Basta che non si torni a ripetere l'esempio ridicolo di un paio di settimane fa (il confronto, nel primo episodio, tra Banjo e Tshuchida, quest'ultimo accoppato in 4 e 4 otto da una mitragliata nonostante fosse addestrato) per "dimostrare" che Banjo sia meganoide .... No, Tsuchida viene accoppato all'istante perché Banjo è il protagonista, per di più agghindato da 007, che ovviamente deve sfoggiare tutto il suo armamentario di azioni incredibili per farcelo piacere subito. Se Banjo è meganoide perché riesce a liberarsi da trappole e prigioni, allora lo è anche James Bond ... Questi sono i riferimenti occidentali, prettamente "commerciali" e facilmente riconoscibili. Banjo non è meganoide, non c'è nulla che lo espliciti veramente. E' talmente spaccone e sicuro di sé tanto da riuscire a tirare sempre fuori ogni grammo residuo di energia umana per superare ogni avversità, perché è l'eroe e non può perdere.
Che dietro alla patina iniziale da 007 ci sia molto di più, non ci piove. Che la serie offra svariati gradi di possibili interpretazioni, anche. Ma non scordiamoci mai del contesto primario: è e resta pur sempre un anime commerciale di robot, azione e divertimento. Basta compararlo coi suoi illustri precedessori del decennio, da Mazinga Z in poi. Se penso a tutte le volte che Koji avrebbero dovuto, o potuto, morire ... (è stato persino "frullato" a mano da un mostro che lo ha lanciato a tutta velocità a terra, cadendo addosso al povero Shiro.... Eppure, l'"eroe" si rialza senza nemmeno un bernoccolo).
Perché così deve accadere, altrimenti che dovremmo dire - che pure Koji sia un cyborg? Non lo è... I cyborg protagonisti di serie sono ben altri e sono sempre stati esplicitati come cyborg, o androidi, sin dal loro esordio.
Lo stesso ho sempre pensato di Banjo: è imbattibile come lo è il Daitarn, ma perché è l'eroe della storia. Il povero Tsuchida è solo una pedina da far fuori (e ci rimasi pure male, ma era inevitabile e sacrificabile ai fini della storia), non avrebbe potuto trovare spazio tra Reika e Banjo. Senza più lui, Reika è libera di legarsi a Banjo e proseguire il cammino assieme.
Molti di voi potreste citarmi un sacco di ulteriori esempi di protagonisti di anime robotici che sopravvivono sempre in situazioni al limite dell'incredibile. E' la legge degli anime, ma in generale è la legge del protagonista. Dopo il crudo Zambot, che già aveva tentato di scardinare quella legge, si è dovuti tornare a più miti pensieri. Benché pure Daitarn3 riesca a scardinare parecchie regole, ma sempre "tra le righe", tranne sul finale, che per come è stato fatto sembra un ribaltone (che all'epoca non era ancora una mossa così "classica", anzi, era innovativa).
Un ribaltone rimasto volutamente inesplicabile. Chissà, forse proprio con l'intento di farcelo rimanere un'enigma in eterno, per essere ricordato. Ma anche così, ci crederei poco: non penso che Tomino & co avessero la capacità di prevedere che da lì a 40 anni (e passa) qualcuno avrebbe continuato a discuterne. Finita una serie, si lavora alla successiva, sperando vada meglio.
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