Votes given by T.C. the Punisher

Grazie per gli auguri, scusate il ritardo!

Shooting: uuuh, il ragazzo ponpon! 🤩

Luce: Ciao, tu. Ok, niente formalismi. Parliamoci chiaro: tu maltrattami Gudrun, e io ti denebizzo i cioccolatini che tueni nel cassetto della scrivania (a sinistra, terzo dall'alto. Lo so). Sta' in guardia, cocco. (🤣)

Shooting: in fondo, è un cattivo, anche se come Wile Coyote: geniale, creativo e rognato.

Pianetaazzurro: ciao, cara! L'umor nero permea chiunque, ormai... ecco perchè alcuni di noi (io!) fanno ancora di più gli scemi. Una ridata può fare miracoli. Quando puoi, passa e ridi con noi, è salute. Un abbraccio.

Knight: ARRIVO!!!!!

Kotetsu: grazie, caro! 😘

Punisher: ❤

Boh. Ricorderai il teaser sul remaster di Goldrake. Mostravano il prima e il dopo. Ed effettivamente qualcosa avevano fatto.
Quindi finché non ne producono uno sul remaster di Ken, non potremmo esserne certi. Aspettiamo, che tanto mi pare di capire ci vorrà ancora tempo prima di un annuncio ufficiale.

Tranne che x il finale x le note storie della mancata realizzazione d God Mazinger la la serie è perfetta così com'è.
Tutto è allo zenith nel GM.
I migliori combattimenti d sempre,con un equilibrio tra le parti calibratissimo(fossero stati tutti così eeeh!!!)
C sono i nemici più forti e affascinanti mai realizzati che nn disdegnano d mandare mostri a raffica (il top).
È la serie robotica più hard(lo splatter robotico è imperante se Dio vuole in perfetto Nagai style)e spinta all'eccesso.
Tetsuya è il pilota per antonomasia e secondo me con
Jun la pilotessa più bella d tutti...ma figuriamoci se in privato i due non combinavano qualcosa 😂
Nn tocchiamo nulla e nn recriminiamo altro
GM è stupendo così

Prego, ecco il link:

https://dellaluce.blogfree.net/?t=6272231

Puoi fare delle aggiunte, scrivere quello che ti pare.
Sempre che tu sia iscritto anche al forumfree news!

Edited by Luce. - 8/5/2021, 07:18

Complimenti

Ho reclamizzato il libro nel mio forum

Riccardue: colpa mia che non ho inserito il tentativo di dialogo da parte nostra. Al momento, non ci ho pensato.

Ricordo che rimanemmo male per l'uscita di Mago. Gli scrissi, ma non mi rispose. Pensai che per motivi suoi ce l'avesse col forum e che non avesse voglia di parlarne.
Spiace sempre quando un utente se ne va a quel modo. Spiace soprattutto quando si tratta di un utente di vecchia data, uno di noi appunto. Spiace se nemmeno vuol parlare con chi non ha mai avuto contrasti con lui. Per noi dello staff, l'armonia, la convivenza civile e il trovarsi bene degli utenti è uno degli obiettivi principali, per cui una simile uscita di scena è una sconfitta.
D'altra parte, se l'utente in questione esce sbattendo la porta, non vuol parlare e, soprattutto, cancella discussioni e crea problemi, beh, merita il ban. Almeno, lo si mette in condizione di non creare altri guai.

So che sono di parte, ma questo libro ho avuto davvero piacere a leggerlo: mi ha fatto vedere gli anni 80 con gli occhi di chi, contrariamente a me, li ha amati.

All'epoca, io, classe 1967, ricordavo troppo bene gli anni 70 - austeri, duri, a tratti paurosi ma molto veri. Gli anni 80 m'infastidirono: ero grande per apprezzare in pieno cartoni e giocattoli, vedevo più che altro la smania di spendere e far vedere che si era speso, i vestiti firmati (se non li avevi non eri nessuno), le mode "obbligatorie" altrimenti eri out, il gergo paninaro, la moda orribile, con quelle spalline assurde... tutte cose che trovavo insopportabilmente frivole. È stato un decennio che ho vissuto gloriosamente out, nel gregge di chi voleva star fuori dal gregge. Ero orgogliosa di non aver nulla di firmato. Ero pesante? Certo che sì! Reazione a quel che avevo attorno. Ho detto addio agli anni 80 senza il minimo rimpianto, e non è che sia tanto nostalgica di quel periodo.

Detto questo: leggere il libro di Puni mi ha fatto vedere tutto con altri occhi. Ho capito come quegli anni, irritanti per me, siano stati la gioia di altri. Per me sono rimasti anni un po' assurdi, ma mi ha fatto piacere calarmi nei panni di chi ha ricordi e sensazioni ben diversi dai miei.

Ho anche apprezzato il fatto che la narrazione sia molto vivida, a tinte forti ma mai superficiale, e che pur avendo spessore - allo sguardo del ragazzino di allora si alterna l'occhio dell'adulto di oggi - non si perda mai in malinconie e toni piagnucolosi. Un vero sollievo.

Ma quanto è bello l'episodio di Fan Loo (numero 10)? Per me uno dei più belli dell'intera serie come disegni e storia. Il personaggio di Fan Loo indimenticabile.

Puni: nel mio intervento più sopra intendevo dire che Grendizer è stato il primo in Italia. Ora lo correggo.

Per quanto riguarda fama e influenza: ieri notte la TV era su Carta Bianca e il mio orecchio distratto è stato raggiunto dalla voce di Andrea Scanzi che diceva (approssimativamente) che il coronavirus non può arrivare Goldrake con l'alabarda spaziale a distruggerlo...

