Geki man!
Terribile Nagai!
Altro thread:
https://gonagai.forumfree.it/?t=48881767Prendo spunto dall'articolo trovato su questo blog:
http://tokyoscum.blogspot.com/2010/10/scum...4-geki-man.htmle che
Runkirya mi ha tradotto (grazie..
) per introdurre un manga che ritengo, a dir poco, davvero interessante.
Il 1972 fu un anno di sangue e terrore trasmesso senza sosta dalle emittenti televisive giapponesi.
A Febbraio una maratona televisiva di oltre dieci ore documentò gli atti finali dell' "incidente Asama Sanso" : il nocciolo più estremista dell'URA , l'Armata Rossa Unita, un fronte rivoluzionario giapponese, stermina uno ad uno in modo brutale oltre la metà dei propri seguaci durante addestramenti a scopo militare , volti a "selezionare" i militanti più accaniti.. uomini picchiati a morte, o lasciati a morire di freddo legati agli alberi in alta montagna, dove la setta aveva stabilito il proprio head quarter. Assediati dalla polizia, gli ultimi cinque militanti presero in ostaggio la moglie del custode di un ostello per le vacanze. Il braccio di ferro tra la polizia ed i militanti durò oltre dieci giorni, e le fasi finali , nelle quali persero la vita militari e civili, furono riprese da una diretta televisiva di oltre dieci ore.
A Maggio, una costola dell'URA compie una strage in nome del FPLP all'aereoporto di Tel Aviv: l'uso di terroristi giapponesi coglie di sorpresa le forze dell'ordine israeliane ed il bilancio del massacro è di 26 morti ed 80 feriti.
Poi fu la volta di Yokoi Shoichi, un disperso della seconda Guerra mondiale, che ritornò a casa “vergognandosi di essere vivo” dopo essersi nascosto nella giungla di Guam per quasi 20 anni insieme a due compagni, non sopravvissuti. Quando lo trovarono Yokoi si nutriva di cortecce d'albero.
Infine l’America attacca il Vietnam.
Di fronte all'immagine di bambini che scappano nudi dal fumo mortale del napalm, l'immaginazione dinamica e provocatoria di un autore di manga come può reagire?
Geki Nagai, così:
Geki man! 激マン è un'opera autobiografica, pubblicata prima su una rivista settimanale, ora raccolta in volumetti.
Il kanji di geki è quello di hageshii "cattivo, violento", anche non necessariamente in relazione a una persona (es, kyousou ga hageshii, la concorrenza è spietata) - questa non è farina del mio sacco, ovviamente
-
Lui stesso si firma "Geki Nagai" alla fine dell'introduzione, terribile Nagai..
All'attivo i numeri pubblicati sono quattro ( l'ultimo è uscito ad Agosto):
Purtroppo non è ancora disponible su ebook, quindi l'unico modo per leggerlo è procurarsi i volumi tramite Amazon o Yahoo o scartabellare in rete per qualche scan -grazie di cuore al gruppo Dynamic Pro Scanlation e Bite me!^^- anche se... sarà dura...
visto che, a detta di uno dei traduttori del gruppo:
It's one of the most pain in the ass manga to translate
Ad ogni modo..il mangaka si autoritrae durante la sua carriera nella Dynamic Pro, per raccontare tutti i retroscena delle opere più famose da lui create: la storia inizia con Nagai alle prese con la creazione di Devilman e di come sia nato solo per vendetta verso la chiusura forzata di Mao Dante, per proseguire con notizie e note sull'intera carrellata della sua produzione.
L'introduzione di Nagai e le prime tavole a colori:
The story you are about to experience is a tale wrought from my own past, while pioneering manga. Indeed, it coul easily be interpreted as non-fiction bordering on crossing the distinct line towards fiction. regardless, the confidence in my recollection of these events is fairly questionable. Therefore, I would appreciate if all you readers out there accepted this story as a comical manga rendition of my historyQuindi, non la pretesa di narrare gli eventi "as is" , ma un racconto al confine tra realtà, ricordo e "fiction" fusi in un manga dove personaggi reali con nome e cognome si affiancheranno ad altri, resi attraverso pseudonimi.
