Il carnevale delle donneEra il 1824, esattamente 200 anni fa, quando le donne del paesino di Beuel (Colonia) cominciarono a emanciparsi. Beuel era famosa perché l'acqua del Reno era pulita, erba lanaria cresceva sulle sue sponde, e la curva del fiume in quel punto era ideale per il vento, per cui tradizionalmente le lavandaie si trovavano lì. La biancheria così lavata era leggendaria perché profumata e pulita, Beuel veniva anche chiamata "la città bianca sul Reno".
Ma era una faticaccia: le donne stavano spesso per ore nell'acqua fredda fino alle ginocchia, intente a lavare, sciaquare, strizzare e appendere i panni appesantiti dall'acqua.
Ogni giovedì i loro mariti, padri, fratelli maggiori ecc. portavano la biancheria pulita in città; tradizionalmente, l'ultimo giovedì di Carnevale, usavano l'occasione per rimanere e festeggiare, tra fiumi di birra e di vino (e chissà cos'altro).
Finalmente le donne si stufarono di dover lavorare così duramente mentre i maschi facevano baldoria, e un giovedì di Carnevale, quando i maschi non c'erano, si sedettero a bere caffé e mangiare dolci, discutendo tra di loro dei loro affari casalinghi e dei problemi da risolvere. Nacquero diversi club femminili con lo scopo di proteggere e divulgare i diritti delle donne, e la tradizione rimase; se qualche maschio curioso veniva scoperto, lo cacciavano nel fiume senza braghe.
Le condizioni delle lavandaie migliorarono, anche grazie alle innovazioni tecniche; ma la tradizione del "Carnevale delle donne" rimase. Nel 1949 nacquero le tradizioni vigenti fino ad oggi: l'ultimo giovedì di Carnevale appartiene alle donne. Il centro di Colonia è bloccato, i poliziotti chiudono un occhio, tutti, ma soprattutto le femmine, festeggiano con fiumi di alcool, cantano e ballano per le strade.
Il municipio di Bonn viene regolarmente assaltato da un gruppo di donne a cui il sindaco deve cedere non solo la chiave della città ma anche la parte inferiore della sua cravatta, che gli viene simbolicamente tagliata con le forbici. Ogni maschio tanto incauto da indossare una cravatta in questo giorno viene regolarmente castrato simbolicamente in questa maniera, in ricordo degli uomini sfrontati che venivano scacciati senza pantaloni. (Però in cambio di solito ottiene un bacio vistoso grazie a molto rossetto.)
Il Carnevale di Beuel è storico fino ad oggi ed elegge anche una principessa delle lavandaie ogni anno: la vincitrice deve dimostrarsi degna lavando a mano un paio di pantaloni maschili. Intanto, le donne assatanate mettono sottosopra la città al grido tradizionale del Carnevale renano: "Alaaf!!"