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Votes taken by Delari

view post Posted: 8/3/2024, 17:10     +1Cerottini (per l'anima) - Deliri Girellari
La cosa strana è che anch'io ho paura delle altitudini. Guardare in basso, per esempio da un ponte, mi fa sempre impressione. Ma non ho paura di viaggiare in aereo... :via:
view post Posted: 8/3/2024, 14:14     +1Auguri a tutte le donne - Benvenuti & Compleanni
Grazie mille <3

Festeggiatevi anche voi, ragazze, coccolatevi un po'. Non è necessario aspettare che i regali ce li facciano i maschi, o sbaglio?
view post Posted: 8/3/2024, 10:15     +3Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
Per la giornata della donna...


La poetessa scientifica

Londra, prima metà del 19° secolo

Figlia di un rinomato poeta e di una donna dell'alta società che aveva studiato matematica (inusuale per quei tempi), Ada si interessò presto a sia per la letteratura che per la matematica. Non conobbe mai suo padre; la madre la incoraggiò a seguire i suoi studi.

Conobbe molti fisici e matematici del suo tempo (per lo più maschi), tra cui Charles Babbage, che venne più tardi chiamato il "padre dei computer". Ne aveva costruito un prototipo chiamato "analytical engine", e Ada lo assistiva; definiva se stessa "analista e metafisica" e il suo approccio "scienza poetica".

Nel 1842, Ada tradusse un articolo dell'ingegnere italiano Luigi Menabrea (più tardi questi divenne primo ministro), aggiungendo sette appunti molto dettagliati. Il settimo di questi rivoluzionò le macchine per programmare: si trattava di un algoritmo eseguibile da una macchina. Ada provò in questo modo che il computer poteva anche comprendere ed elaborare concetti astratti, non solo analizzare numeri. A quei tempi l'idea sembrava troppo fantastica per essere vera: ma Ada aveva gettato le basi per i programmi che oggi tutti conosciamo e senza i quali le nostre vite non sono neanche più immaginabili.

In pratica, il settimo appunto di Ada viene oggi visto come il primo programma per computer.

A suo marito venne conferito il titolo di conte nel 1838, facendo di lei la contessa di Lovelace. Suo padre non era altri che George Gordon Byron.


Ada Byron King Lovelace, 1815 - 1852

Edited by Delari - 8/3/2024, 13:48
view post Posted: 8/3/2024, 09:51     +2Auguri a tutte le donne - Benvenuti & Compleanni
Auguri a tutte! Per festeggiare, oggi vado al salone di bellezza. :innocent.gif:

Il nuovo impiego comincia il 15 marzo, speriamo per il meglio...
view post Posted: 8/3/2024, 09:47     +2Cerottini (per l'anima) - Deliri Girellari
Dove si trova questo posto? Ci vado subito! <3
view post Posted: 7/3/2024, 18:19     +2Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
CITAZIONE (H. Aster @ 7/3/2024, 17:49) 
Sì, la povera Caroline soffriva d disturbi mentali, era priva di equilibrio e tendeva a drammatizzare molto, agendo a volte come in preda a una furia cieca e istintiva. In effetti si comportò come una vera stalker, e fu chiacchieratissima. La famiglia del marito la sopportava a malapena, perché col suo comportamento gettava discredito su di lui, rovinandogli la carriera. Siccome sembra alternasse fasi di depressione ad altre di esaltazione, mi sono chiesta se la poveretta non soffrisse di un qualche disturbo bipolare. Oltretutto, c'è il sospetto che fosse pure anoressica.
La loro fu una storia di soli due mesi, ma li segnò entrambi a vita: lui probabilmente se ne andò dall'Inghilterra non solo in cerca di avventure, ma anche per allontanarsi dall'ossessione di lei, e Caroline non seppe mai riprendersi dalla delusione di quell'amore devastante. La morte di Byron fu una sorta di colpo finale. Non sapevo soffrisse d'idropisia.
Povera donna.

