Votes taken by Knight1977

Nella mia timeline sono stato piuttosto chiaro a riguardo.
Banjo nasce sulla Terra ed è terrestre. Haran Sozo, una volta ottenuti i sovvenzionamenti da Tachibana, si trasferisce con la famiglia su Marte.

Thanks!

Preferisco quando, per le copertine, non utilizzano immagini prese direttamente dalla serie, ma illustrazioni nuove e "moderne".

E' una "vaccata", perdonatemi il francesismo.

Ora che siamo nel 2018, dobbiamo considerare la serie come ambientata in un 1995 "alternativo". Una Terra parallela.

Tagliare la data significa deturpare l'opera e offendere gli autori.

Non ho materiale per operare un confronto. Posseggo solo l'edizione Dynit, e la qualità video mi sembrava discreta (per quel che ricordo), tranne che per gli ultimissimi 3 episodi della serie - granulosi ed ipersaturi.

Tagliare la data "1995" è terribilmente stupido, non ammette giustificazioni di nessun genere.

Io ho l'edizione DVD italiana del 2004. Dynit. Mi è costata un botto.

La qualità video è generalmente discreta, tranne per gli ultimi 3 episodi (contenuti nello stesso DVD). Peccato. Sono granulosi ed ipersaturi.

"Daltanious" beneficerebbe molto di un transfer in HD.

Tagliare la data "1995" è terribilmente, e dico terribilmente, stupido e senza senso.

I neologismi di Internet sono fantastici, come ad esempio: "LOL" o "LMAO".
Vale a dire: "Laughing out loud" e "Laughing my ass off".
Imbattibili!

Per una questione di precisione, segnalo il mio libro anche in questo apposito e specifico sub-forum (sezione del forum), affinché la notizia non sfugga agli appassionati. Grazie.

(il testo del thread sarà aggiornato mese dopo mese, anno dopo anno)


I Super Robots contro gli Invasori Spaziali
Analisi, Rivelazioni e Teorie sulle serie robotiche cult nell'epoca d'oro della TV


96 pagine - BN - brossurato - copertina a colori - 17cm per 24cm
Prezzo di copertina 11,90 euro

Fans dei mitici Super Robots giapponesi: è nuovamente ordinabile il libro di Tiziano Caliendo, illustrato da Massimiliano Gissi. Volume reduce da LUCCA Comics 2018 e 2019, ora giunto con successo alla sua terza tiratura.
Il saggio di Caliendo presenta l’analisi e i “segreti” di alcune tra le serie più rappresentative del filone 1972-1982: Super Robot 28; i robots dei lungometraggi di Nagai (i Mazinga, Goldrake, Getta Robot); Jeeg; Godam; Diapolon; Gackeen; Ginguiser; Daikengo; Daltanious; God Sigma. Si parte dal racconto delle “origini” del mito, che affonda le sue radici addirittura in America. Trattamento particolare è riservato al leggendario Daitarn 3, qui presente con un paragrafo di approfondimento ed una timeline delle origini di Haran Banjo. A Baldios è invece dedicato un lungo e dettagliato dossier che connette la serie al film e svela i risvolti più oscuri della trama.
In appendice: capillari schede tecniche, con i nomi dei titani e delle loro armi tradotti dalla lingua giapponese nella maniera più attendibile possibile.
A impreziosire i contenuti dell’opera, 14 stupende tavole inedite del mecha designer Gissi che raffigurano i colossi d’acciaio nelle loro pose più suggestive ed iconiche.


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Edited by Knight1977 - 29/11/2020, 18:32

L'umorismo di Daitarn 3 è geniale e delirante, e ben si sposa con la visione "anni sessanta" dell'opera.

L'umorismo di Trider G7 è infantile, ma ben si sposa con l'intento della trama ed il mondo del protagonista.

Zambot 3 e Daitarn 3 sono due robot diversi sotto tutti i punti di vista, a prescindere dallo schema di colori (identico) ed il tema dell'astro.

Ma chi lo ricorda, lo ricorda con molto amore.
Basti vedere il numero di letture del mio articolo online.
E adesso sta vivendo una seconda giovinezza grazie ad action figures, modelli, blu-ray e DVD. Era ora...

Salve amici,

Takao Koyama è uno dei sceneggiatori di "Daiapolon".

