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Votes taken by MicchiUzuki

view post Posted: 21/8/2023, 07:37     +1Micchi's fanfiction gallery - Fan Fictions
Seconda parte del racconto "Scambio di coppia" Perché questo titolo? Giudicate voi... :rotfl:


A Jun, nelle ore che seguirono, sembrò di essere tornata indietro nel tempo, ai giorni in cui la rassicurante routine della Fortezza e la presenza delle persone amate le donavano quasi una parvenza di vita normale. Si era svegliata con un peso in meno sul cuore, dopo la serata in piscina con Tetsuya, convinta che forse non era destinata a perdere anche il suo prezioso partner, dopo l’amato padre adottivo. Un ulteriore segnale positivo lo ebbe dalla presenza di Tetsuya a mensa per la colazione, cosa che la convinse a tentare nuovamente la sorte dopo il lavoro e, con l’aiuto di un paio di succulente crocchette al curry che il giovane adorava, si mise ad aspettarlo vicino alla piscina.
Dopo circa un’ora la giovane dovette arrendersi al fatto che quel pomeriggio la nuotata non era nei programmi di Tetsuya, ma senza darsi per vinta iniziò ad ispezionare con aria casual tutti i posti frequentati abitualmente dall’ace pilot, fin quando non finì per imbattersi in Koji, che giocava distrattamente con la sua consolle portatile, fuori dalla sala riunioni.

“Se cerchi Tetsuya è in riunione con Sayaka” disse sbrigativamente il giovane, senza alzare gli occhi dalla Switch. Jun si fermò e lo guardò con aria interrogativa:
“In riunione?”
Finalmente Koji si decise a mettere in pausa la sua importante battaglia virtuale e rivolse a Jun uno sguardo colmo di malcelata irritazione:
“Ne so quanto te,” sentenziò “Sayaka mi ha solo detto che aveva una cosa urgente da discutere con Tetsuya…” Jun inarcò istintivamente le sopracciglia, un po’ sorpresa, mentre l’altro bofonchiava tra i denti: “non capisco cosa ci sia da discutere con Tetsuya che non può prima discutere con me!”
Senza darci troppo peso, e per stemperare l’animo dell’impulsivo collega, Jun gli si avvicinò con un sorriso ed esclamò:
“Vedrai che ti racconterà tutto più tardi!” e, con una leggera pacca sulla spalla, lo oltrepassò decisa a tornarsene mestamente in camera sua, quando improvvisamente ci ripensò e si voltò di nuovo verso il giovane:
“Ah Koji!” lo chiamò: “per caso ti piacciono le crocchette al curry?”

Per il resto della settimana non ci furono altri tentativi di approccio da parte di Jun, né con né senza crocchette. Alla ragazza bastava vedere che Tetsuya aveva ripreso a frequentare spesso la mensa, che si sedeva al tavolo con lei, e sembrava interagire serenamente con gli altri colleghi. Tuttavia, il suo tempo dopo il lavoro era sempre off limits: effettivamente, quando non si sfiancava di allenamenti o usciva in moto, il pilota del Gureto trascorreva molto tempo in quelli che sembravano interminabili meeting serali con Sayaka, cosa che non poteva più essere ignorata dalla sua bella partner. Chi invece stava prendendo decisamente molto peggio tali randezvous era ovviamente Koji, il quale non era ancora riuscito ad ottenere dalla compagna una risposta convincente che giustificasse tanta segretezza, e che in quel periodo prendeva abbastanza male tutto ciò che implicasse in qualche modo in coinvolgimento di Tetsuya nella sua sfera affettiva. Diciamo che i due irruenti giovani si erano assestati su una specie di fragile tregua, basata più che altro sul limitare i loro scambi al minimo, cercando di convivere e di adempiere alle loro mansioni lavorative senza pestarsi i piedi a vicenda. Per rendere l’idea, i vari membri del Centro di ricerca generalmente si auguravano di non finire seduti ad un tavolo o, ancor peggio, in ascensore con i due piloti, visto che la tensione tra loro si tagliava con una spada diabolica. Nell’assistere ad uno scambio di battute scherzose tra Tetsuya e Sayaka a pranzo, Jun non poté fare a meno di pensare che, qualsiasi cosa stesse succedendo, la tempistica di questo nuovo rapporto non era effettivamente delle migliori.