Certamente. Ma ci tenevo a precisare che era tutt'altro che una povera innocente. Non aveva mai imparato a controllarsi, le persone intorno a lei erano soggette ai suoi capricci e sbalzi d'umore. Forse è vero che aveva un disturbo bipolare, ma in ogni caso: voleva sentirsi adorata, non amata.
view post Posted: 6/3/2024, 22:37     +3Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
Destini incrociati


Parte III: Il poeta e la scrittrice

Londra, 1812

Il rapporto amoroso tra Lord Byron e Lady Caroline Lamb fu uno dei più scandalosi, discussi e tormentati che la società aristocratica londinese ricordi. Ironicamente, durò solo due mesi, si svolse tra l'aprile e il maggio 1812.

Dopo la sua iniziale reticenza, Caroline divenne presto vittima del fascino melancolico e tenebroso di Byron: gli scrisse alcune lettere anonime, attizzando il suo interesse. Poco dopo essergli stata ufficialmente presentata, Caroline scrisse nel suo diario, "Non l'ho mai visto più bello di ieri, ma era la bellezza della morte".

Byron venne a trovarla da solo, un giorno; non c'era nessun ricevimento, nessun altro ospite. La donna lo portò nella stanza di suo figlio e Byron prese in ginocchio il bambino, proprio lui che era solito dire che detestava i bambini piccoli. Partì dopo un'ora, e Caroline scrisse: "Questo viso bello e pallido è il mio destino."

Poco dopo cominciò il loro rapporto e fece scalpore, soprattutto perché non ritenevano necessario farne un segreto. Era una relazione passionale e distruttiva: scenate terribili si alternavano a giuramenti di eterno amore e progetti per fuggire insieme. (Byron non era ancora sposato.) Infine Byron si stufò e suggerì un periodo di distanza.

Il marito di Caroline, lord William Lamb, portò sua moglie in Irlanda a cambiare aria, ma lei e Byron continuavano a scriversi. Mentre i sentimenti del poeta si raffreddavano sempre più, per Caroline il suo ex amante divenne una vera e propria ossessione. Anche tornata a Londra lo sommergeva di lettere, di regali, promesse e attenzioni; era una vera e propria stalker. A un ballo in onore di Lord Wellington si ferì un labbro con un bicchiere di cristallo, quindi prese un coltello, gridò il nome "Byron" e sembrava volersi uccidere; le sottrassero il coltello, per fortuna si era solo ferita le mani.

Suo marito sopportava pazientemente, finché un giorno scoppiò la bomba. Fu pubblicato il romanzo Glenarvon, in anonimato ma era un segreto aperto che l'autrice era stata lei. Tipico esempio del romanzo gotico, zeppo dei tipici cliché come tempeste notturne e castelli misteriosi, il romanzo non era ben scritto ma era chiaramente una satira alla società londinese. Protagonista è la bella Calantha, alter ego di Caroline, infelicemente sposata quando incontra il famigerato Glenarvon (Byron), che la fa innamorare e le spezza il cuore prima di trovare la sua eterna punizione. Il romanzo divenne un best seller non tanto per la sua qualità ma per il suo contenuto scandaloso. Più avanti Caroline scrisse due altri romanzi che riscontrarono molto meno successo.

La famiglia di William lo scongiurava di divorziare finalmente da Caroline, anche perché la salute mentale di questa continuava a deteriorare. Di notte girava per la casa come uno spettro, dimagriva a vista d'occhio, abusava di vino e di laudano; una notte in una cerimonia raccapricciante danzò all'aperto intorno a un fuoco prima di gettarvi le lettere del poeta; ma si trattava solo di copie. La donna rileggeva le lettere originali ancora e ancora.