Mentre Geki Nagai guarda la proiezione di Devilman, ci confessa che dopo cinque anni di lavoro, è noto per essere un autore di manga "radicali" ed innovativi. Alcuni di questi prodotti non lo rendono oggi particolarmente orgoglioso: una reputazione, ci confida, di cui avrebbe fatto volentieri a meno all'inizio della sua carriera, ma da cui è stato nonostante tutto completamente assorbito. Confessa che il successo riscosso da Harenchi Gakuen (Scuola senza pudore) gli prende la mano, portandolo a produrre manga sempre più lontani dalla sua idea originale.
Il successo e la popolarità arrivano veloci ed inaspettate, Kiyoshi Nagai ed il fratello minore Takashi lavorano contemporaneamente a diverse serie : l'adattamento televisivo di Devilman, Harenchi Gakuen, Abashiri Ikka, Animal Kedaman, Omorai kun... ma d'altra parte, è stato allievo di Ishinomori.. che pare facesse tenere ritmi disumani alle sue "reclute" che imparavano a mangiare e vestirsi disegnando e a rinunciare ad ogni momento di pausa o relax, se volevano restare nel suo gruppo di lavoro..
Devilman che nasce dalle ceneri di Mao Dante: il primo esperimento di narrazione horror viene interrotto bruscamente per la chiusura della rivista che ospitava il manga.. Devilman è la trasposizione adatta al pubblico televisivo di Mao Dante.
Secondo i produttori infatti, l'aspetto di Mao Dante non è accettabile per il protagonista di una serie televisiva: l'aspettto terribile lo rende identificabile in un nemico, un antagonista, non nel protagonista di una serie pensata per un pubblico non giovanissimo, ma comunque giovane.
I produttori chiedono a Nagai di "umanizzare" il demone. La richiesta lì per lì lascia perplesso Geki, ma poi un suggerimento lo illumina :
" prova ad immaginare i super eroi americani: il loro design è popolare e riconoscibile in tutto il mondo"Nagai il visionario ha una visione, ed il super eroe americano si materializza nella sua mente attraverso un simbolo ben definito: I MUTANDONI^^
Ed ecco che a Devilman infiliamo.. i mutandoni^^
Da buon super eroe che si rispetti, oltre ai mutandoni, la maschera.. in questo caso però Nagai non rinuncia completamente alle origini demoniache del personaggio, fondendo il volto di Devilman con la sagoma di un pipistrello.
Ma Nagai ha in mente altro rispetto all'eroe buono "dal cuore sanguinante" che sta prendendo forma per la serie televisiva. Nagai non vuole restare legato ai manga comici che tanto successo stanno riscuotendo, ma che non sente suoi fino in fondo.
Se è disposto a compromessi nella serie televisiva, col manga di Devilman vuol rendere giustizia a Mao Dante, e cerca la possibilità di pubblicare delle tavole dove Devilman sia il "suo" demone.
A costo di interrompere la stesura dei manga comici che gli stanno dando tanta popolarità, cerca con tutte le sue forze di convincere gli editori a dargli spalla per lasciare che dalle ceneri di Mao Dante nasca un Devilman duro, maturo, una storia intelligente ed adulta.
In quegli anni il pubblico lettore di manga in Giappone è però ancora troppo giovane, a detta dei produttori delle riviste, per poter accettare un simile prodotto. Le porte paiono chiuse ma Geki Nagai è determinanto a dare giustizia all'eroe che ha nella testa^^
Doverosi i credits al guppo che ha scansionato e tradotto questo primo capitolo:
Queste prima tavole mi invogliano ad avere il resto ( grazie ad una infinatamente paziente Ieko^^) ed i volumetti sono in viaggio in questi giorni. Aggiungerò presto altre scansioni.
Nagai non è nato "ricco" , ha fatto la sua gavetta come assistente di Shotaro Ishinomori sacrificandogli il sonno e anni della sua vita nella produzione di prototipi di brevi storielle comiche che lo hanno condotto alla sua prima collaborazione seriale con Kodansha.
Ed ora che è in cima, non si scorda di chi sta percorrendo la sua stessa strada.
I nomi di copertina portano generalmente a credere che un manga sia fatto da una sola persona, ma nella realtà un autore di successo è più il caposquadra di un industria che un artista, coordina un gruppo di talento che si occupa di tutto: dall’inchistratura, agli sfondi ,al design dei personaggi e anche gli sviluppi del racconto.
