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BIG ROBOT DOSSIER

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joe 7
view post Posted on 5/7/2013, 13:34 by: joe 7     +1   -1

Ill.mo Fil. della Girella

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EPISODIO 19: GLI OSPITI DELLO SPAZIO (articolo di Antareser)

VERSIONE BIANCONI (VB) , volume 6
Durante il viaggio di ritorno sulla Terra dopo la spedizione sul pianetino Eros, i sensori della Sunbeam rilevano un velivolo spaziale che sta seguendo la stessa rotta dell'astronave terrestre. Antares cerca di mettersi in comunicazione col mezzo alieno, ma non ottiene alcuna risposta.

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Nell'incertezza decide, allora, di seminarlo accelerando fino alla fantastica velocità di 800.000 Km orari, ma anche questo tentativo non ha successo. Per evitare, perciò, di portare l'oggetto fino alla Terra, il giovane cambia rotta e porta la Sunbeam nell'orbita di Marte. A bordo dell'astronave aliena, alcuni membri dell'equipaggio si interrogano su chi possano essere gli occupanti dell'altra astronave e uno di essi propone una spedizione esplorativa. Così, una piccola navicella, appena percettibile dagli strumenti terrestri e con a bordo tre alieni, si introduce all'interno della Sunbeam attraverso una bocca di aspirazione. Nella sala controllo, una spia elettronica avverte Trone di una presenza nel comparto accumulatori, ma le telecamere interne non rilevano nessuno. Antares, allora, decide di andare a controllare personalmente e, arrivato nel locale, per poco non calpesta uno degli alieni: infatti si tratta di esseri alti una decina di centimetri. Il ragazzo, non notando nulla di strano, ritorna in sala comando seguito dai tre esseri. Trone, però, nota il movimento di qualcosa di piccolo nel settore esterno del proprio campo visivo. Antares intuisce qualcosa e dice al grosso robot di emettere degli ultrasuoni. Lo stratagemma ha successo e i tre alieni, storditi, cominciano a correre all'impazzata. Uno dei tre viene catturato da Luno con un bicchiere, ma Antares, per far capire loro che non hanno cattive intenzioni, lo libera. Subito, l’alieno raggiunge i suoi compagni e, insieme, porgono ai terrestri una specie di microchip che contiene il codice per decifrare la loro lingua. Ora che Luno può capirli, i tre gli raccontano di provenire dal pianeta Gnano situato in un'altra galassia e sono alla ricerca di un mondo che possa ospitarli, dal momento che il loro pianeta si è trovato sulla rotta di collisione di una grande cometa.

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Solo una parte della popolazione si è salvata e ora si trova nel contenitore spaziale in stato di ibernazione, mentre solo loro tre sono svegli per pilotare il veicolo attraverso le galassie. Ma il tempo di sopravvivenza nello spazio sta per esaurirsi: Devono uscire dal contenitore al più presto per ritornare a vivere in un ambiente naturale. Luno riferisce tutto ad Antares, il quale, a sua volta, informa Base Union. Il comandante Horion convoca d'urgenza tutti i membri del grande consiglio e, dopo ben 14 giorni di discussioni, viene presa una decisione: gli alieni potranno sbarcare in una zona dell'emisfero australe, dove potranno riorganizzare la loro comunità nel rispetto delle condizioni di pacifica convivenza planetaria. Comunicata la notizia agli alieni, le astronavi ripartono e, dopo non molto tempo, arrivano sulla Terra dirigendosi verso l'emisfero australe. Tuttavia, prima di dare il permesso di sbarco, il comandante Horion, preso da un dubbio, chiede di sapere il numero esatto di individui presenti nel contenitore. La risposta è sorprendente: Il loro numero è nell'ordine delle 36 cifre! Il comandante, allarmato da ciò, nega il permesso di atterraggio, ma gli alieni si rifiutano di ubbidire e continuano ad avanzare. Antares, allora, esce col Big Robot e si pone tra la nave e la terra per impedirne lo sbarco. Nonostante la presenza del robot, gli alieni proseguono. Il comandante Horion, allora, ordina al ragazzo di distruggere la nave ma Antares non se la sente di sterminare una intera specie e così non fa fuoco. Tuttavia, all'ultimo momento, uno dei tre alieni ha un ripensamento: non possono ripagare la bontà dei terrestri con la sopraffazione numerica.

