GOLDRAKE, LA NASCITA DI UN CAPOLAVORO - PRELUDIO
(Articolo di Joe7; contributo immagini Daisenso di Onion)
(Dati bibliografici: Alessandro Montosi, "Ufo Robot Goldrake", ed. Coniglio; Alessandro Montosi, "Goldrake", collana "I love anime", ed. Jacobelli; sito
www.nagaifans.it; Mangazine 23)
La nascita di Goldrake in Giappone ha avuto una lunga gestazione, tanto che il risultato finale, come spesso accade coi capolavori, è stato assai diverso da come previsto all’inizio. Ma andiamo con ordine.
MAZINGALa storia della creazione di Goldrake ha radici lontane. Nel 1972, sulla Fuji TV, uno dei più importanti canali televisivi giapponesi, fu trasmesso per la prima volta
Mazinga Z; due anni dopo, nel 1974, fu trasmesso il
Grande Mazinga. Il programma era quello di fare una trilogia, e, quindi, dopo il Grande Mazinga, sarebbe dovuto arrivare un
“God Mazinger”, guidato da Koji Kabuto, per concludere degnamente la serie. Questo era il prototipo:
E qui accadde l’imprevisto, nell’anno successivo, il 1975, mentre la serie del Grande Mazinga era ancora in onda.
UFO MANIAInnanzitutto, bisogna sapere che, tra gli anni ’60-’70, era esplosa la mania degli UFO: erano veri o finti? Siamo davvero soli nell’universo? e tante altre domande simili, su cui ci si dibatteva con un animo ancora più acceso di adesso. Anche nel paese del Sol Levante giunse il celebre telefilm britannico
UFO, nei primi anni ’60. Era ambientato nel futuro prossimo (allora) del 1980, dove il coraggioso comandante
Ed Straker, a capo dell’Organizzazione Shado, lotta contro malvagi invasori alieni, decisi a conquistare la Terra ad ogni costo, perché il loro pianeta natale sta morendo. Questo telefilm, e altri prodotti simili (pensiamo a "Incontri ravvicinati del Terzo tipo", per esempio), fornirono parecchi spunti per la creazione di Goldrake.
UCHU ENBAN DAISENSO: L’INASPETTATO
(immagine di Michi, una bravissima autrice giapponese. Il suo sito è: http://zunsanpug529.blog108.fc2.com/)Per cavalcare questo interesse, i produttori della TOEI (tra cui Toshio Katsuta e Ken Ariga) decisero di fare un cortometraggio animato di 30 minuti, con dischi volanti e alieni come protagonisti. Sarebbe stato solo un test, sul quale non ci scommettevano molto, tant'è vero che lo proiettarono in sala come "comprimario" del ben più importante e promettente "Grande Mazinga contro Getter Robot G". Il titolo sarebbe stato:
“La grande guerra dei dischi volanti”, in originale:
“Uchu Enban Daisenso”.
A progetto iniziato, coinvolsero Go Nagai, chiedendogli di sviluppare un soggetto avvincente con personaggi intriganti.
UCHU ENBAN DAISENSO: I DATI E LA TRAMAEcco i dati del cortometraggio:
Uchuu Enban Daisenso© 1975 Go Nagai/Dynamic Planning Inc./Toei Doga
Produttore esecutivo: Tomonori Imada
Progetto: Ken Ariga, Toshio Katsuta
Direttore delle animazioni: Arigo Serikawa, Dan Kobayashi
Assistente alla regia: Youichi Kominato
Direzione generale: Hiroshi Lino
Sceneggiatura: Shozo Uehara, Fumihiro Uchikawa
Soggetto: Go Nagai.
Idea originale: Sacuru Burn
Operatori di telecamera: Masao Shimizu, Toshiharu Takei
Musica: Syunsuke Kikuchi
Registrazione: Hiromi Kanbara
Redazione: Tamoo Iseki
Go Nagai creò il soggetto, insieme a
Shozo Uehara e
Fumichiro Uchikawa, che saranno gli sceneggiatori della storia, soprattutto Uehara: infatti, proprio lui sarà il responsabile principale della serie di Goldrake e della sua filosofia di fondo.
