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BIG ROBOT DOSSIER

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joe 7
view post Posted on 17/6/2013, 15:23 by: joe 7     +1   -1

Ill.mo Fil. della Girella

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BIG ROBOT - IL PRIMO ROBOT GIGANTE ITALIANO! Parte 1


Dossier di Joe7 e Antareser70. Ringrazio il forum Retronika (http://retronika.blogspot.it/), il forum Encirobot (www.encirobot.com/index.html) e Alberico Motta, l'autore di Big Robot, per il loro prezioso aiuto. Ringrazio anche Antareser per aver messo a disposizione la sua preziosa serie di Big Robot.

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NOTA: Attenzione, ci sono degli spoiler!

Goldrake aveva appena finito le sue puntate (l’ultima fu trasmessa il 6 Gennaio 1980), e ormai gli italiani erano diventati orfani del loro beniamino. I fumetti italiani robotici usavano gli stessi personaggi delle serie televisive: Goldrake, Mazinga Z, Jeeg Robot, eccetera. Ma nessuno aveva tentato di inventare di sana pianta qualche nuovo personaggio robotico. Qualche tentativo fu fatto, a dire il vero: per esempio, uscirono delle storie a numero unico di Golzinga o Capitan Sherlock, che però, essendo storie uniche o di pochi numeri, non potevano incidere molto sul mercato.

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Però, nel Luglio dell’anno 1980, uscì a sorpresa, inaspettatamente, senza nessun battage pubblicitario, BIG ROBOT della casa editrice Bianconi. Ebbe breve durata (solo 12 numeri); solo molti anni dopo, fu ristampato dalla Kappalab nel 2012. In questo servizio, si farà riferimento alla Edizione Bianconi col termine VB (Versione Bianconi), mentre l’edizione Kappalab sarà indicata con VK (Versione Kappalab).

LA STORIA (finale descritto da Antareser)

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BIG ROBOT si divide i due parti: lo scontro con gli alieni comandati da Orkus e il viaggio nello spazio.

PRIMA PARTE (VB dall’1 al 7)
Siamo in una Terra del futuro, devastata da una guerra atomica. I pochi sopravvissuti vivono tra le rovine, abbrutiti dalle radiazioni e avvolti in mantelli neri. In mezzo a questo disastro, si erge la Base Union, dove vivono alcuni uomini che sono riusciti a salvare le conoscenze scientifiche del tempo, cercando di riportare la Terra com’era prima. A capo della base sta il comandante Horion, aiutato dai suoi assistenti meccanici Luno e Trone. Un giorno, un meteorite cade sulla Terra, e, quando gli uomini vanno ad esaminarlo, con gran sorpresa trovano una bambina che esce dall’oggetto celeste: si fa chiamare Alya. Anche dopo diversi anni, la bimba non mostra nessuna crescita e si rivela capace di poteri mentali sovrumani. Non si sa nulla della sua origine, né della sua identità: però, poco tempo dopo il ritrovamento di Alya, inizia l’attacco di misteriosi alieni dallo spazio. Sono comandati da Orkus, un essere di un’altra dimensione, composto solo da tenebre e che odia la vita, di cui Alya ne è la misteriosa fonte. Infatti, è l’annientamento di Alya l’obiettivo dell’attacco degli alieni e non la conquista della Terra. Gli alieni lanciano i loro attacchi da una base spaziale sferica che si nasconde dietro la Luna: a capo della base c’è il braccio destro di Orkus, l’impassibile Fuher, col volto nascosto dietro una maschera di ferro. Come consigliere scientifico ha il deforme Nanus, dall’intelligenza e acutezza assai elevate. Inoltre, la spietatezza di Orkus è tale che, ad ogni fallimento di Fuher, il comandante viene punito con una mutilazione del suo corpo. Ma i terrestri non restano impreparati: oltre ad avere la Base Union come difesa, il comandante Horion, aiutato da Luno e Trone, costruisce Big Robot, un gigantesco robot antropomorfo dalle molte armi che riesce a fronteggiare l’attacco degli alieni. E’ guidato da Antares, un ragazzo giovane ed entusiasta. La difesa di Alya non ha solo lo scopo della protezione della vita di una bambina: Alya infatti sembra essere l’ultima speranza dell’umanità. Altri personaggi della serie sono: Syrus, l’addetto ai comandi della base; Mik e Roy, due piloti terrestri degli aviogetti da combattimento che aiutano Big Robot; Myzar, il micio di Alya; Tomy, un ragazzo terrestre che fa amicizia con Alya; Dayna, la ragazza della base. Tra i malvagi, è da ricordare Asteria, bellissima e glaciale combattente (non mostra nessun sentimento né verso i terrestri, né verso Antares). Gli scontri tra Orkus e Big Robot si susseguono fino allo scontro finale, in cui il Big Robot distrugge la base aliena insieme a Fuher e Nanus. Orkus, dopo un ultimo tentativo di distruggere Alya, scompare per sempre, e anche Alya non compare più nella storia, lasciando un forte interrogativo nella serie.