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Gli altri due, però, non sono d'accordo e così il primo alieno li uccide dopodiché riporta la nave nello spazio.

EPISODIO 20: I PICCOLI CACCIATORI (articolo di Antareser)

VERSIONE BIANCONI (VB) , volume 7
Un oggetto sferico precipita sulla Terra e da esso esce una piccola figura: è Micron.

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E’ un essere artificiale creato su un remoto pianeta ai limiti della galassia da quello che un tempo fu un gran maestro dell'ingegneria cibernetica, Mahan.

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E’ un vecchio alieno prigioniero di un'esistenza senza fine e schiavo di un maligno dominatore che moltiplica nell'eternità la sua vita: Orkus!

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E' stata, infatti, la malefica entità ad ordinare a Mahan di costruire Micron per il proprio fine più oscuro: la distruzione di Alya. Il piccolo cyborg raduna vari bambini dell'abitato di Base Union in un luogo solitario e, con i propri poteri ipnotici, li induce a dare la caccia ad Alya per ucciderla. Così, i bambini arrivano a casa di Dayna e la aggrediscono, ma quest'ultima riesce ad avvertire Tomy e Alya, che fuggono uscendo da una finestra.

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Alla base, intanto, il comandante Horion e Antares ricevono un comunicato riguardante la scomparsa di una decina di bambini. Il giovane, allora, decide di chiamare Dayna ma, non ricevendo risposta, si precipita subito a casa, dove trova l'amica alquanto scossa. Questa gli racconta l'accaduto e così il ragazzo esce di casa e si mette alla ricerca dei due bambini. Seguendo il proprio istinto, si dirige verso una grotta sulla montagna, conosciuta anche da Tomy, dove spera che i due si siano rifugiati; ma lungo la salita viene assalito dai bambini sotto l'influenza di Micron, riuscendo tuttavia a sfuggire alla loro aggressione. Più in alto, nella grotta, Tomy, non vedendo i loro inseguitori, decide di scendere lungo il sentiero a dare un'occhiata, ma purtroppo incontra Micron che, con i suoi poteri, lo pone sotto il proprio controllo. Tomy è ora convinto di dover uccidere Alya, e a tale scopo dice all’alieno sintetico di usare il fuoco. Micron, quindi, stabilisce un contatto cosmico e la malefica entità di Orkus appare nel cielo come un astro abbagliante rovesciando un fiume di fuoco sulla montagna terrestre.

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Altissime fiamme cominciano a divorare la foresta inaridita e Alya viene a trovarsi in pericolo. Antares, vedendo le fiamme, si mette in comunicazione con la base e chiede al comandante Horion di inviare il Big Robot col pilota automatico. Dopo un breve volo, il robot giunge a destinazione e il giovane vi sale a bordo. Alla vista del gigante d'acciaio, Micron ordina a Tomy di fermarlo e così il bambino si fa notare da Antares, che con la mano del robot lo afferra e lo porta alla cabina di pilotaggio. Ma, non appena Tomy guarda negli occhi il pilota, Micron riesce, attraverso il bambino, a controllare anche la volontà del ragazzo. Il Big Robot comincia così a scaricare sulla montagna la sua potenza distruttiva, inducendo Alya a credere che gli uomini si siano schierati contro di lei e che vogliano scacciarla dal loro mondo. Ma, proprio in quel frangente, la bambina venuta dallo spazio e l'inviato di Orkus si incontrano, incrociando i loro sguardi.

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Micron cerca di porla sotto la propria influenza, ma Alya è troppo forte e l'essere artificiale, abbagliato dallo sguardo della bambina, indietreggia e cade in un precipizio finendo accidentalmente nel raggio distruttivo emesso in quel momento dal Big. Lo strumento catalizzatore della volontà di Orkus si dissolve, liberando le menti umane dal malefico influsso. Alya, tuttavia, si trova ancora in pericolo a causa del fuoco ma Antares, utilizzando il pugno d'acciaio come mezzo di soccorso, riesce a salvarla. La bambina continuerà a vivere tra gli uomini ed a nutrire la loro speranza nel futuro. Una funesta entità, invece, si allontana nelle tenebre dell'universo, ma si riaffaccerà ancora agli orizzonti della Terra.


Vista la gran quantità di materiale, lo posterò un pò per volta. Domani posto un altro pezzo.

Potete commentare qui: #entry536879074
 
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26 replies since 17/6/2013, 15:23   2193 views
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