Un giorno, andando a cavallo per caso Caroline incontrò un corteo funebre. Quella sera suo marito dovette dirle con molto tatto che Byron era morto durante la sua campagna in Grecia e che la sua salma era stata riportata in patria. Caroline crollò quando capì di chi era stata la bara che aveva visto quello stesso giorno. Subito dopo incominciò una corrispondenza frenetica con chiunque fosse stato presente alla morte: voleva sentirsi dire che Byron era morto con il suo nome sulle labbra. Ma il poeta si era preoccupato per il futuro della Grecia, e, in preda alla febbre, aveva qualche volta mormorato i nomi della sorella, della figlia e della moglie. Quando lo seppe, Caroline ridusse in frantumi un prezioso servizio di porcellana.

Infine il suo corpo non resse più, la donna finì in catalessi. Quando parlava, era solo per dire quanto era stata felice insieme a Byron. Morì di idropsia a 42 anni.

La famiglia di suo marito William non aveva mai potuto soffrire la volubile e impulsiva donna; la suocera era solita dire che Caroline era andata a cercarsi da sola le sue disgrazie. Caroline stessa disse una volta: "Sono stata la schiava dei miei impulsi." Suo marito, che l'aveva aiutata e sorretta fedelmente per tutti questi anni, fu definito da lei "L'unica persona nobile che io abbia mai conosciuto."

L'intera verità non la seppe mai nessuno: Annabella, la moglie di Byron, aveva sottratto le memorie di questi al suo editore con un sotterfugio, e gettato tutto nel fuoco.


George%20and%20Caroline

Edited by Delari - 28/3/2024, 20:17
view post Posted: 3/3/2024, 19:00     +2Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
Destini incrociati


Parte II: Lord George Gordon Byron

Londra, 1788

Nasce uno dei personaggi più controversi e discussi dell'Inghilterra, discendente di una famiglia di antichissima nobilità che era già approdata sull'isola a seguito di Guglielmo il Conquistatore e da allora era rimasta strettamente legata al trono. Tra le prime caratteristiche ereditarie: la lussuria e lo spreco. Spesso era solo il loro alto titolo nobiliare a proteggerli dalla forca o dalla prigione.

Il piccolo George nacque quando suo padre si trovava in Francia per sfuggire alle conseguenze della sua incurabile dissipazione; non lo conobbe mai perché morì quando era ancora piccolo. George aveva un piede torto, era un po' basso ma aveva una splendida figura e lineamenti aristocratici. Sin da bambino soffriva delle derisioni a causa del piede, non in ultimo da parte della madre, e una volta, da ragazzo, di una cugina per cui aveva una cotta.

A scuola, George diventò uno sportivo inveterato, combattendo ostinatamente contro la sua deformità: cavalcava, tirava di scherma, nuotava come nessun altro, era anche piuttosto bravo alla corsa. Non conseguì nessun titolo di studio e una volta abbandonato Cambridge, ritornò alla casa dei suoi antenati dove, quando non seduceva sia maschi che femmine, scriveva segretamente poesie.

Per sfuggire ai suoi creditori svolse il viaggio sul continente che allora era d'uso per gli aristocratici, finanziato da un amico. Girò l'Europa in lungo e in largo, arrivò fino in Asia minore, e si innamorò particolarmente della Grecia. Una volta attraversò l'Ellesponto a nuoto in un'ora e dieci minuti per provare la fondatezza della leggenda di Ero e Leandro. Tornato a casa offrì il manoscritto del suo primo poema epico basato sulle sue osservazioni e le sue esperienze all'estero, Childe Herold's Pilgrimage, a una casa editrice: il successo fu immediato. Byron stesso disse, "Una mattina mi svegliai ed ero famoso."