Lo scambio di messaggi è in inglese. Buona lettura a tutti.



IO:

Is Takeshi ("the pilot") supposed to become a giant (growing inside) and thus WEAR Daiapolon as a kind of ARMOUR
...or to become FUSED with the Robot via some strange quantic/molecular process?
In Italy, we always perceived it as Takeshi becoming a giant version of himself (Tokusatsu-style) and WEARING Daiapolon as a cybernetical armour - the inside of the Robot could miniaturize/pressurize to accomodate the boy growing inside.


MAESTRO KOYAMA:

I'm sorry for the delay in replying.
Unfortunately we can not answer your question.
Daiapolon was animated as an original based on \Galaxy Warrior Apollo\ which was serialized in a weekly comic magazine \Boys King\.

During the animation process, the name \Apollon\ could not be registered as a trademark, and I named it Daiapolon. \Dai\ means \big\ in Japanese.
Realistic SF explanation about Takeshi and DaiApolon was not made even during animation.
So, we will have written it without informing the details about that point.

I would like to thank all Italian fans who loved such Daiapolon. Thank you very much.


IO:

Master Koyama,

Thank you so much for your revelations. I'm just proud that you answered me.
In my humble opinion, Takeshi becomes a "giant" version of himself via molecular expansion. The whole technology behind the Daiapolon seems to suggest it's about "miniaturization/macro-conversion". That would also explain why the limbs and the body components of the three Apolon robots (Header, Trangur, Legger) "disappear" when they combine into the Daiapolon. We can even see that in the "finisher" move of the Daiapolon at the very end of any fight, when the robot becomes small and then large again.
So basically the robot turns into a cybernetical armour for Takeshi, and Takeshi "wears" it like a suit. 🙂

Well, Daiapolon is one of the most loved robots here in Italy, and it is considered one of the best mecha designs out there.
The story was beautiful, you did a terrific work.
Daiapolon will be always my favourite robot and my absolute hero along with Baldios!

THANK YOU SO MUCH, master. I wish you the best.






Edited by Knight1977 - 26/10/2020, 19:45

Non sappiamo ancora

Comunque, in ogni caso, è ordinabile dalle fumetterie... più ne sono e meglio è

Grazie a te e grazie di cuore a tutti voi. Davvero.
Hai ragione, la popolarità non dovrebbe minimamente inficiare sull'importanza. Anche se Daiapolon è una delle poche serie robotiche classiche ad essere giunte in America, mentre Baldios è approdato in diversi paesi sudamericani come "Yaltus".


TC the Punisher:

No, non l'ho consultato. Ho studiato gli ideogrammi per poter "trasportare" i nomi in una dimensione occidentale corretta.

Grazie ragazzi, siete splendidi!

Vi assicuro che il mio/nostro lavoro non deluderà le vostre aspettative.

Inoltre, per chiunque ami i robots "minori" (che "minori" non sono affatto) come Daiapolon e Baldios, questo libro direi che sia indispensabile.

Se avete domande, sono qui.

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DISPONIBILE DA FEBBRAIO sul catalogo MANICOMIX. Ordinatelo presso le vostre fumetterie, ci aiuterete così a "diffonderlo".
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Il saggio presenta l’analisi, i “segreti” e le teorie di alcune tra le serie più rappresentative del filone 1972-1982: Super Robot 28; Mazinga Z & altri robots di Go Nagai (Goldrake, Getta Robot); Jeeg Robot d’Acciaio; Godam; UFO Diapolon; Gackeen Magnetico Robot; Ginguiser; Daikengo; Daltanious; God Sigma. Trattamento particolare è riservato al mitico Daitarn 3, qui presente con un paragrafo ed un’incredibile e dettagliata timeline delle origini di Haran Banjo. A Baldios è invece dedicato un lungo e approfondito dossier - unico al mondo - che connette la serie al film e svela i risvolti più oscuri della trama.
In appendice, capillari schede tecniche sui robots, immancabili per ogni appassionato del genere.
A corredare i contenuti dell’opera, 14 stupende tavole inedite del mecha designer Massimiliano Gissi che raffigurano i colossi d’acciaio nelle loro pose più suggestive ed iconiche.


PER ORDINARLO: [email protected]


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Edited by Knight1977 - 4/12/2020, 19:33