SECONDA PARTE (VB dal 7 al 12)
Successivamente, viene introdotta l'astronave "Sunbeam" capace di trasportare il Big Robot al suo interno e, da lì in poi, c'è un alternarsi di avventure "terrestri" e di avventure "spaziali". Sul numero 12, che è l’ultimo, si trova una storia spaziale a bordo della Sunbeam, intitolata 'Il vendicatore di Ay-Al' e, dopo, l’ultima storia di Big Robot, che si svolge sulla Terra, intitolata 'La specie negativa', ma non c'è nulla che lasci intendere che questo sia il finale della serie. Le avventure del Big avrebbero potuto continuare tranquillamente. Tuttavia, sempre su questo numero 12, dopo la succitata ultima storia, compare un'altra serie robotica dai toni più leggeri rispetto a quelli del Big e narrante le vicende del robot Tecnus e del suo pilota ragazzo Solar. Quindi il finale è apertissimo.


I PERSONAGGI

ANTARES

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Il giovane pilota del Big Robot. Fisicamente, ha i capelli lunghi come Actarus di Goldrake, ma non ha nulla della malinconia del personaggio. Un’altra somiglianza con Actarus è nella sua tuta da combattimento, che somiglia a quella del protagonista di Atlas Ufo Robot. Se il nome “Actarus” fu preso dalla stella “Arcturo”, Antares prende il nome dalla stella omonima.
Il suo carattere è a volte ironico e sicuro di sé, come Hiroshi di Jeeg Robot, con cui ha in comune anche la moto e i vestiti, col caratteristico bavero rialzato. Coraggioso e onesto, di animo semplice e schietto, Antares è il protagonista, anche se di fatto sembra una comparsa: la sua apparizione spesso riguarda solo la guida del Big Robot e le scene di combattimento. Non si sa nulla su di lui e spesso la storia è gestita dai personaggi comprimari, come il robot Luno, che a volte assume anche il ruolo di protagonista.

COMANDANTE HORION

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Il comandante della Base Union. Con barba e baffi ispidi e capelli con una incipiente calvizie, porta una giacca aperta addosso. Fisicamente, somiglia al Dottor Galax di Danguard. Permaloso e dall’aria trasandata, dirige le operazioni della Base Union: ma il cervello effettivo della base è il robot Luno, anche se ufficialmente non ha ruoli di comando. Il nome “Horion” deriva anch’esso da un termine astrale: la costellazione di Orione

LUNO

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Il robot della Base Union, anche se questa è una definizione assai riduttiva. Dotato di grande intelligenza ed intuizione, Luno è stato il progettista e il creatore della Base Union. Inoltre, le sue analisi sugli alieni si rivelano sempre preziose per la risoluzione dei conflitti. In sostanza, è la vera mente coordinatrice dei personaggi “buoni”. Spesso assume persino atteggiamenti umani, come la permalosità, la curiosità, la tristezza, la gentilezza, persino l’attrazione per l’altro sesso (come col personaggio di Asteria). Il suo nome richiama la Luna, mentre il suo aspetto fisico richiama il robot Trebio (o C3PO) di Guerre Stellari.

TRONE

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Gigantesco e goffo robot della base, aiuta Luno nelle azioni di fatica. Se Trone è il braccio, Luno è la mente. Non è molto sveglio, ma ha una grande sensibilità.