La tensione salì a mille quello stesso pomeriggio, quando Koji irruppe nel salotto riservato ai dipendenti, dove Jun stava finendo di visionare dei documenti sorseggiando del tè.
“Boss mi ha detto che li ha visti insieme!” la ragazza trasalì, non essendosi nemmeno accorta della presenza del giovane. Non ci mise molto tuttavia a capire di chi stesse parlando e, ignorando la morsa allo stomaco, optò ancora una volta per fare da pacere:
“Cerca di calmarti, Koji…” gli disse dolcemente, facendoglisi incontro: “abbiamo appurato che sono entrambi coinvolti in una sorta di progetto top secret, cosa c’è di…”
“Li ha visti insieme FUORI di qui!” ringhiò furioso il pilota dello Zetto, agguantandole impulsivamente le spalle: “solo tu ancora credi alla storia del progetto top secret!”
Jun lo guardò un po’ spaesata, nella sua mente si susseguirono una miriade di pensieri più o meno assurdi, ma la bella pilota si rifiutò di farsi trascinare sulla strada della cieca gelosia e, facendo un bel respiro, scandì:
“Non capisco cosa credi che stia succedendo, Koji…”
“Ah non capisci eh?” la schernì lui “forse fai finta di non capire! O vuoi farmi credere che non ti importa se quei due ce la fanno sotto il naso!”
A quell’insinuazione Jun fu pericolosamente vicina ad assestare una sonora sberla sulla già notoriamente famosa faccia da schiaffi del giovane Kabuto. A fermarla fu solo la realizzazione che Koji, come lei e Tetsuya, stava a suo modo gestendo il dolore (e ovviamente la rabbia) per la tragica morte del padre, ed aveva fatto del pilota del Gureto il capro espiatorio di tutti i suoi mali, presenti, passati e futuri. Il ragazzo si morse le labbra e la guardò con aria vagamente colpevole, mentre Jun abbassava pensierosa lo sguardo. “Senti… Io non…” balbettò imbarazzato, ma lei lo interruppe:
“E va bene. Andiamoli a cercare ora e facciamoci spiegare una volta per tutte che diavolo sta succedendo…” propose, fissandolo con aria risoluta: “Così forse riusciremo a dare un senso a questi misteri e a darci tutti una calmata!” e, abbandonati tè e documenti, precedette il collega verso l’uscita.

I due scesero al piano inferiore, carichi come fucili a pallettoni, e decisi a bussare ad ogni sala riunione per cogliere i rispettivi partner sul fatto. Tale affannata ricerca non ebbe però alcun esito, così Jun e Koji furono costretti a raffreddare i bollenti spiriti e a rimandare il confronto ad un altro momento. Mentre s’avviavano mesti nelle rispettive stanze, percorrendo l’austero corridoio del dormitorio dipendenti, furono sorpresi dal rumore di una porta che si apriva seguito da rapidi passi e fitti bisbigli. Alzando gli occhi, i due realizzarono con sgomento che il trambusto proveniva dalla camera di Tetsuya e che ad esserne appena usciti con aria furtiva erano proprio il pilota del Gureto e Sayaka. Le due improbabili coppie si trovarono così l’una di fronte all’atra, pronte per quello che appariva ormai come un inevitabile confronto.
In realtà il povero Tetsuya non realizzò immediatamente a quali fraintendimenti la situazione si prestasse, ma a Sayaka bastò una rapida occhiata all’espressione furibonda di Koji e a quella sgomenta di Jun per rendersi conto che le cose si stavano mettendo male, molto molto male. Fu un attimo: prima che la giovane potesse proferire parola, il compagno si avventò su Tetsuya imprecando e afferrandolo per il colletto della camicia, mentre Jun optò per una drammatica ritirata, decisa a processare quel che credeva di aver visto sola con sé stessa.
Solo a quel punto il cervello di Tetsuya mise insieme due più due e costrinse il giovane a lanciarsi all’inseguimento della sua partner, scansando in malo modo il pilota dello Zetto. A quel punto Sayaka capì che giocare a carte scoperte era l’unico modo per interrompere quella assurda escalation di equivoci e melodrammi e, balzando di fronte a Koji per bloccarlo, gridò con tutto il fiato che aveva in corpo:
“Stavamo preparando una sorpresa! Una sorpresa per Jun!”
La rivelazione sortì l’effetto sperato, dal momento che ognuno si bloccò sul posto, neanche stessero giocando a “Uno, due, tre stella!”. Koji le lanciò un’occhiata truce, decisamente poco convinto da quella giustificazione.
“Ma davvero?” replicò seccato: “e c’era bisogno di tanta segretezza? Mi hai preso per un cretino!?” Sayaka sospirò vistosamente, cercando con lo sguardo il supporto di Tetsuya, il quale nel frattempo era riuscito a raggiungere Jun e l’aveva istintivamente agguantata per un braccio.
“Tetsuya mi ha chiesto di non parlarne con nessuno e io ho solo rispettato il suo riserbo…” spiegò la pilota di Diana, rivolgendo poi uno sguardo intimidatorio al “complice”: “Non è forse così, Tetsuya?”
Il giovane a sua volta esitò per un istante, ma un’occhiata al volto incollerito della sua partner lo convinse ad uscire immediatamente allo scoperto.
“È come dice lei…” biascicò. Koji sembrò finalmente aver recuperato un po’ di lucidità e si rivolse alla sua compagna:
“E si può sapere di che sorpresa di tratterebbe?”
“Beh questo non sta a me dirlo” replicò, sostenendo seria il suo sguardo, poi si affrettò a prenderlo per mano e, con fare un po’ civettuolo, lo accompagnò verso l’ascensore: “però se mi porti a cena fuori ti racconto tutto…” Il confuso pilota dello Zetto non poté fare altro che seguirla, non prima di aver lanciato un’altra occhiataccia a Tetsuya.