A questi seguirono The Corsair, The Giaur, Laura, The Bride of Corynth e altre opere, tutte di enorme successo. Ma Byron era troppo snob per accettare le percentuali che gli sarebbero spettate da parte della casa editrice; era indebitato fino al collo; quindi sposò Annabella Milbanke, una ragazza ingenua convinta di essere stata chiamata da Dio per riportarlo sulla retta via. Quando i due ebbero la figlia Ada, il loro matrimonio era rovinato, la dote spesa, e Annabella abbandonò il suo incorreggibile marito insieme alla bambina.

Per pagare finalmente i suoi debiti, Byron vendette l'abbazia dei suoi avi, Newstedt Abbey, con tutto ciò che conteneva, e accettò finalmente le percentuali per gli incassi delle sue opere. Quindi lasciò l'Inghilterra per sempre, girando per il continente. Al suo solito, lasciò dietro di sé una scia di donne in lacrime, talvolta incinte. In Italia fu per qualche anno il "cavaliere servante" (leggi: amante) della bella contessa Teresa Giuccioli, sposata con un uomo che aveva quarant'anni più di lei. Byron scrisse quello che molti considerano la sua opera più importante, Don Juan.

La noia era la solita, insopportabile accompagnatrice di Byron, ma era "troppo pigro per spararmi". In quella, la Grecia si rivolse a lui in una situazione disperata: il novello paese desiderava l'indipendenza, soprattutto dalla Turchia, ma nessuno voleva aiutare.
Byron vide finalmente l'opportunità di diventare l'eroe che aveva sempre desiderato essere. Donò ingenti somme di denaro, viaggiò in Grecia e si gettò a capofitto nella lotta. Grazie alla sua intercessione, la situazione dei greci divenne più conosciuta in Europa, club ellenici aprirono le loro porte ovunque, e nel 1830 il tormentato paese poté finalmente dichiararsi indipendente.

Troppo tardi per il poeta inglese, che morì in un accampamento greco nel 1924 dopo un attacco di malaria. Aveva 36 anni; una delle ultime cose che dichiarò fu, "Non mi pento dei pochi peccati che ho commesso, solo dei molti peccati che non ho commesso."


~~~ continua ~~~
view post Posted: 29/2/2024, 21:52     +2Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
Destini incrociati


Parte I: Lady Caroline Ponsonby Lamb

Londra, 1785

Figlia di due nobili rampolli inglesi il cui matrimonio stava andando a picco, Caroline (universalmente chiamata Caro) era debole e malaticcia e la madre si trasferì insieme a lei nel più salubre clima italiano. La bambina adorava sua madre, la chiamava un angelo; l'angelo decise comunque di tornare in Inghilterra senza lei e di lasciarla alle cure di una balia.

Caro fece ritorno in Inghilterra nove anni dopo, e con orrore tutti si accorsero che era tutt'altro che una brava signorina: abbronzata, vestita da maschio, quando qualcosa non le andava era capacissima di gettarsi a terra e urlare bestemmie in lingua italiana. Disorientata, l'angelica madre inviò la figlia da sua sorella Georgina. Caro imparò l'inglese e maniere migliori, ma fu inutile tentare di inviarla in una scuola per educande come era l'uso. Amava i cavalli e cavalcava come una forsennata, quando non leggeva - secondo alcuni aveva imparato a leggere da sola.

Da adolescente rimase magrissima ma aveva un viso e una voce affascinanti e cominciò a fare furore nei salotti. In una di queste occasioni conobbe William Lamb, l'uomo che anni dopo sarebbe divenuto il primo ministro, che voleva assolutamente sposarla. La ragazza infine cedette ma la notte di nozze fu uno choc. Il marito peggiorò la situazione chiamandola sottosviluppata, e Caro decise di trovarsi un amante. Suo marito rideva di lei e diceva che nessuno l'avrebbe mai voluta.

Finalmente nacque un figlio ed erede; inizialmente felicissimi, i genitori dopo pochi anni dovettero rassegnarsi al fatto che Augustus era mentalmente ritardato e che lo sarebbe stato per tutta la vita.

L'amore per la letteratura non aveva abbandonato Caro, e un giorno un amico le donò una copia di un poema epico che era diventato una sensazione in brevissimo tempo: Childe Harold's Pilgrimage, autore certo lord George Gordon Byron. Si trattava di una descrizione di viaggio in paesi per quel tempo esotici, zeppo di descrizioni delle bellezze della natura, in particolare del mare; il contenuto era una cosa del tutto nuova per quei tempi, eppure il poema era in stile classico e perfetto riguardo alla tecnica narrativa e lo stile.

Caro scongiurò l'amico di presentarle l'autore, al che questi rispose, "Ha un piede torto e si mangia le unghie." "Anche se fosse brutto come Esopo, devo conoscerlo!" ella rispose.

Qualche giorno dopo i due parteciparono a una festa dove era invitato anche Byron. Caro lo vide per la prima volta seduto in un cerchio di ammiratrici che ridacchiavano e starnazzavano (non ballava mai, appunto per via del piede). La donna guardò l'allegra scena per pochi attimi, poi, invece di farsi presentare al poeta abbandonò subito il luogo.

Quella sera scrisse nel suo diario il suo verdetto riguardo a Byron: "Bad, mad, and dangerous to know." Parole profetiche.


