Episodio 19
Titolo edizione italiana: “Giovane sangue sulla neve”
Titolo originale: “Neve tingiti di un giovane ardore!!”
Sceneggiatura: Keisuke Fujikawa
Regia: Masayuki Akehi
Direzione dell’animazione: Kazuo Nakamura
Il Generale Nero chiama a rapporto il Generale Angoras (a capo degli anfibi guerrieri) e il Generale Draydou (comandante dei rettili guerrieri): poiché la Fortezza delle Scienze ha subito gravi danni il Generale Nero ritiene che non ci sia bisogno di pensare a strategie particolari per il prossimo attacco, l’importante è riuscire a colpire la fortezza nemica e assicurarsi la vittoria sul dottor Kabuto.
Intanto Tetsuya e Shiro sono in piscina dove sarebbe dovuta andare anche Jun che si trova invece dal parrucchiere e ascolta i commenti delle altre clienti su come sia importante per una donna avere una bella pella chiara. Jun, nata da madre giapponese e padre di colore, riflette sul fatto che la sua pelle scura non si può nascondere con il trucco.
Una volta rientrata alla Fortezza delle Scienze, Kabuto fa i complimenti a Jun dicendole che presto, con ogni probabilità, qualche giovane la chiederà in sposa, ma la ragazza scappa in bagno dove si strofina con forza il braccio fino a farlo sanguinare tentando inutilmente di schiarire il colore della sua pelle. Kabuto, intuendo qualcosa, entra nella stanza da bagno e vedendo la ragazza in lacrime chiede cosa sia successo, ma Jun cerca di minimizzare. Successivamente il direttore trova nel cestino la foto stracciata del padre di Jun.
Vedendo la neve cadere, Jun ne invidia il colore bianco, non potendo sfuggire al colore della sua pelle; Kabuto osserva il turbamento della ragazza auspicando che nel buio del suo animo possa, un giorno, trovare una luce e promette di vegliare su di lei fino ad allora.
Tetsuya, tornato alla base, ricorda all’amica dell’appuntamento mancato in piscina, Jun si scusa con il ragazzo.
Intanto Mikeros si sta avvicinando alla Fortezza delle Scienze. Il Generale Draydou pensa di far uscire il mostro guerriero marino Goldoba con lo scopo di attirare allo scoperto il Grande Mazinga per poi sganciare il rettile guerriero Gidonias per penetrare nel Centro di Ricerca una volta per tutte.
Goldoba viene avvistato dal radar della Fortezza delle Scienze, Kabuto è preoccupato in quanto la sala macchine della fortezza è ancora in riparazione.
Jun sta confidando a Tetsuya le sue angosce, quando il ragazzo schiaffeggia la sua amica rea di portare rancore verso il padre; per Tetsuya nascere con la pelle bianca o nera non può essere considerato un fatto così importante. Anche il ragazzo confessa di aver portato, in passato, rancore verso il padre, quando viene interrotto da Shiro che lo avverte del mostro guerriero in avvicinamento.
Il Grande Mazinga entra in azione ma vola troppo radente la superficie del mare e viene così colpito da Goldoba che sprigiona il suo attacco sul fondale marino immobilizzando il Grande Mazinga.
Angoras e Draydou sono molto soddisfatti e quest’ultimo ordina al suo mostro combattente Gidonias di recarsi al Centro di Ricerca per uccidere il dottor Kabuto.
Gidonias emerge dal mare e mette a ferro e fuoco il centro cittadino; Kabuto chiede a Jun di uscire in missione per fronteggiare questo secondo mostro guerriero, e vedendo la ragazza titubante, le chiede di mettere da parte i suoi sentimenti personali per concentrarsi unicamente sulla battaglia; per il direttore chi odia la guerra deve odiare anche chi minaccia la pace e non è possibile che Jun non l’abbia ancora capito.
Tetsuya riesce a liberarsi dalla morsa di Goldoba con il Missile Centrale, mentre viene avvertito della presenza di un secondo mostro guerriero. Pur non avendo ancora sconfitto il nemico, Tetsuya prova a riemergere ma viene riportato in mare dai tentacoli di Goldoba.
Shiro si reca da Boss per informarlo dello strano comportamento di Jun che si è agganciata con la Regina delle Stelle a Venus. Il dottor Kabuto la avverte che se si farà sopraffare dalle sue emozioni non avrà nessuna possibilità di sconfiggere il nemico.
Vedendo la gente scappare dalla distruzione, Jun pensa che molti altri bambini rimarranno orfani come lei e Tetsuya e ricorda di quando, da piccola, veniva esclusa dai giochi dagli altri bambini che si rifiutavano anche solo di toccarle le mani.
In balia di tutti questi ricordi Jun non riesce a combattere e si ritira lasciando il solo Boss Robot sul campo di battaglia.
Tetsuya azionando il Grande Boomerang riesce a tagliare i tentacoli di Goldoba e attende che il nemico riemerga per distruggerlo con il Doppio Fulmine.
Adesso il Grande Mazinga fronteggia il rettile guerriero, ma viene investito dal fuoco che Gidonias emette dalla bocca.
Vedendo che il Grande Mazinga sta avendo la peggio, Boss va a cercare Jun e la trova raccolta in preghiera all’interno di una chiesa. Il parroco esorta la ragazza a tornare a combattere per tutti coloro che non possono farlo. Anche Boss la implora di andare ad aiutare Tetsuya, fino a quando il parroco le chiede di risollevarsi affinché non ci siano più vittime della guerra. Questa è la frase che tocca la sensibilità della ragazza che torna a bordo di Venus per riprendere il combattimento.
Kabuto, felice del ritorno di Jun, le chiede di distruggere il dispositivo lancia-razzi del mostro guerriero.
Gidonias sta per dare il colpo finale al Grande Mazinga, utilizzando il suo missile gigante, quando interviene Venus che lo attacca con i Missili Fotonici ottenendo l'attenzione del mostro che spara verso di lei il missile gigante che trancia di netto un braccio di Venus.
Privato della sua arma principale, Gidonias viene distrutto dalla Spada Diabolica del Grande Mazinga.
Finita la battaglia, Jun, ferita ad un braccio, e Tetsuya sono finalmente rilassati e sorridenti, mentre il dottor Kabuto, osservando il colore che assume la neve al tramonto pensa che questo sia il colore dell’ardore tipico della giovinezza, il colore dell’essere umano e quindi anche il colore di Jun.
Edited by Mamirez - 30/1/2024, 22:17
