Venus per immergere ripetutamente la testa di Boss Robot nell’acqua del mare, ma Tetsuya le chiede di fermarsi e di perdonarlo. Anche Kabuto riconosce che Boss è stato una vittima e capisce quante risorse inimmaginabili abbia a disposizione l’impero di Mikene.

Edited by Mamirez - 27/11/2023, 00:06

Nel DS Hardias dice che Psychobear può torturare Tetsuya quanto vuole ma potrebbe ucciderlo (come se questa fosse una cosa negativa), mentre nei sub fedeli dice che il mostro purtroppo non può uccidere il ragazzo.

Seconda e (purtroppo) ultima apparizione del Generale Hardias prima del gran finale.
Chissà perché...

A me Psychobear ( il cui nome viene viene pronunciato diversamente da ogni doppiatore che ne lo nomina) da piccolo faceva paura abbestia.
Trovo che sia uno dei mostri più suggestivi e originali delle serie robotiche nagaiane .
In Mazinkaiser ha un aspetto molto più stupido .
Tornando a noi, non si capisce perché faccia la macumba a una riproduzione gigante di Mazinga : ma la macumba non dovrebbe colpire Tetsuya ? E allora perché si accanisce sul robot ? E perché a subirne gli effetti è Tetsuya ?
Misteri della magia nera.

Secondo me è per un fatto di proporzioni: è più scenografico vedere Psychobear accanirsi su un robot più o meno delle sue stesse dimensioni piuttosto che su un fantoccio di dimensioni umane per trafiggere il quale avrebbe dovuto impugnare un ago molto più piccolo.

Tetsuya lo dice anche nell'episodio 2 che lui e il Grande Mazinga sono un'unica cosa.

Che dire... è palese che sia tra gli episodi più amati da tutti, me compreso ovviamente. È oltretutto uno degli episodi che mi rimasero impressi negli anni seguenti la prima visione d'epoca.
Psychobear, mostro bizzarro ed inquietante, sicuramente derivato dalla Psycogenie devilmaniana. L'unica cosa che, secondo me, stona è quella testa di drago sputafuoco che gli spunta nel corso della battaglia.