Rimasti soli, tra gli ex pupilli della Fortezza delle Scienze piombò un profondo imbarazzo. Jun si divincolò bruscamente dalla stretta del suo partner e, fissandolo con le braccia conserte, immediatamente lo affrontò con un secco:
“Ebbene?”
Il provato Tetsuya restò un attimo in silenzio, cercando le parole per spiegare alla sua agguerrita e palesemente ingelosita partner che in realtà le riunioni serali di quella settimana erano servite a rinegoziare i termini della sua collaborazione con il centro di Huston, ai quali aveva chiesto un iniziale contratto che coprisse solo il periodo di addestramento del team mecha, per poter poi essere libero di tornare in Giappone. Pur trattandosi di soli tre anni, il giovane si era però reso conto che voleva condividere anche quella nuova esperienza con Jun, e aveva chiesto consiglio a Sayaka su come convincere la ragazza a partire con lui. Esaltata dalla confessione ricevuta dal burbero collega, la giovane Yumi si era offerta di proporre a Jun un master di perfezionamento sponsorizzato dal Centro, e si era messa a fare ricerche con Tetsuya sul computer privato di lui, per non lasciare traccia sui terminali dell’ufficio. Incerto sulla reazione di Jun, e consapevole che non poteva prendere una decisione così importante per lei, Tetsuya si era alla fine convinto a tentare un approccio più soft, regalandole un viaggio negli Stati Uniti per il suo compleanno, per dare alla sua partner la possibilità di capire se quel tipo di vita le interessasse o meno. Era il regalo il motivo per cui si era recato insieme a Sayaka presso un’agenzia di viaggio in città, il pomeriggio in cui erano stati avvistati da Boss. Quel pomeriggio poi, in camera di Tetsuya, i due avevano finito di mettere insieme un itinerario e preparato un simpatico biglietto d’auguri per Jun.
Ora, davanti all’espressione piccata della sua partner, era evidente che tutti i piani faticosamente studiati dai due erano saltati, e che l’equivoco che si era loro malgrado venuto a creare necessitava di una soluzione rapida e definitiva. Dicendo mentalmente addio a feste a sorpresa, torte di compleanno, e lunghi preamboli, il prode pilota sospirò, prese il coraggio a quattro mani e finalmente ruppe il silenzio:
“Mi hanno proposto un lavoro temporaneo negli Stati Uniti e mi piacerebbe che venissi con me.” A quelle parole, Jun sgranò gli occhi, non riuscendo a nascondere un velo di emozione: “Che ne dici? Ti andrebbe di ricominciare per qualche tempo in America?”