In questa storia, il principe di Fleed, un pianeta alieno conquistato da Re Yabarn, fugge sulla Terra col suo disco volante Gattiger. Il principe, una volta arrivato sulla Terra, viene adottato dall’astronomo Genzo Umon. Il dottor Umon lo chiamerà Daisuke e il ragazzo risiederà per cinque anni nella fattoria vicina all’istituto scientifico, dove vivono anche i componenti della famiglia Makino: Danbei e i suoi figli Hikaru e Goro. Tra Daisuke e Hikaru nasce un certo affetto, ma il passato del ragazzo torna a tormentarlo: nei cieli di tutto il mondo compaiono i dischi volanti di Re Yabarn, guidati dal comandante Blacky e da Telonna, figlia di Yabarn e promessa sposa di Duke. Telonna, ancora innamorata di Duke, lo contatta telepaticamente per poterlo incontrare e lui acconsente. La ragazza vorrebbe che Duke tornasse da lei, ma ormai, dopo quello che è successo (l’invasione di Fleed da parte di Yabarn, il padre di Telonna), nulla può essere come prima. Lui vorrebbe restare a vivere tranquillamente sulla Terra. Telonna, offesa nel suo amor proprio, minaccia Hikaru con la sua pantera robot, minacciando di ucciderla se Duke non le consegnerà Gattiger. Duke è costretto a tornare a combattere: infatti, oltre alla minaccia di Telonna, intervengono anche i dischi volanti di Blacky, che si trasformano in mostri. Durante la lotta, mentre Duke usa il Gattiger, usa anche il robot presente al suo interno, Roboizer, capace di uscire dal disco e combattere autonomamente. Durante lo scontro, Telonna sacrifica la sua vita per proteggere Duke, che si vendica uccidendo Blacky e distruggendo la sua astronave madre con il Gattiger, trasformato in lama rotante. L’ultimo incontro tra Duke e Telonna ha molti punti in comune con quello tra Duke e Rubina: a differenza di Rubina, la ragazza chiede di “essere abbracciata da lui dopo che è morta, ed essere seppellita in questa Terra che lui ama”. Rubina, invece, dice che tornerà da Duke sotto l’aspetto di un fiore rosso. Alla fine, Duke se ne va, per non mettere in pericolo la Terra, salutando Hikaru e promettendo che tornerà ogni volta che la Terra sarà in pericolo. Nella storia tra Telonna e Duke / Rubina e Duke, Nagai ha detto di essersi ispirato a Romeo e Giulietta di Shakespeare.
UCHU ENBAN DAISENSO: PROTAGONISTI E MECHADUKE FLEED, IL PRINCIPE DI FLEEDIl principe risponde al nome di
Duke Fleed, pronunciato in originale
“Diuku Furido", preso dal Sigfrido dell’”Anello dei Nibelunghi”, come dice Nagai in una sua intervista sul Roman Album di Goldrake.
Il suo volto è vagamente rassomigliante a quello di Tetsuya del Grande Mazinga o a Ryo della squadra Getter: inoltre, non ha un aspetto molto “alieno”. Come carattere, ha i modi più spicci di Koji o di Ryo della squadra Getter: ha ben poco della melanconia di Actarus. In certi momenti, canzona Hikaru o è infuriato per via di Telonna: è più guerriero che pacifista, anche se viene da un paese pacifico come Fleed. Comunque, già nel Duke Fleed del film pilota ci sono le caratteristiche base di Actarus: anche se il personaggio non ha la malinconia di Actarus, non desidera combattere ed ama la Terra, il pianeta dove vive e che l’ha ospitato, a tal punto da compiere delle scelte dolorose pur di salvarlo dagli attacchi del nemico che gli ha devastato il pianeta natale. Desidera dimenticare il suo passato alieno, pur di stare in pace sulla Terra e ha un rapporto incerto con Hikaru. In sostanza, nel Duke di Daisenso c’è molto di Actarus. Tra l’altro, la tuta spaziale del Duke Fleed di Daisenso è molto simile a quella definitiva in Goldrake, con delle curiose differenze di colore: infatti, in Daisenso, il colore prevalente della tuta di Duke è il blu (per indicare la sua origine aliena) mentre in Goldrake è il rosso, un colore più acceso e combattivo; il blu, invece, sarà riservato alla tuta di Alcor. Inoltre, la scelta del rosso, del giallo e del nero per la tuta definitiva di Duke Fleed permette un suo collegamento con la serie dei Mazinga.
