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BIG ROBOT DOSSIER

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joe 7
view post Posted on 2/7/2013, 13:22 by: joe 7     +1   -1

Ill.mo Fil. della Girella

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EPISODIO 13: INCONTRO RAVVICINATO (articolo di Antareser)

VERSIONE BIANCONI (VB) , volume 4
Un disco volante di almeno un miglio di diametro atterra in un punto imprecisato dell'Amazzonia, in America Meridionale. Il comandante Horion pensa che sia un altro attacco da parte di Orkus e così, dopo aver localizzato l'esatta posizione dell'oggetto, invia sul posto il Big Robot. Nonostante l'arrivo del robot, l'ufo non dà segno di attività. Antares, quindi, decide di "stuzzicarlo" usando il pugno d'acciaio: Il colpo del poderoso maglio risuona nel silenzio della foresta e, dopo qualche istante, il medesimo suono viene emesso dall'ufo. Il giovane ci riprova colpendo il gigantesco disco ripetute volte e per ogni colpo ne viene emesso uno di uguale intensità. Pensando ad una tattica per ingannarlo, Antares scaglia una raffica fotonica sull'enorme struttura, ma questa ne emette una di eguale potenza. A questo punto, il pilota del Big Robot intuisce che, forse, l’oggetto sta cercando di comunicare e, utilizzando dei raggi luminosi emessi dagli occhi del robot, trasmette un messaggio in codice astronautico. L'ufo decifra il codice e risponde: si chiama Asha e viaggia nello spazio alla ricerca di suoi simili. Inoltre, è disposto ad incontrare il rappresentante più autorevole del pianeta. Messo al corrente della situazione da Antares, il comandante Horion lascia la base con un aviogetto e si dirige sul posto. Una volta arrivato, Antares invia un segnale al disco; da un portello esce fuori una strana sagoma: è Asha, un robot vivente!

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Constatando che il comandante Horion è un essere biologico, la macchina si rivolge al Big credendolo senziente come lui stesso e gli dice che è disposto ad aiutarlo eliminando i suoi padroni umani affinché tutti i robot della Terra possano conseguire l'indipendenza. Asha emette così una scarica per uccidere Horion, ma la mano del Big lo protegge. La macchina vivente, allora, lancia un segnale di richiamo e un esercito formato da migliaia di strani automi si riversa fuori dai portelli.

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Il comandante ha un'intuizione e ordina ad Antares di distruggere il solo Asha: il ragazzo esegue l’ordine schiacciando la macchina vivente con il piede del Big.

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Distrutto il loro leader gli automi, incapaci di prendere decisioni, si fermano. I mezzi terrestri decollano verso Base Union, mentre tutti i robot si stringono in cerchio attorno a ciò che rimane di Asha in attesa di un comando che non verrà mai dato.

EPISODIO 14: DUNE DI FUOCO (articolo di Antareser)

VERSIONE BIANCONI (VB) , volume 5
Da tempo si riscontrano apparizioni di mezzi alieni lungo le linee di confine del territorio di Base Union, ma senza minacce dirette alla base. Antares pensa che questa sia una strategia precisa degli alieni. Il dipartimento delle ricerche scientifiche, inoltre, riporta che quattro strani rilievi circolari disposti in semicerchio sono stati rilevati in una zona del deserto del Sahara. Il comandante Horion decide di inviare sul posto Mik e Pol con due intercettori al fine di investigare e fare rilevamenti più precisi. Mentre si apprestano ad uscire dal confine della zona controllata, i due piloti si trovano a dover affrontare una squadriglia di quattro dischi volanti. Tuttavia, solo Mik ingaggia il combattimento, mentre Pol riesce a far perdere le proprie tracce e prosegue verso il deserto. Arrivato nella zona segnalata, il pilota comunica alla base che vi sono cinque strutture a forma di cupola, ma, all'improvviso, viene attaccato da alcuni dischi volanti che stanno scortando una sesta cupola. L'aereo viene abbattuto ma Pol riesce a salvarsi lanciandosi col paracadute. Il Comandante Horion, allora, ordina ad Antares di partire immediatamente col Big Robot. Nel frattempo, la sesta cupola atterra, collocandosi nella propria posizione, mentre un macchinario, creando un vento artificiale, la ricopre di sabbia, facendola assomigliare ad una duna.

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Lungo il tragitto, intanto, il Big Robot deve affrontare una squadriglia di ufo, ma riesce facilmente ad abbatterli.

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Arrivato sul posto, Antares attacca immediatamente una cupola usando la folgore cosmica, ma senza sortire alcun effetto: le cupole sono protette da uno scudo impenetrabile. Alla base appare ormai chiaro che gli alieni stanno costruendo un avamposto con elementi separati. Improvvisamente, il macchinario del vento artificiale crea una tempesta di sabbia, che seppellisce il Big Robot immobilizzandolo. Pol, allora, tenta il tutto per tutto e con una pistola laser riesce a mettere fuori uso la turbina. Nello stesso tempo, si avvicina una settima cupola, scortata da vari dischi volanti, i quali attaccano Pol.

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Antares però riesce a liberarsi e a salvare l'amico, distruggendo tutti i velivoli alieni. A questo punto, rimane la cupola: per prima cosa Antares afferra il pilota con la mano del robot per proteggerlo e poi si getta a velocità ultrasonica nel poco spazio che separa la cupola dalla terra, scaricando tutta la propria energia distruttiva sulla base dell'oggetto, l'unica parte vulnerabile. La settima cupola esplode portando con sè nell'esplosione tutte le altre sei.

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I nostri eroi, salvatisi per miracolo da quella immane distruzione, fanno ritorno a Base Union.


Vista la gran quantità di materiale, lo posterò un pò per volta. Domani posto un altro pezzo.

Potete commentare qui: #entry536879074
 
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