Per speculare sulla risposta della bella pilota di Venus, o per suggerire a tutti di prendersi una camomilla: https://gonagai.forumfree.it/?t=76810056&st=195#lastpost
view post Posted: 14/8/2023, 21:00     +2Micchi's fanfiction gallery - COMMENTI - Fan Fictions
Ciao a tutti! Finalmente, dopo la cicogna, è tornata a visitarmi anche la mia musa ispiratrice, che mancava da oltre un anno! :val:

Sono decisamente arrugginita, ma mi riavvicino volentieri al mondo delle FF con un racconto un po' basic, ma che si rifà alle mie atmosfere preferite... spero vi piaccia! :dio:
view post Posted: 14/8/2023, 20:56     +1Micchi's fanfiction gallery - Fan Fictions
Eccomi di ritorno con una FF in due parti liberamente ispirato ad un doujinshi di Michi (mi sembra si chiami l'autrice). Come al solito al titolo ci sto ancora pensando... in caso si accettano consigli! (:

A Tetsuya la sistemazione riservata a lui e Jun dopo la morte del dott. Kabuto andava decisamente poco a genio. L’interminabile permanenza al Centro Ricerche, dove si sentiva sempre “ospite”, unita alla forzata convivenza con Koji, avevano contribuito ad acuire il dolore per la perdita dell’amato padre adottivo e a rendere il suo senso di colpa insopportabile. Per questo l’inaspettata offerta di lavoro negli Stati Uniti gli era sembrata a dir poco una ventata d’acqua fresca. La posizione di responsabile dell’addestramento del team mecha delle Nazioni Unite lo avrebbe da una parte costretto ad un trasferimento a tempo indeterminato in Texas, lontano dal Giappone e dalle sue radici, ma dall’altra lo avrebbe visto impegnato insieme al Grande Mazinga nelle attività che gli riuscivano meglio: l’addestramento e il combattimento.

Un nuovo inizio, insomma, grazie al quale avrebbe potuto lasciarsi alle spalle il dolore, le umiliazioni e le sofferenze dell’ultimo anno e mezzo, e tornare finalmente a dare un senso alla sua esistenza. Solo una questione lo lasciava un po’ dubbioso:

“Come mai non lo avete proposto prima a Koji? Mi pare che lo conoscano bene a Huston…” aveva chiesto al termine del meeting altamente confidenziale con il Prof Yumi e Sayaka. Lo scienziato aveva esitato un istante:
“Sì, in effetti erano interessati anche a lui, ma…” balbettò, lo sguardo titubante in direzione della figlia che lo guardava con aria torva. Era evidente che per Sayaka un nuovo allontanamento dal ritrovato compagno era decisamente fuori discussione, fosse anche costato la salvezza dell’intero pianeta.
“Capisco…” si limitò a commentare Tetsuya, abbassando gli occhi e tradendo un sorrisetto sarcastico. “Posso pensarci un po’?”
Yumi annuì, prima di aggiungere con aria seria:
“Ma non pensarci troppo, non possiamo permetterci di farci trovare impreparati in caso di nuovi attacchi”. Il giovane pilota annuì, e fece per recarsi verso la porta, quando gli giunse la voce di Sayaka:
“Un’altra cosa, Tetsuya. Ti saremmo grati se volessi tenere questa nostra proposta solo per te, per il momento.”
“Huston intende mantenere segreto il programma, per ora”. Aggiunse il prof. Yumi. Senza darci troppo peso, Tetsuya si limitò ad annuire, prima di lasciare la sala meeting, perso nei suoi pensieri.

Bel grattacapo lo aspettava, nei prossimi giorni. Non che il lavoro non lo allettasse, anzi. Ma cambiare completamente vita, sradicandosi anche da quelle poche certezze che aveva… quella non era certo una decisione da poco. Non sapeva neanche lui come l’essere stato scelto al posto di Koji e dello Zetto lo facesse sentire, anche se da quanto aveva capito, erano state più ragioni sentimentali che di competenze effettive a far orientare Yumi padre e figlia verso questa decisione. In fondo Koji degli affetti, dei legami solidi li aveva, anche ora che il dott. Kabuto non c’era più. Lui invece era sacrificabile in questo senso, anzi, forse un suo indefinito allontanamento era anche auspicabile, visto il clima che si respirava al Centro per causa sua. Koji era indispensabile, per lo meno per Sayaka, ma lui? Certo, aveva Jun e Shiro che gli volevano bene, ma il ragazzino sembrava esser riuscito già a processare la scomparsa del ritrovato padre e aver ricreato un perfetto nucleo familiare, grazie alla presenza del fratello e degli Yumi. E Jun non era certo tipa da chiudersi in sé stessa a piangersi addosso, ma anzi aveva dimostrato una forza e una solidità ammirabili, soprattutto nel prendersi cura di lui fino alla sua completa guarigione, onorando allo stesso tempo tutti gli impegni che le venivano affidati alle al Centro. Un suo allontanamento permanente, Tetsuya ne era sicuro, non avrebbe di certo rivoluzionato radicalmente le loro vite. In effetti era lui che aveva bisogno di rivoluzionare la sua, e ripartire da un ruolo di prestigio negli Stati Uniti, notoriamente terra di opportunità e di nuovi inizi, non era proprio il peggiore degli scenari.