LA PRINCIPESSA TELONNA
Telonna, che sarebbe diventata Rubina in Goldrake, ha i capelli biondi, anziché rossi, ed è molto più truccata, con un aspetto più adulto di Rubina. Una caratteristica del suo aspetto alieno è evidenziata dagli occhi, che sono azzurri: non solo le iridi, ma l’occhio intero. Michi Himeno, il braccio destro di Shingo Araki, le cambierà un pò gli occhi, che saranno azzurri con fondo bianco, mentre l’elmo resterà lo stesso, come pure la tuta spaziale. Tutto il resto sarà cambiato, in particolare i capelli e la pelle, più pallida e diafana.
Una curiosità: in Daisenso, Telonna e Duke si conoscono sin da quando sono bambini: sono amici d’infanzia. Invece, Duke e Rubina si conoscono quando sono già grandi, come fidanzati e futuri sposi. Un'altra differenza sono i poteri telepatici di Telonna, che Rubina non possiede, almeno nella serie.
GENZO UMON, IL "PADRE" DI DUKEGenzo Umon, è l’equivalente del professor
Procton/Umon di Goldrake. Il primo Umon è fisicamente diverso: più ingrassato e con un’aria simile a quella del professor Saotome della squadra Getter. In Goldrake, Komatsubara gli farà un restyling completo, lasciandogli in pratica solo i baffi. A parte l’aspetto fisico, però, l’affetto paterno di Umon per il figlio Duke è rimasto inalterato nella serie di Goldrake.
DANBEI MAKINO
Danbei, il padre di Hikaru e Goro e proprietario della fattoria vicina all'istututo scientifico, non somiglia per nulla, dal punto di vista fisico, al Danbei/Rigel di Goldrake: più alto e magro, con un paio di baffetti e una macchina fotografica, sembra quasi un giornalista in cerca di scoop. Come Rigel, però, anche lui è un grande appassionato di UFO, tanto da creare grandi cerchi nella terra per comunicare con loro (quasi un richiamo ai cerchi di grano?). Nella serie successiva di Goldrake si scelse al suo posto un personaggio secondario della serie di Go Nagai "Abashiri Ikka", cioè "la famiglia Abashiri". E' un fumetto grottesco di Go Nagai, dove compare Abashiri Daemon, il prototipo di Rigel.
Questo personaggio sarà usato di nuovo come comprimario in "Cutie Honey" col nome di Danbei Hayami.
La scelta si rivelò azzeccata, essendo il piccolo e buffo
Danbei Makiba/Rigel una miniera di spunti per le gag, tanto da non rimpiangere l’assenza di Boss.
Inoltre, una curiosità: il character designer di Cutie Honey è
Shingo Araki, che sostituirà Kazuo Komatsubara a metà della serie di Goldrake.
Inoltre, il cognome della famiglia sarà sostituito in Goldrake: da "Makino" diventerà "Makiba".
HIKARU MAKINO
Hikaru Makino (circa 15 anni) è più giovane della
Hikaru Makiba/Venusia (circa 20 anni) di Goldrake, con un paio di corti trecce da ragazzina, che la rendono quasi somigliante a Sandybell. Il suo vestito è abbastanza simile a quello classico di Venusia, con un cappello più piccolo e che porta di rado, al contrario dell’ampio cappello di Venusia, che la ragazza porterà sempre con sé nella prima parte della serie.
Da notare che, forse, uno dei successi di Daisenso è anche la differenza di stile tra i due personaggi femminili, Hikaru e Telonna. Hikaru di Daisenso, o Venusia di Goldrake, è uno dei personaggi femminili più originali e purtroppo sottovalutati del mondo degli anime: il suo rapporto con Duke e quello col padre è assai insolito per le protagoniste femminili dell’epoca (in cui non si facevano mai avanti per conquistare il loro ragazzo, prendendo loro l'iniziativa, e non criticavano gli altri). Il suo carattere semplice, coraggioso e impetuoso, e nello stesso tempo il fatto di essere un personaggio sfortunato, la rende indimenticabile.