ALYA

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Alya è una bambina misteriosa venuta dallo spazio dentro un meteorite. E’ una creatura immortale con poteri paranormali e capacità misteriose che sono oltre l’umano. Più avanti, si scopre che è l’essenza della vita, il suo impulso creativo. Amica degli uomini di Base Union, sta con loro comportandosi come una bambina normale. Rappresenta una forza misteriosa, positiva, del cosmo, che Orkus vuole distruggere. Nella versione della Kappalab, Orkus dice che Alya è arrivata tra gli uomini per portarli tra le stelle.
Ha capelli lunghi e biondi, grandi occhi azzurri e sta spesso col ragazzo della base, Tomy. Inoltre, è affezionata al gatto Myzar.
Anche se ha grandi poteri e rappresenta una “positività”, Alya ha anche dei lati ambigui: per esempio, può manipolare le menti per i suoi fini. Nel primo episodio, condiziona Antares, che dovrebbe salire sul Big Robot per combattere, perché invece cerchi il suo gatto Myzar. Conserva quindi dentro di sé una certa forma di egoismo infantile.
Una curiosità: nella versione più recente della Kappalab, Alya è muta, mentre nella prima versione della Bianconi parlava.
Il suo nome ha molti significati. Per esempio, richiama la stella Alya (in genere, diversi nomi di Big Robot sono presi dalle stelle: Myzar, Antares…). Ma ci sono altri significati: in arabo, “Alya” significa “cielo” o “divinità”, mentre, in ebraico, significa “ascendere”. Non solo: “Alya” è anche il diminutivo di “Alessandra”, che in greco significa “colei che difende”. Oppure, è anche il diminutivo di “Alina” “luce”, in greco. Insomma, tutti nomi che ben si adattano al personaggio.

TOMY

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Il bambino della base (quasi la “mascotte”), amico di Alya e comune umano. Non ha molto spazio nella storia.

SYRUS, MIK, ROY

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Syrus è deputato al controllo degli apparecchi di Base Union e all’avvistamento di eventuali attacchi degli alieni. Il suo comportamento fuori dalle righe – esclamazioni improvvise, battute umoristiche di bassa qualità – fanno sempre venire i nervi al comandante Horion.

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Mik e Roy guidano gli aerei di difesa della Base Union, ma generalmente sono inefficaci contro l’attacco degli alieni. Non si sa altro di loro, se non che parlano come i protagonisti dei telefilm avventurosi americani, con frasi e battute ironiche standard.

MYZAR

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Il gatto di Alya. Compare poco nella serie.

DAYNA HEVIN

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La ragazza della base, forse la ragazza di Antares.
In ogni caso, nella prima serie del Big Robot, compare poco. Nella seconda serie, si scopre che è la figlia di William Hevin, un astronauta della N.A.S.A. disperso su Marte (ep. 18).

BIG ROBOT

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Il robot gigante della Base Union. Il suo processo di assemblaggio richiama molto Jeeg Robot, al quale assomiglia anche nel nome: ma l’autore dice che la somiglianza è casuale, perché non aveva seguito la serie. In ogni caso, nel processo di assemblaggio, Antares, una volta indossata la tuta, corre al “Big Control”, che è la testa – astronave del Big Robot che si trova alla Base Union. Il Big Control parte dalla base, dirigendosi verso un’area tra le montagne, detta “Ring Center” (termine usato nella VK), dove l’astronave-testa emette degli impulsi radio su frequenze determinate che richiamano i componenti (qui detti “frazioni”) del Big Robot.

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I componenti escono dall’area meccanica posta tra le montagne e si assemblano tra di loro e col Big Control, formando il Big Robot. Nell’episodio 4 (VB) dicono che il Big Robot pesa 80.000 tonnellate d’acciaio: un peso veramente incredibile, visto che Goldrake pesa ufficialmente 280 tonnellate e Mazinga Z solo 20! Nella VK, pesa invece qualche “migliaio di tonnellate”, comunque sempre un peso di tutto rispetto. La struttura del robot è semplice, quasi mazinghiana, senza però alcuna “V” pettorale (ad eccezione di un paio di cerchi sul petto). Il suo volto è privo di bocca, perché quella zona è coperta da una sorta di maschera. Ha un paio di ali simili a corna sul capo, che gli danno un’aria simile a quella di Devilman.
Le sue armi sono varie. Oltre ad una notevole forza fisica, ha: (nota: tra parentesi, c’è il nome dell’arma nella VK)

- Pugno d’acciaio (Pugno d’acciaio): praticamente, il “pugno a razzo” di Mazinga Z.

