CITAZIONE (GODZILLA - GranMasterZilla @ 15/2/2011, 08:37)
v jack segue un po la traccia impostata già da devilman. ma se in dman solo a tratti la trama viene sciorinata dai coprotagonisti,in vj sembra quasi che il protagonista stesso sia un eterno spettatore che interviene solo per spezzare gli equilibri scaturiti dalla vita quasi azzerata ai prordi del dopo terremoto. come in dman ,invece, l animo umano viene spiattellato al lettore,dove ognuno,in un improvviso status di anarchia,cerca di sopraffare il più debole. ma jack sarà l ago della bilancia
nelle prima parte la storia viene narrata attraverso gli occhi di Ryu Takuma, un bambino come tanti, viziato e coccolato soprattutto dalla sorella. Ryu vive i giorni prima del terremoto nella massima tranquillità e solo pochi pensieri vanno alla terra che comunque già comincia a tremare.
Il cataclisma cancella tutto: la regione del Kanto viene totalmente isolata, la distruzione è totale e nello stesso tempo tutto ciò che era valore morale, sentimento di rispetto, viene annullato. Persino la condizione di bambino non esiste più. Persino il più piccolo deve fare qualcosa per sopravviviere, se no è solo un parassita.
La violenza diventa strumento di difesa e di controllo sugli altri. Non sei Leader se non hai soggiogato gli altri al tuo volere. La legge del più forte viene esasperata fino a diventare a tratti grottesca, oltre che crudele, King ne è un esempio.
Si, forse Jack è l'ago della bilancia, ma come mantiene l'equilibrio? Istruendo comunque alla violenza. Non sto condannando, intendiamoci, sto giustificando i modi e i mezzi.
Mi ha gelato il sangue la frase di Jack quando dice a Ryu di pagare il conto al ristorante di King. Il conto è pagato se uccidi un buttafuori...