GORO MAKINOGoro Makino non è molto diverso, invece, dal
Goro Makiba/Mizar di Goldrake:
anche qui è un ragazzino, con una capigliatura però meno folta e un cappello di paglia che porta sempre in testa. In entrambe le versioni, Mizar è uno dei pochi bambini normali degli anime: semplice, non petulante e senza il bisogno di essere messo in salvo in continuazione.
RE YABARNYabarn, qui, ha un aspetto da uomo barbuto, simile a quello del volto “umano” incastonato nel Generale Nero:
Nel film, Yabarn non comparirà mai personalmente, ma solo nei ricordi tormentati di Duke, quasi come un fantasma. Successivamente, in Goldrake, assumerà l’aspetto più mostruoso e inquietante di Re Vega. Da notare l’emblema del teschio, che in Yabarn è sulla fronte, mentre Vega lo avrà sul petto. Anche in Goldrake, Re Vega sarà come un "fantasma maligno" per Actarus: solo verso la fine della serie Vega scenderà personalmente in campo. Ma anche in Goldrake, Actarus e Re Vega non si incontreranno mai personalmente tra loro. Yabarn e Duke, e le loro versioni definitive, re Vega e Actarus, sono destinati a non incontrarsi mai. Inoltre, Yabarn è uno dei pochi personaggi che avrà il nome cambiato nella serie di Goldrake.
COMANDANTE BLACKY
Blacky, dalla carnagione scura, una barba nera e privo di capelli, dall’aspetto umano, è completamente diverso dal Blacky/Hydargos di Goldrake (l’unica curiosa somiglianza tra i due è nei cerchietti sulla fronte); tuttavia, come Hydargos, è ossessionato dall’odio verso Duke Fleed. Però è un personaggio monocorde, che non contiene le sfaccettature psicologiche del tormentato Hydargos. Provocherà la morte di Telonna. Da notare, comunque, che nella serie di Goldrake non è Hydargos che provoca la morte di Rubina, ma il ministro Zuril.
SOLDATI DI BLACKYTutti simili tra loro come prodotti in serie, cambieranno fisionomia in Goldrake, doventando Soldati di Vega, restando però tutti simili tra loro e mantenendo inalterate le loro armi, i fucili spararaggi. I colori resteranno praticamente gli stessi.
DISCO SPAZIALE GATTIGER
"Gattiger" in giapponese significa “unione”; la sua pronuncia è "Gattaiga", e il termine "unione" è riferito al fatto che è unito con un robot, il Roboizer. Chiaramente, il Gattiger è il prototipo dell'astronave di Goldrake:
non ha le lame rotanti ai due lati, ma diventa una lama rotante esso stesso. Inoltre, lancia una “pioggia di fuoco” meno spettacolare di quella di Goldrake. I colori sono assai stridenti: giallo, blu e bianco, con un reattore rosso posteriore e un cono rosso anteriore, che si riveleranno essere, rispettivamente, le gambe e le braccia del Roboizer, il robot all’interno. Era una vera novità a quei tempi, il fatto che ci fosse un robot all’interno di un disco: sembra che l’idea però sia partita dalla Toei e non da Nagai.
ROBOIZER
Ovviamente, Roboizer è il progenitore di Goldrake, anche se del robot-samurai ricorda ben poco: in pratica, è la forma ingrandita di Duke Fleed nella sua tuta spaziale. Il robot non è molto affascinante: venne creato da
Dan Kobayashi, un disegnatore più “tecnico” e realistico, perché i progettisti scartarono il progetto di Nagai. Da notare che Duke, oltre a pilotare il robot all'interno coi comandi, può anche guidarlo all’esterno con uno scettro in mano: quasi un richiamo ad
Astroganga, al quale il Roboizer somiglia abbastanza come struttura.
ASTRONAVE MADRE DI BLACKY (QUEEN-BAN)
Simile ad una medusa, somiglia molto all'Astronave Madre di Hydargos: a parte il colore, le manca solo la sezione inferiore, simile alla superiore.
ASTRONAVE DI TELONNA (TELON-BAN)
Nella serie di Goldrake, è stata modificata in un'astronave rosa per Rubina, la
"Cosmic panther".
GLI UFOROBOT DI BLACKY
In Daisenso, gli Uforobot agli ordini di Blacky si trasformano in mostri o carri armati. Qui c’è in embrione il concetto del "Mostro di Vega" che esce fuori da un UFO: in Daisenso, però, i mostri che si formano sono tutti uguali, praticamente dei draghi verdi, invece dell’enorme varietà dei mostri di Goldrake.