“Forse dovrei solo sbrigarmi a dire di sì, prima che ci ripensino…” si disse il giovane, tirandosi su dal letto. D’impulso si diresse verso la porta, con l’intenzione di cercare il Prof Yumi per comunicargli la sua decisione. L’orologio a parete segnava già le 19: magari Yumi gli avrebbe concesso qualche minuto prima dell’ora di cena, sperò Tetsuya. L’ufficio del Direttore del Centro era sullo stesso piano della palestra, luogo in cui il giovane pilota aveva trascorso la maggior parte delle sue notti insonni, dopo la riabilitazione, in cerca di uno sfogo fisico e psicologico. D’istinto s’affacciò e vi scorse qualcuno, una figura a lui decisamente familiare, intenta a macinare chilometri sul tapis roulant. Non sapeva che Jun si allenasse a quell’ora, ma del resto lui stesso frequentava raramente palestra o mensa dopo il lavoro. Era dimagrita in effetti, la “sua” Jun, si sorprese a pensare Tetsuya, mentre quasi inconsciamente si era fermato ad osservarla. Il bacino e le gambe si erano decisamente snelliti, e anche le guance avevano perso la loro tipica pienezza, lasciando spazio a lineamenti più adulti. Mentre lui alzava barriere ed allontanava tutti per fronteggiare da solo il suo dolore, Jun era sempre lì, pronta a farsi carico dei fardelli altrui e ad offrire supporto a tutti quelli che le stavano intorno. E nel farlo, era rapidamente cresciuta e diventata donna. Tuttavia il suo sguardo, ora che non aveva bisogno di ostentare positività e sicurezza di fronte ad amici e conoscenti, appariva decisamente più pensieroso, quasi cupo, pur rivelando un’aurea di determinazione. Tetsuya si rese improvvisamente conto che non aveva la più pallida idea di cosa passasse per la mente della sua partner negli ultimi tempi, né tantomeno di come stesse vivendo la loro permanenza al Centro, o elaborando la morte del dott. Kabuto. I loro scambi si erano fatti decisamente rari, realizzò il giovane: confidenze, battibecchi, prese in giro e litigi, tutto si era d’improvviso ridotto a brevi conversazioni lavorative o sterili sequenze di convenevoli. E non certo per colpa di lei. Tetsuya si scosse improvvisamente dal torpore: “Devo parlarle,” mormorò tra sé e sé “non posso prendere una decisione del genere senza neanche consultarla.” E decise che sarebbe stato più opportuno farlo il giorno seguente, in un momento in cui magari avrebbe trovato la sua partner meno sudata e con più fiato in corpo.

Fu un Koji molto sorpreso quello che si vide entrare Tetsuya di buon mattino nella mensa dove il personale del Centro consumava abitualmente tre pasti al giorno.
“Pesavo ti allenassi fuori a quest’ora…” lo salutò tiepidamente, con uno sguardo di sufficienza. Tetsuya lo ricambiò con un’occhiata frettolosa:
“Ho altri programmi questa mattina…” tagliò corto. Poi, guardandosi intorno con aria indagatrice: “Ma Jun non è qui?” chiese sorpreso. Fu Sayaka a rispondergli:
“Ma come, non sai che accompagna Shiro tutte le mattine a scuola?” Il prode pilota aggrottò le sopracciglia: Non è un po’ grande per avere la scorta privata? In fondo la scuola è a 10 minuti di autobus… pensò con una punta di fastidio. Avrebbe dovuto aspettarla alla pausa pranzo, si disse scrollando le spalle e sedendosi di malavoglia a fare da terzo incomodo alla felice coppietta.