~~~ continua ~~~
view post Posted: 29/2/2024, 12:13     +1Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
C'entra sempre anche l'ambito sociale e la cultura, naturalmente. Negli Stati Uniti per esempio queste cose vengono viste con occhio molto più critico. Se sei ancora un -teen per molti sei ancora un infante, e anche un rapporto tra una 17enne e un 20enne può far alzare le sopracciglia.

Io stessa avevo riferito qui l'aneddoto della storia tra la 15enne Anna e il 37enne Giovanni d'Asburgo, qualche mese fa. :via: A quei tempi la cosa scandalosa non era tanto la differenza di età di 22 anni, ma il fatto che un arciduca fosse interessato a una semplice donna del popolo.

Per dirla tutta, la gran differenza è che Anna e Giovanni non furono in un rapporto intimo prima di sposarsi. Non stava a lui occuparsi della successione (che fortunato), quindi poteva scegliere; e non voleva sposare un'altra. La convenzione era che se fosse stata la sua concubina, non avrebbe potuto farne sua moglie.

Dopo qualche anno Anna andò a vivere nel podere di Giovanni come "donna di casa" (sottinteso: la governante ma non la moglie); avevano camere separate. Quando finalmente poterono sposarsi Anna era ormai maggiorenne, tra lunghi dialoghi e molte lettere aveva avuto modo di conoscere Giovanni, avevano vissuto insieme eccetera. Insomma, sapeva ciò che faceva.

Forse erano entrambi un po' asessuali, difatti ebbero un figlio solo in un periodo dove le coppie sposate di solito ne avevano quasi sempre molti. Anna stessa aveva 12 fratelli e sorelle.
view post Posted: 28/2/2024, 23:12     +1Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
Va bene, ma a 14 anni il corpo non è ancora sviluppato. Per non parlare della mente...

Proprio qualche settimana fa, l'attrice Judith Godrèche ha accusato il regista Benoît Jacquot di avere abusato di lei quando avevano un rapporto: lei aveva 14 anni, lui 39. I suoi genitori erano al corrente e le avevano dato il permesso di vivere con il suo amante. Adesso lei dice che a quell'età, non sapeva ciò che faceva.

Mah. Forse certe ragazze sono più ingenue e sfortunate di altre, non importa l'età.
view post Posted: 28/2/2024, 19:07     +1Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
14 anni...? Mamma mia. Al giorno d'oggi passerebbe per un pedofilo. :via:
view post Posted: 27/2/2024, 01:43     +1Auguri Mamirez - Benvenuti & Compleanni
Ciao, auguri e scusa il ritardo, sono stata un po' male.

Mountain%20Breakfast
1601 replies since 23/8/2014