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- Missili spaziali (Missili perforanti): missili che partono dalle “corna” del Big Robot.

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- Rete Nyflon (Rete Nyplon): filo metallico col quale cattura i nemici.

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- Folgore galattica (Folgori fotoniche): raggi elettrici che partono dai due cerchi sul petto del robot

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- Massima propulsione: il Big Robot si lancia come un missile contro l’avversario, distruggendolo. Nella versione kappalab, questa mossa non ha un nome.

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- Energia totale (Raggi fotonici alla massima potenza): dei raggi di energia fotonica che partono dagli occhi del Big Robot. E’ l’arma più potente del robot (almeno, nella VB. Nella VK questo non è specificato).

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L’IMPERATORE ORKUS

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E’ il capo supremo degli alieni Hydra. Non ha un corpo, e parla col suo sottoposto Fuher attraverso uno schermo su cui compare un volto, modulato sulle sue vibrazioni negative (secondo la VK). Compare per la prima volta nell’episodio 4, “Lo scudo invincibile”. Nella prima versione del fumetto (Ed. Bianconi, episodio 5: “Il mistero di Orkus”), afferma di essere “tenebre”, o meglio, l’essenza della negatività: l’angoscia, la morte, il nulla. Un “concetto negativo” vivente. Infatti, afferma di essere “l’elemento negativo dell’universo”, e lo vuole dominare: ma, essendo appunto negativo, lo vuole dominare attraverso la distruzione totale dell’universo. Inoltre, parla degli alieni Hydra come se fossero “esterni” a lui: in sostanza, Orkus non è un alieno Hydra come Fuher e gli altri: si serve di loro per raggiungere il suo scopo. Questo spiega anche la sottomissione totale di Fuher alle torture che Orkus gli infligge. Gli alieni, in sostanza, sono schiavi di Orkus. Il suo scopo è distruggere Alya, che vede come una minaccia alla sua esistenza nell’universo: per fare questo, vuole distruggere la Terra, cosa che provocherà l’annientamento della forma corporale di Alya e questo la renderà incapace di opporsi ad Orkus. Nella VK, Orkus dice solo di essere “tenebre”, e parla di dominio universale, attraverso la distruzione di Alya, ma non fa cenno alla distruzione dell’universo.
Orkus appare come l’equivalente del diavolo, essendo, come lui, solo una “forma spirituale” e odiando il corpo e la carne, in sostanza la creazione, di cui parla con disprezzo. L’odio di Orkus per la “carne” si mostra anche attraverso le continue mutilazioni alle quali sottopone il comandante Fuher come punizione per i suoi fallimenti, e si nota in questo un suo certo compiacimento. Questo “disprezzo” lo si può notare anche nella deformazione del corpo di Nanus, lo scienziato degli Hydra. Il nome di Orkus richiama l’”orco” delle fiabe, che è un mostro divoratore di bambini: infatti, Orkus vuole “divorare” Alya, una bambina, e, in un certo senso, “divora” anche Fuher.

FUHER

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E’ il comandante in capo degli alieni Hydra, anche se, curiosamente, non è mai chiamato “Comandante” o “Capitano”: Orkus lo chiama solo Fuher e i suoi sottoposti lo chiamano solo “Eccellenza” Ha il volto coperto da una maschera di ferro e il suo corpo è coperto da una tonaca-mantello che lo avvolge tutto, nascondendo così le terribili mutilazioni alle quali Orkus lo sottopone a causa dei suoi fallimenti contro Big Robot. Fisicamente, ricorda Darth Vader di Guerre Stellari e il Dottor Destino della Marvel (soprattutto nella maschera). Carismatico e imperativo, è sottomesso totalmente ad Orkus. Ha una sua certa forma di lealtà e rispetto del nemico: quando Antares è suo prigioniero, gli permette di esaudire il suo ultimo desiderio. Il suo nome ovviamente ricorda quello di Adolf Hitler, chiamato “Fuhrer” (“capo”, o “guida”) dai suoi. A differenza di “Fuhrer”, il nome di “Fuher” manca di una erre.