Con Gekiman ha l'occasione per mettere in luce i contributi di tutti i suoi collaboratori, di raccontare gli ostacoli o le persone che in qualche modo hanno influenzato le sue scelte la sua carriera ed i suoi personaggi.
Trovo questo lavoro affascinante e spero che Nagai non si stanchi di raccontare.
Inserisco infine la traduzione fatta da Runkirya di una porzione dell'articolo riportato nel link ad inizio recensione, denso di notizie interessanti:
CITAZIONE
(...)
Una parte del manga è dedicata
Tsuji Masaki, sceneggiatore dell’amine Devilman ed appassionato a tutto tondo di misteri e di come abbia influenzato il design del demone arpia Silene. Visualmente, Nagai Go fu grato del fatto d’avere un altro paio di seni da disegnare, ed il suo editore fu grato del fatto che ci fosse la presenza di nudità nel manga per differenziarlo dall’anime adatto alle famiglie.
C’è molto più in Gekiman che qualche aneddoto sulle tavole pubblicate dalla casa editrice Kodansha. C'è l'evoluzione di Nagai come autore vistro attraverso le sue opere, che passano da dozzinali fumetti comici a manga centrati su un personaggio che allargano man mano la propria visione.
Perchè non uscirà in America:Sono certo che molti lettori del blog hanno familiarità con il Devilman dell’anime, ma alzino la mano quanti hanno letto il manga. E non intendo la mostruosità dal grande naso, Shin-Devilman, pubblicato da Danzig and Verotix. Le scan non contano. Che sia la versione bilingue o quella originale giapponese, i pochi che l'hanno letto hanno fatto salti mortali per avere il privilegio di leggere una pietra miliare del manga che dovrebbe essere possibile reperire facilmente.
E’ come se ci fosse una cospirazione che tiene il lavoro di Go Nagai in quarantena in Giappone.
Scene di lotta da ossa stritolate, adolescenti mocciosi che pilotano robots giganti, sporchi hijinks resi innocenti dalla loro sincerità- i più grandi prodotti culturali del giappone, sia in casa propria che a livello internazionale, furono creati per la prima volta da Nagai Go e Dynamic Pro, ma i profitti dell'export andarono al suo predecessore. E’ un vero peccato che all’occidente sia sistematicamente negata l’occasione di conoscere la genesi dietro le quinte delle serie originali preferite.
Nagai odia tre cose: gli Hippies, disegnare vestiti sulle donne e gente che prende in prestito la sua macchina senza fare benzina.
Mi domando se Iwaashi Hitoshi arrossirebbe se gli faceste notare che le analogie tra Devilman ed il suo Parasyte (Nota:
http://en.wikipedia.org/wiki/Parasyte ). O se Miura Kentaro ammetterebbe apertamente che , si, Guts e Griffith sono essenzialmente Akira e Ryo ( nota:
http://en.wikipedia.org/wiki/Berserk_(manga) ). Sono certo che Anno Hideaki suderebbe freddo se gli si mostrasse una comparazione fotogramma per forogramma de The End of Evangelion e le scene finali di Devilman.
C’è una tacita accettazione che nessuna idea è veramente originale, e che non importa dove hai preso qualcosa, ma dove lo hai condotto. Comunque il credito guadagnato è il credito dovuto. Gli autori ispirati da Devilman saranno ricordati per il loro contributo come la successiva generazione di manga-ka, mentre l’uomo che ha gettato le fondamenta su cui i loro tendoni da circo sono stati eretti sarà guardato come un vecchio imbarazzante nell’arco di una generazione. Ma la cosa più triste, l’occidente non ha mai avuto l’occasione di dargli la fama che meritava prima di abbandonarlo senza troppe cerimonie
Senza traduzione, ovviamentem tanti particolari dei capitoli successivi andranno sicuramente persi, ma spero che Nagai sia generoso di particolari e curiosità anche relativamente alle opere robotiche.. chissà che non arrivino risposte alle domande di sempre...
.... spe...
sempre ammesso che il mangaka non lasci l'ennesimo lavoro incompiuto..
Scusandomi se ho detto vaccate ( mica sono esperta dell'autore, mi sto solo attrezzando... ) ringrazio chi vorrà commentare^^