Votes taken by H. Aster

A me, andare a messa deprimeva da pazzi. Da sempre. In oltre cinquant'anni che ci sono andata, è sempre stato un obbligo, non una gioia. Ormai andavo in crisi ogni sabato, era una forzatura che mi faceva star male. Col covid, ho smesso di andarci. Sto infinitamente meglio, ma questo non significa che non sia più credente. Anzi. O che non pensi mai a Lui. Adesso, entro in chiesa quando lo desidero, e non perchè devo.

Fantastica suocera. Certa gente, solo perché entra in una chiesa, si sente il sale della terra ed è subito pronta a sparar cattiveria sul prossimo.

DANTE E LA MESSA
Religiosissimo (e non stupisce, data la Divina Commedia!), Dante creò scandalo proprio andando in chiesa: sembra che un giorno, mentre assisteva alla messa, non si fosse scoperto il capo né si fosse inginocchiato durante l’Elevazione. Raccapriccio, orrore e immediata delazione al Vescovo da parte di alcuni devoti parrocchiani, che accusarono il Sommo Poeta nientepopodimeno che di empietà.
Com’è ovvio, il reprobo fu convocato da Vescovo, che lo pose dinanzi alle accuse che gli erano state mosse.
Dante non batté ciglio: – In verità, avevo l’anima talmente raccolta in Dio da non badare a cosa facesse il mio corpo. Chi invece è venuto qui a accusarmi, dato che ha prestato attenzione alla mia persona e non alla messa, doveva invece avere la sua anima ben distante da Dio.
Accusa respinta al mittente.

E, a proposito di donne intelligenti...

MARGHERITA DI SAVOIA E IL POLLO
A un pranzo al Quirinale erano ospiti i consuoceri dei re d’Italia, i genitori di Elena di Montenegro, re Nicola I e la regina Milena.
Fu servito del pollo arrosto. Re Nicola cominciò ad armeggiare con forchetta e coltello, ma era evidente che si sentisse molto impacciato. Era un uomo schietto e dalle maniere decisamente poco formali, e non aveva molta dimestichezza con le posate.
Per Margherita, eccellente padrona di casa, il benessere degli ospiti era fondamentale: depose la forchetta, prese il fuso di pollo tra le dita e cominciò a mangiarlo con grande nonchalance. Nicola, felicissimo, seguì il suo esempio, e altrettanto fecero pian piano tutti i presenti.
Da allora, per indicare una regola che si può anche sorvolare, si dice che “la regina Margherita / mangia il pollo con le dita”.

Donne sagge, che hanno capito subito che essere alleate avrebbe dato loro molti più vantaggi.

Votato!
Chi manca?

Anche da noi (27 anni a breve) si lutiga ma poi si fa presto pace. Credo che il segreto sia sapere che l'altro non vuol ferire.

Spiritoso, anzi!👍

COURTELINE E GLI SCOCCIATORI
Poeta e drammaturgo ottocentesco, e oltretutto Accademico di Francia, George Courteline veniva fin troppo spesso interpellato dai giornali per inchieste varie. Non potendone più di vedersi scroccar dotti pareri, alla fine decise di farsi stampare delle risposte preconfezionate da spedire direttamente in risposta alle richieste. Il testo cominciava pressappoco così: “Spettabile Redazione, ho l’onore di informarVi che m’infischio completamente della questione che tanto v’interessa. Cordialmente, eccetera”.

Sai, il sire è dell'idea che di operai ce ne siano tanti, per cui che importa se i macchinari ne tritano qualcuno? Sporcano, questo sì, ed è una seccatura. Ma i pezzi di ricambio costano mooolto di più!😁

Ahia... mi vedo uno Zuril mortadelloso, o addirittura gonfio come una bondiola... povero... la Lady è meravigliosamente perfida!😆

AMEDEO DI SAVOIA-AOSTA
L’eroe di Amba Alagi, soprannominato il Duca di Ferro, era forse più portato per le imprese militari che non per la diplomazia. Tra lui e il regale parente Vittorio Emanuele III non scorreva certo il fiume dell’umana bontà: i due mal si sopportavano, e non ne facevano mistero. Il duca provava insofferenza verso il cugino, sia per il suo carattere schivo che per il fisico infelice, e aveva ben poca stima della regina Elena, montenegrina, di stirpe considerata poco aristocratica e di indole piuttosto “alla mano”, come si dice.
Durante una serata, vedendo apparire Sua Maestà e regale consorte, il duca si lasciò scappare un certo commento, detto oltretutto a voce non proprio bassissima… il giorno dopo fu convocato dal re e, come fu come non fu, Sua Grazia partì subito per il Congo Belga, dove sotto nome falso assunse un incarico in una fabbrica di saponi.
Cos’aveva detto il duca, di tanto scandaloso?
All’apparire di re e regina, aveva alluso a due celeberrime battaglie risorgimentali, dicendo: – Ecco Curtatone e Montanara.

Ancora rido.
Mentre leggevo ho visto, come in un cartone animato, il macchinario che s'inceppa inghiottendo qualche malcapitato, e il sire strepitare non tanto per la sicurezza sul lavoro, ma perché le macchine costano, e pulirle dal sangue e dalle frattaglie pesa sul bilancio. Ho sganasciato.
Cerco d'immaginarmi Zuril obeso (solo a leggere le ricette francesi mi dev'esser salito il colesterolo di trenta punti!). Diabolica lady, lei sì che sa come sbarazzarsi dei nemici... speriamo che non cominci a inviare anche ad Actarus prelibati manicaretti ingrassanti, ché poi il poverino, più che scendere di corsa per il corridoio, rotolerebbe rimbalzando...
Grande!

Spero di rivederti su queste pagine, saver71. Intanto, buon compleanno!