“Fa volontariato dove???” Alle ore 14, poco prima di lasciare la mensa, Tetsuya si era nuovamente rivolto a Sayaka per avere notizie della partner.
“Te l’ho detto,” scandì la ricercatrice, con tono abbastanza seccato: “tre giorni a settimana aiuta le suore che gestiscono l’orfanotrofio qui vicino. Credo si occupi proprio del pranzo…” e, ancor più irritata dall’espressione inebetita di lui, rincarò: “Certo che se ti degnassi di mangiare con noi ogni tanto, invece di rinchiuderti nella tua tana come un orso, tutto questo non ti suonerebbe come una novità…”
Tetsuya incassò il colpo ma, non trovando le parole giuste con cui giustificarsi, o rispondere a tono, si limitò ad un laconico: “Ho capito, grazie…” e se ne ritornò confuso in sala controllo.

Al termine della giornata lavorativa, il giovane decise di giocare d’anticipo e, sgattaiolando via qualche minuto prima della fine del turno, si cambiò e si fece trovare in palestra a fare un po’ di riscaldamento sul tapis roulant, certo che prima o poi Jun si sarebbe palesata. Ma ovviamente Jun non si palesò, almeno non per l’ora successiva, cosa che irritò ulteriormente Tetsuya, soprattutto per la mancanza di costanza della ragazza nel seguire gli allenamenti. La situazione necessitava decisamente di una bella ramanzina, tipo quelle dei vecchi tempi, si risolse il giovane, ma non prima di aver sfogato un po’ di frustrazione con qualche vasca in piscina. Così si cambiò nuovamente ed entrò con aria torva e pensosa nell’area occupata dalla nuova piscina olimpionica, si fece la doccia, si avvicinò al bordo, in procinto di tuffarsi e…
“Tetsuya! Mi cercavi?” gli chiese una vocina leggermente affaticata da dentro l’acqua. Il ragazzo fu preso un po’ di sorpresa ed istintivamente sobbalzò, cadendo all’indietro, ma atterrando fortunatamente sul sedere. Spaventata, la bella pilota si spinse fuori dall’acqua per soccorrere il proprio partner. “Mio Dio! Stai bene? Ti sei fatto male?” esclamò aiutandolo premurosamente ad alzarsi. Ma Tetsuya le premure non sapeva come gestirle in quel frangente:
“Eddai sono solo scivolato, mica sono in pericolo di vita!” ribatté bruscamente sfuggendo al contatto con lei, cosa che la mise immediatamente sulla difensiva:
“Meglio così…” si limitò a commentare la ragazza, alzando le mani e facendo per allontanarsi: “allora io torno in acqua.”
Al giovane non sfuggì l’ombra di tristezza che attraversò lo sguardo di Jun prima di girarsi e, sentendosi in colpa, s’affrettò a rimediare:
“Aspetta, Jun! In realtà ti cercavo, sì…”
“Che succede?” la bella pilota gli si avvicinò di nuovo, un po’ titubante. Mentre cercava rapidamente una scusa per trattenerla, valutando se quello fosse effettivamente il momento di discutere di offerte di lavoro e trasferimenti oltre oceano, Tetsuya non poté fare a meno di notare che la sua partner era esausta, ma non di una stanchezza fisica dovuta all’eccessivo esercizio fisico, o alle impegnatissime giornate lavorative. Jun aveva l’aria di chi stava cercando con tutte le proprie forze di non restare da sola con i propri pensieri, forse anche con il proprio dolore, e come Tetsuya cercava di dare sfogo alle sue sofferenze attenendosi ad una rigida routine di allenamento, anche in onore della memoria del Direttore. Ma c’era di più: questo suo bisogno di essere sempre d’aiuto agli altri, di fare del bene attraverso il volontariato, di occuparsi di Shiro, come se fosse ancora un bambino, o dello stesso Tetsuya, ma sempre con delicatezza e discrezione, esprimevano sicuramente una forma di riscatto che lei cercava. Il riscatto di chi si sentiva in colpa per non aver potuto fare di più per prevenire la morte di una persona cara. Scrollandosi dal torpore, il fiero pilota improvvisamente capì cosa doveva fare. Quale fosse la decisione giusta.
“Allora?” incalzò lei, iniziando a tradire qualche brivido di freddo: “è successo qualcosa?”
Tetsuya trasalì e d’improvviso rivolse a Jun uno dei suoi mezzi sorrisi, un po’ irriverenti, che la ragazza non vedeva da mesi.
“No, niente” mentì. E, precedendola verso il bordo piscina: “mi chiedevo se ti andava di farti una nuotata con me…”

Continua...