MAGIC PANTHER
E' la pantera robot di Telonna, che sarà distrutta da Duke Fleed. In Goldrake, non comparirà accanto a Rubina: però l'astronave della figlia di Vega avrà quasi il suo stesso nome:
"Pantera Cosmica", in originale
"Cosmic Panther".
CENTRO DI RICERCHE SPAZIALI
Ha una struttura semplice, ma ha già le caratteristiche base dell'Istituto definitivo: l'antenna parabolica puntata nello spazio e la decorazione "a scacchi" dell'Osservatorio di Goldrake. Da notare che somiglia quasi all'Istituto Antiatomico di Jeeg in quanto a struttura.
FATTORIA MAKINO (sullo sfondo dei personaggi)
Praticamente è la stessa di Goldrake.
IL SUCCESSO CHE APRE LA STRADA A GOLDRAKE“Uchu Enban Daisenso” ottenne un successo enorme, assai superiore a quello del "Grande Mazinga contro Getter robot G", che al contrario delude un pò il pubblico. Il successo è tale da suggerire ai produttori della Toei la nuova serie che avrebbe sostituito il Grande Mazinga, e che avrebbe alterato il progetto originario di Nagai. Infatti, inaspettatamente per Nagai stesso, la Toei gli chiese di sviluppare le tematiche di Daisenso – che all’inizio doveva essere solo un film autoconclusivo – trasformandolo in una nuova serie che sarebbe diventata la terza parte ufficiale della “Trilogia di Mazinga”, ma se ne sarebbe distaccata completamente, in quanto a tematiche e impostazione. In effetti, la differenza tra Goldrake e i due Mazinga era così stridente, che i produttori (soprattutto Toshio Katsuta, responsabile della progettazione di Goldrake), nonostante il parere contrario di Nagai, vollero inserire anche Koji Kabuto nella serie, per dare ad essa una parvenza di continuità con le precedenti due serie di Mazinga. Infatti, nell’idea originaria, Koji Kabuto non avrebbe dovuto esserci, in quanto, in Daisenso, Duke Fleed agisce da solo, senza un amico “terrestre”.
PERCHE' COSI' TANTO SUCCESSO?I motivi del successo sono molteplici: Daisenso aveva trovato un nuovo modo di impostare il racconto robotico, e non solo quello. L'aspetto dei mecha era innovativo: dei dischi spaziali capaci di trasformarsi in robot o in mezzi di combattimento, o che contengono addirittura un robot. Ma non fu questo il fattore chiave, per quanto importante sia stato: lo fu la grande cura verso la caratterizzazione psicologica dei potagonisti. Il personaggio principale, infatti, Duke Fleed, è tormentato da un opprimente conflitto interiore: tornare ad usare Gattiger significa per lui abbandonare definitivamente la tranquilla vita sulla Terra, rischiando, tra l'altro, di coinvolgere anche questo pianeta in una cruenta guerra. Ma non solo: il dramma è accentuato da una vera e propria tragedia romantica, cioè l'amore non più possibile tra Telonna e Duke Fleed, che coinvolge in modo particolare per il fatto - raro a quei tempi - che tutti gli alieni avessero un aspetto umano.
La grande attenzione alla psicologia dei personaggi è dunque centrale, mentre il combattimento tra i robot è qui solo una presenza marginale, quasi un obbligo da pagare per rispettare le attese del pubblico. In effetti, queste saranno anche le linee narrative di Goldrake: negli episodi di Naida e Rubina, per esempio, non compare nemmeno il combattimento tra i robot.
Da notare un'altra particolarità, rilevata da Gerdha di nagaifans: lo stile dei dialoghi di Uchu Enban Daisenso (e anche di Goldrake) è molto ricercato, forbito e soprattutto poetico sotto il profilo letterario. Esso rappresenta un caso piuttosto raro nell'animazione giapponese. Solo pochi altri anime realizzati negli anni '70 utilizzano il medesimo stile narrativo (ad esempio, Battleship Yamato e Galaxy Express 999).
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#entry491644613 Edited by joe 7 - 7/6/2014, 20:41