Ora Althea abbatterà anche me
Quando arrivò Goldrake la prima volta in Italia io non ero ancora approdata su questo pianeta e di conseguenza non sono riuscita ad affezionarmene come per esempio mio fratello maggiore che visse in prima persona quel quattro Aprile di quarantadue anni fa , con gli anni mi sono legata ad altre serie robotiche ma non al robot con l'alabarda spaziale, e' stato un fenomeno culturale e non solo, uno dei simboli che ha caratterizzato quei meravigliosi anni ottanta e questo non lo nego ma se devo scegliere un'opera di Nagai sceglierei Il grande Mazinga o Jeeg che mi hanno dato un qualcosa a livello emotivo in più.
Considero Goldrake sopravvalutato? No, però gli preferisco altre serie.
Ecco, dopo questo verrò sicuramente bannata, quindi vi saluto tutti fin da adesso.

Da appassionata della serie del GM (e in minor parte anche di quella di MZ, mentre quella di Jeeg dovrei andarmela a rivedere, perchè da adulta non l'ho più fatto)...

Per quanto riguarda Mazinga Zeta, rivedendolo da adulta, le numerose volte che Rio/Koji tratta Sayaka come una pezza da piedi mi sono particolarmente saltate all'occhio e all'orecchio.

Nella serie del GM, da parte di Tetsuya nei confronti di Jun, l'aspetto permane, ma in misura secondo me molto meno eclatante, cioè mi pare che avvenga più di rado, e in generale con toni molto più scherzosi e stemperati. E la mia impressione generale è che Tetsuya, al di là del suo fare un po' da bullo, abbia per la compagna un serio rispetto di fondo.
Ciò non toglie che certe situazioni, ai mie occhi oggi, siano al limite della tollerabilità. Per intenderci, prendiamo il caso di quanto avviene all'inizio di episodio 4, in palestra durante gli allenamenti di judo: se il mio commilitone, vuoi per dimostrami la sua superiorità fisica, vuoi per sbrigarsela perchè ha fretta di uscire in missione, mi avesse lanciata di peso contro il muro, al suo rientro da quella missione io di sicuro lo avrei aspettato dietro l'angolo con un randello, e un bernoccolo analogo al mio penso glielo avrei fatto... Ma io non sono Jun. Anzi, ho la sensazione che una come Jun giustifichi un simile trattamento secondo la logica del "siamo sullo stesso piano, se mi ha lanciata contro il muro è perchè io non ho saputo impedirlo", e che dunque per lei si tratti di una sfida tra teorici pari (non so se mi spiego-?)
Inoltre, mi sento di dire che Tetsuya, a suo modo, sa quasi sempre come farsi perdonare (almeno da lei), tant'è che la storia poi, nel lungo periodo, va a finire come ormai tutti sappiamo

I sub dell'edizione Yamato-Dolmen sono gli unici mai realizzati. La Collector's Edition del 2013, interrotta a metà, poteva prevedere al massimo quelli (anche se ne dubito perché avevo già provveduto a segnalare tutti gli errori negli ambienti tematici più importanti), ma si parla di un progetto che è andato a finire come sappiamo; di certo, non c'è stato un upgrade per un'edizione troncata in quel modo.

Quella realizzata in collaborazione con Koch Media reca sulla confezione l'indicazione dei soli sottotitoli fedeli all'adattamento italiano (contrariamente, ad esempio, a quanto fatto con l'Uomo Tigre); di conseguenza, non credo proprio abbiano modificato nulla, ma, più saggiamente, hanno fatto il compitino, essendosi resi conto di non sapere andare oltre.

Il consiglio di Punisher è saggio, anche se ho conferma che, per certo, Yamato non si muoverà di un millimetro ed è purtroppo un dato di fatto che la qualità delle uscite in collaborazione con la Gazzetta non si è di certo contraddistinta per una qualità maggiore.

Innanzitutto, ci vorrebbe la voglia di investire e farlo in maniera consistente su una serie di 152 episodi, beh, è un'operazione anche rischiosa; soprattutto per un brand così datato.

L'edizione del 2008/9 si trova, ma a prezzi solitamente criminosi; quella più recente è indubbiamente peggiore perché, con tutta probabilità, priva di sub fedeli e di conseguenza ti devi accontentare di quell'adattamento.

Che è veramente pessimo, ma questa è una cosa da nerd come il sottoscritto XD; dipende da che tipologia di fan sei.

Che ne esca un'altra migliore nel nostro paese lo escludo quasi completamente, quindi se per te non si tratta di una diminutio troppo grande prendilo; altrimenti pensa bene a cosa fare.

Conosco gente che si è presa l'edizione del 25° anniversario, pur non sapendo nulla di giapponese XD

Purtroppo, nel nostro paese Ken ha sempre ricevuto un trattamento di bassissimo livello, anche per quanto concerne il manga; destino infame.

Mi pare che la questione sia stata sollevata parecchie volte anche un po' di tempo fa.
A mio parere Banjo non è un meganoide ma è completamente umano. Le dimostrazioni di forza che da sono frutto della sua forza di volontà e dell'addestramento a cui si è sottoposto per poter combattere i meganoidi dopo essere fuggito da Marte.
La "dimostrazione" dell'umanità di Banjo a mio parere è proprio lo sforzo che impiega nel piegare le sbarre. Un cyborg, dotato di una forza superiore non faticherebbe ma non potrebbe neanche superare i limiti del proprio organismo cibernetico senza che questo abbia prima subito un potenziato.
Secondo me il segreto della forza di Banjo sta proprio nell'umanità le cui capacità latenti sono indefinite e si può attingere ad esse nei momenti di massima necessità