NANUS

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Deforme ed intelligente scienziato al servizio di Fuher, spesso è la mente principale degli attacchi a Base Union. Ha una curiosa somiglianza col Gollum del Signore degli Anelli.

ASTERIA

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Donna degli Hydra dall’aspetto seducente, è in realtà un androide privo di sentimenti. Tanto bella quanto crudele, Asteria fa solo due apparizioni (episodio 5 “Il mistero di Orkus” ed episodio 7, “Il cratere della morte”) prima di scomparire definitivamente dalla storia, uccisa da Luno. Riesce a catturare ed ingannare Antares per due volte: anche se il ragazzo prova attrazione e rispetto per Asteria, tale sentimento non è ricambiato.
Abile mentitrice e manipolatrice di persone, forse Asteria avrebbe meritato uno spazio maggiore. Il suo nome richiama il termine latino per definire le stelle, “aster”. Ricorda un po’ Naida di Atlas Ufo Robot, anche se ha i capelli neri, mentre Naida li aveva verdi.

ALIENI HYDRA E ROBOT NEMICI

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Gli alieni Hydra compaiono poco: in genere hanno l’aspetto di uomini dalla testa a forma di teschio con una divisa che ricorda uno scheletro. In altri casi, sono piloti di robot da combattimento, e hanno fattezze varie.

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I robot nemici hanno fattezze varie: sono guidati da piloti e possono parlare esprimendo i pensieri dei loro guidatori. Altre volte, sono mostri creati da Nanus, dotati di coscienza e intelligenza: anche loro possono parlare.

I LUOGHI

BASE UNION

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E’ l’avamposto della nuova civiltà terrestre dopo il conflitto nucleare. Guidato dal comandante Horion, è la sede da dove partono il Big Control (la “testa” di Big Robot) e gli areogetti da combattimento di Mik e Roy. Tutti i personaggi principali terrestri vivono lì, compresa Alya, che sembra vivere in una casa accanto alla Base Union insieme a Tomy, Dayna e Myzar.

BASE NERA (BASE LUNARE DEGLI ALIENI HYDRA)

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Simile alla “Morte Nera” di Guerre Stellari, è una gigantesca costruzione satellitare a forma di sfera che si nasconde dietro la faccia nascosta della Luna. La comanda Fuher e da lì partono gli attacchi alla Base Union.

CITTA’ DISTRUTTE

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Non si sa esattamente dove siano ambientate le storie: ogni città è stata distrutta, formando scenari da “dopobomba”. Ci vivono i pochi sopravvissuti alla guerra atomica, spesso sfigurati e coperti da cappucci neri come i monatti dei “Promessi Sposi”. Inoltre, laggiù vivono anche grossi topi che aggrediscono in gruppo l’uomo.


Il seguito ci sarà Lunedì prossimo 24 Giugno, a cadenza settimanale. Ecco il programma generale del lavoro:

Lunedì 24 Giugno:
La nascita di Big Robot: l'edizione Bianconi e l'edizione Kappalab
Biografia di Alberico Motta
Riassunto degli episodi da 1 a 10, con immagini

Lunedì 1° Luglio:
Riassunto degli episodi da 11 a 20, con immagini

Lunedì 8 Luglio:
Riassunto degli episodi da 21 a 30, con immagini

Lunedì 15 Luglio:
Riassunto degli episodi da 31 a 37 (ultimo) + extra di un altro personaggio allegato all'ultimo numero di Big Robot della Bianconi

Lunedì 22 Luglio:
Intervista di Joe7 e Antareser all'autore di Big Robot, Alberico Motta


Potete mandare commenti, consigli, complimenti, adulazioni sperticate, torte in faccia e pedate varie al seguente indirizzo: #entry536790409

Potete scaricare la versione PDF della prima parte del dossier cliccando qui: https://hotfile.com/dl/229184389/1a8fff3/BRDp_1.rar.html

Edited by joe 7 - 1/7/2013, 11:16
 
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