Per chi avesse consigli da dare al pilota del Gureto, ecco il link: https://gonagai.forumfree.it/?t=76810056&st=195#lastpost
view post Posted: 19/7/2023, 21:08     +1Luce's fiction gallery - commenti - Fan Fictions
Grazie cara! Pur ricordando bene quella puntata, non avevo collegato che fosse stata la fonte di ispirazione del tuo racconto... ora posso dire di apprezzarlo ancora di più! :]

Quanto a me, sto finalmente lavorando a qualcosa.. spero di riuscire a pubblicare presto! :dio:
view post Posted: 18/7/2023, 20:49     +1Luce's fiction gallery - commenti - Fan Fictions
Ciao Luce! :ruota:

Della serie "chi non muore si risente", eccomi riemersa da un lungo silenzio a recuperare pian piano un po' di racconti... Inizio dall'ultimo perché mi ha davvero incuriosita. La sua struttura ricalca le tappe principali di una giovane vita, con le sue speranze, i suoi primi amori, il dolore di una perdita, sullo sfondo un sentimento al quale lei si aggrappa, ma che non sembra portarle quel lieto fine che forse lei si aspettava... Pensavo di riuscire ad identificare subito la giovane in questione, ma non sono sicura al 100%. Si tratta di Rubina?

Un bel tributo comunque, delicato e ben scritto... complimenti! :clap: Farò del mio meglio per tornare ad essere più presente ed attiva sul forum, intanto buone vacanze e continua ad allietarci! <3
view post Posted: 8/6/2023, 20:20     +5Auguri TsurugiTetsuya (Tez) - Benvenuti & Compleanni
Con imperdonabile ritardo (tra credenziali smarrite e maternità) tantissimi auguri, Tez! Tento di fare amenda con questa romantica immagine della famiglia Tsurugi - Hono :wub: tsurugi_family
view post Posted: 15/2/2023, 19:48     +3Actarus ARF! e non solo (ex Actarus il lercio) - Goldrake Saga
CITAZIONE (BrizMariluna @ 12/2/2023, 15:49) 
duke___flower_by_ieko2011_dbb5sk2-350t-2xk_and_z_by_ieko2011_d4mrmrj-fullview

Io li trovo bellissimi entrambi :dribble:

Mamma mia questa artista è veramente bravissima! Ha fatto miracoli pure su Koji :rotfl: :bigeyes:
view post Posted: 4/1/2023, 13:55     +3*Classifica TOP Forum di Maggio* - Deliri Girellari
Votato... anche se in ritardo :oops: Felice anno nuovo a tutti i piloti e le pilotesse! :venus:
view post Posted: 5/12/2022, 21:05     +1*Classifica TOP Forum di Maggio* - Deliri Girellari
Con imperdonabile ritardo ma ci sono arrivata!! Spero di aver scampato le ire di Merlino... :innocent.gif: :dito:
view post Posted: 22/9/2022, 12:51     +3Actarus ARF! e non solo (ex Actarus il lercio) - Goldrake Saga
Ritorna la rubrica giovedì gnocchi, ancora in tempo per l'ora di pranzo... almeno qui in Inghilterra! :rotfl:

Nuova fanart del nostro Tets [Crediti all'autore] :gmaz: 101349298_p1_master1200
view post Posted: 12/9/2022, 12:48     +1Buon compleanno Luce - Benvenuti & Compleanni
Tantissimi auguri, cara! Buoni festeggiamenti! :rotfl: :wub:
view post Posted: 9/9/2022, 19:40     +3Farewell - NewsNet
"È stata una costante in un mondo che cambiava", ha detto il nuovo Re Carlo durante il suo primo discorso alla nazione. Una donna che, pur rappresentando un paese spesso non in cima alle simpatie internazionali (lo dico da residente in GB), è riuscita ad ispirare rispetto e benevolenza in tutto il mondo, anche in chi come me non condivide i valori monarchici. L'affetto che la famiglia reale e il popolo britannico hanno ricevuto in queste ore ne sono testimonianza. Speriamo che l'esempio di Lilibeth viva a lungo, e che il Re Carlo ne sappia raccogliere e tramandare degnamente l'eredità. <3
168 replies since 5/5/2019